Test Altroconsumo, delude programma Eco in alcuni modelli lavatrice
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Le lavatrici con il programma Eco risparmiano davvero acqua ed energia? Sì, ma in alcuni casi il bucato esce meno pulito, anche perché la temperatura resta troppo bassa e resta sempre troppo detersivo dopo il risciacquo. Un problema che vanifica l’utilità della nuova etichetta energetica. E’ quanto rileva Altroconsumo che ha testato 12 lavatrici, di cui molte sono già in classe A o B secondo la nuova etichetta energetica, che dovrebbe aiutare a scegliere gli apparecchi più sostenibili per l’ambiente perché usano meno acqua ed elettricità.
Per la classifica che compare sull’etichetta energetica si tiene conto del consumo di acqua ed elettricità della lavatrice in un programma specifico, definito Eco 40-60, ovvero un programma, secondo la normativa, “in grado di lavare capi mediamente sporchi indicati per temperature tra i 40 e 60 °C”. Altroconsumo lo ha messo alla prova in laboratorio.
Per le lavatrici situate nella classe energetica più elevata il programma Eco 40–60 comporta un notevole risparmio di energia. Fino al 74% in meno. Ma questa riduzione in alcuni casi si spiega: le lavatrici non portano l’acqua alla temperatura di 40-60 °C cui il nome del programma si riferisce.
Qual è il rischio? Che l’acquirente, non soddisfatto dei risultati del programma Eco, in realtà poi a casa finisca con l’usare il normale programma Cotone. In altre parole: il rischio è essere spinti dalla classificazione energetica a scegliere un prodotto, che poi nell’uso quotidiano si utilizza con programmi di cui l’etichetta energetica non si occupa.
La situazione emersa dal test sulle lavatrici incentrato sul programma ecologico, dunque, è variegata: le lavatrici nelle classi basse, da C a E, nel programma Eco hanno temperature simili a quelle del programma Cotone; per le classi alte, A e B, cinque modelli si fermano ben sotto i 40 °C.
Sempre deludente, invece, il risultato nel risciacquo nel programma Eco 40– 60 ottenuto da tutti i modelli: nessuno supera una stella, giudizio pessimo. Sul bucato dopo il risciacquo restano troppi residui di detersivo. Per ottenere una classe energetica alta, i produttori infatti riducono molto il consumo di acqua del programma Eco 40-60, utilizzato per la classificazione nell’etichetta energetica. Di fronte a un bucato risciacquato in maniera insoddisfacente, però, c’è il rischio che il consumatore utilizzi un altro programma o ricorra al risciacquo extra, vanificando l’utilità dell’etichetta energetica.
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