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Federico Chiricozzi e Riccardo Licci violentarono una donna in un pub a Viterbo

Se la sono cavata veramente con poco, i due stupidi e crudeli bellimbusti protagonisti nei mesi scorsi di un vergognoso stupro avvenuto in un pub frequentato da militanti di CasaPound a Viterbo: uno degli episodi più raccapriccianti e inquietanti dell’anno.
Dopo aver stuprato per tre ore consecutive ferocemente e dandosi il cambio un donna trentaseienne durante la notte tra l’11 e il 12 Aprile, dopo quattro mesi di carcere preventivo hanno ottenuto i domiciliari e si sono fatti furbamente processare con rito abbreviato, ottenendo così, nel pomeriggio di ieri, condanne lievi per la loro bravata in stile neonazista: il capo diciannovenne con una sfilza di precedenti penali, Federico Chiricozzi, si è beccato tre anni e il suo gregario di due anni più grande, Riccardo Licci, due anni e dieci mesi, mentre il Pubblico Ministero ne aveva chiesti più di quattro.
E meno male che il Giudice dell’Udienza Preliminare era una donna, Elisabetta Massini, che ha interamente sposato le tesi della difesa, e cioè che ai due carnefici sarebbe sfuggita di mano la situazione. Così sono stati addirittura assolti dalle lesioni provocate alla vittima – che si dovrà accontentare di un risarcimento di 40mila euro – e sono stati condannati solo per quel lunghissimo stupro, con tanto di riprese con i telefonini.
I due hanno preso la parola prima della discussione in aula: “È stata una serata finita male, abbiamo chiesto perdono”.
Il pomeriggio di ieri, in compenso, è finito bene.

Giancarlo De Palo

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