Innovazione sostenibile, i finalisti del premio europeo giovani inventori
Pulizia degli oceani dalle microplastiche, apprendimento digitale per bimbi ipovedenti, protezione dell’ecosistema ambientale: sono queste le tre categorie a cui appartengono le invenzioni più innovative finaliste del premio europeo giovani inventori, che fa parte del premio inventore europeo.
Il riconoscimento, istituito dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) nel 2021, intende premiare idee e progetti innovativi e tecnologici ideati e sviluppati da giovani under 30 per contribuire al raggiungimento dei diversi obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Per poter partecipare al premio europeo giovani inventori, i candidati devono aver un’età non superiore a 30 anni e non essere titolari di alcun brevetto registrato.
I tre finalisti sono stati selezionati tra 600 candidati da una giuria indipendente di inventori ex vincitori del Premio inventore europeo. Il primo finalista si chiama Fionn Ferreira, è irlandese, ha 22 anni e da sempre nutre una profonda passione per gli oceani. Il suo impegno per la difesa dell’ambiente marino lo ha portato a ideare una soluzione innovativa per rimuovere le microplastiche dagli oceani. Ricordiamo che ogni anno finiscono in mare dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di plastica, che rappresentano circa l’80% dell’inquinamento dei mari del mondo. Per contrastare uno dei fenomeni di inquinamento più importanti del Pianeta il giovane irlandese ha messo a punto una soluzione liquida magnetica (ferrofluido) che si lega alle particelle di microplastiche presenti nelle acque marine e le separa dall’acqua, agevolando in tal modo la loro rimozione.
La seconda finalista è Filipa de Sousa Roucha, ingegnere informatico e ricercatrice portoghese di 27 anni che ha messo a punto una soluzione innovativa per migliorare l’apprendimento dei bambini ipovedenti. La sua invenzione è rappresentata da un software basato su icone 3D da utilizzare per l’alfabetizzazione digitale che utilizza comandi con funzioni vocali o movimenti direzionali simili a quelli “drag and drop” utilizzati in molti giochi per computer. L’invenzione della giovane portoghese denominata “Block-based Accessible Tangible Programming Systems” (BATS) apre la strada a nuove opportunità di inclusione e riduzione delle disuguaglianze nell’apprendimento e nella formazione dei giovani con disabilità.
Il terzo finalista è il 22enne Richard Turere, originario del Kenya. Per cercare di preservare l’ecosistema delle popolazioni del suo Paese, dedite principalmente all’allevamento del bestiame, ha messo a punto un sistema che aiuta a salvare i capi di bestiame dagli attacchi dei predatori. Il sistema si chiama Lion Lights e utilizza sequenze di luci alimentate da energie rinnovabili, per dissuadere leoni e altri predatori dall’avvicinarsi al bestiame. Oltre a proteggere bovini e ovini, l’innovazione riduce il numero di leoni uccisi dagli allevatori nel tentativo di difendere il loro bestiame. Il sistema, in continua evoluzione, è già stato adottato da diversi stati africani, in alcune aree dell’India e dell’America Latina.
LE ULTIME NOTIZIE
(AdnKronos)
-
Ambiente2 giorni ago
Trasporti sostenibili, l’Europa investe poco sulle ferrovie
-
Ambiente7 ore ago
A2A, nel 2022 distribuito a Milano quasi un miliardo e mezzo miliardo in valore economico
-
News2 giorni ago
Meloni su sentenza Catania: “Sono basita: pezzo Italia favorisce clandestini”
-
Ambiente6 ore ago
Bilancio di sostenibilità A2A, con 62% differenziata Milano leader in Europa