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Sul limitar del confine tra Umbria e Lazio, a 5 minuti dal Lago di Bolsena e dalla antica Via Francigena, da cui prende il nome, sorge La Pellegrina.

Nel 2013 l’artista contemporaneo James P. Graham e sua moglie Maura hanno incaricato il paesaggista Stuart Barfoot di progettare un giardino sulla loro proprietà appena acquisita. Le fondamenta dei giardini erano querce di 400 anni, un terreno vulcanico altamente fertile e un’antica necropoli etrusca.

Ora, dieci anni dopo, ci sono oltre 600 specie diverse in 4 diversi giardini, oltre a un prato di fiori selvatici, un giardino da farmacia e un giardino del ”nettare” appositamente progettato per gli impollinatori. La ricca biodiversità sostiene anche uno speciale progetto di allevamento di api regine, che Maura ha avviato per combattere la grave perdita di popolazione nella zona, oltre a fornire miele.

Progettato in modo da rilevare i suoi molteplici aspetti di mese in mese, si presenta con una piantagione diversificata che diventa più selvaggia man mano che ci si allontana dalla casa.

Un giardino con anime differenti, ciascuna con la propria identità, ma tutte collegate da percorsi tortuosi e da un nucleo narrativo di semplici piantumazioni naturalistiche, elementi strutturali e materiali locali. Particolare attenzione è stata data alla salute del suolo e delle piante esclusivamente utilizzando la biodinamica, la permacultura e tecniche naturali innovative come l’elettromagnetismo, i microrganismi efficaci (EM), i lombrichi e, naturalmente, il compost.

Possedere un terreno porta con sé la responsabilità della conservazione e, dopo dieci anni di duro lavoro e investimenti, la visione di James e Maura di creare un luogo di rinvigorimento e ringiovanimento per l’intero spettro circolare della natura sta iniziando a realizzarsi.

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