Polonia alla guida dell’UE: sicurezza e relazioni transatlantiche le priorità
Dal 1° gennaio 2025, la Polonia assume la presidenza del Consiglio dell’UE, puntando su sicurezza e rapporti con la Nato. Sfide in vista sul fronte energetico e agricolo, con attenzione all’allargamento dell’Unione e alla protezione del confine orientale
La Polonia inaugura domani, 1° gennaio 2025, la sua presidenza del Consiglio dell’UE, subentrando all’Ungheria e precedendo la Danimarca. Il Paese raccoglie la sfida di guidare le discussioni europee in un semestre cruciale, con la nuova Commissione von der Leyen bis pronta a presentare le prime proposte legislative.
Al centro del programma polacco c’è il concetto di sicurezza, declinato in sette dimensioni chiave: esterna, interna, informatica, energetica, economica, alimentare e sanitaria. La Polonia, che nel 2025 spenderà il 4,7% del Pil per la difesa, intende rafforzare i rapporti transatlantici con Paesi Nato e altri partner come gli Stati Uniti e il Regno Unito.
Un’altra priorità sarà l’allargamento dell’UE, con particolare attenzione all’Ucraina, anche se Varsavia dovrà bilanciare il forte sostegno a Kiev con le preoccupazioni economiche interne, soprattutto nel settore agricolo, che si oppone alla sospensione dei dazi sulle importazioni dall’Ucraina.
Sul fronte energetico, la Polonia, storicamente dipendente dal carbone, potrebbe cercare di utilizzare la presidenza per abbassare le ambizioni del Green Deal europeo, focalizzandosi sulla sicurezza energetica piuttosto che sulla transizione ecologica.
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(con fonte AdnKronos)
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