Operazioni Israeliane in Gaza si intensificano
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Le forze israeliane hanno esteso le operazioni nell’enclave palestinese, concentrando gli sforzi a Khan Younis, impegnandosi in “intense battaglie” con i combattenti di Hamas. Nel corso delle operazioni, sono stati colpiti ben 450 obiettivi, mentre diverse centinaia di sospetti legati ad attività terroristiche sono stati arrestati e interrogati.
Immagini di Detenzione di Massa
Le immagini diffuse attraverso i social media mostrano una detenzione di massa, dove uomini sono stati costretti a inginocchiarsi per strada, bendati e in mutande. Questo evento ha sollevato ulteriori preoccupazioni sulla situazione umanitaria e sul rispetto dei diritti umani nell’area.
Criticità Umanitarie a Gaza
L’agenzia delle Nazioni Unite per l’Alimentazione ha lanciato l’allarme, affermando che la situazione è critica, con perdite, distruzione e miseria inimmaginabili. L’accesso al cibo è diventato estremamente difficile, con oltre l’87% delle famiglie nel sud di Gaza e il 97% nel nord che si trovano in una condizione di grave difficoltà alimentare.
La situazione è disperata: la maggior parte delle famiglie usa la combustione dei rifiuti come fonte di combustibile per cucinare. L’accesso all’acqua potabile è estremamente limitato, con una media di meno di mezzo litro di acqua potabile per persona al giorno nel nord di Gaza.
Risposta e Richiesta ONU
L’Organizzazione delle Nazioni Unite, attraverso il Consiglio di Sicurezza, è chiamata a votare su una risoluzione per un cessate il fuoco immediato nell’area. Il Segretario Generale Antonio Guterres ha invocato l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, sottolineando il pericolo crescente per la pace e la sicurezza internazionale.
Posizione Statunitense
Gli Stati Uniti, che avevano precedentemente esercitato il loro diritto di veto contro una risoluzione simile, attualmente si oppongono all’idea di un nuovo cessate il fuoco. Ritengono che una risoluzione del Consiglio in questo momento “non sarebbe utile”.
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(con fonte AdnKronos)
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