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È da poco terminato il workshop internazionale dedicato al progetto Lunar Gravitational Wave Antenna (LGWA), presso lo storico Palazzo della Cultura a Catania.
L’evento, di rilevanza internazionale, è stato organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dal Gran Sasso Science Institute (GSSI).

Il workshop che ha visto confrontarsi esperti internazionali di diverse discipline scientifiche, ha avuto il focus di discutere il progetto “Lunar Gravitational Wave Antenna (LGWA)“, proposto nel 2020 all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e supportato da un consorzio di quasi 200 partner, tra cui l’INGV.

Il progetto prevede l’installazione di 4 sensori in una zona d’ombra permanente della Luna per l’osservazione di oscillazioni in bande di frequenza inaccessibili dagli altri rilevatori di onde gravitazionali, fornendo un notevole contributo allo studio di supernove e buchi neri ma anche alla migliore comprensione della struttura interna del satellite.

Il workshop ha previsto anche un programma di escursioni sulla parte sommitale dell’Etna, utile a riconoscere gli analoghi lunari in cui test della strumentazione e metodologie potranno essere portati avanti prima del lancio degli strumenti, e  una straordinaria esperienza in quota alla sede di Serra la Nave dell’Osservatorio Astrofisico di Catania che ospita, tra l’altro, una stazione multiparametrica per il monitoraggio del vulcano.

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