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Il maltempo continua a colpire l’Italia. Dopo i disagi registrati lunedì in Sicilia, le zone più colpite in queste ore sono l’Emilia Romagna e le Marche, dove è stata emessa un’allerta rossa per criticità idriche e idrogeologiche che rimarrà in vigore anche per l’intera giornata di domani. Centinaia di persone sono state evacuate, mentre numerose auto rimangono bloccate nei sottopassi e i fiumi sono in piena. Sulla pagina ufficiale, la Protezione Civile fornisce semplici linee guida su come prevenire o ridurre i danni causati da questi fenomeni, sottolineando l’importanza di conoscere i fenomeni naturali come primo passo per affrontarli correttamente e proteggersi da eventuali pericoli.

Cosa fare in caso di rovesci di pioggia e grandine  

All’aperto 

Per lo svolgimento di attività nelle vicinanze di un corso d’acqua (anche un semplice pic-nic) o per scegliere l’area per un campeggio:

scegli una zona a debita distanza dal letto del torrente e adeguatamente rialzata rispetto al livello del torrente stesso, oltre che sufficientemente distante da pendii ripidi o poco stabili: intensi scrosci di pioggia potrebbero attivare improvvisi movimenti del terreno.

In ambiente urbano 

Le criticità più tipiche sono legate all’incapacità della rete fognaria di smaltire quantità d’acqua considerevoli che cadono al suolo in tempi ristretti con conseguenti repentini allagamenti di strade. Per questo:

fai attenzione al passaggio in sottovia e sottopassi, c’è il rischio di trovarsi con il veicolo semi-sommerso o sommerso dall’acqua;

evita di recarti o soffermarti anche gli ambienti come scantinati, piani bassi, garage, sono a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia.

E in particolare se sei alla guida: 

anche in assenza di allagamenti, l’asfalto reso improvvisamente viscido dalla pioggia rappresenta un insidioso pericolo per chi si trova alla guida di automezzi o motoveicoli, riducendo tanto la tenuta di strada quanto l’efficienza dell’impianto frenante;

limita la velocità o effettua una sosta, in attesa che la fase più intensa, che difficilmente dura più di mezz’ora, del temporale si attenui. È sufficiente pazientare brevemente in un’area di sosta. Durante la fase più intensa di un rovescio risulta infatti fortemente ridotta la visibilità.

In caso di alluvione, cosa fare prima  

Tieniti informato sulle situazioni di pericolo previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.

Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.

Proteggi i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.

Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.

Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.

Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.

Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il proprio piano di emergenza.

Cosa fare durante l’alluvione  

Se sei in un luogo chiuso: 

Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.

Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.

Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori.

Evita l’ascensore: si può bloccare.

Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.

Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico.

Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati.

Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata.

Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.

Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità

Se sei all’aperto: 

Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.

Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata – o sali ai piani superiori di un edificio – evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.

Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.

Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.

Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.

Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.

Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

Cosa fare dopo l’alluvione  

Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.

Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.

Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.

Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.

Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.

Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

Cosa fare in caso di venti e mareggiate  

All’aperto 

evita le zone esposte, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e alla conseguente caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come un vaso o una tegola;

evita con particolare attenzione le aree verdi e le strade alberate. L’infortunio più frequente associato alle raffiche di vento riguarda proprio la rottura di rami, anche di grandi dimensioni, che possono sia colpire direttamente la popolazione che cadere ed occupare pericolosamente le strade, creando un serio rischio anche per motociclisti ed automobilisti.

In ambiente urbano 

se ti trovi alla guida di un’automobile o di un motoveicolo presta particolare attenzione perché le raffiche tendono a far sbandare il veicolo, e rendono quindi indispensabile moderare la velocità o fare una sosta;

presta particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli all’uscita dalle gallerie e nei viadotti; i mezzi più soggetti al pericolo sono i furgoni, mezzi telonati e caravan, che espongono alle raffiche una grande superficie e possono essere letteralmente spostati dal vento, anche quando l’intensità non raggiunge punte molte elevate.

In generale, sono particolarmente a rischio tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le assicurazioni.

In zona costiera 

Sulle zone costiere, alla forte ventilazione è associato il rischio mareggiate, in particolare se il vento proviene perpendicolarmente rispetto alla costa. Per questo:

presta la massima cautela nell’avvicinarti al litorale o nel percorrere le strade costiere;

evita di sostare su queste ultime e a maggior ragione su moli e pontili;

evita la balneazione e l’uso delle imbarcazioni e assicura preventivamente le barche e le strutture presenti sulle spiagge e nelle aree portuali.

In casa 

Sistema e fissa opportunamente tutti gli oggetti che nella tua abitazione o luogo di lavoro si trovino nelle aree aperte esposte agli effetti del vento e rischiano di essere trasportati dalle raffiche (vasi ed altri oggetti su davanzali o balconi, antenne o coperture/rivestimenti di tetti sistemati in modo precario, ecc.).

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(con fonte AdnKronos)

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