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Eccovi la cronaca in riassunto minuto per minuto di questo ventiduesimo giorno di guerra in Ucraina, Tutte le news che si sono succedute nella giornata odierna 17 marzo, nella timeline in basso

————— > TIMELINE < —————

ORE 22.55 – “Grazie Dario Franceschini. Dai il buon esempio da seguire. Insieme ricostruiremo il Paese fino all’ultimo mattone”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, attraverso un tweet, ringrazia il ministro della Cultura Dario Franceschini, il quale ha annunciato che l’Italia è pronta a ricostruire il Teatro di Mariupol.

ORE 22.45 – Suonano di nuovo le sirene antiaeree a Kiev. Lo riportano i media locali, invitando le persone a recarsi subito nei rifugi.

ORE 22.33 – La Russia non metterà ai voti la sua proposta di risoluzione relativa alla situazione umanitaria in Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, in vista del voto che era previsto per domani in Consiglio di Sicurezza. “Abbiamo deciso, in questa fase, di non chiedere il voto sul nostro progetto di risoluzione, ma non lo ritiriamo”, ha spiegato.

ORE 22.15 – Nel teatro di Mariupol non c’è stato nessun bombardamento russo, ma piuttosto una “presa di ostaggi” da parte dei “nazionalisti ucraini”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, parlando al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

ORE 22.01 – “Questa guerra l’ha voluta Putin, non noi e quindi l’unico che la può fermare è Putin”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a Dritto e rovescio su Rete4.

ORE 21.30 – La popolazione russa è “zombificata dalla propaganda del Cremlino”. Lo ha dichiarato alla Bbc la giornalista Marina Ovsyannikova, che nei giorni scorsi ha interrotto un tg sulla tv russa per contestare la guerra in Ucraina.

ORE 21. 15 – Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato di aver avuto un nuovo colloquio telefonico con il suo omologo francese Macron. “Si è discusso del sostegno agli ucraini nella lotta contro l’aggressione russa, in particolare nella sfera della difesa. L’accento è stato posto sul prosieguo del dialogo pacifico. Dobbiamo rafforzare la coalizione contro la guerra”, ha scritto Zelensky su Twitter.

ORE 20.59 – Il cittadino statunitense ucciso in un attacco russo a Chernihiv si chiamava James Whitney Hill, nato il 27 giugno del 1954 in Minnesota. Lo ha riferito alla Cnn Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno di Kiev.

ORE 20.54 – Sono stati evacuati i 65 cittadini turchi bloccati a Mariupol, la città dell’Ucraina meridionale sotto assedio. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.

ORE 20.42 – Sono stati confermati 43 attacchi contro strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha reso noto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, parlando al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

ORE 20.31 – Gli Stati Uniti colgono segnali di morale “fiacco” nell’atteggiamento delle truppe russe impegnate nell’invasione dell’Ucraina. Lo ha riferito un funzionario del Pentagono parlando con i giornalisti, secondo quanto riportano i media Usa.

ORE 20. 16 – Sembra che la “Cina” si rifiuti di condannare l'”aggressione” russa cercando di apparire come “un arbitro neutrale. E siamo preoccupati che stia valutando la possibilità di aiutare direttamente la Russia con attrezzature militari da utilizzare in Ucraina”. Lo ha dichiarato in un punto stampa il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

ORE 19. 54- Oggi complessivamente sono state evacuate 3.810 persone: 2.000 da Mariupol che hanno raggiunto la città di Zaporizhzhia e 1.810 sono stati evacuati da Vorzel, Bucha, Hostomel, Scevchenkove, Borodyanka. Lo riferisce Kyryl Scevchenko, il vice del capo dell’ufficio presidente suo canale Telegram.

ORE 19. 40 – Il dipartimento di Stato ha confermato l’uccisione di un cittadino statunitense a Chernihiv, come annunciato stamani dalla polizia ucraina. Un portavoce del dipartimento ha offerto le condoglianze alla famiglia, senza rilasciare ulteriori commenti.

ORE 19.32 – Il presidente Zelensky ha conferito la medaglia “per il coraggio” di III grado al sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, che è stato rapito dai russi ma ha rifiutato di collaborare con loro. Lo comunica il canale Telegram Ukraine Now.

ORE 19.27 – Dall’inizio della guerra in città sono morti più di 200 civili a Chernihiv. Ad affermarlo su Telegram è il sindaco di Chernihiv Oleksandr Atroscenko.

ORE 19.22 – Cgtn America, l’emittente tv affiliata alla tv di Stato cinese Cctv ha trasmesso un servizio nel quale si dà conto dell’uccisione da parte delle truppe russe dei 10 civili ucraini in fila per il pane a Chernihiv. Secondo gli osservatori, si tratta di una presa di posizione non trascurabile da parte di un’emittente tv controllata da Pechino.

ORE 19.17 – “Bisogna osservare i fatti, ci mostrano una determinazione a continuare la guerra e non a cercare la pace” ha detto il premier Mario Draghi. “Però la pace va cercata a ogni costo, e bisogna anche essere credibili. Gli Stati Uniti e la Cina lo sono, se c’è un sentiero che lascia sperare bene è quello”.

ORE 19.12 – “Vedrò Biden giovedì al vertice della Nato e stiamo lavorando tutti, palazzo Chigi e la Casa Bianca, su una mia visita a Washington presto, nei prossimo due-tre mesi”. Lo ha detto Maria Draghi.

ORE 19.06 – Siamo “grati” agli Stati Uniti, partner “affidabile”. Il presidente Joe Biden “fa per l’Ucraina più di ogni altro suo predecessore”. Lo scrive in un tweet Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 18.59 – “L’Italia, come altri Paesi dell’alleanza, aiutano l’Ucraina a difendere la propria società e democrazia e mentre lo facciamo, difendiamo allo stesso momento i nostri valori su cui è fondata la Repubblica, l’Unione Europea. Quindi l’invio di armi o l’applicazione di sanzioni va visto in questo modo: sono strumenti necessari che dobbiamo usare per difenderci, per difendere l’Ucraina, la nostra democrazia, la nostra libertà e i nostri valori fondamentali”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

ORE 18.55 – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che “nelle prossime ore” parlerà di nuovo con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Macron, secondo quanto riportano i media locali, non ha escluso di recarsi a Kiev a condizione che il viaggio sia utile a risolvere la crisi.

ORE 18.51 – Nella città assediata di Mariupol il tentativo di salvare quanti sono rimasti sepolti sotto le macerie del teatro è affidato ai singoli perché i servizi di soccorso non esistono più. A raccontarlo alla Tv ucraina è Sergiy Taruta, ex capo dell’amministrazione di Donetsk. “La gente fa da sola. Alcuni miei amici sono andati ad aiutare, ma non è sicuro a causa dei continui bombardamenti. La gente rimuove le macerie da sola. Non c’è un’operazione di salvataggio perché i servizi che dovrebbero salvare le persone, curarle e seppellirle, questi servizi non esistono più”, ha affermato Taruta, rilanciato dalla Cnn.

ORE 18.42 – Putin è un “dittatore omicida” e un “delinquente puro”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, parlando a un evento a Capitol Hill in occasione della Festa di San Patrizio. Ieri, il presidente Usa aveva definito Putin un “criminale di guerra”, suscitando la dura reazione del Cremlino.

ORE 18.31 – “A causa della guerra ingiustificata e vergognosa del presidente Putin, milioni di persone sono costrette a fuggire dalle loro case e vengono distrutti ospedali, teatri e scuole”. Lo dichiarano i ministri degli Esteri del G7 in un comunicato diffuso al termine di una riunione in videoconferenza presieduta dalla Germania e a cui ha partecipato anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell.

ORE 18.25 – “Più di 3 milioni sono le persone censite scappate dall’Ucraina, il 60% sono in Polonia”, ha detto il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, ospite su Radio 105 all’interno del programma ‘105 Kaos’. “Ci troviamo di fronte a una situazione inedita”.

ORE 18.18 – “L’assedio di Mariupol e ad altre città e la negazione degli aiuti umanitari sono inaccettabili”. Lo dichiarano i ministri degli Esteri del G7 in un comunicato diffuso al termine di una riunione in videoconferenza presieduta dalla Germania e a cui ha partecipato anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell. La Russia, si sottolinea nella nota, deve rispettare gli obblighi stabiliti dal diritto internazionale e deve garantire “immediatamente” l’accesso degli aiuti umanitari a Mariupol e in altre città assediate. I ministri degli Esteri si dicono “sconvolti” per la guerra della Russia contro l’Ucraina e hanno ribadito la loro “profonda condanna per l’aggressione in corso e per il coinvolgimento della Bielorussia”.

ORE 18.10 – Al via la prima missione di evacuazione di civili della Croce Rossa Italiana in Ucraina: un convoglio partirà domani per Leopoli con l’obiettivo di portare in Italia oltre 60 persone fragili (bambini, anziani, diversamente abili ecc.). Parallelamente, il Presidente Francesco Rocca si recherà a Vinnytsia e Chernivtsi per raccogliere richieste e necessità della Croce Rossa Ucraina.

ORE 17.49 – Le forze russe hanno rivendicato un’avanzata nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale. Secondo il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, i militari sono avanzati per 10 chilometri e hanno conquistato due località. “Le forze armate della Federazione Russa hanno preso il controllo di Novomayorskoye e Prechistovka. L’avanzata in un giorno è stata di 10 chilometri”, ha detto Konashenkov, citato dai media russi.

ORE 17.44 – Oltre 3,2 milioni di persone sono scappate dall’Ucraina dall’inizio del conflitto, il 24 febbraio. In Svizzera ne sono finora giunte poco meno di 8.000. Il continente europeo si trova a dover affrontare una sfida che non ha eguali dalla seconda guerra mondiale, è stato sottolineato oggi in conferenza stampa a Berna dai responsabili federali e cantonali. “Non sappiamo quanti rifugiati ci siano per davvero in Europa”, ha affermato Christoph Curchod, capo delle analisi presso la Segreteria di Stato della migrazione (Sem), aggiungendo che la situazione è poco chiara.

ORE 17.40 – Circa 30mila persone sono riuscite a fuggire finora con auto private da Mariupol, la città dell’Ucraina meridionale sotto assedio dall’inizio di marzo. Lo hanno riferito le autorità locali, secondo quanto riporta la Bbc. Le autorità hanno sottolineato che la situazione resta critica e che ogni giorno su Mariupol cadono dalle 50 alle 100 bombe. Inoltre circa 350mila persone restano bloccate all’interno della città.

ORE 17.34 – L’aviazione russa e la difesa aerea hanno abbattuto un elicottero Mi-24 ucraino e cinque droni ucraini tra cui un Bayraktar TB-2 vicino al villaggio di Belki. Ad annunciarlo è il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Russia, il maggiore generale Igor Konashenkov secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’.

ORE 17.24 – La Slovacchia è pronta a inviare in Ucraina i suoi sistemi di difesa antiaerea S-300, ma vuole “un adeguato rimpiazzo” o “una capacità garantita per un certo periodo di tempo”. A spiegarlo oggi è stato il ministro della Difesa di Bratislava, Jaroslav Nad, in conferenza stampa con l’omologo americano Lloyd Austin.

ORE 17.14 – Un bambino di due anni è morto e quattro persone sono rimaste ferite nel bombardamento del villaggio ucraino di Novi Petrivtsi, vicino a Kiev. Lo ha riferito la polizia dell’Oblast della capitale ucraina, denunciando che le truppe russe hanno sparato contro le abitazioni con artiglieria pesante.

ORE 16.52 – “La brutalità di Putin, quello che le sue truppe stanno facendo in Ucraina, è semplicemente disumano”. E’ quanto ha detto Joe Biden nell’incontro con Michael Martin, fatto in video conferenza perché il premier irlandese è in quarantena essendo risultato positivo al Covid dopo il suo arrivo a Washington.

ORE 16.51 – L’Uzbekistan ha preso posizione in sostegno dell’Ucraina, dopo che già il Kazakistan aveva rifiutato di inviare aiuti militari alla Russia e non aveva “messo in agenda” il riconoscimento dell’indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Luhansk.

ORE 16.49 – In recenti attacchi in Ucraina “appaiono essere concentrati direttamente sui civili e se si attaccano intenzionalmente obiettivi civili, questo è un crimine”. E’ quanto ha detto il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, aggiungendo che “chiediamo a Putin di fermare queste orribili azioni: ripeto – ha detto ancora il generale che guida il Pentagono – questi sono civili e non combattenti e quindi non dovrebbero essere presi di mira”.

ORE 16.33 – L’invasione russa dell’Ucraina si trova “largamente” in una “fase di stallo” su “tutti i fronti”. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico, che periodicamente fornisce aggiornamenti sulla situazione militare sul terreno. Secondo le informazioni di intelligence diffuse stamani, le forze russe hanno fatto “negli ultimi giorni progressi minimi sul terreno, in mare e nei cieli”, mentre hanno subito “pesanti perdite”. La resistenza ucraina “rimane solida e ben coordinata”, con la “grande maggioranza” del territorio e le maggiori città ucraine ancora nelle mani delle forze di Kiev.

ORE 16.17 – Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, nel corso del colloquio avuto con Vladimir Putin ha ribadito l’offerta di ospitare ad Ankara o ad Istanbul un incontro tra il leader russo ed il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta il sito del quotidiano Sabah, secondo cui Erdogan ha osservato che un cessate il fuoco permanente in Ucraina potrebbe portare a una soluzione a lungo termine, auspicando che i negoziati tra le due parti producano dei risultati. Il presidente turco, che ieri ha parlato con Zelensky, ha anche detto a Putin che i corridoi umanitari devono essere “gestiti in modo efficace”.

ORE 16.09 – “Uno dei punti chiave dell’accordo di pace tra Ucraina e Russia sarà il cessate il fuoco immediato e il ritiro totale dell’esercito russo dal territorio ucraino”. In un’intervista ai media polacchi, il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha detto anche quanto tempo sarà necessario, secondo lui, per raggiungere un accordo su tutti i punti di contrasto: “Da qualche giorno fino a una settimana e mezza. Tuttavia, i negoziati saranno un processo su larga scala a cui partecipano non solo Russia e Ucraina. Partecipano in maniera non diretta anche i nostri partner, tra cui la Polonia. Perché non vogliamo firmare solo un accordo ma sviluppare un meccanismo concreto che garantisca la nostra sicurezza in futuro”.

ORE 15.55 – “Le trattative continuano. Cerchiamo una formula giuridica. Quando la troveremo, i presidenti di Ucraina e Russia continueranno i negoziati in un incontro speciale”. Ad affermarlo, in un’intervista ai media polacchi, p il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, rispondendo a una domanda sulla possibilità che Donetsk e Luhansk possano tornare sotto il controllo ucraino. Questo incontro speciale avverrà, spiega, “non appena avremo finito di lavorare sulle condizioni, inizieremo a organizzare l’incontro. Questo sarà il tema delle prossime settimane. Ma il luogo non ci interessa. Qualsiasi paese, tranne la Russia”, sottolinea Podoliak. “Ora non ci pensiamo, stiamo lavorando sull’accordo di base. Dopodiché parleremo di come dovrebbe svolgersi l’incontro. La stretta di mano è il nostro minor problema”.

ORE 15. 50 – “Stiamo ancora aspettando i dettagli, ma sembra che la maggior parte delle persone fosse nei sotterranei, che non sono stati distrutti”. Lo afferma all’Adnkronos la deputata ucraina Inna Sovsun, commentando l’attacco contro il teatro di Mariupol, colpito ieri sera da una bomba.

ORE 15.45 – “Uno dei punti chiave dell’accordo di pace sarà il cessate il fuoco immediato e il ritiro totale dell’esercito russo dal territorio ucraino”. In un’intervista ai media polacchi, il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha detto anche quanto tempo sarà necessario, secondo lui, per raggiungere un accordo su tutti i punti di contrasto: “Da qualche giorno fino a una settimana e mezza. Tuttavia, i negoziati saranno un processo su larga scala a cui partecipano non solo Russia e Ucraina. Partecipano in maniera non diretta anche i nostri partner, tra cui la Polonia. Perché non vogliamo firmare solo un accordo ma sviluppare un meccanismo concreto che garantisca la nostra sicurezza in futuro”.

ORE 15.34 – A seguito dei bombardamenti della città di Merefa nella regione di Kharkiv, 21 persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite di cui 10 sarebbero in gravi condizioni. Lo riferisce ‘Ukrainska Pravda’ citando l’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv.

ORE 15.27 – I reali del Belgio ospiteranno rifugiati provenienti dall’Ucraina. Lo ha confermato il Palazzo reale belga alla Bbc spiegando che il re Filippo e la regina Matilde metteranno a disposizione di tre famiglie ucraine due delle loro case, una a Bruxelles e l’altra nella regione meridionale della Vallonia. Ieri il re si era recato in visita a un centro di registrazione dei profughi ucraini e, spiega il Palazzo reale, si era commosso ascoltando le testimonianze di donne e bambini.

ORE 15.20 – Nuovo colloquio telefonico tra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin. Ne dà notizia l’agenzia di stampa Anadolu, secondo cui il presidente turco ed il presidente russo hanno discusso degli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina e della situazione umanitaria sul terreno.

ORE 15.16 – “Uno dei punti chiave dell’accordo di pace sarà il cessate il fuoco immediato e il ritiro totale dell’esercito russo dal territorio ucraino”. In un’intervista ai media polacchi, il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha detto anche quanto tempo sarà necessario, secondo lui, per raggiungere un accordo su tutti i punti di contrasto: “Da qualche giorno fino a una settimana e mezza. Tuttavia, i negoziati saranno un processo su larga scala a cui partecipano non solo Russia e Ucraina. Partecipano in maniera non diretta anche i nostri partner, tra cui la Polonia. Perché non vogliamo firmare solo un accordo ma sviluppare un meccanismo concreto che garantisca la nostra sicurezza in futuro”.
“Finora, sia la delegazione russa che quella ucraina sono ferme sulle loro posizioni. La risoluzione delle controversie può richiedere da pochi giorni a una settimana e mezza – ha spiegato Podolyak- Durante questo periodo, dobbiamo avvicinarci a un accordo di pace. Tenendo ovviamente conto degli interessi dell’Ucraina, che ha subito enormi danni da parte della Russia. L’accordo di pace aiuterà a far cessare la fase attiva del conflitto. E poi dovremo ricostruire il Paese. E’ chiaro che la Russia non ha nessuna possibilità di mostrare che oltre a lei ci sono altri colpevoli in questa catastrofe”.
“La Russia – ha aggiunto il consigliere di Zelensky – non avrà altra scelta che iniziare un ritiro immediato delle sue forze armate. Dopo la firma dell’Accordo la Convenzione di Vienna entrerà in vigore per entrambe le parti. In cui è chiaramente scritto che il trattato di pace può essere annullato se gli stati in guerra non ritirano le loro truppe dal territorio nemico. Pertanto, qualsiasi tentativo di trattenere i soldati russi sul suolo ucraino sarà legalmente infondato. Per assicurare che la Russia rispetti l’accordo saranno messe per iscritto le modalità di ritiro delle truppe dal territorio ucraino e l’aiuto concreto dei nostri partner che garantiranno il rispetto delle condizioni dell’accordo e la sicurezza dell’Ucraina in futuro”.

ORE 15.10 – La Banca centrale indiana sta mettendo a punto un meccanismo che consenta l’acquisto di energia russa e gli scambi commerciali con Mosca, aggirando il sistema di sanzioni varato dall’Occidente. Lo scrive il Financial Times, riferendo che il meccanismo prevederebbe il pagamento in rubli in Russia e quello in rupie in India, bypassando lo stop al sistema di pagamenti internazionali imposto alle banche russe.

ORE 15.08 – L’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha documentato l’uccisione di 780 civili, di cui 58 minorenni, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. L’agenzia Onu sta anche verificando le informazioni su 1.252 feriti.
“La maggior parte delle vittime civili documentate sono state colpite da armi esplosive con impatto su vaste aree, come artiglieria pesante, sistemi di lancio missilistico multipli, missili e bombardamenti aerei”, afferma l’agenzia Onu. L’Alto commissario per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha voluto sottolineare come i numeri dei morti siano probabilmente molto più alti. La sua agenzia tiene conto solo dei casi che ha potuto verificare in maniera indipendente.

ORE 14.57 – “La firma di un accordo con l’Ucraina dopo un negoziato chiaro su tutte le questioni, e la sua attuazione, potrebbe fermare “molto velocemente”, “gli eventi in corso in Ucraina”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass.

ORE 14.51 – Sono ”aumentate un po’ di più le nostre speranze di ottenere un cessate il fuoco” in Ucraina dopo le missione diplomatiche condotte dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Lo ha detto lo stesso capo della diplomazia di Ankara ammettendo che ”è difficile dire qualcosa di definitivo sulla guerra”.

ORE 14.45 – Le sanzioni contro la Russia “naturalmente creano molti problemi, ma aprono anche nuove opportunità per noi”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, parlando ad un incontro sullo sviluppo socio-economico della Crimea e di Sebastopoli e sottolineando come adesso le grandi aziende e le banche russe “che prima temevano le sanzioni in Crimea ora possono entrare tranquillamente nella penisola”.

ORE 14.37 – Sono oltre 150mila le persone che hanno aderito all’invito lanciato dal governo britannico ad accogliere in casa rifugiati ucraini nell’ambito del programma ‘Homes for Ukraine’. Lo ha comunicato Downing Street. Il programma partirà ufficialmente venerdì e allora, ha spiegati il portavoce del premier Boris Johnson, si verificherà quante adesioni saranno confermate. Nel frattempo, secondo i dati aggiornati a mercoledì pomeriggio, sono stati emessi 6.100 visti di ingresso per i rifugiati ucraini.

ORE 14.30 – “Ci sono sopravvissuti” sotto le macerie del teatro di Mariupol distrutto ieri sera da una bomba russa, confermano i soccorritori all’opera fra le macerie. Secondo il Kiev Post, già 130 persone sono state tratta in salvo. Centinaia di civili si erano rifugiati nell’edificio. “I rifugi anti aerei hanno tenuto. Ora stiamo ripulendo le macerie. Ci sono sopravvissuti. Non sappiamo ancora quale sia il numero delle vittime”, ha affermato Petro Andrushchenko, consigliere del sindaco della città, secondo quanto si legge sul Guardian. Alcuni rifugiati sono riusciti a fuggire, ha aggiunto l’ex governatore di Donetsk, Sergiy Taruta. La scorsa settimana, mille persone si erano rifugiate nel teatro, ha aggiunto la portavoce del distretto militare di Donetsk, Tetyana Ignatchenko, ribadendo che un numero considerevole di persone erano riuscite a lasciare l’edificio.

ORE 14.20 – Il ministro degli esteri francese, Jean – Yves Le Drian ha ricordato “la necessità dell’entrata in vigore urgente di un cessate il fuoco completo sull’insieme del territorio ucraina, come la Corte internazionale della Giustizia ha chiesto ieri alla Russia. Solo questo tipo di cessate il fuoco può permettere delle negoziazioni serie di andare avanti per porre fine al conflitto”. Ad affermarlo è un portavoce del Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese, in seguito al colloquio telefonico di oggi tra Le Drian e il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba.

ORE 13.59 – Il ministro degli esteri francese, Jean – Yves Le Drian ha confermato al suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba che la Francia “stanzierà nei prossimi giorni altri 300 milioni di euro di aiuti finanziari all’Ucraina in linea con gli impegni presi dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky”. Ad affermarlo è un portavoce del Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese, in seguito al colloquio telefonico di oggi tra Le Drian e Kuleba. Nel corso del colloquio, riferisce il portavoce, “i due ministri hanno effettuato un punto sulla situazione e sull’appoggio della Francia all’Ucraina nell’ambito della guerra provocata dalla Russia”. Il ministro francese, aggiunge, “si è impegnato a proseguito negli sforzi a livello europeo per raffarozare il costo per la Russia della sua operazione militare”.

ORE 13.51 – “Sono centinaia i casi di fucilazioni, stupri, saccheggi. Solo uno su 300, come quello di Cernihiv ieri, vengono diffusi in rete. Cerhiniv è una delle città continuamente attaccate”. Ad affermarlo è Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing.
“Ci sono – sottolinea Arestovych – tuttavia casi molto più macabri: quattro giorni fa alcune famiglie erano partite nella direzione Balaklia-Izyim. Gli occupanti li hanno fermati, hanno controllato i documenti. Hanno visto che in auto c’erano dei bambini in età prescolastica. Gli hanno augurato buon viaggio e poi hanno sparato alle spalle”.

ORE 13.45 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi interverrà in aula alla Camera, lunedì 22 marzo sulla situazione della guerra in Ucraina. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo a Montecitorio.
Lunedì 22 è anche previsto un video collegamento di Senato e Camera per l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 13.44 – “Su internet molte persone ‘scherzano’ sostenendo che la guerra ha sconfitto il Covid. In realtà non è così. Abbiamo tanti pazienti gravi ricoverati con covid e necessitano di ossigeno”. Ad affermarlo è un medico di un ospedale di Kharkiv ai microfoni Radio svoboda sul loro telegram.
“La situazione – spiega – è complicata. Dobbiamo sopravvivere ai continui spari. Nelle cantine dell’ospedale abbiamo allestito il rifuggio anti aereo. Qui scendono medici e quei pazienti che non necessitano di molto ossigeno. Gli altri gravi purtroppo sono costretti a rimanere sopra. Abbiamo abbastanza medicine grazie alle scorte fatte prima e agli aiuti dei volontari. Inoltre l’ospedale si sta preparando al possibile uso degli armi chimiche da parte dell’esercito russo”, sottolinea ancora.

ORE 13.43 – “L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato lo scenario macroeconomico quasi da un giorno all’altro. Nella situazione attuale, anche la stabilità finanziaria è esposta a rischi significativi per le potenziali interruzioni dell’approvvigionamento energetico e le conseguenze per l’economia reale e gli intermediari, nonché le dislocazioni nei mercati finanziari”. Così il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco alla terza Conferenza ‘Financial Stability and Regulation, organizzata con dall’Università Bocconi.
“In questa profonda incertezza possono sorgere meccanismi di amplificazione da più canali a causa delle strette interconnessioni all’interno del sistema finanziario globale”, aggiunge.

ORE 13.30 – Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lo riferisce la Farnesina in una nota, nella quale si sottolinea che, nel ribadire la ferma condanna dell’Italia per l’ingiustificata e inaccettabile aggressione russa all’Ucraina e per gli atroci attacchi ai civili delle ultime ore, il ministro ha confermato l’unità della comunità euroatlantica nell’imporre sanzioni pesantissime al governo russo per indurlo all’immediata cessazione delle ostilità.
Allo stesso tempo, Di Maio ha evidenziato l’esigenza di proseguire ogni sforzo per una soluzione diplomatica condivisa e sostenibile, che preservi la piena sovranità dell’Ucraina sullo scenario internazionale. Il ministro ha ribadito al suo omologo ucraino che l’Italia continuerà a non farà mancare il suo convinto sostegno in seno all’Unione Europea e alla Nato nel confronto in atto.

ORE 13.23 – “Sono convinto che l’operazione speciale in Ucraina finirà presto”. Ad affermarlo è il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko in un’intervista al canale tv giappone ‘Tbs’ secondo quanto riferisce l’agenzia bielorussa ‘Belta’. “Se l’Ucraina continua a intensificare delle azioni contro la Bielorussia risponderemo”, ha aggiunto Lukashenko. “Al momento del conflitto del 23-24 febbraio – ha sottolineato – stavano progettando di colpire il territorio della Bielorussia. L’abbiamo impedito. L’Ucraina viola il nostro confine di stato con dispositivi aerei e elicotteri”, sostiene il leader bielorusso.

ORE 13.17 – Il presidente ucraino Zelensky parlerà in video alle Camere a Montecitorio il 22 marzo alle ore 11.00. E’ quanto apprende l’Adnkronos da ambienti parlamentari della Camera.

ORE 13.15 – “Inaccettabili e imperdonabili”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov è tornato a denunciare le parole usate dal presidente americano Joe Biden, che ha definito il presidente russo Vladimir Putin “un criminale di guerra”. Citato dall’agenzia di stampa Interfax, Peskov ha detto che “il nostro presidente è una personalità internazionale molto saggia, colta e lungimirante”, ha detto.
Per Peskov, Biden non ha il diritto di usare queste parole, soprattutto se a parlare è un presidente di un Paese “che ha bombardato le persone in tutto il mondo per anni” e che ha lanciato una bomba nucleare contro un Paese che era già stato sconfitto. “Mi sto riferendo a Hiroshima e Nagasaki”, ha detto Peskov.

ORE 13.14 – Si rafforza il reclutamento e il dispiegamento di miliziani siriani al fianco dei russi nel conflitto in Ucraina, ma il loro morale – dopo le prime esperienze sul campo – è sempre più basso, mentre non sono pochi quelli che puntano a disertare per poi cercare di entrare illegalmente nell’Unione Europea. Lo scrive – in un report diffuso sui social – l’intelligence militare di Kiev che ricorda l’impegno del presidente siriano Bashar al-Asad di fornire a Mosca 40 mila miliziani per l’intervento in Ucraina. L’analisi riferisce che la base aerea siriana di Khmeymim abbia avuto istruzioni di inviare fino a 300 militanti al giorno destinati alle operazioni in Ucraina. Secondo le informazioni dell’intelligence militare dell’Ucraina, è previsto un trasferimento dalla Siria alla Russia e alla Bielorussia nel prossimo futuro di armi, equipaggiamenti militari e altre risorse per garantire i rifornimenti alle truppe russe.
In realtà ai miliziani inviati da Damasco verrebbe proposto uno scenario decisamente diverso da quello effettivo: ai siriani verrebbe spiegato – accusano gli ucraini – di non dovere partecipare alle operazioni di guerra ma di svolgere esclusivamente funzioni di polizia nei territori occupati dai russi.
Con il passare dei giorni tuttavia tra i ‘mercenari’ si starebbero diffondendo informazioni più precise sulla partecipazione diretta ai combattimenti, circostanza che – secondo Kiev – “ha ridotto significativamente lo ‘spirito combattivo’ dei siriani”, alcuni dei quali si starebbero rifiutando di partecipare agli scontri armati. E non contribuisce al morale il ritorno in patria dei primi feriti (più di 30 già rientrati a Khmeymim).

ORE 13.10 – Joe Biden parlerà domani con Xi Jinping per discutere della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato la Casa Bianca spiegando che il colloquio “è parte degli sforzi in corso per mantenere aperte le linee di comunicazione tra Stati Uniti e Cina”. “I due leader – aggiunge la portavoce Jen Psaki in un comunicato – discuteranno la gestione della competizione tra i due Paesi e della guerra della Russia contro l’Ucraina insieme ad altre questioni di reciproco interesse”.

ORE 13.09 – Primo sì del Parlamento al decreto Ucraina, che prevede, oltre all’invio delle armi e equipaggiamenti, gli aiuti e le misure per l’assistenza ai profughi. Il provvedimento è stato approvato dalla Camera con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astensioni.
I deputati Dall’Osso (Fi), Segneri e Lorenzoni (M5s), e Fratoianni (Leu) sono intervenuti in aula per dichiarare il voto contrario. Fassina (Leu) si è invece astenuto.

ORE 13.06- Le sanzioni decise dall’Ue contro la Russia per l’attacco all’Ucraina “devono continuare. Ci sono molte società con sedi centrali in Svizzera, Francia e Germania, che continuano a fare affari con la Russia. Fanno affari sul sangue dei bambini e delle donne ucraine, che soffrono negli ospedali sotto le bombe”. Lo sottolinea il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in audizione stamani davanti alle commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo, a Bruxelles.
“Il nostro primo ministro Denys Shmyhal – prosegue Reznikov – vi darà una lista di queste compagnie. Vi chiediamo di interrompere qualsiasi rapporto con la Federazione Russa, perché vi avverto: è uno Stato del terrore. Abbiamo bisogno di armi antiaeree, anticarro e antielicottero: a livello bilaterale parliamo con ogni governo dell’Ue”, conclude.

ORE 13.05 – A Cernihiv un’intera famiglia è stata distrutta dopo il bombardamento di ieri a un dormitorio. A riferirlo è il Servizio per le emergenze ucraino spiegando che sotto le macerie sono stati trovati i corpi di un’intera famiglia: genitori, tre figli di cui una bambina di 12 anni e due gemelli maschio e femmina di 3 anni.

ORE 13.04 – “Siamo al fianco dell’Ucraina. La Germania sta dando il suo contributo e continuerà a darlo”. Lo ha detto Olaf Scholz dopo il discorso oggi al Bundestag del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ricordando l’invio di aiuti militari e di armi a Kiev. L’Ucraina ha presentato una lunga lista di armi pesanti di cui ha bisogno per difendersi dell’attacco russo, compresi tank da combattimento, caccia e mezzi navali. Finora Berlino ha inviati armi anti carro e per la difesa aerea.

ORE 13.03 – Finora sono state tratte in salvo 130 persone dalle rovine del Teatro di Mariupol che ieri è stato colpito con una massiccia bomba. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’. Nel teatro si erano rifugiati centinaia di donne e bambini. Secondo quanto riferito al quotidiano ucraino, il rifugio antiaereo avrebbe resistito all’attacco. Intanto i soccorsi si stanno ancora attivando per trovare sopravvissuti.

ORE 13 – Ai negoziati parliamo di cessate il fuoco, corridoi umanitari, ma “non accetteremo mai una capitolazione”. A parlare così, in collegamento con la commissione Esteri e Sicurezza del parlamento britannico, è il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov. Ogni svolta, ha rimarcato, dipenderà dalla volontà russa di concordare un cessate il fuoco totale. “Spero che finiremo molto presto questa guerra, naturalmente sconfiggendo il Cremlino”, ha sottolineato, citato dal Guardian.

“Prima di tutto, durante i negoziati vogliamo parlare di cessate il fuoco, corridoi umanitari, la fornitura alla popolazione civile evacuata di acqua e cibo, e forse dopo potremo firmare un accordo di pace”, ha spiegato.
“Ma non accetteremo mai una capitolazione, e le nostre forze armate sono pronte a resistere. Oggi possiamo dire che i negoziati sono, più o meno, a livello tecnico. Naturalmente sono coinvolti avvocati, politici, e non voglio dare tutti i dettagli. Ma devo dire che non vi è nulla di cui essere soddisfatti. Sperò però che finiremo questa guerra molto presto e naturalmente che accadrà sconfiggendo il Cremlino”, ha detto.

ORE 12.54 – Sono 50.649 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino a oggi: 25.846 donne, 4.325 uomini e 20.478 minori. Lo fa sapere in un tweet il Viminale.

ORE 12.48 – In Ucraina la Russia “ha perso oltre 14mila militari, più che in due guerre in Cecenia; 750 aerei sono stati abbattuti, abbiamo liquidato diversi generali russi e le perdite della Russia si avvicinano ora alle perdite che l’Urss ha avuto nell’intera guerra in Afghanistan”. Lo sostiene il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in audizione stamani davanti alle commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

ORE 12.42 – Il governo ucraino ha chiesto al Giappone immagini satellitari ad alta definizione per individuare la dislocazione delle truppe russe che hanno invaso il paese. Tokio ha risposto che valuterà “attentamente” se fornire le immagini, date le possibili ripercussioni politiche, scrive il quotidiano nipponico Nikkei. Kiev ha chiesto immagini satellitari dei movimenti militari russi a vari paesi.

ORE 12.32 – “L’Ucraina deve essere riconosciuta nei suoi confini internazionalmente riconosciuti del 1991. Tutto quello che otterremo” nel corso dei negoziati “dovrà essere meglio rispetto a prima della guerra perché altrimenti a cosa saranno serviti i sacrifici del popolo ucraino. Quindi rimanete tranquilli: non tradiremo i nostri interessi”. Ad affermarlo è Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing.

ORE 12.24 – “Oggi” dovrebbero esserci “contatti” tra i negoziatori delle delegazioni di Russia e Ucraina in quello che è il 22esimo giorno di guerra dall’invasione russa. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Tass.

I colloqui “dovrebbero” continuare “oggi”, ha detto. “Non so se siano già in corso, ma dovrebbero svolgersi su vari binari – ha aggiunto – Contatti dovrebbero tenersi oggi”.

ORE 12.17 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ringraziato Volodymyr Zelensky per il “toccante discorso” pronunciato oggi al Bundestag, in cui il presidente ucraino ha chiesto alla Germania maggiori aiuti per difendere l’Ucraina dall’invasione russa. “Ma una cosa deve anche essere chiara – ha aggiunto Scholz – la Nato non interverrà militarmente in questa guerra”.

ORE 12.06 – Il leader della Duma, la camera bassa del parlamento russo, accusa gli Stati Uniti di aver realizzato la “nazificazione e la militarizzazione” dell’Ucraina e per questo sono loro “ad aver commesso crimini contro l’umanità e a dover essere giudicati”. Le sue parole arrivano dopo che ieri il presidente americano Joe Biden ha accusato l’omologo russo Vladimir Putin di essere “un criminale di guerra”.
Fedelissimo di Putin, lo speaker della Duma Viacheslav Volodin si è scagliato su Telegram contro “l’isteria” di Washington, dovuta alla “ragione ovvia” che “le sanzioni non funzionano”. “La società è unita con Putin. L’Ucraina è fuori controllo. I prezzi dell’energia al rialzo battono tutti i record in Europa e gli Stati Uniti”, ha continuato.

ORE 11.57 – In Ucraina “paghiamo il prezzo della nostra scelta ogni giorno. La tirannia per noi è inaccettabile. Quello che il Cremlino sta facendo è veramente barbaro: dico responsabilmente che il Cremlino è l’Hitler dei giorni nostri”. Lo dice il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in collegamento oggi con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo a Bruxelles. La Russia in Ucraina “distrugge città e piccoli villaggi, saccheggiandoli. Abbiamo la conferma che finora sono morti 103 bambini per l’occupazione. Sono statistiche che crescono” a mano a mano che il tempo passa, conclude.

ORE 11.55 – La Gran Bretagna invierà in Polonia cento militari e il sistema missilistico di difesa aerea ‘Sky Sabre’. Lo ha annunciato il ministro britannico della Difesa Ben Wallace da Varsavia, dove si trova per colloqui bilaterali con l’alleato della Nato sulla crisi in Ucraina.

ORE 11.55 – La delegazione russa sta compiendo uno sforzo ”colossale” nei colloqui in corso con gli ucraini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov affermando che “la nostra delegazione sta facendo uno sforzo colossale e dimostra più disponibilità nei loro confronti rispetto a quanta ne dimostri l’altra parte”. Peskov ha aggiunto che ”accettando il documento” elaborato da Mosca e rispettando ”tutti i suoi parametri”, gli ucraini ”potrebbero fermare molto rapidamente ciò che sta accadendo”.
ORE 11.51 – Il Cremlino respinge la decisione con cui la Corte di Giustizia Internazionale ha stabilito che la Russia debba “sospendere immediatamente le operazioni militari iniziate il 24 febbraio nel territorio dell’Ucraina”. “Non possiamo tenere conto di questa decisione”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dai media russi.

ORE 11.41 – Wolfgang Schüssel, l’ex cancelliere austriaco tra il 2000 e il 2007, ha lasciato il Cda di Lukoil. Lo riferisce l’agenzia russa ‘Tass’. A lasciare il board del colosso russo dell’energia ci sono anche altri due stranieri: il presidente di Ttg Global Llc, Toby Gati e il presidente del consiglio di amministrazione della Camera di commercio russo-britannica Roger Mannings.

ORE 11.32 – “Non ci sono motivi di preoccupazione per la sicurezza nucleare in Ucraina e in Europa per via delle interruzioni di corrente alla centrale Chernobyl. La situazione è sotto controllo. Sono in corso i lavori per ripristinare entrambe le linee che portano corrente alla centrale”. Lo ha detto a Ukraine Media Center Volodymyr Kudrytskyi, dirigente dell’azienda energetica nazionale ucraina ‘Ukrenergo’.

ORE 11.26 – Nelle ultime 24 ore la città di Kharkiv, la città dell’Ucraina orientale situata nella regione della Sloboda Ucraina, sarebbe stata attaccata 49 volte anche se non sono stati avvistati aerei russi. Sarebbero aumentati di dieci volte invece gli attacchi con missili a lunga gittata (Bm-21). A riferirlo è il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov in Telegram secondo quanto riporta ‘Ukrainska Pravda’ sottolineando che le forze russe comunque non sono riuscite ad avanzare da nessuna direzione.

ORE 11.15 – Arrivi, al confine polacco, in calo al momento ma ci si aspetta una forte ripresa nei prossimi giorni. “La situazione è un po’ cambiata negli ultimi giorni con flussi meno intensi. A Dorohusk siamo passati da 5mila persone al giorno in arrivo dall’Ucraina a un migliaio”, in altri punti di passaggio di frontiera si è passati da 20mila persone al giorno a circa 5mila, dice all’AdnKronos Enrica Piras, senior emergency manager per la Polonia di ActionAid, attiva in questi giorni in vari posti di frontiera, lungo il confine polacco.

ORE 11.08 – “Gli invasori russi continuano ad agire in modo insidioso nello spazio informativo: effettuano attacchi informatici, distruggono fisicamente i ritrasmettitori di segnali televisivi e radiofonici”. E’ quanto specifica lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine affermando che la Russia continua “una campagna di informazione di massa per screditare la massima leadership politico-militare dell’Ucraina e delle forze di difesa”. E “diffondere attivamente tra la propria popolazione la disinformazione sulla realizzazione della cosidetta ‘operazione speciale'”, il modo con cui in Russia si chiama l”invasione dell’Ucraina, termine proibito da Vladimir Putin.

ORE 10.57 – “Ho sentito il collega Dmytro Kuleba. Ribadito che l’Italia sostiene il popolo ucraino. Resistenza Ucraina è resistenza europea, argine ad avanzata violenta e pericolosa dell’esercito russo. Massimo sforzo per ritrovare pace e fermare atroce guerra che sta causando sofferenza e morte”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

ORE 10.50 – “Le forze armate dell’Ucraina hanno continuato a infliggere colpi schiaccianti alle truppe nemiche che stanno cercando di fortificare e mantenere la difesa delle linee catturate”. E’ quanto rende noto lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, precisando che durante la giornata di ieri i “difensori ucraini hanno distrutto il posto di comando e le divisioni di rifornimento del 35° esercito combinato del Distretto Militare Orientale delle forze armate della Federazione Russa”.

ORE 10.41 – “C’è un nuovo muro che attraversa l’Europa, un muro che si rafforza con ogni bomba lanciata dalla Russia e che è contro la libertà”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Bundestag e dicendo che ”in qualche modo state di nuovo dietro a un muro, che non è il muro di Berlino, ma nel mezzo dell’Europa, dove c’è la libertà. E questo muro diventa più forte con ogni bomba che cade sul nostro territorio in Ucraina”.

ORE 10.37 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con il capo della diplomazia di Kiev Dmytro Kuleba.

ORE 10.28 – “La Russia sta bombardando le nostre città e distruggendo tutto quello che c’è in Ucraina. Case, ospedali, scuole, chiese, tutto. Con missili, bombe, artiglieria. In tre settimane sono morti molti ucraini, migliaia. Gli occupanti hanno ucciso 108 bambini”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha chiesto più aiuto per il suo Paese nel discorso in video collegamento al Bundestag.

ORE 10.22 – Sono quasi due milioni i profughi ucraini arrivati in Polonia dallo scoppio della guerra. Lo hanno detto le guardie di frontiera polacca, spiegando che dal 24 febbraio circa 1,95 milioni di persone hanno varcato la frontiera fra i due paesi. Più di mezzo milione di questi profughi hanno già lasciato la Polonia diretti verso altre destinazioni, ha spiegato Maciej Duszczyk ricercatore sull’Università di Varsavia.

ORE 10.14 – Sono più di mille le donne e i bambini che si sono riparati nel rifugio antiaereo del teatro di Mariupol e che così si sono salvati dal bombardamento russo. Lo ha detto alla Bbc il deputato ucraino Dmytro Gurin, i cui genitori si trovano a Mariupol. Il teatro ”in quanto edificio è stato distrutto. Abbiamo oltre mille donne e bambini nel rifugio antiaereo, nei sotterranei. Qualche minuto fa abbiamo saputo che il rifugio ha resistito e che loro sono sopravvissuti”, ha dichiarato.

ORE 10.07 – ”Il rifugio antiaereo del teatro di Mariupol ha resistito al brutale attacco missilistico russo. La maggioranza delle persone” che vi avevano trovato rifugio ”è ancora viva dopo il bombardamento. La gente sta uscendo dalle macerie”. Lo ha scritto su Twitter Iuliia Mendel, ex portavoce del presidente Zelensky.

ORE 10 – Ci sono alcuni superstiti dell’attacco sferrato ieri dalle forze armate russo contro un teatro a Mariupol, dove centinaia di civili, tra cui bambini, avevano trovato riparo. Lo riferisce l’ufficio del sindaco di Mariupol spiegando che il rifugio antiaereo dell’edifico è riuscito a resistere al bombardamento. Le autorità locali non sono però ancora in grado di riferire il numero esatto delle vittime, né quello dei sopravvissuti.

ORE 9.50 – A Kherson i militari russi hanno tolto la bandiera ucraina dalla sede dell’amministrazione regionale. “Il nemico ha rimosso la bandiera dello stato dall’edificio dell’amministrazione regionale di Kherson”, ha scritto nella sua pagina Facebook il vice presidente del Consiglio regionale di Kherson Yuri Sobolevsky.
“Gli orchi – ha aggiunto – hanno deciso di rimuovere la bandiera dell’Ucraina dall’edificio dell’amministrazione statale regionale di Kherson, ma non capiscono che questa bandiera è nel cuore di ogni residente di Kherson, di ogni ucraino. Tutto sarà Ucraina!”.

ORE 9.49 – “Caro cancelliere Scholz, distruggete questo muro e donate alla Germania il ruolo di leader che merita”. Così il presidente ucraino Volododymyr Zelensky si è rivolto in collegamento video al Bundestag dove ha ricevuto un’ovazione. La Russia, ha detto il presidente ucraino ai parlamentari tedeschi sta costruendo “un muro” in Europa attaccando l’Ucraina.
“Siete ancora dietro un muro”, ha aggiunto facendo un paragone con la Guerra Fredda. Come riporta la Dpa, Zelensky ha detto che questo ultimo muro è “molto più forte” e impedisce agli altri europei di vedere le sofferenze in Ucraina. Zelensky ha quindi chiesto maggiore supporto al suo Paese da parte della Germania.

ORE 9.46 – “Riteniamo urgente la convocazione di un incontro per affrontare la difficile situazione economica, sociale, occupazionale che si sta determinando a seguito del drammatico conflitto in corso”. Così i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Mario Draghi tornano a incalzare il governo sulla necessitò di un confronto.

“L’aumento del costo delle materie prime e dei generi di prima necessità, la crisi e le difficoltà di interi settori produttivi – si legge – hanno pesanti ripercussioni sul mondo del lavoro e sui pensionati. Da qui l’esigenza di un confronto immediato che possa portare ad assumere misure capaci di tutelare le condizioni di vita e di lavoro del nostro Paese”.

ORE 9.45 – La fine del conflitto aperto dall’invasione russa non pare vicina ma Kiev già guarda avanti e “con il contributo dei migliori avvocati del mondo” già “lavora a soluzioni creative” per costringere Mosca a pagare i risarcimenti per i danni di guerra, cui sarà condannata dal tribunale internazionale dell’Onu. Lo preannuncia all’agenzia Ukrinform Oksana Zolotareva, capo del dipartimento del diritto internazionale del ministero degli esteri di Kiev, riconoscendo che “anche la Russia lavora insieme a degli ottimi legali per respingere le nostre accuse”. Quello delle compensazioni all’Ucraina per i danni subiti dall’aggressione russa è peraltro uno dei nodi più delicati nella definizione delle condizioni per la fine delle ostilità.

ORE 9.33 – La regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, è sull’orlo di una catastrofe umanitaria a causa dell’invasione russa, annunciata il 24 febbraio da Vladimir Putin. L’allarme è arrivato dal commissario per i diritti umani del Parlamento di Kiev, Lyudmyla Denisova, secondo la quale “a causa dell’occupazione temporanea degli insediamenti nella regione, soprattutto quelli piccoli, la popolazione fa i conti con una grave carenza di medicine e talvolta di generi alimentari”.

“Non sembra possibile consegnare nulla da altre regioni dell’Ucraina a causa delle azioni aggressive e degli attacchi degli occupanti”, ha denunciato, parlando anche – secondo Ukrinform – di problemi con le forniture di acqua, corrente e gas.
Denisova ha accusato le forze russe di aprire il fuoco contro i civili che protestano. Martedì il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, aveva rivendicato il controllo da parte delle forze russe dell’intera regione di Kherson.

ORE 9.18 – “A Mariupol non è rimasto un palazzo intero. Per bere la gente è costretta a sciogliere la neve, a prendere l’acqua dalle pozzanghere o a scaricarla dai termosifoni”. Lo ha dichiarato il vice sindaco della città sotto assedio nella regione di Donetsk, in Ucraina, Sergey Orlov in un’intervista a Forbes Ucraina, aggiungendo che a causa degli attacchi russi l’80-90% degli edifici è stato distrutto o danneggiato”.

“Le infrastrutture quasi non funzionano più – ha detto ancora – e i residenti rimasti, circa 350-400mila, soffrono per la carenza d’acqua e per l’assenza di riscaldamento: la città ha un disperato bisogno di un corridoio umanitario e di evacuazione. L’ultimo convoglio umanitario in arrivo è fermo da quattro giorni perché i russi non gli permettono di entrare in città.
“L’esercito russo – ha concluso il vice sindaco – si rende conto che non potrà esserci vittoria nello scontro diretto con l’esercito ucraino e quindi sta cercando, attaccando civili e infrastrutture, di costringerci ad arrenderci. Non sono in guerra con l’esercito ucraino, ma con la popolazione”.

ORE 9.15 – L’Ucraina spera in “nove corridoi umanitari” per l’evacuazione dei civili dalle città, anche da Mariupol. Secondo la vice premier Iryna Vereshchuk, “per oggi sono stati concordati nove corridoi” e l’obiettivo è mandare “da Zaporizhzhia a Mariupol un cisterna con il carburante per le auto private” in modo che i civili possano lasciare l’area. Le autorità ucraine puntano anche a “consegnare cibo e medicine a Hostomel, Bucha, Semypolky, Markiv e Opanasove”, nella regione di Kiev.
Stando alla Vereshchuk sono previsti per oggi “corridoi da Borodjanka a Zytomyr, da Mariupol a Zaporizhzhia, da Shevchenkove a Brovary e da Kharkiv a Vovchansk”.

ORE 9.05 – Le forze russe affermano di aver colpito e distrutto un deposito di missili e munizioni a Sarny, nella regione di Rivne, nell’Ucraina Occidentale. Lo riporta il Guardian.

ORE 9.04 – “Riteniamo che l’aggressione militare sia stata assolutamente ingiustificata” e “non possiamo volgere le spalle al popolo ucraino che vuole esercitare il legittimo diritto alla difesa. Quindi siamo conseguenti: aiuti umanitari, sanzioni e anche, attraverso l’Unione europea, aiuti militari. Quest’ultimo passaggio forse è quello più sofferto per noi, quello più delicato. Siamo consapevoli però che questi aiuti militari non sono finalizzati a mettere nelle mani degli ucraini strumenti di offesa ma semplicemente per esercitare il diritto alla difesa”. Lo ha dichiarato, ai microfoni di Radio anch’io, il leader M5S ed ex premier Giuseppe Conte.

ORE 9.03 – Si aggraverebbe il bilancio delle vittime nella città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Secondo il governatore della regione, Viacheslav Chaus, qui ieri 53 persone morte a causa dei bombardamenti russi. “Stiamo subendo pesanti perdite, ieri sono stati uccisi 53 cittadini”, ha affermato Viacheslav Chaus in un video diffuso su Telegram.

ORE 9.02 – La guerra in Ucraina colpisce anche le navi panamensi nel Mar Nero: secondo la Reuters, ripresa dall’agenzia ucraina Unian, le forze aeree russe dal 24 febbraio hanno sparato contro tre imbarcazioni sotto la bandiera di Panama: la Namura Queen, la Lord Nelson e la Helt. Una di queste è affondata mentre le altre due necessitano di riparazioni.

“Sappiamo che tre delle nostre navi sono state attaccate da missili russi, ma tutti i membri dell’equipaggio sono al sicuro, abbiamo avuto danni materiali”, ha detto Noriel Arauz, amministratore dell’Autorità marittima di Panama, aggiungendo che nel Mar Nero ci sono altre dieci navi ammiraglie panamensi che non possono lasciare la regione a causa della marina russa.

ORE 8.44 – “Quando Osama bin Laden ha attaccato le Torri Gemelle è stato subito bollato come terrorista numero uno al mondo, ovvero un ‘most wanted’. Quello che stanno facendo i russi è la stessa cosa, ovvero terrorismo nelle città occupate ad esempio. A Mariupol ci sono 300 mila persone tenute in ostaggio, muoiono migliaia di civili, vengono presi in ostaggio sindaci e membri dei consigli comunali o addirittura uccisi”. Lo ha detto in un’intervista a La Stampa Iryna Andriivna Vereshchuk, vicepremier ucraina e ministro per la reintegrazione dei territori occupati. “Sempre a Mariupol è stato occupato un ospedale con 400 malati e da lì i russi attaccano le forze ucraine che non possono rispondere – ha affermato – Questi sono atti di terrorismo, mente Biden ancora tentenna e non chiama Putin col suo nome ovvero, terrorista”. Questo, ha accusato, “dimostra grande debolezza della posizione e del ruolo del presidente americano”.

ORE 8.32 – “La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell’Europa”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della giornata dell’Unità nazionale.

ORE 8.22 – Olaf Scholz, Emmanuel Macron, Joe Biden, Boris Johnson e gli altri leader europei dovrebbero recarsi nella capitale ucraina Kiev come gesto di solidarietà e per guardare negli occhi donne e bambini, aiutarli a salvarsi e a salvare la loro indipendenza. Lo ha detto alla Bild il premier polacco, Mateusz Morawiecki, insistendo sulla battaglia degli ucraini per i valori dell’Europa e del mondo occidentale.

Morawiecki è stato a Kiev martedì con i premier di Repubblica Ceca e Slovenia, arrivati in treno nella città, per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Andriy Melnyk, ambasciatore ucraino in Germania, ha parlato di una visita che “ha dato coraggio alla popolazione”. E in dichiarazioni a Bild Live, Melnyk ha detto che “sarebbe bello se il cancelliere Scholz si recasse a Kiev per vedere la distruzione e farsi un’idea di quello con cui le persone hanno a che fare”.

ORE 8.03 – La Russia è accusata di aver attaccato nella notte la città di Merefa, nella regione di Kharkiv. Secondo le notizie riportate da The Kyiv Independent, la località, con 21.500 abitanti, è stata colpita intorno alle 3.30 di notte, ora locale, da un attacco aereo che ha danneggiato una scuola e un circolo.

ORE 7.54 – La Russia ha già superato “tutte le linee rosse”, mentre “i negoziati” tra Kiev e Mosca, che “sono ancora in corso”, sono “abbastanza difficili” e con l’invasione dell’Ucraina la Russia potrebbe aver già iniziato una terza guerra mondiale. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista nelle scorse ore alla Nbc dopo l’intervento al Congresso degli Stati Uniti. “Nessuno sa se possa già essere iniziata”, ha affermato, ribandendo che il popolo ucraino è “invincibile” e affermando che “qualsiasi guerra potrebbe essere conclusa al tavolo dei negoziati”.
“Se lanciano deliberatamente questi missili contro asili, scuole o università questo significa superare ogni linea – ha affermato – Cos’altro dovremmo aspettare? Lasciare che i russi uccidano 200, 300 o 400 bambini?”.
“Le forze russe possono occupare il territorio, ma non possono prendere la dignità e l’amore dell’Ucraina per il suo Paese – ha incalzato – Anche quegli insediamenti che sono stati ridotti in macerie dall’artiglieria russa, anche quegli insediamenti non sono stati conquistati dai russi”.

ORE 7.16 – Nel teatro della città ucraina di Mariupol, obiettivo dell’attacco russo denunciato dalle autorità ucraine, si erano rifugiate più di 1.000 persone. Queste le notizie diffuse su Telegram dal sindaco, Vadim Boichenko, che denuncia “un’altra tragedia”. Secondo Human Rights Watch “centinaia di civili” avevano trovato riparo nel teatro, obiettivo – stando agli ucraini – di un attacco russo, mentre la Russia ha negato ogni responsabilità puntando il dito contro il battaglione Azov.

ORE 7.12 – Almeno una persona sarebbe rimasta uccisa e altre tre sarebbero rimaste ferite nella capitale ucraina Kiev dove intorno alle 5 ora locale rottami di un missile abbattuto hanno colpito un palazzo nel distretto di Darnytskyi. Lo hanno riferito i servizi d’emergenza ucraini, come riporta la Bbc che parla di decine di persone evacuate dall’edificio.

ORE 7 – Human Rights Watch (Hrw) ha denunciato “l’attacco russo” al teatro della città ucraina di Mariupol, utilizzato come rifugio da “centinaia di civili” e nel cui cortile, secondo immagini satellitari, una scritta segnalava la presenza di “bambini”. Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, ha detto a Hrw che al momento non è chiaro se vi siano vittime tra i civili. “Fin quando non ne sapremo di più non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nella zona del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili”, ha dichiarato Belkis Wille di Hrw, denunciando “serie preoccupazioni” rispetto a quale fosse l’obiettivo previsto “in una città in cui i civili sono già sotto assedio da giorni e le telecomunicazioni, la corrente, l’acqua e il riscaldamento sono quasi del tutto interrotti”. Ieri, poche ore prima dell’attacco, Human Rights Watch aveva parlato con più di una decina di abitanti di Mariupol fuggiti dalla città il giorno precedente e arrivati a Zaporizhzhia. Un medico ha riferito di essersi recato nel teatro prima di lasciare la città e ha confermato che c’erano tra i 500 e gli 800 civili. Un’altra persona, che ha raccontato di aver portato varie volte aiuti nel teatro, ha parlato della presenza di 500-700 civili. “Sferrare un attacco contro un obiettivo civile è severamente proibito, così come lo sono gli attacchi indiscriminati e gli attacchi con effetti sproporzionati contro i civili, possono essere crimini di guerra”, ha sottolineato l’organizzazione con l’appello alle parti che “devono permettere l’accesso umanitario”.

(AdnKronos)

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