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Ecco il riassunto di questo ventesimo giorno di guerra: si intensifica l’uso di bombardamenti e raid dal cielo, visto che le truppe di Putin incontrano una resistenza incredibile da parte degli ucraini e quindi non riescono a penetrare nella città. Kiev sta iniziando a subire una maggiore attenzione dell’artiglieria di Mosca. Intanto sono morti due giornalisti, e altri due risultano dispersi. Tutte le news di oggi visibili nella timeline in basso

———————— > TIMELINE < ————————

ORE 22.04 – ”Noi dobbiamo restare fuori da questa guerra”. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban durante un comizio con decine di migliaia di suoi sostenitori a Budapest. “Le guerre non sono combattute per noi e non lo sono nel nostro interesse”, ha detto, aggiungendo che ”ci vogliono portare da una parte o dell’altra, ma quanto i loro scopi vengono raggiunti ci sacrificano”

ORE 21.52 – Gli Stati Uniti ”sostengono il popolo russo che chiede la fine di questa guerra”. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price dicendo che ”nonostante la repressione dei media liberi da parte di Putin e del fatto che il suo governi continui a diffondere evidenti bugie, abbiamo visto russi coraggiosi schierarsi contro la guerra di Putin, anche nelle televisioni di Stato”.

ORE 21.44 – ”Un processo negoziale molto difficile” che ”continueremo domani”. Così il capo negoziatore di Kiev Podoliak ha annunciato su Twitter la fine dei colloqui di oggi con i russi, parlando di ”contraddizioni fondamentali”, ma anche di uno ”spazio per il compromesso”.

ORE 21.37 – La Serbia è guidata dai propri interessi nazionali e non imporrà sanzioni contro la Russia. Lo ha affermato, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, il presidente del Parlamento della Serbia Ivica Dacic durante un incontro con l’ambasciatore russo in Serbia Aleksandar Botsan-Kharchenko. “Il presidente dell’Assemblea nazionale Ivica Dacic ha sottolineato che la Serbia è per il rispetto del diritto internazionale e sarà sempre impegnata per la pace, ma sarà guidata dai suoi interessi nazionali, quindi non imporrà sanzioni contro la Federazione Russa”, ha riferito l’ufficio stampa del parlamento serbo dopo l’incontro.

ORE 21.29 – Sono circa 29mila gli ucraini che oggi sono riusciti a uscire dalle città assediate dai russi tramite corridoi umanitari. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, spiegando che alcuni civili sono riusciti anche a lasciare Mariupol a bordo di auto private. I russi, invece, impedirebbero ai bus di far uscire i cittadini. Nella città di Sumy la Croce Rossa è stata in grado di evacuare migliaia di civili a bordo di 100 bus.

ORE 21.23 – “Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha firmato una legge che stanzia 13,6 miliardi di dollari per finanziare misure a sostegno dell’Ucraina. Questi fondi saranno utilizzati in particolare per aiuti militari e alimentari al nostro Paese. A nome del governo ucraino, grazie per questa decisione storica”. Ad affermarlo in un tweet è il premier ucraino Denys Shmyhal.

ORE 21.14 – Circa 6,5 miliardi di dollari, circa la metà del pacchetto di 13,6 miliardi di dollari aiuti stanziati oggi dal presidente americano Joe Biden, andranno al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in modo che possa schierare truppe nella regione e inviare attrezzature di difesa in Ucraina. Lo spiega la Cnn ricordando che gli Stati Uniti hanno schierato migliaia di truppe in tutta Europa, sia prima che durante l’invasione russa dell’Ucraina.

ORE 20.56 – Almeno 400 civili ucraini sono sequestrati dalle forze russe in un ospedale di Mariupol, ha denunciato il governatore della regione di Donetsk (di cui fa parte Mariupol) Pavlo Kyrylenko. Fra gli ostaggi dei russi anche pazienti, medici e paramedici. “I russi hanno trascinato all’ospedale 400 persone dalle case vicine e non possono andarsene”, ha detto, citato dal Kiev Post.

ORE 20.43 – I negoziati tra Russia e Ucraina “continueremo domani. E’ un processo negoziale molto difficile e crudele. Ci sono contraddizioni fondamentali. Ma c’è sicuramente spazio per il compromesso. Durante la pausa proseguiranno il lavoro i gruppi di lavoro”. Ad affermarlo in un tweet è il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak.

ORE 20.36 – Il sostegno degli Stati Uniti agli sforzi europei per creare fonti di energia alternative è stato espresso dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan durante un incontro a Roma con il primo ministro italiano Mario Draghi. Lo si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca, dove si sottolinea che l’incontro tra Sullivan e Draghi è stato incentrato sulla ”cooperazione internazionale in risposta all’invasione russa dell’Ucraina”. Nella nota si legge che Sullivan ha anche incontrato Luigi Mattiolo, Consigliere Diplomatico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

ORE 20.28 – Oggi da Mariupol sono state evacuate 20.000 persone con 4.000 auto private. Lo riferisce Kyryl Tymoscenko, il vice del capo dell’ufficio presidente. Circa 570 persone sono arrivate a Zaporizhzhia, la città dell’Ucraina sud-orientale.

ORE 20.21 – Le navi da guerra russe hanno bombardato la costa ucraina dell’Oblast’ di Odessa. Ci sarebbero due feriti. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’ che cita le autorità di Odessa. Le immagini satellitari hanno mostrato 14 navi della flotta russa in navigazione verso la città di Odessa.

ORE 20.06 – Le autorità ucraine hanno espresso un ”cauto ottimismo” per i progressi compiuti nei negoziati con la Russia, che dopo due giorni di colloqui in videoconferenza sono diventati ”più costruttivi”. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Ihor Zhovkva, citato dall’agenzia di stampa Unian. ”Nei primi round la Russia non era intenzionata ad ascoltare la nostra posizione, ma faceva solo degli ultimatum: l’Ucraina avrebbe dovuto arrendersi, lasciare le armi, il nostro presidente avrebbe dovuto firmare un atto di resa”, ha detto Shovkva. ”Ora la Russia ha cambiato un po’ tono”, ha aggiunto.

ORE 20.02 – Sono più di seicento gli edifici distrutti a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio. Lo ha detto il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, elencando negli edifici distrutti ”scuole, asili nido, ospedali, cliniche” e aggiungendo che ”l’esercito russo ci bombarda continuamente da terra e dall’aria”.

ORE 19.53 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario di Stato americano Antony Blinken. ”Sono grato agli Stati Uniti per il nuovo round di sanzioni personali contro i funzionari russi”, ha scritto Kuleba su Twitter spiegando che durante il colloquio ha ”sottolineato la necessità di aumentare la pressione economica sulla Russia. Entrambi abbiamo convenuto che è importante garantire la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina”.

ORE 19.48 – E’ stata ripristinata la fornitura di elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl, nel nord dell’Ucraina. Lo ha reso noto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), spiegando che ”gli specialisti ucraini sono riusciti a riparare una delle due linee danneggiate che collegano l’impianto alla rete elettrica”. La centrale faceva affidamento su generatori diesel di emergenza per l’energia dal 9 marzo dopo che le sue linee di alimentazione erano state danneggiate durante i combattimenti. Ora i generatori diesel sono stati spenti, ma non è chiaro “se sarà possibile riparare la seconda linea elettrica ad alta tensione”.

ORE 19.41 – I soccorritori hanno estratto sette corpi dalle macerie di una scuola colpita da un bombardamento aereo russo a Kykolayiv, nel sud dell’Ucraina. Altri tre vittime erano state accertate domenica, quando la scuola è stata colpita. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini spiegando che sono terminate le operazioni nel sito.

ORE 19.33 – Nella regione di Donetsk sono state evacuate 307 persone di cui 87 bambini dalle città di Avdiivka, di Kurahove e di Vugledar. Lo comunica Pavlo Kyrylenko governatore dell’amministrazione militare regionale di Donetsk su Telegram.

ORE 19.25 – La Casa Bianca per il momento non ha neanche confermato se Joe Biden dopo la tappa a Bruxelles si recherà in Polonia, come è stato anticipato ieri da diversi media americani. Riguardo quindi alla possibilità di un incontro con Zelensky, la portavoce Jen Psaki quindi non ha dato una risposta certa, affermando che “niente è sul tavolo in questo momento, ma il vero focus è quello di incontrare i partner della Nato a Bruxelles. Se ci saranno tappe aggiuntive – ha concluso – vi forniremo i dettagli”.

ORE 19.16 – Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu si recherà domani a Mosca e giovedì a Leopoli nell’ambito degli sforzi di mediazione messi in atto da Ankara nella crisi ucraina. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. A Mosca Cavusoglu avrà colloqui con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, mentre a Leopoli incontrerà il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

ORE 19.08 – “Germania e Unione europea sono autosufficienti per il grano, lo stop delle esportazioni (dalla Russia, ndr) non avrà conseguenze dirette di nessun tipo”, assicura la Confederazione tedesca dei panettieri, dopo che la Russia ha annunciato restrizioni nell’export di grano, segale e orzo. Ma saranno altri Paesi a essere colpiti, come Egitto, Turchia, Azerbaigian e Sudan. Circa il 40 per cento del grano consumato in questi Paesi è importato dalla Russia che, in generale, produce l’11 per cento del grano raccolto nel mondo. Per questo, il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto l’adozione di azioni per evitare “una tempesta di fame e l’esplosione del sistema alimentare globale”.

ORE 19.01 – Colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba e la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock. “Sono grato alla Germania per aver sostenuto il nuovo round di rigide sanzioni dell’Ue” nei confronti della Russia, sottolinea in un tweet Kuleba. “La pressione – sottolinea – deve continuare a crescere fino a quando Mosca non cesserà l’aggressione e si ritirerà dall’Ucraina. Abbiamo anche coordinato le misure per chiudere tutte le scappatoie per eludere le sanzioni”.

ORE 18.53 – Le forze russe stanno ”distruggendo” la città di Mariupol e tengono in ostaggio i pazienti e i medici dell’ospedale. E’ la denuncia del vice sindaco Sergei Orlov, che alla Cnn dice che ”ci sono un sacco di scontri per le nostre strade e la situazione è terribile. Stanno distruggendo la città. Solo ieri abbiamo contato 22 aerei militari che hanno bombardato la nostra città e almeno cento bombe usate contro la nostra città. I danni sono enormi”.

ORE 18.44 – Il giornalista russo Vadim Glusker, storico corrispondente da Bruxelles dell’emittente Ntv dal 1993, si è dimesso. Come anche la giornalista russa Zhanna Agalakova ha deciso di lasciare il Primo Canale della televisione russa, dove lavorava dal 1995. Il Primo Canale è lo stesso dove lavora Marina Ovsyannikova, condannata a pagare 30mila rubli per “incitamento alla protesta”, ovvero per aver contestato l’aggressione militare dell’Ucraina in un videomessaggio registrato prima di irrompere in diretta tg. Prima di loro aveva lasciato il suo posto anche la conduttrice televisiva del programma ‘Segodnya’ dell’emittente Ntv Lilia Gildeeva, che ha scritto la lettera di dimissioni dall’estero per il timore che non le avrebbero permesso di lasciare la Russia.

ORE 18.41 – “Nessuno di noi sta programmando viaggi in Russia o ha conti correnti bancari in Russia, quindi andiamo avanti”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, commentando le sanzioni introdotte da Mosca contro diverse personalità occidentali, fra cui Joe Biden, Antony Blinken e la stessa Psaki.

ORE 18.29 – I primi ministri di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca sono arrivati a Kiev. Lo ha annunciato su Facebook il capo del governo polacco, Mateusz Morawiecki, sottolineando che “questa guerra è il risultato del crudele tiranno che attacca civili vulnerabili, bombardando città e ospedali in Ucraina!”.

ORE 18.22 -Joe Biden parteciperà al vertice straordinario della Nato che si svolgerà la prossima settimana a Bruxelles. Lo conferma con un tweet l’ambasciata Usa alla Nato dopo che Jens Stoltenberg ha comunicato che il vertice si svolgerà il 24 marzo.

ORE 18.08 – “Ho convocato un vertice straordinario della Nato il 24 marzo per discutere dell’invasione russa dell’Ucraina, del nostro forte sostegno all’Ucraina e dell’ulteriore rafforzamento delle deterrenza e difesa della Nato”. Così Jens Stoltenberg ha annunciato su Twitter il vertice straordinario dell’Alleanza Atlantica per la prossima settimana. “In questo momento critico, l’America del Nord e l’Europa devono continuare a stare unite”, ha aggiunto il segretario generale della Nato.

ORE 18.07 – “Non so se sono riuscito a trovare le parole giuste. Ma spero che dopo aver parlato davanti al governo e al Parlamento del Canada, in questo Paese fraterno, nessuno dubiti: la Russia cerca di distruggere tutto ciò che rende gli ucraini ucraini: il nostro futuro, il nostro carattere, la nostra volontà. Ma non ne verrà fuori nulla”. Lo afferma in un video su Telegram il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

ORE 17.53 – Il presidente Usa Joe Biden è atteso al Consiglio Europeo di settimana prossima, giovedì 24 marzo, per discutere della guerra in Ucraina. Lo si apprende da fonti Ue.

ORE 17.44 – Anche la giornalista ucraina Oleksandra Kuvshynova è morta in seguito all’attacco che ha ucciso anche il cameraman della Fox News Pierre Zakrzewski fuori Kiev. Il giornalista Benjamin Hall che è stato ferito sempre durante quell’attacco è attualmente ricoverato in ospedale. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’.

ORE 17.37 – Nel discorso pronunciato oggi in collegamento con il Parlamento canadese, Volodymyr Zelensky ha rinnovato l’appello a chiudere lo spazio aereo sull’Ucraina con la no fly zone, esprimendo anche una certa esasperazione per il continuo rifiuto da parte delle nazioni amiche ad adottare questa misura. “Potete immaginare quando chiamate i vostri amici, le nazioni amiche e chiedete ‘per favore chiudere i cieli, chiudete lo spazio aereo, per favore fermate le bombe – ha detto – quanti altri missili devono cadere perché voi lo facciate?”.

ORE 17.29 – Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin, chiedendogli di “fermare la guerra fratricida” contro l’Ucraina. Lo fa sapere lo stesso Michel, via social. Ha chiesto a Putin “un immediato cessate il fuoco e il ritiro dell’esercito russo”, ha “discusso dei negoziati in corso tra Ucraina e Russia”, ha sottolineato che “i bombardamenti indiscriminati contro i civili devono cessare”. La Russia “deve consentire l’accesso umanitario e il passaggio sicuro” per i civili in fuga dalla guerra, conclude Michel.

ORE 17.22 – Il governo di Kiev “non è serio nel trovare una soluzione reciprocamente accettabile”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso di un colloquio con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, secondo quanto riferito dal Cremlino.

ORE 17.14 – Risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa. Lo riferisce il sito di news ucraino Suspilne News. Entrambi hanno coperto attivamente le notizie sullo stato delle cose nelle loro città e in altre regioni dal primo giorno invasione russa dell’Ucraina. Il canale di news ha parlato con parenti e conoscenti dei dispersi e ha appreso i dettagli della scomparsa.

ORE 17.06 – La Russia ha approvato un’altra serie di misure per sostenere l’economia, i cittadini e le imprese di fronte alle sanzioni decise dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha annunciato, riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, l’addetto stampa del primo ministro della Federazione Russa Boris Belyakov al termine di una riunione per aumentare la stabilità dell’economia del Paese di fronte alle sanzioni.

ORE 17.03 – Il ministero degli Esteri russo ha imposto sanzioni al primo ministro canadese, Justin Trudeau, che da oggi non potrà entrare in Russia. Secondo un tweet del ministero, lo stesso provvedimento si applica anche alle ministre canadesi degli Esteri e della Difesa, Melanie Joly e Anita Anand.

ORE 16.56 – La Russia lascia il Consiglio d’Europa. Lo riportano le agenzie di notizie Tass e Nexta Live.

ORE 16.51 – “Siamo in grado di convocare un summit Nato con tutti i leader con breve preavviso, ma non posso scendere ora in maggiori dettagli”. Così il segretario generale dell’Alleanza atlantica risponde, in conferenza stampa a Bruxelles, in merito alle voci di un summit straordinario dei capi di Stato e di governo della Nato a Bruxelles la prossima settimana dedicato alla guerra in Ucraina.

ORE 16.42 – “Oggi abbiamo superato un altro terribile traguardo: tre milioni di rifugiati sono scappati dall’Ucraina. La guerra deve finire. Adesso”. Lo ha scritto su Twitter l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi.

ORE 16.37 – L’esercito russo avrebbe preso in ostaggio medici e pazienti di uno degli ospedali di Mariupol. Lo scrive il sito di notizie ucraino Suspilne News riportando le affermazioni del capo dell’amministrazione stata le regionale di Donetsk Kirilenko, che cita un paziente del nosocomio.

ORE 16.32 – Il cameraman di Fox News, Pierre Zakrzewski è stato ucciso in Ucraina. Ad annunciarlo è il canale all news Usa spiegando che era stato colpito insieme al corrispondente Benjamin Hall.

ORE 16.24 – “Chiediamo alla Cina di condannare con chiarezza l’invasione” dell’Ucraina, “di non sostenere la Russia e stiamo attentamente monitorando qualsiasi forma di assistenza alla Russia”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles, in vista della ministeriale Difesa di domani.

ORE 16.19 – Il cessate il fuoco è “possibile” se tutte le richieste della Russia vengono soddisfatte. Lo ha detto in un punto stampa l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzia.

ORE 16.12 – I russi “ora lanciano accuse assurde su laboratori biologici e armi chimiche in Ucraina. E’ solo un’altra bugia. E siamo preoccupati che possano condurre un’operazione sotto falsa bandiera, che potrebbe includere armi chimiche”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles, in vista della ministeriale Difesa di domani.

ORE 16.05 – “L’esercito russo ha attaccato Kiev: 4 palazzi distrutti. Stanno sgomberando le macerie. Ad ora 5 persone sono morte a Kiev”. Lo afferma in un video su Telegram il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

ORE 15.57 – “La Russia ci offre l’acquisto di petrolio grezzo a prezzo ribassato. Noi saremmo lieti di accettare l’offerta”. E’ quanto apprende il Daily Mail da un funzionario governativo indiano, che non specifica tuttavia i quantitativi ed i costi.

ORE 15.49 – La Nato ha “tracciato un oggetto volante” che ha violato lo spazio aereo rumeno ieri. “Le autorità rumene stanno indagando su questo incidente”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles. Quanto al “drone che è caduto in Croazia” nei giorni scorsi, “non si trattava di un attacco armato”, ma con “più attività militari in corso dobbiamo rimanere estremamente vigili”, conclude.

ORE 15.43 – “Credo che il mio messaggio sia molto simile a quello del resto del mondo, solo due parole: fermiamo la guerra”. E’ questo l’appello rivolto da Olena Zelenska in una serie di messaggi scritti inviati all’emittente americana Abcnews dal momento che per ragioni di sicurezza la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non può essere intervistata al telefono.

ORE 15.38 – Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha incontrato a Kiev il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba. Lo ha confermato quest’ultimo su Twitter, sottolineando che Landsbergis è “il primo ministro degli Esteri a recarsi in visita in Ucraina dall’inizio dell’invasione”.

ORE 15.32 – “Stiamo combattendo per le nostre vite. Combattiamo per la nostra vita con missili, bombe aeree, artiglieria, carri armati e mortai. E tutto il resto che le truppe russe stanno usando per distruggerci. Tutto il resto, oltre alla Russia, si sta autodistruggendo adesso. Perché ogni colpo all’Ucraina sono passi verso l’autodistruzione della Russia”. Lo afferma il premier dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram.

ORE 15.25 – La Francia proporrà di proteggere la giornalista russa Marina Ovsyannikova, che ieri ha inscenato una protesta durante un telegiornale russo in prima serata. Ad annunciarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron nel corso della sua visita al centro di accoglienza situato nel Maine-et-Loire. La giornalista rischia fino a 15 anni di carcere.

ORE 15.18 – La Nato “non sta considerando” attualmente l’introduzione di una no-fly-zone sull’Ucraina. Lo ha detto l’ambasciatrice Usa presso la Nato, Julianne Smith, nel corso di un briefing con i media internazionali. L’idea di fornire Mig-29 polacchi all’Ucraina, ha affermato la Smith, non è sostenibile. La rappresentante di Washington ha anche riferito che gli Stati Uniti chiedono a tutti i Paesi, compresa la Cina, di dichiarare la propria posizione sulla guerra in Ucraina.

15.09 – “È chiaro che l’Ucraina non è un membro della Nato. Lo capiamo questo. Per anni abbiamo sentito parlare di presunte porte aperte, ma abbiamo sentito dire che non possiamo entrarci. E questo è vero, e dobbiamo ammetterlo. Sono lieto che la nostra gente stia cominciando a capirlo e a fare affidamento su se stessa e sui nostri partner che ci aiutano”. Così il presidente Volodymyr Zelensky, in video collegamento con il premier britannico Boris Johnson e gli altri leader dei Paesi che compongono la UK Joint Expeditionary Force (Jef), il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax-Ucraina.

ORE 15.07 – La Verkhovna Rada, il Parlamento dell’Ucraina, ha esteso la legge marziale nel paese fino al 25 aprile. Lo riporta il sito di notizie ucraino Suspilne News. Hanno votato a favore del provvedimento 343 deputati.

ORE 15.05 – Sedato l’incendio nel distretto Sviatoshynskyi a Kiev che ha colpito un palazzo residenziale di 16 piani a seguito dei bombardamenti di questa mattina. L’incendio è stato spento alle 15.03. Tre persone sono morte, 5 ferite e 58 messe in salvo.

ORE 15.01 – Sono 44.008 i profughi in fuga dal conflitto in Ucraina arrivati finora in Italia. La maggioranza rimane composta da donne, 22.331, e da minori, 17.858, mentre gli uomini sono 3.819. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo fa sapere il Viminale.

ORE 14.59 – Il colosso francese del pneumatico Michelin sospende le attività industriali in Russia. La fabbrica di Davydovo, in Russia, occupa circa 750 dipendenti e produce pneumatici per il mercato locale. “In questo contesto molto difficile e incerto – sottolinea Michelin – la priorità del gruppo è accompagnare tutti i dipendenti colpiti da questa crisi e in particolare i dipendenti di Michelin Russia. Il gruppo resta mobilità e continuerà ad adattare le sue decisioni in funzione dell’evolversi della situazione”.

ORE 14.55 – Il Regno Unito ha imposto nuove sanzioni, che vanno dal congelamento dei beni al divieto di ingresso nel Paese, a ulteriori 370 entità e individui russi. Tra i nomi illustri colpiti dalle nuove misure annunciate da Londra, figurano l’ex presidente ed ex premier russo Dmitry Medvedev, attuale presidente del Consiglio di sicurezza russo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il ministro della Difesa, Sergei Shoigu e Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri.

ORE 14.53 – L’Ue intende applicare una crescente “pressione sulla Russia” perché cessi l'”aggressione” all’Ucraina e per le sanzioni “tutte le opzioni sono sul tavolo. Abbiamo già presentato quattro pacchetti di sanzioni e siamo pronti a lavorare su ulteriori” provvedimenti. Lo dice il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa a Bruxelles.

ORE 14.52 – Una messinscena ordinata dal Cremlino per dimostrare che “non tutti i russi sono cattivi”. Così la deputata ucraina, Inna Sovsun, ha definito la vicenda che ha avuto come protagonista la giornalista Marina Ovsyannikova, che ha interrotto il tg della tv russa Canale 1 mostrando un cartello in cui chiedeva la fine della guerra in Ucraina.

ORE 14.44 – “Dall’inizio della guerra”, con l’invasione russa dell’Ucraina lo scorso 24 febbraio, “sono morti 17 soccorritori e uno è stato catturato”. Ad affermarlo è Hennadii Herasymchuk del Servizio per emergenze nazionale secondo quanto riferisce ‘Ukrainska Pravda’.

ORE 14.37 – La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia costituiscono una minaccia per l’economia tedesca. Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz nel corso di una conferenza stampa congiunta a Berlino con il re Abdullah II di Giordania. “Dobbiamo comprendere bene che questa guerra pone anche delle sfide per noi, riguardo alle conseguenze economiche delle sanzioni”, ha detto Scholz, aggiungendo che “dobbiamo garantire che che la nostra economia vada bene anche durante questi tempi difficili”.

ORE 14.35 – “Non escludo niente. Lo farò” questo spostamento “quando penserò che potrà esserci un risultato tangibile. Non ci sono ancora le condizioni perché questa eventuale visita possa cambiare qualcosa in questo momento. Non escludo nessuno spostamento ma non è previsto nei prossimi giorni”. Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

ORE 14.21 – Duemila automobili con civili a bordo, attraverso un corridoio umanitario, sono riuscite a lasciare Mariupol, la città dell’Ucraina sudorientale assediata dalle truppe russe dal primo marzo. Lo ha riferito il governo ucraino, secondo quanto riporta Sky News. Ieri 160 auto avevano lasciato Mariupol.

ORE 14.20 – Terminate le operazioni di salvataggio nel villaggio di Zelenyi Gai, nei pressi di una scuola rasa al suolo lo scorso 13 marzo. Sette le vittime, tre persone sono sopravvissute e sono state estratte dalle macerie dai soccorritori.

ORE 14.18 – “Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subito numerosi interventi chirurgici”. Lo afferma, in un post su Telegram, il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko.

ORE 14.17 – “Prendersi cura della sicurezza dei cittadini ungheresi non significa chiudere un occhio sull’omicidio di cittadini ucraini. Invito le autorità ungheresi a schierarsi chiaramente con l’Ucraina e a fornirci tutto il supporto necessario”. Così il ministro degli Affari esteri ucraino Dmytro Kuleba a ‘Evropeiska pravda’ esprimendo sorpresa per la posizione ufficiale di Budapest sull’aiutare Kiev a respingere l’aggressione russa.

ORE 14.16 – Le Nazioni Unite chiedono alla Russia di non punire la giornalista che ieri sera ha interrotto il telegiornale della televisione pubblica russa con una protesta anti guerra. Ravina Shamdasani, portavoce Onu per i diritti umani, ha spiegato che le autorità russe devono garantire che la donna “non debba affrontare nessuna punizione per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione”.

ORE 14.15 – Ci sono tra i 500 e 900 invasori russi alla centrale nucleare di Zaporozhye. Lo ha annunciato il capo di Energoatom Petro Kotin in conferenza stampa. La centrale nucleare, secondo Kotin, è ancora gestita dallo staff ucraino che deve coordinarsi con l’esercito russo. “Gli occupanti non hanno idea di ciò a cui vanno incontro. Noi dobbiamo solo rispondere ai loro ordini. E le loro azioni possono essere rischiosissime”.

ORE 14.14 – Sospendendo l’applicazione della clausola della nazione più favorita alla Russia, “l’Ue ha il diritto di aumentare i dazi doganali applicati alle merci russe” in ogni momento. Lo sottolinea il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, in conferenza stampa a Bruxelles al termine dell’Ecofin.

ORE 14.13 – “Le trattative sono in corso. Sono riprese le consultazioni sulla piattaforma negoziale principale. Le questioni sul tavolo restano cessate il fuoco, ritiro delle truppe dal territorio del paese…”. Ad affermarlo in un tweet è il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak.

ORE 14.07 – Occhi puntati sulla prossima scadenza di bond della Federazione Russa. Domani infatti Mosca dovrebbe saldare una rata di prestiti contratti in valuta straniera per un totale di 107 milioni di dollari. Le recenti indicazioni fornite dal governo russo sembrerebbero ipotizzare un possibile rimborso – in risposta al congelamento delle riserve detenute all’estero – in rubli anziché in dollari. Il ministro delle finanze russo – riferiscono i media locali – ha ordinato il trasferimento di somme per ripagare le rate in scadenza, anche se la valuta del pagamento non è specificata.

ORE 14.03 – La Russia ha approvato una legge che consente alle compagnie aeree del paese di registrare nuovamente gli aerei che erano stati noleggiati dall’estero nel tentativo di aggirare le sanzioni occidentali. Lo riporta il ‘New York Post’, sottolineando che “il disegno di legge, firmato dal presidente russo Vladimir Putin, intende sostenere i voli interni in Russia e ‘garantire il funzionamento ininterrotto delle attività nel campo dell’aviazione civile'”.

ORE 13.58 – Il 91% degli italiani è preoccupato per il conflitto in corso tra Russia e Ucraina. E’ quanto emerge da un sondaggio Swg in base al quale si teme per il quadro economico e per un aumento delle vittime.

ORE 13.49 – L’intelligence ucraina rivela un piano di Mosca per tagliare le foreste dei territori occupati in Ucraina per vendere il legname e così finanziare l’invasione. I servizi militari ucraini pubblicano su Twitter la copia di una lettera che il ministro della Difesa russo ha inviato a Vladimir Putin per chiedere l’autorizzazione ad avviare un’attività su vasta scala di taglio del legname. “Tutte le foreste nelle zone temporaneamente occupate sono ad alto rischio”, conclude l’intelligence ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

ORE 13.44 – La prossima settimana il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dovrebbe intervenire in collegamento video per un discorso alla Knesset. Lo riportano i media israeliani, dopo le notizie di una richiesta ucraina in tal senso da parte ucraina che non si sarebbero concretizzate per la pausa nei lavori della Knesset. Secondo Ynet, si lavora affinché il maggior numero possibile di parlamentari possa partecipare la prossima settimana a una sessione straordinaria con l’intervento di Zelensky via Zoom.

ORE 13.37 – “Le forze armate dell’Ucraina subiscono perdite nella guerra contro l’aggressore russo, ma sono molte volte più piccole di quelle del nemico”. Lo ha dichiarato il comandante in capo delle Forze armate ucraine Valery Zaluzhny, parlando, nella pagina Facebook delle Forze armate ucraine, di “20 giorni di guerra aperta. 20 giorni di resilienza ed eroismo. 20 giorni di combattimenti… Sfortunatamente subiamo perdite, ma sono molte volte più piccole di quelle del nemico. Ma la vita e la salute di ciascuno dei nostri soldati non ha prezzo. Sono solidale con le famiglie delle vittime”.

ORE 13.29 – Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha salutato l’iniziativa del viaggio a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dei premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, Repubblica ceca, Petr Fiala e Slovenia, Janez Jansa, sottolineando che è positivo “cercare di contribuire in modi diversi in questa situazione”. La comunità internazionale, ha aggiunto, segue una strategia politica chiara per aiutare l’Ucraina ed è importante portare avanti i colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, così come pure con quello russo, Vladimir Putin, al fine di incoraggiare il raggiungimento di un cessate il fuoco. “Siamo tutti impegnati, in modi diversi, e così deve essere”.

ORE 13.23 – E’ di almeno quattro morti il bilancio dei bombardamenti di questa mattina in una zona residenziale di Kiev, secondo quanto rende noto l’ufficio del sindaco della capitale. In precedenza i servizi di emergenza della città avevano riportato un bilancio di due vittime, si legge sul sito del Guardian. I bombardamenti di questa mattina hanno provocato un vasto incendio in un edificio di 15 piani.

ORE 13.18 – “E’ la situazione peggiore mai vista dalla seconda guerra mondiale. Con questo ritmo in poco più di un mese, al massimo due, prevediamo che 12 milioni di persone in Ucraina avranno bisogno di assistenza umanitaria”. Olena Stoko, vice direttrice generale della Croce Rossa in Ucraina descrive all’Adnkronos lo sfollamento, la distruzione, la morte, vissuti dal popolo ucraino con l’occupazione russa e spiega: “abbiamo diversi tipi di crisi. Ad ovest i grandi movimenti di persone, milioni in fuga da est e nord nella speranza di trovare un posto sicuro. Poi c’è la crisi a est, sud e nord dell’Ucraina, dove assistiamo al disastro totale. Città come Kyiev, Herson, Mariupol, Suma, Cherniv, Kharkiv sono bombardate 24 ore su 24”. ,

ORE 13.11 – Per Mosca “la terza guerra mondiale è iniziata” e il Cremlino si preparerebbe a lanciare attacchi missilistici contro alcuni paesi vicini, anche se membri della Nato, come la Polonia e le repubbliche baltiche, se l’Occidente non dovesse cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e accettare l’invasione dell’Ucraina. E’ lo scenario apertamente ‘apocalittico’ che emerge da una nuova lettera scritta da una presunta talpa dell’Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, in cui si delineano i passi che il Cremlino sarebbe pronto a compiere davanti alle difficoltà dell’operazione ucraina e al vasto supporto fornito a Kiev.

ORE 13.03 – A quanto apprende l’Adnkronos con una lettera inviata ai comandi di vertice, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha emanato nuove indicazioni su personale, addestramento, impiego e sistemi d’arma in vista delle “evoluzioni sullo scacchiere internazionale”, “a seguito dei noti eventi” e “con effetto immediato”. Nella lettera a firma del generale di brigata Bruno Pisciotta, si chiede di porre particolare attenzione nel valutare le domande di “congedo anticipato”, “in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.

ORE 12.56 – “Siamo tutti bersagli della Russia e se l’Ucraina non resisterà tutto sarà a discapito dell’Europa, vorrei che aiutaste voi stessi aiutando noi”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in video collegamento con il premier britannico Boris Johnson e gli altri leader dei Paesi che compongono la UK Joint Expeditionary Force (Jef), il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito. “Stiamo facendo del nostro meglio per ottenere i caccia e i sistemi di difesa missilistica” che servono all’Ucraina, ha detto Zelensky.

ORE 12.47 – Dopo l’invasione della Crimea del 2014 l’Occidente ha fatto un “errore terribile” nell’affidarsi al petrolio e al gas russi. Lo scrive il premier Boris Johnson in un intervento pubblicato in esclusiva dal britannico Telegraph. Il divieto alle importazioni di idrocarburi dalla Russia, sostiene Johnson, “affamerà” il regime di Vladimir Putin, anche se sarà necessario un periodo di “doloroso” aggiustamento.

ORE 12.35 – Il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan è ripartito da Roma, dopo aver incontrato a palazzo Chigi il consigliere diplomatico di Mario Draghi, Luigi Mattiolo, e lo stesso premier. E’ quanto apprende l’Adnkronos da fonti informate, dopo che si erano diffuse voci di un possibile nuovo round di colloqui con il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi, dopo la tornata negoziale di ieri durata sette ore.

ORE 12.28 – Le forze russe hanno aperto il fuoco contro l’ospedale di Rubizhne, nella regione di Luhansk, nell’Ucraina orientale. Lo ha denunciato su Facebook il governatore dell’amministrazione militare di Luhansk, Serhii Gaidai, citato dall’agenzia Unian. Secondo Gaidai nell’attacco il reparto di ostetricia è stato “completamente distrutto”.

ORE 12.23 – Il Regno Unito si unisce all’Unione europea nell’annunciare nuove sanzioni economiche contro la Russia, introducendo nuovi dazi sulle importazioni e vietando l’export di beni di lusso. L’iniziale lista di beni sanzionati, compresa la vodka russa, per un valore di 900 milioni di sterline, prevede ulteriori dazi del 35% in aggiunta a quelli già esistenti. Il divieto di export in Russia, sulla scia di quanto deciso dalla Ue, comprende auto di lusso, opere d’arte e settore della moda, allo scopo di impedire l’accesso a questi beni agli oligarchi e all’élite russa.

ORE 12.18 – Sono ripresi da pochi minuti – dopo una ‘pausa tecnica’ decisa ieri – i negoziati in videoconferenza fra le delegazioni dell’Ucraina e della Russia. Lo conferma un membro della delegazione di Kiev David Arakhamia che, parlando alla Ukraynskaia Pravda, spiega come i colloqui “sono già in corso

ORE 12.16 – Dopo l’invasione della Crimea del 2014 l’Occidente ha fatto un “errore terribile” nell’affidarsi al petrolio e al gas russi. Lo scrive il premier Boris Johnson in un intervento pubblicato in esclusiva dal britannico Telegraph.

ORE 12.15 – Circa 350mila persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città dell’Ucraina sudorientale assediata dalle truppe russe dal primo marzo. Lo ha sottolineato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, alla tv ucraina.

ORE 12.14 – Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha scritto al Papa invitandolo nella capitale ucraina. La lettera risale allo scorso 8 marzo: “A nome del sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, vorremmo invitare Sua Santità, Papa Francesco a visitare Kiev. Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel Paese e oltre”.

ORE 12.03 – Continua la catastrofe umanitaria a Mariupol. I militari russi hanno ucciso finora 2.357 civili e lasciato le persone senza cibo, acqua, riscaldamento e luce. Stanno distruggendo case, scuole, ospedali e sparando alle persone. Lo riferisce Ukraine Now, avvertendo che su Internet circolano false informazioni sul numero di morti in città. Secondo il sito di informazioni, le notizie ufficiali e confermate alla fine del 14 marzo 2022 sono di circa 2.357 residenti di Mariupol morti.

ORE 11.53 – Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha informato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, a margine del summit informale di Versailles, di una potenziale visita a Kiev, insieme ai primi ministri di Repubblica Ceca e Slovenia. Lo dice il portavoce di Michel, Barend Leyts. “L’Ue – aggiunge – sta con l’Ucraina. L’Ue sta lavorando per fornire sostegno coordinato politico, finanziario, materiale e umanitario”.

ORE 11.52 – L’ambasciatore ucraino nella Repubblica Ceca Yevghen Perebyinis ha dichiarato che il Paese “fa fatica ad accogliere tutti i profughi ucraini. Chiediamo ai profughi, insieme al Governo ceco, di non concentrarsi a Praga, dove non si trovano più posti nelle scuole ucraine”. Lo ha riferito un corrispondente a Praga dell’Agenzia di stampa ucraina Unian.

ORE 11.44 – E’ arrivato ieri sera a Chisinau, in Moldavia, l’ambulatorio mobile di Emergency che si occuperà di interventi medici e sanitari a favore dei profughi. “L’ambulatorio dovrebbe essere operativo in un paio di giorni, e opererà in base alle indicazioni al ministero della Salute moldavo, nei luoghi di raccolta dei profughi”, fanno sapere all’Adnkronos Salute da Emergency.
ORE 11.37 – “Non ci fermeremo con le sanzioni contro l’economia di Putin, finché Putin non si siederà al tavolo per un accordo di pace”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando la stampa durante la sua visita in Moldova.

ORE 11.35 – I premier di Polonia, Repubblica ceca e Slovenia sono partiti in treno verso la capitale ucraina, Kiev. A renderlo noto è stato il portavoce del governo di Varsavia, Piotr Mueller. A bordo anche il vice del premier polacco Mateusz Morawiecki, Jaroslaw Kaczynski. Il treno ha varcato il confine ed è diretto verso Kiev. I tre leader hanno in programma un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed il premier Denys Shmygal.

ORE 11.34 – “Anche in queste ore abbiamo visto bombe su civili e ospedali. Abbiamo visto bombardamenti a 10 chilometri dal confine con l’Unione Europea. Noi non cederemo alle provocazioni di Putin, noi continueremo a cercare una strada diplomatica”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando la stampa durante la sua visita in Moldavia.

ORE 11.28 – Il Cremlino si è detto “deluso” dal silenzio dell’Amministrazione Biden e dei leader occidentali sulle vittime civili provocate da “un razzo lanciato dalle forze armate ucraine” su Donestsk. Lo ha dichiarato il portavoce, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa.

ORE 11.26 – L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder si sarebbe incontrato a Mosca giovedì scorso per diverse ore con Roman Abramovich. Lo scrive la Bild, riferendo che lo scopo dell’incontro tra Schroeder, lobbista di lusso del colosso energetico Gazprom e l’oligarca russo, proprietario del Chelsea, duramente colpito dalle sanzioni occidentali, non è chiaro. L’incontro è avvenuto nel lussuoso hotel Kempinski, nei pressi del Cremlino.

ORE 11.21 – In un attacco missilistico condotto la scorsa notte dai russi è stata distrutta la pista dell’aeroporto di Dnipro mentre lo scalo registra “distruzione su larga scala” e il danneggiamento del terminal. Lo ha comunicato su Facebook il governatore regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, per il quale servirà tempo per riparare i danni causati dall’attacco.

ORE 11.20 – Dopo il presunto tentativo di mediazione dell’ex cancelliere socialdemocratico Gerhard Schroeder a Mosca, il suo partito e il governo federale tedesco restano all’oscuro di quanto avvenuto. “Io personalmente e – per quanto posso vedere – anche la Cancelleria federale, non abbiamo informazioni su ciò che è emerso da questa visita”, ha dichiarato oggi il presidente della Spd Lars Klingbeil a RTL / ntv. Si presume che l’ex cancelliere si esprima presto in pubblico, ha aggiunto: “Si spiegherà sicuramente”, ha aggiunto Klingbeil che ha di nuovo espresso un giudizio di massima positivo

ORE 11.19 – “Teppismo”. Così il Cremlino ha bollato il gesto di Marina Ovsyannikova, la giornalista scomparsa dopo aver interrotto il tg della tv russa Canale 1 mostrando un cartello in cui chiedeva la fine della guerra in Ucraina. “La trasmissione in diretta di qualsiasi canale televisivo è una dimensione speciale, in cui c’è una responsabilità specialmente per coloro che ci lavorano”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, precisando che il Cremlino non si sta occupando del caso.

ORE 11.13 – L’economia russa non è stata “schiacciata” dalle sanzioni occidentali e “ogni difficoltà è un’opportunità di sviluppo”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa.

ORE 11.12 – Le forze ucraine sono riuscite a respingere l’avanzata russa su Mariupol, da giorni sotto i bombardamenti aerei. Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev sono stati uccisi circa 150 militari russi e distrutti due carri armati e diversi mezzi corazzati. L’artiglieria e il fuoco aereo ucraino avrebbero anche distrutto altre attrezzature militari russe e colpito una colonna militare in avvicinamento sulla città. I miliziani del battaglione Azov hanno postato su Telegram foto di mezzi militari russi distrutti. Gli annunci fatti non sono al momento verificabili in maniera indipendente.

ORE 11.03- I negoziati con l’Ucraina sono “difficili”, ma il fatto stesso che vadano avanti è “positivo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. Il portavoce ha quindi precisato che il governo russo non intende fare previsioni sul loro esito.

ORE 11.00 – L’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica popolare cinese in Ucraina Fan Xianzhong, durante un incontro con il capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozitsky, ha assicurato che la Cina continuerà a sostenere l’Ucraina sia economicamente che politicamente. Lo ha reso noto lo stesso Kozitsky su Telegram, ricordando che recentemente l’Ucraina e la Cina hanno celebrato il 30esimo anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche.

10.59 – Nuovo sequestro a Melitopol dopo il rapimento – da parte dei russi – del sindaco della cittadina Ivan Fedorov. Lo denuncia la deputata del consiglio regionale Irina Slavova, che spiega come alle 6 del mattino un commando abbia preso suo marito Sergey Slavov. “È chiaro che sono venuti per me. Tuttavia, sono riuscita a nascondermi in un posto sicuro – scrive sui social – Mio marito non è coinvolto nelle mie attività, ma lo hanno preso lo stesso e non so dove sia o cosa gli sia successo”.

ORE 10.52 – “E’ confermato il lavoro avviato” perché il presidente ucraino Zelensky “si colleghi con la Camera. Quando avremo una data ve lo diremo”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico a margine di un convegno sull’alimentazione.

ORE 10.50 – Il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, “mi ha informato che Israele non sarà la via attraverso la quale la Russia aggirerà le sanzioni” imposte dagli Stati Uniti e dagli altri Paesi occidentali. Lo ha dichiarato su Twitter il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, riferendo di un colloquio avuto con lo stesso Lapid.

ORE 10.48 – Kiev è sempre più sotto il fuoco dell’artiglieria russa e il comando militare decide l’introduzione del coprifuoco più lungo dallo scoppio del conflitto. Lo ha comunicato il sindaco della capitale ucraina Vitaly Klitschko, spiegando che la misura sarà in vigore dalle 20 di oggi, 15 marzo, fino alle 7 del mattino di giovedì 17. La misura prevede il divieto di circolazione per la città senza permessi speciali: si potrà uscire solo per raggiungere i rifugi in caso di allarme, spiega Klitschko spiegando che quello che vive Kiev “oggi è un momento difficile e pericoloso”. La misura segue i nuovi attacchi subiti all’alba da Kiev in cui, spiega il sindaco, fra l’altro un grattacielo è stato colpito, facendo 2 vittime. Ma il bilancio potrebbe essere maggiore: medici e soccorritori sono ancora sul posto, spiega il sindaco.

ORE 10.41 – E’ salito a 19 morti e 9 feriti il bilancio dell’attacco alla torre tv vicino alla città di Rivne, nell’Ucraina nordoccidentale. A riferirne è stato il governatore regionale Vitaliy Koval parlando con l’emittente Rada Tv. Oltre alla torre, nell’attacco – che ha preso di mira la località di Antopil – è stato colpito un edificio sede di uffici dell’amministrazione.

ORE 10.39 – Sono quasi 3 milioni, per la precisione 2.952.026, le persone scappate dall’Ucraina dal 24 febbraio, quando è iniziata l’invasione russa. Lo ha riferito l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr) sul portale dedicato alla situazione in Ucraina. Secondo l’Agenzia, la maggior delle persone è scappata in Polonia (1.791.111), seguita da Romania (422.086) e Moldova (337.215).

ORE 10.38 – Gazprom continua a rifornire regolarmente gas attraverso l’Ucraina, in conformità con le richieste dei consumatori europei. Le forniture rimangono al massimo. Lo ha riferito la società in un comunicato citato dal sito del quotidiano Kommersant.

ORE 10.36 – Al termine dell’incontro, a palazzo Chigi, tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il consigliere diplomatico del premier Luigi Mattiolo, c’è stato – a quanto si apprende- anche un breve colloquio tra il diplomatico americano e Mario Draghi. Sullivan ha lasciato palazzo Chigi poco prima delle 10.

ORE 10.30 – Ammontano a oltre 450 miliardi di euro i danni economici causati all’Ucraina dai russi dall’inizio della guerra. Lo rende noto il ministro delle Finanze ucraino Serhii Marchenko ripreso dall’agenzia di stampa Unian. “Molte catene logistiche sono state completamente interrotte – ha detto il ministro – Molte imprese sono state distrutte e alcune semplicemente non possono lavorare perché i loro dipendenti se ne sono andati. Il ministero dell’Economia prevedeva che i costi della guerra sarebbero stati da un terzo alla metà del Pil del paese, e per ora ammontano a oltre 450 miliardi di euro, mentre conosceremo il costo esatto soltanto dopo la fine della guerra”.

ORE 10.25 – Mosca ha vietato i concerti alle star russe che si sono espresse contro la guerra in Ucraina. Black list anche per le star ucraine che hanno condannato il presidente russo Vladimir Putin per lo spargimento di sangue nel loro Paese. Lo scrive l’agenzia di stampa ucraina Unian, che precisa come alcune star russe abbiano iniziato a impegnarsi a non salire sul palco con simboli ucraini e non fare menzione dell’invasione da parte della Russia il 24 febbraio.

Le star ucraine a cui finora è stato vietato di esibirsi nella Federazione Russa sono Ivan Dorn, Max Barsky, Nadia Dorofeeva, Potap e Nastya Kamensky, Svetlana Loboda, Vera Brezhnev, Monatik, Alekseev, Okean Elzy, Uno in Canoa e Nervi. Le celebrità russe invece sono Maxim Galkin, Valery Meladze, Boris Grebenshchikov, i rapper NoizeMS e Oxxxymiron, il gruppo Casta, Anacondaz, Bloodshed, Film, 2Mashi.

ORE 10.14 – Una delle esplosioni avvenute alle prime ore di oggi a Kiev ha colpito e danneggiato la stazione Lukyanivska della metropolitana. A renderlo noto su Twitter è stata la stessa società che gestisce la rete metropolitana, precisando che la deflagrazione ha causato danni alla facciata e agli uffici della stazione. La fermata, vicina al centro di Kiev, è stata ora chiusa per i danni. Lo riporta la Bbc.

ORE 10.13 – Roman Abramovich è “un oligarca russo che ha lunghi e stretti legami con Vladimir Putin”. Così il miliardario russo proprietario del Chelsea viene definito nel testo legale dell’Unione europea contenente l’ultimo pacchetto di sanzioni, che verrà pubblicato oggi. Secondo quanto si legge nel testo anticipato dai media britannici, Abramovich “ha avuto un accesso privilegiato al presidente e ha mantenuto con lui ottime relazioni. Questo rapporto con il leader russo gli ha consentito di mantenere la sua considerevole ricchezza. E’ uno dei principali azionisti del gruppo dell’acciaio Evraz, che è una delle più grandi aziende russe”.

ORE 10.11 – “Qualora ai rincari dei beni energetici si accompagnasse una drastica riduzione delle importazioni di gas dalla Russia, si avrebbero effetti negativi rilevanti, seppur al momento di difficile quantificazione, sull’attività economica in Europa e in Italia, che si trasmetterebbero anche attraverso un ulteriore aumento dell’inflazione energetica e il suo impatto sul potere d’acquisto dei redditi” e “secondo gli esperti della Bce, in scenari non estremi, le ricadute del conflitto potrebbero comprimere il prodotto nell’area dell’euro fino a 2 punti percentuali entro il prossimo anno”. Lo ha detto Fabrizio Balassone, capo del Servizio struttura economica della Banca d’Italia, in audizione alla Camera. “Le conseguenze, attualmente in fase di valutazione, possono essere rilevanti anche per il nostro Paese”, ha aggiunto.

ORE 10.10 – Alle 12 il presidente del M5S Giuseppe Conte, con una delegazione del Movimento 5 Stelle, si recherà all’Ambasciata ucraina.

ORE 10.05 – La vicepresidente americana, Kamala Harris, ha chiamato nella tarda serata di ieri il premier bulgaro, Kiril Petkov, e quello ceco, Petr Fiala, per parlare dei prossimi passi da compiere nel quadro di una strategia collettiva per fermare l’invasione russa dell’Ucraina. “Ho avuto una conversazione telefonica con la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Ha ringraziato il governo bulgaro per gli aiuti umanitari assicurati all’Ucraina e per il nostro appoggio a quanti stanno fuggendo dalla guerra”, ha scritto lo stesso Petkov su Twitter. Harris ha sottolineato gli sforzi degli interlocutori a sostegno dell’Ucraina anche nel corso del colloquio con il premier ceco, Petr Fiala. “Mi ha rassicurato – ha poi scritto Fiala su Twitter – sul fatto che gli Stati Uniti e la NATO nel suo insieme sono determinati a difendere ogni centimetro di territorio dell’Alleanza. Harris ha anche offerto un aiuto concreto nella gestione degli effetti della guerra sulla Repubblica Ceca”, ha concluso.

ORE 9.41 – I premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, Slovenia, Janez Jansa, e Repubblica Ceca, Petr Fiala, hanno in programma per oggi una missione a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il governo polacco riferendo di una missione coordinata con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Nella delegazione, secondo quanto annunciato, anche il vice premier polacco, Jaroslaw Kaczynski.

ORE 9.36 – L’Ue e il Wto hanno concordato di negare ai prodotti e servizi russi l’applicazione della clausola della nazione più favorita sui mercati dell’Unione, dopo l’aggressione di Mosca all’Ucraina. Lo comunica la Commissione Europea. La most-favored-nation clause è un principio del diritto internazionale, in base al quale gli Stati aderenti ad un trattato si impegnano a concedersi reciprocamente il trattamento più vantaggioso che abbiano concesso, in questo caso in campo commerciale, ad altri Stati. Questo provvedimento sospende i benefici di cui la Russia gode come membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

ORE 9.30 – Il Consiglio Ue ha dato via libera al quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’aggressione all’Ucraina, decise in coordinamento con gli Usa. Le misure, annunciate da Ursula von der Leyen venerdì scorso e approvate tra ieri e oggi, includono il divieto di ogni transazione con alcune imprese statali russe operanti in diversi settori, essenzialmente il complesso militare-industriale del Cremlino; il divieto di importare alcuni prodotti siderurgici, cosa che dovrebbe costare alla Russia 3,3 mld di euro di ricavi; il divieto di esportare beni di lusso in Russia dall’Ue, come auto di lusso e gioielli “per colpire direttamente le élite russe” viene allungata la lista delle persone e delle entità sanzionate; viene infine vietato alle agenzie di rating attive nell’Ue di dare rating alla Russia come emittente e alle società russe, cosa che ostacolerà ulteriormente l’accesso di Mosca ai mercati finanziari.

ORE 9.22 – “La Moldova sta compiendo uno sforzo davvero eccezionale per garantire un rifugio sicuro ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra”. A sottolinearlo è stato il ministro degli Esteri Luigi di Maio, in visita a Chisinau, rivolgendosi all’omologo Nicu Popescu. “Desidero anche ringraziare di cuore le autorità moldave – ha aggiunto – per aver collaborato con la nostra ambasciata per facilitare l’evacuazione dei nostri cittadini attraverso il vostro territorio e ad assisterli all’ingresso”. “Sono davvero lieto – ha quindi annunciato – di aver firmato oggi una dichiarazione congiunta sulla nostra collaborazione nell’assistenza ai rifugiati. L’Italia vuole assistere la Moldova in modo strutturato. Mi fa molto piacere annunciare oggi che grazie al Fondo Migrazioni della Farnesina abbiamo sviluppato un progetto da 10 milioni di euro in collaborazione con l’Unhcr, incentrato sui bisogni dei minori e delle donne e sulla protezione dei rifugiati più vulnerabili. Il progetto si focalizza inoltre sul potenziamento del sistema moldavo di asilo, sulla formazione degli operatori locali e sul miglioramento delle capacità di assistenza e registrazione alle frontiere”.

ORE 9.15 – Il vice primo ministro e ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l’approvazione di nove corridoi umanitari, che oggi evacueranno i civili dalle città e dai villaggi delle regioni di Donetsk, Kiev, Sumy e Kharkiv. Lo scrive l’agenzia di stampa Interfax Ucraina.

ORE 9.04 – “La Cina non è parte della crisi e tantomeno vuole essere colpita dalle sanzioni” alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Sono queste le parole arrivate dal ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, in dichiarazioni riportate stamani dall’agenzia ufficiale Xinhua che dà notizia di un colloquio telefonico di ieri tra Wang e il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares. Wang ha insistito sulla posizione di Pechino contraria alle sanzioni “per risolvere i problemi” e alle “sanzioni unilaterali prive di basi nel diritto internazionale”, ribandendo il “diritto a salvaguardare i suoi diritti e interessi legittimi”.

ORE 9.03 – Ammonterebbero a oltre 13500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di oltre 13500 uomini, 404 carri armati, 1279 mezzi corazzati, 150 sistemi d’artiglieria, 64 lanciarazzi multipli, 36 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 81 aerei, 95 elicotteri, 640 autoveicoli corazzati, 3 unità navali, 60 cisterne di carburante e 9 droni.

ORE 9 – “Quella della Merkel è la classica idea forse detta troppo presto ma che nell’arco delle prossime ore, giorni, settimane diventerà realtà”. Lo ha detto Matteo Renzi su radio Leopolda a proposito della proposta di incaricare la ex Cancelliera tedesca di mediare per conto di Ue e Nato per una soluzione diplomatica del conflitto ucraino.

ORE 8.47 – L’Ucraina ha evacuato ieri oltre 2000 bambini vulnerabili dalle istituzioni di assistenza sociale e dagli orfanotrofi. Lo riferisce il ministero delle Politiche Sociali ucraino precisando che sono state evacuate anche 60 famiglie affidatarie con 155 bambini. Si ritiene che 859 bambini provenienti da situazioni simili debbano ancora essere evacuati.

ORE 8.42 – Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jack Sullivan, è arrivato da pochi minuti a Palazzo Chigi per l’incontro con Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del premier Mario Draghi.

ORE 8.34 – Il Giappone congela i beni di altri 17 oligarchi russi. Tra i sanzionati ci sono il miliardario russo Viktor Vekselberg, i familiari del banchiere russo Yuri Kovalchuk e 11 membri della Duma russa. A partire dal 14 marzo, il Giappone ha sanzionato 61 cittadini russi. Lo scrive il Kiev Independent.

ORE 8.34 – Il Giappone congela i beni di altri 17 oligarchi russi. Tra i sanzionati ci sono il miliardario russo Viktor Vekselberg, i familiari del banchiere russo Yuri Kovalchuk e 11 membri della Duma russa. A partire dal 14 marzo, il Giappone ha sanzionato 61 cittadini russi. Lo scrive il Kiev Independent.

ORE 8.28 – Le forze russe hanno aperto il fuoco contro i civili in fuga a Hostomel. Lo riferisce la polizia nazionale ucraina, citata dal Kiev Independent, che riferisce di una donna uccisa e due uomini rimasti feriti a seguito dell’attacco. I militari russi avrebbero sparato contro quattro autobus di sfollati che cercavano di lasciare la città, dopo che già altri dieci li avevano preceduti senza essere attaccati.

ORE 8.19 – A Kiev “ci sono vittime negli edifici residenziali colpiti questa mattina presto” dall’artiglieria russa. Lo comunica in un messaggio sui social Vitaly Klitschko, sindaco della capitale, aggiungendo che sono stati colpiti 2 grattacieli nel distretto di Sviatoshynskyi e uno a Podilskyi. Colpita “anche – una casa privata. Sul campo stanno operando soccorritori e medici” conclude Klitschko.

ORE 8.12 – Pechino si oppone risolutamente a qualsiasi parola e azione che diffonda informazioni false o distorca e screditi la posizione della Cina. A sottolinearlo, nel corso dei colloqui avuti ieri a Roma con il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan, è stato Yang Jiechi, membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, citato dalla Xinhua, dopo che era emersa la notizia di una richiesta da parte russa di assistenza militare alla Cina.

Yang, anche direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Pcc, ha sottolineato che la Cina sostiene sempre il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i paesi e il rispetto degli obiettivi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite ed è impegnata a promuovere i colloqui di pace.

Yang, si legge ancora, ha invitato la comunità internazionale a sostenere i colloqui di pace Russia-Ucraina in modo che si possano ottenere risultati sostanziali il prima possibile e per contribuire a ricomporre la situazione il prima possibile.

ORE 7.58 – La guerra finirà al più tardi all’inizio di maggio, quando la Russia avrà esaurito le risorse di cui dispone per attaccare il suo vicino. A fare questa previsione è stato un consigliere del governo ucraino citato dai media del paese. “Penso che entro maggio, all’inizio di maggio, dovremmo avere un accordo di pace”, ha dichiarato Oleksiy Arestovich, consigliere del capo di gabinetto del presidente ucraino, precisando che “o ci sarà un accordo di pace raggiunto rapidamente, in una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, oppure ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni, diciamo, siriani, per un secondo round e, quando avremo respinto anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile”.

ORE 7.42 – Sono oltre duemila i civili rimasti uccisi nella città sudorientale ucraina di Mariupol. A darne notizia sono state oggi le autorità municipali del centro, precisando che dall’inizio dell’invasione russa, i morti nella città di 400mila abitanti assediata per giorni dai militari russi e completamente isolata dall’esterno sono stati 2.357. Il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko, ha definito la situazione ‘disumana’. “Non c’è cibo, non c’è acqua, non c’è luce, non c’è riscaldamento”, ha affermato parlando del rischio di un numero molto più alto di vittime con il passare dei giorni e l’intensificarsi degli attacchi, che potrebbero causare – ha affermato – fino a 20mila morti.

ORE 7.20 – Chiunque si sia reso responsabile di gravi atti di guerra sarà chiamato a renderne conto. Ad assicurarlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. “Stiamo lavorando con i nostri partner a nuove misure punitive contro lo stato russo”, ha affermato. “Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di diffondere la verità…e personalmente alla donna che è entrata nello studio televisivo con un poster contro la guerra”, ha affermato confermando la ripresa dei negoziati con Mosca dopo la pausa di ieri. La Russia sta cominciando a realizzare che con la guerra non andrà da nessuna parte, ha detto ancora sottolineando: “Non si aspettavano una simile resistenza. Credevano nella loro stessa propaganda, che ha detto menzogne sul nostro conto per decenni”.

ORE 7 – Diverse esplosioni molto forti sono state avvertite nel centro di Kiev intorno alle 5 di questa mattina. Lo riportano numerosi media. La Cnn parla di due deflagrazioni, citando il team presente sul posto.

(AdnKronos)

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