Libri, esce l”atlante’ dello spreco alimentare di Andrea Segrè ed Enzo Risso
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Il mondo si avvicina rapidamente al 2030, l’Anno di verifica degli Obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile “ma con tutta evidenza, più ci avviciniamo al traguardo, più si allontanano gli obiettivi fame zero e spreco zero – spiega l’economista Andrea Segrè, fondatore della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero – In Italia oltre 2,6 milioni di persone faticano a nutrirsi regolarmente a causa dell’aumento dei prezzi e dei rincari delle bollette, e sono in condizione di povertà più di 1,9 milioni di famiglie, ovvero 5,6 milioni di individui, il 9,4% della popolazione (Istat 2021). Siamo ai massimi storici, l’Italia e il mondo devono darsi l’obiettivo di una global food policy come strategia sociale, economica e di sviluppo sostenibile”. Qualsiasi obiettivo deve partire da un quadro aggiornato e realistico dell’esistente, per questo proprio Andrea Segrè, nella sua veste di direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International, a quattro mani con Enzo Risso, direttore scientifico Ipsos, firma il nuovo saggio ‘Lo spreco alimentare in Italia e nel mondo. Quanto, cosa e perché’ (Castelvecchi), in libreria dal 26 maggio, nel conto alla rovescia verso la Giornata mondiale dell’Ambiente, lunedì 5 giugno 2023.
Due anni dopo la pandemia e a 7 anni dal 2030, quando ci si aspetta che il mondo dimezzi lo spreco alimentare, come da Obiettivo 12.3 dell’Agenda delle Nazioni Unite, il traguardo sembra una meta irraggiungibile. Ogni anno 1/3 del cibo continua a perdersi sul pianeta (il 14% dopo il raccolto e il 17% fra commercio e consumo), mentre potrebbe sfamare almeno 1,26 miliardi di persone.
Elaborato in sintonia con la Fao, con l’introduzione del chief Economist Fao Maximo Torero Cuellen e la postfazione di Maurizio Martina, vice direttore generale aggiunto Fao, il libro apre un interrogativo urgente sulla reale possibilità di invertire questa tendenza e sugli strumenti utili a misurare gli eventuali progressi, personali e globali. A partire dai dati, quelli dell’Osservatorio Waste Watcher International che da dieci anni predispone monitoraggi aggiornati sugli sprechi alimentari in Italia e anche nel mondo, tracciando i comportamenti e le abitudini di acquisto e fruizione del cibo dei consumatori ad ogni latitudine del pianeta. Un libro, quindi, che si configura come il più aggiornato Atlante dello spreco alimentare in Italia e nel mondo e individua le principali azioni, pubbliche e private, necessarie per contrastarlo e arginare il conseguente impatto ambientale, sociale ed economico.
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(AdnKronos)
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