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Ecco il riassunto delle notizie di questo ventisettesimo giorno di guerra: ecco in timeline, minuto per minuto, tutte le notizie che si sono succedute oggi 22 marzo sul conflitto in Ucraina.

—————- > TIMELINE < —————-

ORE 22.03 – “Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi una telefonata con il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Al centro dei colloqui la guerra in Ucraina, e la preparazione dei vertici della Nato e del G7, e del Consiglio europeo di questa settimana”. Lo rende noto Palazzo Chigi.

ORE 21.53 – Non c’è nessun accordo in vista per un cessate il fuoco in Ucraina. Lo riferisce l’Eliseo, dopo i colloqui odierni tra il presidente Emmanuel Macron e i presidenti ucraino e russo Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.

ORE 21.38 – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha avuto oggi una “importante discussione” con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, riguardo al “rafforzamento della difesa e della deterrenza della Nato”. Lo riferisce lo stesso Blinken in un tweet, ricordando che i leader dell’Alleanza atlantica si incontreranno questa settimana per “sottolineare il nostro sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e l’impegno per la difesa collettiva della Nato”.

ORE 20.53 – L’operazione militare speciale in Ucraina sta procedendo secondo i piani. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, precisando che sin dall’inizio nessuno aveva pensato che l’operazione sarebbe durata un paio di giorni. L’obiettivo principale delle forze militari impegnate a Mariupol è fare uscire dalla città le unità nazionaliste, ha aggiunto. L’obiettivo dell’operazione militare speciale di Mosca non è l’occupazione dell’Ucraina, ha quindi affermato il portavoce.

ORE 20.49 – “Tutto nell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia è inaccettabile. Il diritto internazionale è calpestato, le infrastrutture civili sono bombardate, delle armi esplosive sono utilizzate in aree densamente popolate e i lavoratori umanitari sono presi di mira”. Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, intervenendo in un video al primo forum umanitario europeo nell’ambito del Consiglio europeo.

ORE 20.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà in video collegamento al vertice straordinario dei leader Nato del 24 marzo a Bruxelles, al quale sarà presente anche il presidente Usa Joe Biden. Lo ha riferito il portavoce presidenziale Serhiy Nykyforov, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Interfax.

ORE 20.17 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con il Presidente francese Emmanuel Macron. I due capi di Stato hanno parlato “in modo approfondito” della situazione in Ucraina e dei negoziati fra ucraini e russi, ha reso noto il Cremlino.

ORE 20.10 – La guerra non può essere vinta senza armi offensive. Ad affermarlo è Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una dichiarazione sul proprio canale Telegram riferendosi al suo incontro online alla Chatam House. “Le nostre forze armate e i nostri cittadini hanno un coraggio sovrumano ma la guerra non può essere vinta senza armi offensive, senza missili a medio raggio, che possono essere un deterrente. Nel nostro caso, deterrenza, non aggressività”, sottolinea.

ORE 19.54 – Colloquio telefonico tra il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Il primo ministro canadese nel corso della telefonata ha ribadito “il fermo sostegno del Canada all’integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina”. Trudeau “ha promesso di continuare a sostenere l’Ucraina senza riserve”.

ORE 19.53 – La Russia ha un concetto molto chiaro sull’uso dell’arma nucleare: solo in caso di minaccia all’esistenza stessa della Russia. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino in un’intervista con Christiane Amanpour per Cnn.

ORE 19.42 – Il presidente Usa Joe Biden giovedì annuncerà un “ulteriore pacchetto di sanzioni” contro la Russia. Lo ha riferito il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, nel briefing alla stampa nel quale ha illustrato il viaggio in Europa del presidente. L’annuncio di Biden, ha spiegato Sullivan “non si concentrerà solamente sull’aggiunta di nuove sanzioni”, ma nell’assicurare che ci sia uno “sforzo comune” con gli alleati per fermare i tentativi di sfuggire alle sanzioni, sulla loro implementazione e su “qualsiasi tentativo da parte di qualsiasi Paese di aiutare la Russia”, che possa “minare, indebolire o aggirare” le sanzioni.

ORE 19.18 – Il Wagner Group, la forza paramilitare privata russa, è “attivo” in Ucraina. Lo ha detto, durante un briefing con i giornalisti, un alto ufficiale del Pentagono, aggiungendo che invece gli Usa non hanno indicazioni che foreign fighter “siano arrivati nel Paese” dalla Siria o altri posti. Le fonti del Pentagono spiegano che ci sono “indicazioni tangibili” del fatto che il principale problema della Russia al momento sia quello dei rifornimenti ed è impegnata in “discussioni e sta facendo piani per assicurarsi i rifornimenti ed anche i rinforzi”.

ORE 19.07 – Google rimuove i dipendenti dall’ufficio di Mosca. La società non esclude che i reclami contro YouTube, si legge nella chat Telegram di un media locale, possano portare alla cessazione di Google in Russia.

ORE 19.06 – La guerra “non finirà facilmente o rapidamente”. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, nel briefing alla stampa nel quale ha illustrato il viaggio del presidente Joe Biden in Europa. Il presidente, ha detto Sullivan, volerà in Europa per garantire l’unità degli alleati occidentali, per fornire ulteriori aiuti all’Ucraina e per “rinforzare” l’alleanza occidentale. Anche se la Russia riesce a conquistare “più territori”, ha detto Sullivan, “non riuscirà mai a soggiogare l’Ucraina.

ORE 19.00 – A quasi un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, le forze russe hanno evidenti difficoltà per problemi logistici e di rifornimento, con mancanza di cibo, di carburanti. Lo rendono noto fonti del Pentagono che, riporta la Cnn, sottolineano che “anche per quanto riguarda l’equipaggiamento personale di parte delle truppe stanno avendo problemi. Abbiamo raccolto informazioni riguardo a militari che non possono combattere a causa dei geloni” provocati dalla mancanza di un equipaggiamento adeguato al freddo.

ORE 18.41 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato la sua contrarietà al boicottaggio energetico nei confronti della Russia. “Dobbiamo essere molto chiari: questa potrebbe non essere una cosa breve, ma una disputa lunga. E dobbiamo affrontarla tutti insieme”, ha detto Scholz, per il quale le sanzioni già decise dall’Occidente stanno avendo un forte impatto sull’economia russa, con il rischio che un ulteriore inasprimento potrebbe danneggiare le economie europee.

ORE 18.33 – Il Comitato per la sicurezza dello Stato della Bielorussia ha dichiarato che 8 su 19 diplomatici dell’Ambasciata dell’Ucraina sono membri del personale dei servizi speciali ucraini. Lo rende noto la testata giornalistica Belta controllata dall’autoproclamato governo della Bielorussia, Konstantin Bychek, vice capo del dipartimento investigativo del Kgb della Bielorussia. “Le azioni di alcuni diplomatici ucraini – si legge – contengono segni di spionaggio, punito ai sensi dell’articolo 358 del codice penale della Bielorussia”.

ORE 18.27 – Razzi russi hanno colpito una stazione ferroviaria nella regione di Dnipro a Pavlograd. I binari sono stati distrutti e 15 vagoni merci hanno deragliato. Un morto. La stazione è stata chiusa a tempo indeterminato. Lo ha reso noto Valentyn Resnichenko, governatore dell’amministrazione regionale militare di Dnipro.

ORE 18.20 – “Continuiamo ad osservare un certo numero di forze russe all’interno della città di Mariupol”. Lo riportano fonti del Pentagono che aggiungono: “Crediamo che almeno alcuni di loro siano le forze separatiste arrivate dal Donbass”. “E ripetiamo gli ucraini stanno combattendo con tutte le forze per impedire la caduta di Mariupol”, aggiungono, secondo quanto riporta la Cnn, riportando che i russi stanno bombardando la città dal mare di Azov con sette navi da guerra.

ORE 17.49 – La vice segretaria di Stato Usa Wendy Sherman ha parlato oggi con il segretario generale del ministero degli Esteri francese, Francois Delattre, col direttore politico del ministero degli Esteri tedesco, Tjorven Bellmann, col segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi, e col sottosegretario britannico per l’Europa e il Nordamerica, James Cleverly. Lo riferisce il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price. Sherman ha condannato le “crescenti e brutali tattiche” del presidente russo Vladimir Putin, “che continuano a uccidere i civili”, in questa guerra “immotivata e ingiustificata”. I partecipanti hanno discusso “dell’importanza di fornire ulteriori aiuti militari e umanitari all’Ucraina”.

ORE 17.48 – Le forze ucraine ora stanno cercando di riprendere i territori conquistati negli ultimi giorni dai russi. E’ la valutazione di fonti del Pentagono che sottolineano come gli ucraini si stiano mostrando “capaci e desiderosi” di farlo. L’alto ufficiale della Difesa Usa, riferisce la Cnn, ha citato l’esempio dei combattimenti per riprendere Kherson, controllata dai russi, e le forze russe che sono state respinte a nord est di Mykolaiv.

ORE 17.37 – L’Ue “rimane pronta a muoversi rapidamente con ulteriori sanzioni coordinate” contro la Russia e la Bielorussia, dopo aver adottato finora misure “significative” che hanno avuto un impatto “massiccio” su Mosca e Minsk. Lo riporta la bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo, che si terrà dopodomani a Bruxelles.

ORE 17.32 – Gli Stati Uniti hanno “chiare prove” del fatto che le forze russe abbiano “deliberatamente ed intenzionalmente preso di mira infrastrutture civili, ospedali e luoghi di rifugio”. Lo ha detto un alto funzionario del Pentagono sottolineando, secondo quanto riferisce la Cnn, che vi sono “indicazioni di comportamenti delle forze russe che costituirebbero crimini di guerra”.

ORE 17.20 – “La Serbia non si unirà mai all’isteria anti-russa” e “non vieterà i media russi”. Lo ha affermato il ministro degli Interni serbo Aleksandar Vulin durante un incontro con l’ambasciatore russo in Serbia, Alexander Botsan-Kharchenko, come riporta l’agenzia Tass. “La Serbia non dimenticherà mai che, nel 2015, la Russia ha posto il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza che avrebbe dichiarato il popolo serbo il primo popolo nella storia colpevole di genocidio”, ha detto Vulin.

ORE 16.59 – Telefonata nel pomeriggio tra il premier britannico Boris Johnson e il primo ministro indiano Narendra Modi. I due leader, riferisce Downing Street, hanno discusso della “grave” situazione in Ucraina. Johnson nel colloquio ha affermato che le “azioni del regime di Putin sono di profondo disturbo e disastrose per il mondo”. I due premier hanno concordato sul fatto che “l’integrità e la sovranità territoriale dell’Ucraina devono essere rispettate”. La Russia, a giudizio dei due leader, “deve aderire alla Carta delle Nazioni Unite” e il rispetto della legalità internazionale “è l’unico modo per garantire la pace e la prosperità a livello globale”.

ORE 16.38 – Un appello ai militari bielorussi ad arrendersi all’Ucraina. A lanciarlo in un video pubblicato su Telegram è la leader dell’opposizione bielorussa Svetlana Tihanovskaia.

ORE 16.35 – La fabbrica della casa automobilistica tedesca Volkswagen nella capitale slovacca Bratislava ha fermato la produzione per due giorni a causa di una carenza di chip e della guerra in Ucraina, che sta ostacolando la fornitura di componenti.

ORE 16.35 – Il giornalista russo e Premio Nobel per la pace del 2021 Dmitry Muratov ha annunciato che metterà all’asta la medaglia per donare il ricavato al Fondo per i profughi ucraini. Contemporaneamente, ha chiesto un cessate il fuoco immediato, lo scambio di prigionieri, delle salme dei soldati uccisi, e l’apertura di corridoi umanitari dalle città ucraine assediate.

ORE 16.29 – La Bielorussia potrebbe “presto” unirsi alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Lo riferisce la Cnn, citando fonti Nato che sottolineano come il Paese confinante a nord con l’Ucraina si stia già preparando. “Putin ha bisogno di sostegno, qualsiasi cosa è di aiuto”, ha detto una fonte della Nato all’emittente americana, spiegando che è sempre più “probabile” un coinvolgimento della Bielorussia.

ORE 16.21 – L’attacco atroce contro la cittadina sul Mar d’Azov e la sua gente ha allontanato irrimediabilmente anche i cittadini filo-russi dal capo del Cremlino e dalle sue ambizioni. “Mariupol vuole essere ucraina”. “La Russia mente: ha attaccato i civili, ha ucciso anche chi definiva il suo popolo. Io sono di origine russa e sono testimone dello scempio”. Andrei Marusov, storico e giornalista free lance, collaboratore del settimanale ucraino Weeky Mirror, racconta all’Adnkronos “l’incubo di chi sta lì e vive l’inferno quotidiano” dei bombardamenti, del suono delle sirene, dei colpi di artiglieria, degli incendi, dei cari scomparsi, dei corpi dilaniati abbandonati per strada, della fame, del freddo, della sete, dello stato di polizia. “Sembra essere tornati al Medioevo, ai tempi della peste”.

ORE 16.20 – Il mega yacht ‘Scheharazade’ di 140 metri agli ormeggi in un cantiere nel porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) non è del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, dopo un colloquio con i vertici di The Italian Sea Group, la società proprietaria del cantiere dove l’mbarcazione da 700 milioni di euro è in fase di manutenzione, che ha riferisce, che lo yacht “non è di Vladimir Putin”.

ORE 16.12 – Alexei Paramonov, il direttore per l’Europa del ministero degli Esteri russo ed ex console a Milano che nei giorni scorsi in un’intervista a Ria Novosti ha parlato di conseguenze irreparabili per il rapporto bilaterale tra Roma e Mosca nel caso di ulteriori sanzioni, è stato indicato nelle settimane scorse come prossimo ambasciatore presso la Santa Sede. E’ quanto apprende l’Adnkronos da fonti informate, secondo cui per la nomina formale manca la firma del presidente Vladimir Putin. A quel punto partirebbe la procedura di gradimento presso il Vaticano.

ORE 16.09 – Il team internazionale di hacker Anonymous ha violato il database della più grande azienda alimentare del mondo, la Nestlé, perché si è rifiutata di lasciare il mercato russo. Ne dà notizia l’agenzia di notizie ucraina Unian. 10 gb di indirizzi e-mail e password il ‘bottino’ dell’attacco informatico del team di hacker.

ORE 15.38 – “I 300.000 cittadini di Kherson affrontano una catastrofe umanitaria a causa del blocco dell’esercito russo. Il cibo e le forniture mediche sono quasi finite, eppure la Russia si rifiuta di aprire corridoi umanitari per evacuare i civili. Le tattiche barbariche della Russia devono essere fermate prima che sia troppo tardi!”. Ad affermarlo in un tweet è un portavoce del governo ucraino, Oleg Nikolenko.

ORE 15.35 – Da Parigi cittadinanza onoraria per la capitale ucraina Kiev. Il consiglio comunale di Parigi “ha votato all’unanimità la cittadinanza onoraria per la città di Kiev”, ha scritto su Twitter il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. “Con questo riconoscimento, concesso per la prima volta a una città, Parigi rinnova la sua amicizia e il suo sostegno per la capitale ucraina che – ha sottolineato – lotta attualmente per la sua libertà”.

ORE 15.34 – I militari russi avrebbero dato alle fiamme una stalla a Gostomel vicino a Kiev, con i cavalli all’interno. Lo riferisce il Kyiv Independent, citando il sito web di Censor Net, cui il proprietario ha riferito che la scuderia è stata bruciata dalle milizie il 13 marzo. Quasi tutti i 32 cavalli all’interno sono rimasti uccisi nell’incendio.

ORE 15.32 – I russi avrebbero bombardato l’ospedale pediatrico di Severdonetsk, nella regione di Luhansk. Lo rende noto il Kiev Independent citando il Servizio statale di emergenza ucraino. Il tetto dell’ospedale ha preso fuoco, spiega il servizio di emergenza, aggiungendo che sette bambini e 15 adulti sono stati evacuati.

ORE 15.23 – “Vivi per la Bierlorussia, non morire per la Russia”. E’ quanto si legge su alcuni volantini affissi in tutto il paese dagli attivisti bielorussi che chiedono ai connazionali di rifiutarsi di combattere contro l’Ucraina. Una protesta silenziosa che sta facendo i conti con l’attività dei servizi pubblici già impegnati a rimuoverli.

ORE 15.21 – “Questa è una guerra che non si può vincere. Prima o poi si dovrà muovere dai campi di battaglia al tavolo di pace. E’ inevitabile. L’unica domanda è quante altre vite dovranno essere perse? Quante altre bombe dovranno cadere? Quanti altri ucraini e russi dovranno essere uccisi?”. E’ quanto ha detto il segretario generale dell’Onu, António Guterres, parlando con i giornalisti del conflitto che sta facendo vivere “l’inferno in terra” agli ucraini.

ORE 15.20 – ”Una tragedia spaventosa”. Così il primo ministro britannico Boris Johnson ha ricordato su Twitter l’uccisione in Ucraina del sopravvissuto all’Olocausto Boris Romantschenko, 96 anni, definendo ”una bugia grottesca l’affermazione di Putin secondo cui la sua invasione dell’Ucraina è una “de-nazificazione””.

ORE 15.16 – Sono almeno 953 i civili rimasti uccisi in Ucraina dal 24 febbraio scorso, dopo 27 giorni di guerra a seguito dell’invasione russa. E’ il bilancio aggiornato registrato dall’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite che parla di un totale di 2.510 vittime civili compresi almeno 1.557 feriti. Tra i 953 morti vi sono almeno 142 donne, 40 bambini, 12 ragazze e 26 ragazzi. Il bilancio di ieri segnalava 925 morti e 1.496 feriti.

ORE 14.59 – Finora nell’Ue “sono arrivati circa 3,4 mln di rifugiati dall’Ucraina. La dimensione degli arrivi è senza precedenti, con un bambino che arriva in media ogni secondo”. Lo dice il vicepresidente della Commissione Europea Maros Sefcovic, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Generali.

ORE 14.56 – Il summit Ue Cina del primo aprile sarà “l’occasione per chiedere” a Pechino “un impegno forte per massimizzare le chances di arrivare alla pace” in Ucraina. Lo sottolinea il segretario di Stato agli Affari Europei Clément Beaune, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Generali.

ORE 14.48 – Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri francese Le Drian sulla crisi in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Ned Price, spiegando su Twitter che durante il colloquio si è parlato delle ulteriori misure economiche e diplomatiche che gli Stati Uniti e la Francia devono adottare per riconoscere la responsabilità della Federazione russa e della Bielorussia per questa non provocata guerra contro l’Ucraina.

ORE 14.47 – “Credo che lo scenario migliore è quello in cui succede qualcosa in Russia. Sappiamo che ci sono divisioni all’interno dell’elite russa, la gente all’interno del governo comprende che questa guerra porterà la Russia al collasso”. E’ quanto ha detto Liubov Tsybulska, consigliere del governo e dell’esercito ucraino, intervistato dalla Cnn in Polonia.

ORE 14.39 – A Mukaschevo all’ovest dell’Ucraina in Transcarpazia sono state sequestrate 29 cisterne che trasportavano carburanti e lubrificanti e che appartenevano a un impresa russa per un valore stimato pari a 1,16 milioni di dollari. Lo riferisce il servizio stampa dell’ufficio di sicurezza economica dell’Ucraina. “Sulla base dei risultati delle ispezioni delle imprese impegnate nel trasporto di carburanti e lubrificanti nella città di Mukachevo, è stata accertata la proprietà russa”, sottolinea.

ORE 14.26 – Lo studio grafico di San Pietroburgo ha fatto la richiesta a Rospatent (l’agenzia russa per i brevetti) di registrare il marchio “Idea” per avviare un rivenditore analogo di Ikea in Russia.

ORE 14.15 – Si è svolta la cerimonia di apertura dell’ospedale da campo israeliano nella città di Mostyska, in Ucraina occidentale, a circa 15 km dal confine polacco. Si tratta di una struttura con 66 posti letto, in grado di curare fino a 150 pazienti e nel quale lavorano 65 tra medici e infermieri israeliani, come riferito dallo Sheba Medical Center di Tel Hashomer.

ORE 14.13 – Il corpo di Borys Romanchenko, 96enne sopravvissuto al campo di concentramento, deceduto ieri durante i bombardamenti russi, è stato recuperato oggi dal servizio comunale di Kharkiv nel suo appartamento a a Nord Saltovka in un palazzo di 9 piani interamente andato a fuoco.

ORE 14.09 – Sono 61.493 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto a oggi: 31.502 donne, 5.400 uomini e 24.591 minori. Lo rende noto in un tweet il Viminale.

ORE 14.04 – “Capisco che abbia citato Genova, ovviamente noi non immaginiamo Genova bombardata”. Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, sulle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, nel suo discorso alla Camera, ha citato Genova, città simile a Mariupol bombardata. “Da un certo punto di vista possiamo definire un complimento il fatto che abbia citato noi, certamente non vogliamo guerra né bombardamenti. Genova ha già subito parecchi bombardamenti, gli ultimi nella seconda guerra mondiale sono stati terribili”.

ORE 13.49 – “Sarebbe una cosa bellissima avere un esercito europeo. Però prima è necessario che vi sia un’Europa”. Lo dice all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi (l’attuale Comando Operativo di Vertice Interforze , COVI), sottolineando quella che secondo il suo parere è una palese assenza nella Ue, ovvero “la mancanza di una politica estera comune, premessa fondamentale di un esercito unico che ne sarebbe espressione e strumento”. “E’ vero – ammette – che di fronte all’attacco russo all’Ucraina gli Stati europei sono uniti nel condannarlo e nelle sanzioni, tuttavia restano le differenze di approccio, come quelli, originali, di Francia e Germania. È un’illusione avere uno strumento militare unico senza prima passare per una vera politica estera comune nella quale si condividano gli stessi interessi”.

ORE 13.48 – “Finora, 368mila persone sono entrate in Moldova dall’Ucraina. La nostra priorità è aiutare a garantire che questo Paese e tutti gli altri coinvolti nella risposta umanitaria dispongano delle infrastrutture sanitarie, delle risorse e delle competenze per affrontare questa sfida”. A sottolinearlo è stato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, oggi durante una conferenza stampa che si è svolta in Moldavia, con il ministro della Salute del Paese, Ala Nemerenco, per parlare principalmente dell’impegno nell’accoglienza dei rifugiati ucraini.
Kluge è stato in visita nel Paese confinante con l’Ucraina e ha incontrato “medici e infermieri che forniscono cure cruciali ai pazienti in dialisi, solo uno dei complessi problemi di salute che si affrontano” con i rifugiati, insieme al “cancro, alla salute materna e infantile, all’Hiv, la tubercolosi e la salute mentale”. “Le persone in Moldavia hanno aperto le braccia e il cuore ai rifugiati dall’Ucraina”.

ORE 13.47 – Il Cremlino non sta rendendo pubblici i dettagli dei colloqui tra russi e ucraini per non comprometterli. E’ quanto sostenuto dal portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, che poi, riguardo alla proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di sottoporre a referendum un eventuale accordo su neutralità e status del Donbass e della Crimea, replica: “L’Ucraina è uno stato sovrano e può e deve avere procedure politiche interne”.
“Ma, oltre a questo, ci sono questioni che vengono negoziate dalle due delegazioni – ha sottolineato Peskov – Non posso entrare nei dettagli, ma siamo convinti che se queste questioni venissero rese pubbliche adesso, potrebbero compromettere il processo negoziale, che sta avanzando più lentamente e in modo meno sostanziale di quello che vorremmo”.

ORE 13.44 – “I vertici di The Italian Sea Group mi hanno assicurato di aver messo a disposizione tutto il materiale necessario alle indagini. La disponibilità della proprietà del cantiere e lo scrupoloso lavoro delle nostre autorità sono una garanzia per tutti noi e sono certo che questa vicenda è stata e sarà gestita con l’attenzione e la serietà che merita”. Lo dichiara il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, in merito alle notizie riportate dal “New York Times” secondo le quali nei bacini del cantiere privato di The Italian Sea Group a Marina di Carrara sarebbe ormeggiato lo yacht ‘Scheherazade’ riconducibile al presidente russo Vladimir Putin.
“Come amministrazione comunale – aggiunge De Pasquale – non abbiamo alcuna giurisdizione in materia ma, da pacifista convinto e da obiettore di coscienza, voglio cogliere anche questa occasione per condannare ancora una volta quanto sta accadendo in Ucraina dove è in corso una guerra che mina i valori fondanti della nostra Europa”.
Il sindaco di Carrara ha avuto un breve confronto con la proprietà di The Italian Sea Group che ha ribadito quanto affermato già lo scorso 10 marzo, ovvero che “in funzione della documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, lo yacht di 140 metri ‘Scheherazade’, attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del presidente russo Vladimir Putin”.

ORE 13.31 – Non ci sono molti russi che non sostengono ‘l’operazione militare speciale’ in Ucraina. E’ quanto sostiene il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “La grande maggioranza dei nostri cittadini, come indicato dai sondaggi, oltre il 75% sostiene l’operazione, sostiene le azioni del presidente russo”, ha affermato Peskov, definendo questi numeri “un fatto totalmente incontestabile”.
Il portavoce del Cremlino ha poi sottolineato che “c’è in corso un’intensa spiegazione degli obiettivi di questa operazione, delle ragioni di questa operazione. E noi speriamo che quelli che attualmente non sono d’accordo comprendano quello che sta succedendo”. A loro si rivolge in particolare Peskov, che chiede di “imparare a navigare in questo flusso di notizie che arrivano dall’Occidente a proposito di quello che accade, comprendendo che non tutto quello che viene presentato fra le notizie è vero”. Naturalmente, ha concluso riferendosi a quel meno di 25% di contrari all’operazione, “la loro opinione viene ascoltata, ma una minoranza è comunque una minoranza”.

ORE 13.27 – Dal 24 febbraio, dall’invasione russa dell’Ucraina, più di 2,14 milioni di persone fuggite dalla guerra sono entrate in territorio polacco. E’ il dato aggiornato comunicato su Twitter dalla polizia di frontiera polacca, che parla di 2.141.000 profughi. Molti non si fermano in Polonia.

ORE 13.24 – Sono 2.389 i bambini ”rapiti” nell’est dell’Ucraina dall’inizio del conflitto, ovvero allontanati “illegalmente” dalle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. Lo denunciano il ministero degli Esteri ucraino e l’ambasciata americana a Kiev, che ha ritirato il suo personale alla vigilia dell’invasione russa.
”Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno trasferito illegalmente in Russia 2.389 bambini ucraini dagli oblast di Donetsk e Luhanks. Questa non è assistenza. E’ un rapimento”, si legge sull’account Twitter dell’ambasciata di Washington a Kiev.

ORE 13.21 – “Posizione legittima”, quella di Petrocelli, “ma evidentemente incompatibile con la funzione di presidente della Commissione esteri di palazzo Madama”. Lo dice all’Adnkronos il senatore di Fi, Andrea Cangini, commentando le ultime dichiarazioni e l’assenza del pentastellato Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri di palazzo Madama, che non ha partecipato alla seduta comune del Parlamento alla Camera dove ha parlato da remoto il presidente ucraino Zelensky. “Se vuole difendere legittimamente le proprie idee -avverte Cangini- Petrocelli deve fare solo una cosa: dimettersi”.

ORE 13.20 – “Diversamente da molti Paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti, la Russia non è impegnata nel banditismo di Stato”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un riferimento alle accuse degli Stati Uniti secondo cui Mosca avrebbe intenzione di condurre cyberattacchi in risposta alle sanzioni occidentali.

ORE 13.11 – Circa il 50% di Mariupol è stata “liberata da combattenti e nazionalisti ucraini”. Lo hanno annunciato le autorità della Repubblica popolare di Donetsk, citate dai media russi. Le stesse fonti hanno precisato che 619 persone, tra cui 134 bambini, sono state evacuate oggi dalla città sotto assedio dell’Ucraina meridionale.

ORE 13.10 – La Santa Sede conferma la telefonata di stamattina tra Papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nessuna altra notizia o informazione però sui contenuti del colloquio dalla Sala stampa vaticana.
A dare la notizia della telefonata, avvenuta poco prima dell’intervento di Zelensky alla Camera, era stato, questa mattina, l’ambasciatore di Kiev presso la Santa Sede, Andrii Yurash, che su twitter aveva anche fatto sapere anche che il presidente ucraino ha invitato il Pontefice a Kiev.
“Oggi ho parlato con Sua Santità Papa Francesco – ha riferito poi Zelensky nel suo intervento alla Camera – e lui ha detto parole molte importanti. Capisco che voi desiderate la pace, capisco che dovete difendervi, i militari difendono, le persone civili difendono la propria patria, ognuno la difende. E io ho risposto: il nostro popolo è diventato l’esercito, quando ha visto che male porta con sé il nemico”.La Santa Sede conferma la telefonata di stamattina tra Papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nessuna altra notizia o informazione però sui contenuti del colloquio dalla Sala stampa vaticana.

ORE 13.08 – C’è una discussione tra i 27 sul rafforzamento delle sanzioni” adottate dall’Ue nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina. “Siamo molto chiari: aumenteremo regolarmente la pressione sulla Russia”. Lo dice a Bruxelles Clément Beaune, segretario di Stato agli Affari Europei della Francia, Paese che ha la presidenza del Consiglio Ue.
“Le discussioni sono in corso – continua – abbiamo già adottato sei pacchetti di sanzioni. Se la guerra in Ucraina scelta dalla Russia continua, aumenteremo la pressione su Mosca. Non esiteremo ad aumentare il livello delle sanzioni, ogni volta che sarà necessario”, conclude.

ORE 13.04 – Gli aerei russi oggi hanno sganciato due bombe pesanti su Mariupol. Lo ha riferito il Consiglio comunale di Mariupol su Telegram. “Il nemico – scrive l’amministrazione cittadina – continua a distruggere cinicamente la Mariupol. Gli aerei russi oggi hanno sganciato due bombe pesanti. La città ha subito altre distruzioni. Ancora una volta diventa chiaro che gli occupanti non sono interessati alla città, ma vogliono raderla al suolo”.
“Gli invasori russi hanno praticamente spazzato via la città dalla faccia della terra – prosegue il rapporto – A Mariupol non c’è luce, acqua, gas. Gli aerei nemici hanno distrutto quasi tutti gli edifici residenziali. Gli abitanti della città stanno morendo in massa. Le persone sono negli scantinati senza cibo o acqua. È impossibile consegnare aiuti umanitari alla città, così come evacuare i civili. C’è una catastrofe umanitaria in città”.

ORE 13.03 – Diversi incendi sono scoppiati vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, nel nord dell’Ucraina. Lo rende noto il Parlamento di Kiev, che parla di sette incendi boschivi causati probabilmente dal fuoco di artiglieria o da azioni dolose. La zona è ora in mano alle forze russe e gli incendi non sono sotto controllo.
Secondo quanto postato su Twitter dal Servizio statale per le comunicazioni speciali dell’Ucraina, il fatto che gli incendi siano incontrollati “fa temere il fatto che il fumo delle radiazioni possa diffondersi”.

ORE 13.01 – “Pace. È quello che ogni popolo al mondo merita: vivere nella pace e nella libertà. E lo merita anche l’Ucraina. Davanti a un’invasione barbara, che sta seminando morte e distruzione, massimo appoggio alla resistenza del popolo ucraino”. Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, citando le parole del presidente Volodymyr Zelensky alla Camera sui “117 bambini morti finora sotto le bombe russe.

ORE 13 – “Fuori da questo governo interventista, che vuole fare dell’Italia un paese co-belligerante”, scrive su Twitter il presidente M5S della Commissione Esteri Vito Petrocelli, oggi assente alla Camera durante il video-collegamento con il Presidente ucraino Zelensky.

ORE 12.58 – Sono dieci gli ospedali completamente distrutti in Ucraina a causa dei bombardamenti russi. Lo denuncia il ministro della Sanità ucraino, Viktor Lyashko, in un discorso alla televisione di Stato. A questi dieci si aggiungono altri ospedali che non hanno potuto essere riforniti di medicinali e di altro materiale a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto Lyashko.

ORE 12.54 – “Massima solidarietà alla popolazione ucraina e soprattutto sostegno al percorso di pace. E’ il nostro obiettivo, quello per cui abbiamo premuto sin dall’inizio”, dice ai cronisti il leader M5S Giuseppe Conte, commentando l’intervento del Presidente ucraino Zelensky.

ORE 12.49 – “La pace in questo momento è nell’interesse tutti e il primo che ha interesse alla pace è il popolo ucraino e quindi credo che sia logico e saggio che Zelensky faccia di tutto per arrivare ad un accordo. Il capo di un popolo ha il dovere di far prevalere le ragioni della pace naturalmente se ci sono delle condizioni accettabili”. Lo dice Matteo Renzi, dopo l’audizione al Parlamento italiano del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 12.47 – Quella che si sta combattendo in Ucraina, al 26esimo giorno di guerra, ”non è sicuramente una guerra per il territorio, l’embargo petrolifero o il commercio”. E’ invece ”una guerra che l’Ucraina sta combattendo per la sua libertà, contro l’invasione della barbarie, la disumanità e il massacro di civili”. Lo ha detto il capo negoziatore di Kiev e consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, in un video messaggio diffuso su Twitter. Quella in corso, ha affermato, è una guerra ”contro tutto ciò che simboleggia il ‘mondo russo”’.

ORE 12.35 – Si sta sciogliendo la neve a Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, e con questa se ne va uno dei beni utili alla sopravvivenza della popolazione rimasta, che la scioglieva per berla. E’ la denuncia fatta su Facebook da Lyudmila Denisova, Commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada. Praticamente impossibile ora lasciare la città dato che, denuncia, “la strada verso Kiev è disseminata di mine”. Sempre per questo motivo, ”è difficile fornire aiuti umanitari”.
“La città di Chernihiv è sul punto di soccombere – denuncia Denisova – La periferia è completamente bombardata. Inoltre metà della popolazione ha lasciato Chernihiv e quelli rimasti, circa 130mila, sono molti malati e anziani”. Ora, prosegue, ”a Chernihiv non c’è elettricità e non c’è acqua. Non c’è quasi più neve, quindi non la si può sciogliere per creare acqua, non ci sono sufficienti scorte sorgive”. Denisova loda quindi ”i I lavoratori dell’approvvigionamento idrico che lavorano eroicamente sotto i bombardamenti, dando acqua ai quartieri e alle infrastrutture critiche, inclusi gli ospedali. Per aumentare l’approvvigionamento idrico, la città ha bisogno di ulteriori serbatoi”.
Inoltre “non c’è luce in tutta la città. Il gas è limitato a chi è fortunato. Impossibile intervenire a causa dei continui bombardamenti. La maggior parte degli abitanti di Chernihiv rimasti si è adattata a cucinare su fuochi da campo nei loro cortili. Sotto costante bombardamento”.

ORE 12.33 – “Quello del presidente Zelensky al Parlamento italiano è l’intervento di un leader europeo, che parla al cuore e ai valori della nostra comune civiltà. È questa la ragione del nostro impegno: l’invasione dell’Ucraina configura un’aggressione all’Europa, alla democrazia e alla sovranità delle Nazioni. Fratelli d’Italia, compattamente presente in Aula, ringrazia Volodymyr Zelensky per le sue parole”. Così la leader di Fdi, Giorgia Meloni, in una nota.

ORE 12.26 – Quasi mille edifici, per lo più residenziali, sono stati distrutti nella città di Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, dai bombardamenti russi dallo scorso 24 febbraio. E’ la denuncia del servizio di emergenza ucraino secondo quanto riporta la Bbc. Il 16 marzo le autorità ucraine hanno denunciato un bilancio di almeno 500 morti nella città.

ORE 12.24 – “Quando si parla di armi non riesco ad essere felice. Aiutare il popolo ucraino a difendersi è fondamentale, sostenere la battaglia di libertà e di vita e accogliere profughi veri e non finti a cui siamo abituati, è sacrosanto”. Così Matteo Salvini alla Camera. “Le parole di Zelensky sono state parole di dialogo. Spero ci sia la stessa volontà a Mosca e anche in Occidente. Sento in giro troppi parlare con facilità di armi, bombe, missili”, ha sottolineato.

ore 12.22 – “Dobbiamo proteggere le famiglie ucraine, dobbiamo far tornare la pace, bonificare il territorio dalle mine e ricostruire l’Ucraina dopo la guerra insieme a voi, all’Italia, insieme all’Europa, insieme nell’Unione Europea”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Camera. “Prima della guerra – ha aggiunto – ho visitato spesso il vostro paese e apprezzo moltissimo la vostra ospitalità, la vostra sincerità e la forza delle vostre relazioni perché ho visto cosa sono le vostre famiglie, cosa significano i figli, cosa significa la vita per voi”.

ORE 12.21 – ”Non ero in Aula alla Camera oggi per l’intervento in video conferenza di Zelensky perché non voglio essere loro complice… Questa è istigazione alla guerra…”. L’ex M5S ora deputato di Forza Italia, Matteo Dall’Osso, spiega all’Adnkronos le ragioni della sua assenza a Montecitorio e, in particolare, se la prende con il presidente della Camera: ”Ho ascoltato il discorso del presidente Fico. Lui ha detto ‘presidente Zelensky, il Parlamento italiano è con te’… Non è così, perché io non ero lì alla Camera con loro”.

ORE 12.15 – “E’ a Londra per lavoro”. Matteo Salvini risponde così ai cronisti che gli chiedono dell’assenza del senatore leghista Simone Pillon all’intervento di Zelensky alle Camere.

ORE 12.12 – “Un discorso di grandissima dignità. Pieno di speranza nonostante l’abisso in cui si trova l’Ucraina. In #Parlamento un momento di rara intensità che ha fatto onore a tutto il popolo italiano”. Lo scrive su Twitter Enrico Letta.

ORE 12.02 – Il sindaco di Boryspil, Volodymyr Borysenko, ha chiesto ai civili di lasciare la città che si trova alle porte di Kiev, vicino al principale aeroporto internazionale dell’Ucraina. In un video messaggio diffuso via Facebook, il sindaco ha detto che ”meno civili rimangono in città, più è semplice per le forze armate operare. Non c’è bisogno urgente di restare in città visto che si combattere. Chiedo alla popolazione civile di lasciare la città”.

ORE 11.43 – “Il nemico cerca di avanzare in direzione di Kharkiv, ma invano. Hanno fatto 84 attacchi di diverso tipo nelle ultime 24 ore”. Lo fa sapere su Telegram Oleg Sinegubov, capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv.
“Stamattina – aggiunge Sinegubov – le nostre forze armate hanno abbattuto un missile da crociera. L’esercito ucraino ha anche distrutto una colonna dei russi vicino a Izyum e chi è rimasto vivo è scappato abbandonando i mezzi militari”. Il governatore infine fa sapere di essere al lavoro con la vicepremier Iryna Vereschuk per organizzare i corridoi umanitari.

ORE 11.42 – “Vi parlo da Kiev, dove oggi siamo al limite della sopravvivenza. Una città che è altrettanto importante di Roma e che vuole vivere nella pace eterna come Roma o qualsiasi altra città del mondo”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso alla Camera. “Ma a Kiev abbiamo ogni giorno le sirene, ogni notte cadono bombe e missili – ha proseguito Zelensky – nei dintorni ci sono truppe russe che torturano, violentano e rapiscono i bambini”.

ORE 11.41 – “Penso che questo suo insistere con l’inasprimento delle sanzioni senza mai chiedere all’Italia un potenziamento dell’azione diplomatica sia una chiara richiesta di intervento nel conflitto. Zelensky non è un messo di pace…”. Così la senatrice ex M5S Bianca Laura Granato commenta con l’Adnkronos le parole del Presidente ucraino, collegato con l’Aula di Montecitorio. Granato non ha partecipato alla seduta: “Sono in treno, in viaggio verso Roma”, spiega. Chi scelgo tra Zelensky e Putin? “Penso che tra i due Putin stia agendo per arginare l’espansione della Nato ad est, Zelensky invece sta agendo per porre l’Ucraina sotto il protettorato anche militare occidentale, il che non implica che stia necessariamente facendo l’interesse del suo popolo”, risponde la parlamentare.

ORE 11.40 – “Le sanzioni che abbiamo concordato insieme ai nostri partner europei e del G7 hanno l’obiettivo di indurre il Governo russo a cessare le ostilità e a sedersi con serietà, soprattutto con sincerità, al tavolo dei negoziati. Davanti alla Russia che ci voleva divisi, ci siamo mostrati uniti – come Unione Europea e come Alleanza Atlantica”. Lo ha affermato il premier Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera dopo le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 11.39 – I parlamentari di Italia viva hanno indossato una piccola coccarda gialla in aula per l’intervento di Zelensky. La capogruppo Maria Elena Boschi ha aggiunto la mascherina in tinta, sempre gialla.

ORE 11.36 – “L’arroganza del Governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino, che è riuscito a frenare le mire espansionistiche di Mosca e a imporre costi altissimi all’esercito invasore”. Lo ha affermato il premier Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera dopo le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 11.36 – “Ringrazio ancora per il loro intervento il presidente Zelensky e il presidente Draghi. Il Parlamento italiano continuerà ad operare per mantenere sempre aperti i canali di contatto fra i nostri due Paesi e per conseguire il cessate il fuoco e la pace. La libertà del popolo ucraino è la nostra libertà. E la pace è il bene comune più importante che abbiamo: da proteggere e alimentare sempre”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera Roberto Fico, al termine dell’intervento del Presidente ucraino Zelensky – collegato con l’Aula di Montecitorio – e del premier Draghi.

ORE 11.35 – Anche se è “troppo presto” per quantificare “con precisione” l’impatto della guerra in Ucraina sull’economia europea, è “sempre più chiaro” che la previsione di una crescita del 4% prevista un paio di mesi fa “dovrà essere rivista al ribasso”. Come andrà “dipenderà dalla nostra risposta. Il nostro compito ora è assicurare che la ripresa non deragli e che l’economia europea accusi solo un rallentamento”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, intervenendo on line ad un dibattito organizzato dall’Università di Oxford.

ORE 11.34 – Molte città dell’Ucraina sono state “distrutte del tutto, come Mariupol, sulla costa del Mare d’Azov, dove c’erano mezzo milione di persone e che è come la vostra città di Genova, dove sono stato. Immaginate una Genova completamente bruciata, immaginate Genova dopo tre settimana di assedio e da dove scappano le persone a piedi, con le macchine e con i pullman per andare dove è più sicuro”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso alla Camera.

ORE 11.33 – “Gli italiani hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole ai profughi ucraini, con quel senso di accoglienza che è l’orgoglio del nostro Paese. Continueremo a farlo, grazie al lavoro incessante e alla grande professionalità delle Regioni, dei Comuni, della Protezione Civile, degli enti religiosi, di tutti i volontari. Perché davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte”. Lo afferma il premier Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera dopo le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 11.32 – Una standing ovation finale e 10 applausi per Mario Draghi dall’aula della Camera, riunita per il discorso di Zelensky.

ORE 11.31 – “Oggi ho parlato con Sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molte importanti. Capisco che voi desiderate la pace, capisco che dovete difendervi, i militari difendono, le persone civili difendono la propria patria, ognuno la difende. E io ho risposto: il nostro popolo è diventato l’esercito, quando ha visto che male porta con sé il nemico”. A dichiararlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo alla Camera dei Deputati.

ORE 11.31 – Alcune parlamentari, come Julia Unterberger, hanno scelto di vestire i colori dell’Ucraina in occasione dell’intervento del presidente Zelensky. Diverse le giacche gialle indossate, abbinate a sciarpe azzurre, i colori della bandie

ORE 11.30 – “Una settimana fa ho parlato durante un incontro a Firenze e in una decine di città europee. Avevo chiesto a tutti gli italiani di ricordare il numero 79, che era il numero dei bambini uccisi in quel momento in Ucraina, adesso sono 117. Sono altri 38 bambini e questo è il prezzo della continuazione della guerra non la Russia”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso alla Camera.
“Ci sono migliaia di feriti, decine di migliaia di famiglie distrutte, milioni di case abbandonate. Nelle città seppelliscono i morti nelle fosse comuni e questo succede nel 2022. Noi sappiamo che ogni giorno di guerra perderanno la vita altri bambini, 117 non è il numero finale”, ha aggiunto.

ORE 11.29 – Il Giappone ha convocato l’ambasciatore russo a Tokyo dopo l’annuncio di Mosca sullo stop ai negoziati con Tokyo per la firma di un accordo di pace, una decisione arrivata a seguito della scelta del Giappone di unirsi alle sanzioni occidentali contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Durante una conferenza stampa, riporta l’agenzia Kyodo, il portavoce del governo Hirokazu Matsuno ha confermato che il vice ministro degli Esteri, Shigeo Yamada, ha “spiegato” la “posizione” di Tokyo all’ambasciatore russo, Mikhail Galuzin.

ORE 11.21 – “L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare”. A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Camera.

ORE 11.18 – L’aula della Camera è quasi ‘sold out’ per ascoltare il presidente ucraino Zelensky. Restano vuoti solo alcuni scranni in alto, anche per via dei deputati che avevano dichiarato la loro assenza. Sono invece quasi vuote le tribune, aperte per consentire la seduta comune del Parlamento.

ORE 11.16 – “Presidente Zelensky, come ho avuto modo di manifestare al Presidente del Parlamento ucraino in una recente videoconferenza, confidiamo nell’efficacia del sostegno internazionale offerto con convinzione al suo Paese e incoraggiamo lo sforzo incessante della diplomazia come unica via d’uscita al conflitto. Rinnovo dunque l’auspicio che l’azione sinergica nel perseguire una conclusione negoziale, favorita anche dalle occasioni di incontro come quella odierna, possa consentire all’Ucraina di ritrovare al più presto una prospettiva di pace e di libertà”. Così la Presidente del Senato Elisabetta Casellati, rivolgendosi al Presidente ucraino Zelensky collegato con l’Aula di Montecitorio.

ORE 11.15 – Una bandiera dell’Ucraina è stata portata in aula alla Camera, appoggiata sugli scranni di Forza Italia mentre parla il presidente Zelensky.

ORE 11.07 – Leader presenti in aula alla Camera per ascoltare l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Enrico Letta è al suo posto. Matteo Renzi ha intrattenuto un gruppo di deputati di IV, seduto tra i banchi. Matteo Salvini e Giorgia Meloni presenti.

ORE 11.05 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con il Parlamento italiano. Deputati e senatori accolgono Zelensky con una standing ovation.

ORE 10.51 – Ieri nella regione di Kiev sono state evacuate più di 5.000 persone, tra cui 1.873 bambini. A Vorsel e Bucha oltre all’evacuazione di 300 persone sono stati anche consegnati aiuti umanitari. Lo comunica sul canale Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev, Oleksandr Pavliuk.

ORE 10.50 – Le forze russe hanno bombardato nella notte il porto di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, provocando gravi danni all’infrastruttura. Lo ha riferito l’Amministrazione statale dei porti marittimi dell’Ucraina, citata dai media locali. Non risultano feriti a causa dei bombardamenti.

ORE 10.47 – A Severodonetsk, nel Luhansk, l’esercito russo ha aperto fuoco su un supermercato. Lo comunica su Facebook Serhii Haidaii, governatore della regione, precisando che l’attacco russo ha causato morti e feriti.

ORE 10.34 – Un convoglio di 15 autobus con a bordo 1.114 persone sfollate da Mariupol è in viaggio tra Berdyansk e Zaporizhzhia, dove avranno cibo, medicine, aiuto psicologico. Lo comunica il canale Telegram del Consiglio comunale di Mariupol.

ORE 10.25 – Sono oltre 3,5 milioni i rifugiati che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), precisando che più di due milioni hanno varcato il confine con la Polonia. Le altre destinazioni dei rifugiati, hanno evidenziato le Nazioni Unite, sono Ungheria, Romania, Slovacchia e Moldova, mentre a decine di migliaia si sono già spostati verso altri Paesi europei. Sempre secondo l’Unchr, milioni sono gli sfollati all’interno dell’Ucraina ed il numero degli ucraini che ha lasciato la propria abitazione è vicino a 10 milioni.

ORE 10.24 – Ammonterebbero a circa 15.300 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso sui social.

ORE 10.20 – Nella città ucraina assediata di Mariupol “300.000 persone” non hanno acqua né corrente né riscaldamento e “i bombardamenti e gli spari non si fermano mai”. E’ la denuncia a Sky News del deputato ucraino, Dmytro Gurin, originario di Mariupol. “E’ dura vedere distrutto tutto quello che hai conosciuto, la mia scuola, l’università, il quartiere, tutto – ha detto – Sono stati distrutti anni del mio passato. Mi ci abituerò. Ma per le 300.000 persone che ancora vivono a Mariupol è molto più importante. Vivono senza riscaldamento, elettricità, acqua”.

ORE 10.06 – “A Bruxelles, confronto molto costruttivo con la presidente Roberta Metsola, che ho ringraziato a nome dell’Italia per contributo Europarlamento a prospettive europee dell’Ucraina. Ribadito fermezza nella risposta all’aggressione russa contro il popolo ucraino”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo l’incontro con la presidente del Parlamento europeo.

ORE 10.04 – Kiev sostiene che 300 truppe russe si siano rifiutate di obbedire agli ordini nell’area di Okhtyrka, nella regione di Sumy, nel nordest dell’Ucraina e che abbiano “lasciato l’area di operazioni”. E’ quanto emerge da un bollettino dalle Forze armate ucraine – notizie che non posso essere verificate in modo indipendente – in cui si parla di “colpi devastanti” inflitti in 24 ore dall’aviazione ucraina a livello di equipaggiamento e forze per i russi e di nove “obiettivi aerei del nemico” abbattuti ieri, compresi un aereo e due elicotteri. “Nelle ultime 24 ore – rilevano – sono state notate azioni più attive degli aerei nemici”.
“Sulle direttrici Donetsk e Luhansk, il nemico continua a cercare di avanzare”, ma “senza successo”, si afferma. Gli ucraini parlano di 13 attacchi “respinti” e 14 tank “distrutti” insieme ad armamenti e altri mezzi. “Le perdite tra il personale nemico – aggiungono – sono state pari a circa 300 persone”.

ORE 10.02 – L’ambasciata russa negli Stati Uniti ha smentito le notizie secondo cui civili ucraini in fuga dal fronte sarebbero stati trasferiti a forza in Russia. Mosca – sostiene l’ambasciata – sta semplicemente operando checkpoint “per evitare operazioni diversive” da parte dell’Ucraina. Questi consentono alle truppe russe di “ispezionare attentamente i veicoli a motore diretti verso le regioni sicure”. “L’esercito russo non crea ostacoli alla popolazione pacifica, ma la aiuta a rimanere in vita, fornendo cibo e medicine”, afferma ancora.

ORE 10 – Oggi, 22 marzo, saranno aperti corridoi di evacuazione umanitaria da Mariupol a Zaporizhia. Lo ha fatto sapere in un video la vicepremier e ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati Irina Vereshchuk. “Funzioneranno tre percorsi: Berdyansk – Zaporizhzhia, Mangush – Zaporizhzhia e Nikolske-Zaporizhzhia. E verranno mandati autobus ai punti di raccolta”, ha detto Verenshchuk, assicurando: “Non lasceremo nessuno e continueremo ad andarci tutti i giorni seguendo lo stesso percorso per portare via tutti”.
La vicepremier ha fatto anche sapere che “stamattina sono già partiti 21 autobus e camion con gli aiuti umanitari” e che “si sta risolvendo anche il problema carburante a Berdyansk, per rifornire gratuitamente le auto”. “A Berdyansk – ha concluso Vereshchuk – continuano a funzionare i punti di aiuto ai cittadini di Mariupol”.

ORE 9.56 – L’Ungheria non deve farsi illusioni perché, se Mosca dovesse raggiungere i suoi obiettivi con l’invasione dell’Ucraina, proseguirà “verso i vicini occidentali”, e quindi eventualmente anche in direzione Budapest. E’ la dura risposta arrivata dal portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, alle ultime dichiarazioni del responsabile della diplomazia ungherese Peter Szijjarto, riluttante al varo di una ‘no fly zone’ sui cieli ucraini, a una missione europea di peace-keeping e al transito di armamenti destinati alla difesa del paese invaso dai russi.
Per Nikolenko quello di evitare di provocare Mosca “è un argomento comune quando si vuole dare alla Russia più spazio per l’aggressione”. L’Ucraina – ha aggiunto – “sta proteggendo efficacemente la frontiera orientale della Nato. Se la Russia riuscirà a raggiungere il suo obiettivo criminale in Ucraina, i nostri vicini saranno il prossimo obiettivo”.
Dal ministero degli Esteri di Kiev si sottolinea come ci siano prove di azioni dei servizi russi per creare tensioni in Transcarpazia, regione ucraina al confine con l’Ungheria, dove ieri sarebbe stato “neutralizzato un gruppo di sabotatori”.

ORE 9.50 – “E’ impossibile escludere la possibilità” che la Bielorussia si unisca alle operazioni belliche avviate da Mosca in Ucraina. Ad affermarlo sono state le autorità di Kiev. “E’ impossibile scartare la possibilità di un’invasione da parte della Bielorussia. Putin sta lavorando perché Lukashenko prenda parte alle ostilità”, ha affermato Vadim Denisenko, consigliere del Ministero dell’Interno ucraino, citato dall’agenzia Unian. In ogni caso, ha sottolineato Denisenko, Kiev “è preparata” e sta effettuando i preparativi nel caso in cui questo si dovesse concretizzare e Minsk venisse coinvolta nella guerra.

ORE 9.49 – Un carro armato “nemico” ha colpito un’auto sulla quale viaggiava una famiglia nella regione ucraina di Kharkiv, uccidendo tre persone tra cui una bambina di 9 anni. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino su Facebook, secondo quanto riporta il sito ‘Ukrinform’.
“Nella regione di Kharkiv, un tank russo ha colpito un’auto con a bordo una famiglia. La famiglia ha gridato che erano civili, sventolando bandiera bianca, ma i loro sforzi sono stati vani. I genitori e una bambina di 9 anni sono stati uccisi e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito”, si legge nella nota.

ORE 9.34 – Fotografie d’autore in vendita per sostenere l’Ucraina. Vogue ha pubblicato sui siti delle proprie edizioni online nei diversi paesi del mondo molti progetti d’arte tesi alla raccolta fondi per il Paese impegnato a difendersi dall’aggressione russa. I fotografi ucraini e internazionali hanno offerto le loro immagini a sostegno delle associazioni umanitarie che operano in Ucraina.

ORE 9.32 – “L’acutizzarsi di vecchie tensioni in tutta l’area del Mediterraneo allargato e l’insorgere di nuove, richiamano un clima di guerra fredda scaturito dall’aggressione russa all’Ucraina e ci inducono a ritenere che pace, democrazia, prosperità, stabilità e stile di vita non siano aspetti scontati nemmeno nel nostro continente”. Lo afferma il Capo di stato maggiore della difesa, Giuseppe Cavo Dragone, in audizione davanti alle Commissioni riunite Difesa di Camera e Senato aggiungendo: “Dobbiamo attrezzarci per difenderli e forse ancora lottare e combattere”, continua.

ORE 9.31 – Il Giappone replica con indignazione e protesta dopo l’annuncio della Russia sullo stop ai negoziati sull’annosa questione delle isole Curili, arcipelago di cui Tokyo rivendica la parte meridionale. “L’atteggiamento della Russia è assolutamente ingiustificato e completamente inaccettabile”, ha detto senza mezzi termini il premier giapponese, Fumio Kishida, dopo che ieri il ministero degli Esteri di Mosca ha motivato la sua decisione collegandola a “passi ostili” da parte di Tokyo. Il Giappone si è unito alle sanzioni occidentali contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.

ORE 9.23 – La Russia non ha né armi chimiche né biologiche e le accuse di Washington sono solo “insinuazione maligne”. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, replicando al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, secondo cui Vladimir Putin è con “le spalle al muro” in Ucraina e per questo potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche e biologiche.

ORE 9.21 – Un decreto legge per permettere temporaneamente ai medici e ai sanitari ucraini in arrivo in Italia di esercitare la loro professione e di essere reclutati in strutture del Paese. Dall’entrata in vigore del provvedimento, pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri 21 marzo, sarà “consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario”, si legge nel decreto, “ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea”.

ORE 9.14 – Una “raffica di offerte” per l’opera di Banksy messa all’asta per raccogliere fondi destinati a un ospedale pediatrico di Kiev. L’opera dell’artista dall’identità misteriosa più famoso al mondo risale al 2005, si intitola ‘CND Soldiers’ e ritrae due soldati che dipingono su un muro il simbolo della pace e del disarmo nucleare. Data l’imponente richiesta, la casa d’asta online MyArtBroker.com ora accetta solo offerte superiori alle 40.000 sterline.

ORE 9.05 – Il cessate il fuoco in Ucraina è la “priorità” per la Francia. Lo ha dichiarato il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, in un’intervista a Europe 1. “Il presidente Volodymyr Zelensky è pronto a negoziare, a discutere con Vladimir Putin, ma per fare questo bisogna essere in due e finora Vladimir Poutin non ha voluto discutere. Non si negozia con una pistola puntata alla testa. Ci deve essere un cessate il fuoco, oggi è la nostra priorità”, ha affermato il portavoce.

ORE 8.46 – Sono almeno 117 i bambini che hanno perso la vita nel confitto ucraino dal 24 febbraio. Lo ha denunciato la commissaria della Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) per i diritti umani, Lyudmila Denisova, sottolineando che è impossibile determinare il numero esatto visti i combattimenti in corso in molte arre del Paese. Lo riporta la Bbc.

ORE 8.44 – Per mantenere le relazioni con la Russia, gli Stati Uniti devono fermare le minacce contro Mosca e le forniture di armi all’Ucraina. Lo ha sottolineato il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, secondo cui oggi la tendenza dei rapporti tra Washington e Mosca è “al ribasso per colpa degli Stati Uniti”.

“Porsi la domanda su cosa sia necessario fare per preservare le relazioni è certamente giusto. (Gli Stati Uniti, ndr) devono solo fermare la loro escalation, sia verbale che in termini di forniture di armi al regime di Kiev”, ha detto Ryabkov nel corso di un punto stampa.

ORE 8.33 – “Nonostante gli intensi combattimenti, le truppe ucraine continuano a respingere i tentativi russi di occupare la città meridionale di Mariupol”. Lo riferisce l’intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul terreno in Ucraina. Secondo l’intelligence, anche nelle ultime 24 ore le forze russe hanno fatto “progressi limitati” e la situazione è “in stallo” sulla maggior parte dei fronti.

ORE 8.27 – “Secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni” e la situazione è “simile” per quanto riguarda il carburante. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev in un nuovo bollettino sulla situazione in Ucraina, nel quale si precisa che nelle ultime 24 ore “non sono stati rilevati cambiamenti significativi” riguardo l’avanzata russa, mentre “le forze armate dell’Ucraina e altre componenti delle forze di difesa hanno continuato a colpire gruppi di truppe nemiche”. Secondo l’esercito ucraino, inoltre, sono stati abbattuti un aereo, sei droni e due elicotteri.

ORE 8.17 – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite torna a riunirsi domani per votare una nuova risoluzione sulla guerra russa in Ucraina. Fonti diplomatiche riferiscono che l’obiettivo è che ci siano almeno 141 voti a favore – lo stesso numero con cui venne approvato il testo di condanna dell’aggressione russa all’Ucraina – di una risoluzione che chiede la cessazione delle ostilità e la fine degli attacchi ai civili ed alle infrastrutture civili, oltre che il ritiro immediato delle forze di Mosca.

ORE 8.05 – “Con la guerra che imperversa nel nostro continente è necessario che l’Europa si proietti verso una vera Unione di sicurezza e di difesa. Abbiamo urgente bisogno di incrementare i nostri investimenti nel settore della difesa e questo include anche un uso intelligente del nostro bilancio europeo. Ma parlare di sicurezza europea significa andare oltre la difesa, questioni come la sicurezza energetica, la sicurezza alimentare e la disinformazione vanno inserite nello stesso contesto”. Lo dice al Giornale Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, precisando che “il nostro obiettivo deve essere ‘zero gas russo’. Ma non possiamo ignorare il fatto che ci siano Stati membri che dipendono al cento per cento dalle forniture di gas del Cremlino. Dobbiamo quindi diversificare i nostri mix energetici e investire ancora di più nelle energie rinnovabili. Fino a quando l’Europa farà affidamento sull’energia di paesi terzi come la Russia, rimarremo dipendenti e implicitamente complici dei loro crimini”.

ORE 7.59 – Scatta da oggi il taglio delle accise sui carburanti. Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti decisi in Cdm la scorsa settimana che contengono le misure urgenti per contrastare gli effetti economici e sociali del conflitto in Ucraina. Per effetto di questo taglio, diminuiranno i prezzi dei carburanti.

Tra gli altri interventi in vigore da oggi ci sono anche la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche, pari al 10% per il solo 2022 e che dovrà essere versata il prossimo giugno. Il governo ha inoltre rafforzato le misure di accoglienza dei profughi, così come ha aumentato il sostegno per le imprese in difficoltà. Il decreto pubblicato in Gazzetta, inoltre, contiene il rafforzamento della golden power nel settore delle telecomunicazioni.

ORE 7.49 – E’ salito a 925 il numero dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo l’ultimo calcolo dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. I feriti sono 2.421. Tra le vittime accertate si contano 75 bambini, mentre quelli rimasti feriti sono 99.

ORE 7.45 – Mariupol “è stata ridotta in cenere” dall’aggressione militare russa, “ma sopravviverà”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video diffuso nella notte, esortando il suo popolo “a combattere, a continuare a combattere”. Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, “vediamo sempre più eroi ucraini, prima erano normali ucraini, ora sono veri combattenti”.

ORE 7.31 – Volodymyr Zelensky insiste per un colloquio diretto con Vladimir Putin, “in qualsiasi formato” sia necessario. Parlando con una tv locale, il presidente ucraino ha sottolineato che “senza questo incontro è impossibile capire pienamente quello che sono pronti a fare per fermare la guerra”.

ORE 7.16 – Vladimir Putin è con “le spalle al muro” in Ucraina e per questo potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche e biologiche. E’ quanto ha denunciato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, convinto che la Russia stia preparando operazioni “sotto falsa bandiera” per creare nuovi pretesti. Mosca sostiene che “l’Ucraina abbia armi chimiche e biologiche, è un chiaro segno che sta considerando di usarle entrambe”.

ORE 7.10 – Russi respinti da Makariv. E’ quanto sostiene lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, secondo cui, “in direzione di Mikolaiv, come esito del nostro contrattacco, il nemico si è visto costretto a ritirarsi al confine. Grazie alle azioni eroiche dei nostri difensori, è stata issata la bandiera nazionale ucraina sulla città di Makariv”. Makariv si trova 60 chilometri a ovest di Kiev.

(AdnKronos)

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