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A novembre 2023 parte la settima edizione dell’Executive Master in Circular Economy Management organizzato da Luiss Business School.

Come suggerisce il nome, il focus sarà l’economia circolare che rappresenta un modello di produzione e consumo imprescindibile in ottica Esg, tanto da essere il nucleo dell’Sdg 12 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Da novembre e per 12 mesi l’Executive Master offrirà un programma di formazione completa e multidisciplinare sul tema.

Il percorso è rivolto a professionisti che operano o vogliono operare nei settori della gestione ambientale, senza riserve soggettive: sono incluse imprese private, amministrazioni pubbliche, istituzioni internazionali, Ong, Energy Service Companies e imprese di Utilities.

Tra le figure più in linea con il master risultano imprenditori e consulenti, ingegneri edili e ambientali, architetti, Energy e Mobility manager, responsabili ambientali e referenti della progettazione ambientale, responsabili di aziende di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e impianti di avvio al riciclo, responsabili di consorzi di filiera che si occupano di implementare il principio di responsabilità del produttore, avvocati in diritto ambientale.

Obiettivo primario del corso è la gestione intelligente e circolare dell’energia, dei rifiuti e dell’acqua formando “professionisti in grado di cogliere le necessità e le opportunità e allo stesso tempo coniugare strettamente produzione, ambiente e business”, come si legge sul sito dell’Istituto.

La Luiss Business School ha creato il Master in collaborazione con Ancitel Energia e Ambiente, la società di consulenza ambientale punto di riferimento per Sistema Italia e caratterizzata da un approccio di tipo multidisciplinare.

Requisiti e costi del Master in Circular Economy Management

La Luiss Business School informa che per partecipare al percorso sarà necessario avere:

• laurea di II livello, a ciclo unico o vecchio ordinamento,

• significativa esperienza di lavoro,

• buona conoscenza della lingua inglese,

• forte motivazione

L’Istituto informa che chi, pur non essendo in possesso di un diploma di laurea, è comunque interessato ad approfondire le tematiche oggetto del Master, potrà frequentare l’intero programma o parti di esso (singolo modulo o combinazione di moduli). In questo caso non sarà rilasciato il diploma di Master, né i CFU ad esso connessi ma un attestato di partecipazione.

La quota di iscrizione al Master è di €13.000 da corrispondere in tre rate, di cui il 50% alla conferma dell’ammissione. La Luiss Business School mette a disposizione 6 borse di studio, ciascuna fino al 30% del valore della quota di iscrizione, per l’iscrizione all’Executive Master. Coloro che hanno già frequentato corsi presso Luiss Business School o sono laureati della Luiss Guido Carli potranno beneficiare di una riduzione del 10% sulla quota d’iscrizione.

La stessa riduzione è applicata a Imprese, Istituzioni, Enti o Amministrazioni Pubbliche che effettueranno iscrizioni multiple per lo stesso percorso formativo. Inoltre, coloro che presenteranno la richiesta di iscrizione almeno 60 giorni prima della data di inizio del percorso formativo potranno beneficiare di una riduzione del 10% sulla quota d’iscrizione, che scende al 5% per chi fa richiesta almeno 30 giorni prima dell’inizio del percorso.

Le normative e i risultati dell’economia circolare

A febbraio 2021 il Parlamento europeo ha votato il nuovo piano d’azione per l’economia circolare che prevede una serie di misure per raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050. Il piano d’azione della Commissione Europea ha stabilito 7 aree chiave, essenziali per raggiungere un’economia circolare: plastica, tessile, elettronica e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, costruzioni, batterie, veicoli e acqua.

Sono previste norme più rigide sul riciclo dei materiali e obiettivi vincolanti per il 2030 sull’uso e l’impronta ecologica emessa.

Sotto il profilo dei risultati ottenuti il cammino è ancora lungo, ma l’Italia si sta ritagliando un ruolo da protagonista. In particolare, riportano i dati Eurostat 2020, la penisola ha fatto registrare un tasso di circolarità pari al 20,6% del materiale utilizzato, quasi il doppio della media europea ferma all’11,7%. Molto vicina al risultato italiano si è posizionata la Francia, con un tasso di riciclo pari al 19,2%.

Le due potenze divise dalle Alpi hanno ottenuto performance di riciclo migliori, oltre che della media europea, di Germania e Spagna, dove il tasso di circolarità nel 2020 si è attestato al 12,9% e 9,3%.

Anche le performance sull’impronta materiale generate dall’Italia migliorano la media Ue. L’indicatore material footprint (l’equivalente del Rmc – Raw material consumption) quantifica l’estrazione di risorse naturali a livello globale, dovuta ai consumi finali e agli investimenti di famiglie, imprese e pubblica amministrazione. L’Rmc si misura in tonnellate pro capite.

Essendo i dati Eurostat aggiornati al 2020, questo parametro è stato fortemente alterato dalle conseguenze del lockdown, ma si possono trarre degli spunti interessanti. È certificato che tutti gli Stati analizzati abbiamo registrato un forte calo del material footprint nel 2020, ma l’analisi evidenzia che, confrontando Italia, Germania, Francia, Spagna, il Belpaese è quello che già dal 2018 aveva fatto registrare il più importante calo del Rmc mentre la media Ue continuava a salire.

Il Rapporto Nazionale sull’Economia Circolare ha evidenziato che l’obiettivo del disaccoppiamento tra crescita di produzione e consumo di risorse non è stato raggiunto nel 2022. L’Italia rimane comunque un passo avanti nel panorama europeo per il tasso di utilizzo circolare della materia tanto che 2021, è stata definita leader europea per l’economia circolare, secondo il Rapporto 2021 del CEN-Circular Economy Network.

Il raggiungimento di nuovi e migliori risultati, come richiesto dalle normative delle Nazioni Unite e dell’Unione europea, passa anche dalla formazione di figure professionali in materia di economia circolare. In quest’ottica va interpretata l’offerta dell’Executive Master in Circular Economy Management di Luiss Business School che, arrivando alla settima edizione, si conferma protagonista nella formazione dei professionisti del futuro.

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(AdnKronos)


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