Rottamazione Quater: un piano che solleva dubbi
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I commercialisti: scadenza del 31 ottobre per il versamento del 20% difficile da gestire
Il piano di rottamazione quater solleva interrogativi sulla sua effettiva efficacia. Secondo Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec), non è la soluzione ai debiti incagliati per contribuenti e Stato. Molti debiti sono nati dopo il 2020, e presto ci troveremo ad affrontare la scadenza del 31 ottobre per il versamento del 20% di tutto il debito rottamato, che comprende anche quelli più recenti, il che potrebbe essere difficile da gestire.
Una soluzione possibile: distribuire i pagamenti su un periodo adeguato
De Lise suggerisce che distribuire i pagamenti su un periodo più lungo e adeguato potrebbe rappresentare una soluzione possibile. Va ricordato che, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, la rottamazione delle cartelle avviate tra il 2016 e il 2018 ha portato a incassi di 19,9 miliardi di euro rispetto ai 53,9 miliardi ipotizzati. Inoltre, molte imprese si trovano in un periodo di grande incertezza, con un elevato livello di rischio creditizio per quasi la metà di esse.
La necessità di riforme organiche
De Lise sottolinea che sono necessarie riforme organiche anche in materia di riscossione, anziché provvedimenti puntuali che spesso non coinvolgono la maggioranza dei contribuenti o non sono utilizzabili da chi ne avrebbe realmente bisogno.
Aspettative dalla manovra economica del Governo
I commercialisti si aspettano dalla manovra economica del governo uno spazio sufficiente per consentire alle imprese di tornare rapidamente competitive. Aziende e cittadini, insieme ai commercialisti che li assistono, hanno bisogno di uscire da anni di sacrifici e difficoltà per ritornare a una situazione favorevole, che potrebbe anche sostenere l’economia italiana e il gettito fiscale.
Semplificazione e Delega Fiscale
Sulla delega fiscale, De Lise auspica una maggiore semplificazione. L’ultimo episodio relativo alla lettera di compliance sul quadro RS dei regimi forfettari va in senso contrario rispetto a quanto promesso finora. Si auspica che nella bozza della manovra siano incluse norme che mirino a semplificare il sistema fiscale.
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(con fonte AdnKronos)
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