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Il presidente del Consiglio incaricato dal presidente Mattarella, Roberto Fico, inizia ufficialmente il suo mandato esplorativo in questo ultimo sabato di gennaio. Il presidente della Camera, cercherà una maggioranza con le forze che già componevano il precedente governo (il Conte bis), ma la strada sembra essere in salita. Da oggi pomeriggio cominceranno le consultazioni ed entro martedì dovrà avere chiaro quali sono i risvolti di questo mandato, poi salirà a riferire all’inquilino del Quirinale e li sapremo, in base agli elementi forniti dalla terza carica dello Stato al Quirinale, cosa intenderà fare Mattarella per risolvere la crisi.

Intanto seguiamo anche oggi la giornata politica in tempo reale con le news fornite da AdnKronos


—— TIMELINE ——


21.09 – “Abbiamo ribadito pieno e leale sostegno per una ripartenza con un governo presieduto da Giuseppe Conte”. Così il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. “Non abbiamo posto veti sui nomi. Chiediamo però che anche le altre forze politiche si comportino di conseguenza. Non è accettabile che ci sia una parte che ha diritti e doveri e si muove con responsabilità, e altri che sembrerebbero avere solo diritti alla critica. In una coalizione si sta in spirito leale e nella ricerca di soluzioni condivise”, ha aggiunto.

20.30 – Terminata con l’uscita della delegazione di LeU la prima giornata di consultazioni del Presidente incaricato Roberto Fico.

20.01 – La delegazione di Liberi e Uguali è arrivata dal presidente incaricato Roberto Fico

Camera dei Deputati


20.00 – Terminato colloquio Italia Viva. Renzi: “Serve un metodo condiviso e un documento scritto. Questa non è una crisi che nasce da antipatie, ma dalle richieste dei cittadini, e noi siamo pronti a fare la nostra parte. Preferiamo la soluzione di un governo politico rispetto a un governo istituzionale, ma siamo disponibili anche un governo anche istituzionale”. Queste le parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi dopo il colloquio. “Questa non è un crisi che nasce dai caratteri, dalle simpatie o antipatie, ma dalle risposte ai cittadini. Noi siamo pronti a fare la nostra parte su un documento scritto”. “Non servono riunioni notturne fino all’alba o emendamenti fatti di notte, ma serve un metodo condiviso e un documento scritto”. “Conte? Abbiamo sempre detto che i nomi arrivano dopo i contenuti”, con Fico “non abbiamo discusso di nomi. Sono importanti ma arrivano alla fine”.

“Abbiamo chiesto al presidente Fico di ringraziare da parte nostra il presidente Mattarella per la sua scelta di dare un mandato esplorativo che permette alle forze politiche della maggioranza uscente di fare ciò che Iv chiede da tempo, lavorare sui contenuti”. “Vogliamo un governo politico ma non a tutti i costi” conclude.

20.00 – “Nessuna programmazione speciale su Rai1 Rai2 Rai3 sulle consultazioni del presidente Fico con i partiti. Telespettatori costretti a seguire le tv commerciali. A che serve allora pagare il canone? Questo è servizio pubblico? Incredibile violazione del Contratto di Servizio”. Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

19.58 – “Auspichiamo che la nuova squadra di Governo che il MoVimento 5 Stelle esprimerà sia costruita tenendo conto del peso del consenso elettorale ottenuto alle ultime elezioni politiche” nel Sud Italia e dunque “che gli eletti nel Mezzogiorno ricoprano ruoli apicali di governo in ministeri funzionali proprio al rilancio economico del nostro meridione”. E’ la richiesta avanzata da un gruppo di senatori meridionali del M5S, riunitosi nelle scorse ore. Nel Recovery Plan, osservano gli stessi senatori, “tra gli intenti dichiarati dall’Unione Europea, si sottolinea proprio l’importanza di usare tale piano soprattutto per coprire il gap tra le regioni”. “E’ evidente dunque che per i prossimi anni sia prioritario dedicarsi a garantire coesione sociale tra regioni del nord e quelle del sud Italia, perché fondamentale per il bene dell’intero nostro paese”, ragionano i pentastellati.

19.52 – La delegazione di Liberi e Uguali composta dal Presidente del gruppo Federico Fornaro e dalla vicepresidente Rossella Muroni e’ giunta a Montecitorio per le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico.

19.52 – “A Montecitorio per le consultazioni con il presidente Roberto Fico. Prosegue il confronto per la verifica di una maggioranza politica in parlamento. E ancora una volta ribadiamo: per Italia Viva la priorità è l’interesse del paese”. Lo scrive Teresa Bellanova su Twitter.

19.46 – “Le condizioni difficili del Paese richiedono azioni urgenti. Bisogna fare presto. Il confronto non può mancare, ma oggi più di ieri occorre dare risposte alle preoccupazioni quotidiane delle persone. E’ il tempo della responsabilità e dell’unità”. Lo scrive Graziano Delrio, presidente dei deputati Pd, su Twitter.

19.46 – “Ripartire dai tavoli tenuti lo scorso dicembre come base per elaborare un cronoprogramma dettagliato e certo, come tempi e modalità, che le forze che comporranno la maggioranza si impegneranno a sottoscrivere pubblicamente”. Così il capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa, in merito a quanto rappresentato, dalla delegazione 5 Stelle, al presidente della Camera, Roberto Fico.

“Bisogna mettere da parte in maniera definitiva quei temi divisivi, spesso posti in maniera strumentale, che hanno quasi monopolizzato la discussione all’interno della maggioranza negli ultimi tempi, quando le priorità dei cittadini sono ben altre – continua Crippa – Per questo è necessario fare presto e dare al Paese un governo che possa marciare a regime: in un periodo di crisi sanitaria, economica e sociale, sarebbe veramente imperdonabile prendere ancora tempo”, conclude.

19.24 – “È sacrosanta la richiesta, che Zingaretti ha rivolto a tutte le forze politiche consultate dal Presidente Fico, di mettere in campo il necessario spirito costruttivo per superare questa fase così delicata per l’Italia. Costruire insieme un programma di legislatura è fondamentale per permettere agli italiani di guardare la futuro con fiducia”. Così il Vice Ministro dell’Interno Matteo Mauri, esponente dell’Area politica del Partito Democratico “Fianco a Fianco”.

19.13 – “C’è l’esigenza di tutte le forze progressiste di concorrere in modo costruttivo -come ha fatto Sinistra Italiana in questi mesi- alla realizzazione di un percorso per la costruzione di un campo politico che è quello che ha retto fino a qui il governo Conte”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, al congresso di Sinistra Italiana. “Penso che noi oggi abbiamo una difficile missione, quella di rimettere il dentifricio nel tubetto perchè senza la capacità di ricostruire un campo popolare alla base di una sinistra del futuro credo non ci sia la possibilità di riassorbire il populismo. E la discussione che voi fate è tutt’altro che irrilevante. Uno dei motivi per cui non si è riusciti a fermare il populismo è stata anche la mancanza di una critica radicale”.

In questa riflessione “io credo che ci siano ruoli diversi ma una comune missione: saper tenere insieme forze riformiste e più radicali. Questa è la condizione per evitare che il malessere cresciuto in questi anni, alla fine siano preda del populismo”. Per Orlando “radicalità e riformismo sono da intrecciare”.

19.07 – “Tanti ricorderanno come un paio d’anni fa, ancora scossi dalla tragedia del Ponte Morandi, si sia rimasti esterrefatti dal cedimento di parte della volta della galleria Bertè, a pochi km da Genova, con miracolosamente nessuna vittima perché le automobili in transito riuscirono ad evitare massi e detriti sulla sede stradale. Purtroppo – ha detto in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Genova il Procuratore Generale della Corte d’appello del capoluogo ligure – la rete autostradale e stradale della Liguria è frequentemente interessata da queste vicende, con conseguenti indagini per il reato di disastro colposo”. Così Nicola Morra, senatore M5S e presidente della Commissione Antimafia.

“Oltre al crollo della galleria Bertè, il PG ha ricordato il crollo del viadotto Madonna del Monte sull’autostrada Savona-Torino, su cui indaga la Procura di Savona che ha chiesto l’archiviazione, e il crollo del ponte di Albiano Magra, per il quale sta procedendo la Procura di Massa. Se un nuovo Governo dovesse nascere, dovrà affrontare di petto la questione della revoca delle concessioni autostradali. E dovrà procedere sapendo usare sia il bisturi che l’accetta, perché in alcune situazioni il bisturi è inadeguato e ci vuole necessariamente l’accetta”, conclude Morra.

18.57 – “Anche se dal punto di vista teorico nulla impedisce l’incarico a un diverso esponente politico che quindi resta comunque un’ipotesi sul campo appare al momento poco realistico immaginare una riedizione della stessa maggioranza con un altro premier, magari dopo una serie di estenuanti tentativi affidati a varie personalità”. Lo sottolinea l’agenzia dei Vescovi Sir riflettendo sul delicato momento relativo al mandato esplorativo affidato da Mattarella al presidente della Camera Fico.

“Il passaggio odierno – rileva il Sir – è molto delicato innanzitutto per la drammaticità della situazione sociale in cui si colloca e poi, a livello politico, per le ripercussioni delle scelte compiute o da compiere all’interno degli stessi partiti che saranno interessati dai colloqui di Fico. Si tratta di capire se, superati i veti nei confronti di Italia Viva da parte delle altre forze della coalizione, sarà rimosso anche il veto sostanziale di Matteo Renzi nei confronti di Giuseppe Conte”.

“Di sicuro – osserva l’agenzia dei Vescovi – il Quirinale ha bocciato la suggestione, che si era riaffacciata, di riprovare la conta in Parlamento senza un accordo politico: un tentativo è stato fatto, era un’opzione che il presidente del Consiglio in carica aveva nella sua autonoma disponibilità, ma l’operazione è fallita e sarebbe da irresponsabili azzardare un bis. Il Paese, infatti, ha bisogno di avere “presto” un governo “con adeguato sostegno parlamentare”, ha puntualizzato Mattarella, sottolineando con forza le tre emergenze – sanitaria, sociale ed economica – che hanno investito il Paese e che richiedono “immediati provvedimenti” dell’esecutivo. Sostegno parlamentare che semmai potrebbe essere allargato (a questo sembra alludere l’espressione “a partire” dai gruppi che appoggiavano il governo dimissionario) e che comunque deve assicurare un governo all’altezza delle tre emergenze e della collocazione dell’Italia nella Ue”.

Nella dichiarazione al termine delle consultazioni il capo dello Stato, annota il Sir, “non ha mancato di ricordare le “grandi risorse predisposte dall’Unione europea” e la necessità di un loro utilizzo “rapido ed efficace”. E questa la questione fondamentale che spiega molto dei processi politici in atto e degli schieramenti possibili e auspicabili”.

18.55 – Via gli argomenti divisivi, avanti con i temi concreti che servono ai cittadini, stilando un cronoprogramma chiaro che arrivi fino a fine Legislatura insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il nostro capo politico Vito Crimi è stato molto chiaro, serve ripartire dai tavoli aperti. Adesso è necessario ricompattare la maggioranza e andare avanti. Ci aspetta la sfida del recovery plan e degli oltre 200 miliardi dell’Europa per rilanciare l’Italia. Il MoVimento 5 Stelle c’è e non si tirerà indietro di fronte a questa sfida”. Così, in una nota, il vicepresidente del gruppo Movimento 5 Stelle al Senato Gianluca Ferrara.

18.53 – “È appena terminato a Montecitorio l’incontro della delegazione Pd con il Presidente Fico. All’Italia serve un governo stabile fino al 2023 con lo stesso Presidente del Consiglio e con la stessa maggioranza. #crisidigoverno”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci.

18.52 – “In questo momento serve un governo, guidato da Giuseppe Conte, che sia coeso ed operativo nel più breve tempo possibile, che lavori ad un cronoprogramma definito e che metta al centro la tutela della salute dei cittadini e la ripresa economica. Bene ha fatto il nostro capo politico Vito Crimi a ribadire che bisogna abbandonare i temi divisivi come il Mes. Il Movimento 5 Stelle è pronto a rispondere in fretta alle necessità del Paese”. Così, in una nota, la vicepresidente del gruppo Movimento 5 Stelle in Senato Mariolina Castellone.

18.40 – Italia Viva è arrivata per il colloquio con il Presidente incaricato Roberto Fico

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18.39 – La delegazione del Partito Democratico ha terminato il colloquio con il Presidente della Camera nonché Presidente incaricato da Mattarella di sondare se esiste una maggioranza per formare un nuovo governo

“Abbiamo ribadito al presidente Fico la disponibilità del Pd a contribuire con grande determinazione alla scrittura di un programma di fine legislatura per l’Italia”, ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al termine dell’incontro della delegazione dem con il presidente Roberto Fico. Un “lavoro collegiale” con la “maggioranza che ha sostenuto Conte nel suo secondo mandato e quelle forze che hanno dato la fiducia sia alla Camera che al Senato”. Questo “compito e obiettivo di costruire un programma di fine legislatura crediamo sia in assoluta sintonia con la voglia degli italiani di guardare al futuro con speranza e fiducia”. “Quello che abbiamo sempre fatto in questi mesi e anche ora, è far prevalere il bene comune del Paese e crediamo che questo coincida con la necessità di un governo con un programma chiaro di fine legislatura”.

18.32 – “Le parole di Vito Crimi sono chiare: quel che serve al più presto al paese è una maggioranza che abbia ben chiare le priorità. Serve indicare un cronoprogramma al quale le forze politiche aderiranno pubblicamente e si atterranno con lealtà da qui a fine legislatura. Il Paese non può attendere oltre”. Lo dichiara in una nota Riccardo Ricciardi, vicecapogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera.

18.22 – “Come ha ricordato il presidente Mattarella, la pandemia e le opportunità che il Paese ha davanti, impongono alle forze politiche la necessità di fare in fretta e dare sicurezze al Paese”, ha detto ancora il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al termine dell’incontro della delegazione dem con il presidente Fico. “Noi pensiamo che sia possibile farlo, che ci siano le condizioni per farlo e il Pd ancora una volta farà di tutto per raggiungere questo obiettivo”.

“Vediamo l’occasione del patto di legislatura come un’occasione non per tornare all’Italia pre-pandemia ma per ricostruire questo Paese dando agli italiani fiducia e speranza. Noi faremo di tutto per essere leali e coerenti con questo obiettivo, ci permettiamo di fare un appello affinché tutti lo siano perché a questo punto non si può davvero sbagliare”, ha aggiunto il dem.

18.18 – “Abbiamo ribadito al presidente Fico la disponibilità del Pd a contribuire con grande determinazione alla scrittura di un programma di fine legislatura per l’Italia”. Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al termine dell’incontro della delegazione dem con il presidente Roberto Fico. Un “lavoro collegiale” con la “maggioranza che ha sostenuto Conte nel suo secondo mandato e quelle forze che hanno dato la fiducia sia alla Camera che al Senato”. Questo “compito e obiettivo di costruire un programma di fine legislatura crediamo sia in assoluta sintonia con la voglia degli italiani di guardare al futuro con speranza e fiducia”. “Quello che abbiamo sempre fatto in questi mesi e anche ora, è far prevalere il bene comune del Paese e crediamo che questo coincida con la necessità di un governo con un programma chiaro di fine legislatura”.

18.14 – “Una maggioranza litigiosa e inconcludente, che ha portato il Paese sul lastrico e sta mettendo a rischio le risorse del Recovery Fund, ha chiesto di poterci riprovare. Un ‘ritenta sarai più fortunato’ che è francamente poco comprensibile per gli italiani. Anche perché la domanda sorgerebbe spontanea: ma se dovevano tornare al punto di partenza non potevano telefonarsi prima ed evitare questa irresponsabile perdita di tempo?”. Lo domanda Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “La verità è che il Paese avrebbe bisogno di una forte discontinuità e di una guida salda e autorevole: chi non ha saputo predisporre un Piano nazionale di ripresa e resilienza attendibile, chi ha fallito nel predisporre il piano vaccini, chi non è riuscito a dare risposte vere alla crisi economica, non avrebbe diritto ad una seconda chance. Neanche spostando qualche casella o aumentando il numero di ministri e sottosegretari, ci sarà la svolta necessaria al Paese. Prima lo capiscono e meglio è”, conclude Gelmini.

18.12 – “La maggioranza che ha messo il Paese in ginocchio senza un piano vaccini e con l’economia a rotoli ricomincia esattamente da dove aveva lasciato: dalle liti e dalle divisioni. Davanti all’esploratore Fico va in scena una commedia già vista: no Mes, sì Mes, forse Mes. I 5stelle parlano di “temi divisivi” e addirittura di “temi provocatori”: come se l’emergenza sanitaria fosse un tema provocatorio e divisivo. Insomma, niente di nuovo sotto il sole, se non la tragica riproposizione dell’immaturità di una maggioranza che non fa il bene del Paese”. Lo dichiara in una nota Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.

17.55 – “Io non mi metto a seguire la vita delle cose che faccio. Ognuno ha il diritto di rispondere come vuole. Certo in questo momento, lo sappiamo, qualsiasi cosa provoca schieramenti deliranti, soprattutto sui social. La satira è satira e se non suscitasse alcunché non avrebbe senso. Purtroppo, però, accade nel 90% dei casi. Ormai siamo abituati a questa correttezza un po’ stupida”. Il vignettista de Il Fatto Quotidiano, Riccardo Mannellli, commenta con l’Adnkronos le reazioni social alla sua vignetta di oggi su Matteo Renzi (sotto la foto caricaturale del leader di Iv compare la scritta ‘In caso di disastro sputare qui’).

“Se la satira non ca**.. fuori dal vaso. Non è satira. Ci sono tante forme artistiche diverse, ma la caratteristica della satira è questa da sempre. Se la satira non è eccessiva, se non la fa di fuori, non è satira – dice Mannelli – Non è per fare il volgare per forza, ma è nello specifico della volgarità che la satira trova un modo di esprimersi. La satira prescinde da certe correttezze, è nata per questo. Non ha niente a che fare con l’umorismo o con altre cose che riguardano la risata. La satira è una forma artistica anche moralizzatrice”.

“E’ così evidente che la satira è rivolta al personaggio, al ruolo e alle scelte pubbliche e non alla persona. Chi fa finta di indignarsi – osserva Mannelli – è perché va di moda fare questo quando si attacca qualcuno cui si pensa di appartenere. Il ruolo satirico è proprio questo, smitizzare. Non si attacca la persona in sé, ma la persona in quanto incarna un ruolo e fa scelte legate a quel ruolo. La satira è uscire da una certa logica dialettica e di conformismo, lontano dai tabù”.

17.53 – “Occorre riprendere in tempi rapidi le riforme costituzionali: quella cornice di leggi, intorno al taglio dei parlamentari, che dovevano essere realizzate e che a un certo punto hanno avuto uno stop”. Così Vito Crimi, capo politico del M5S, dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico.

17.39 – In corso l’incontro tra il presidente Roberto Fico e la delegazione Pd con Nicola Zingaretti, Andrea Orlando, Valentina Cuppi e i capigruppo.

17.37 – “Stiamo assistendo al tentativo di far rinascere l’ennesimo governo debole e rissoso. Non si illudano, perché, come insegna un noto principio della matematica, invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Non serve un governo incapace di essere autorevole e dare certezze a famiglie e imprese. Non è di governicchi che ha bisogno l’Italia, men che meno in questa fase difficile”. Lo afferma il presidente di Noi con l’Italia e vice presidente del gruppo Misto alla Camera, Maurizio Lupi.

17.21 – La delegazione del Partito Democratico è arrivata dal Presidente Fico per il giro di consultazioni.


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17.20 – Dopo il colloquio con il Presidente Fico, Vito Crimi si è presentato presso la Sala della Regina alla Camera per parlare con i giornalisti. Ha ribadito che la scelta del MoVimento è quella di un altro incarico a Giuseppe Conte. Non ha risposto ad alcuna domanda:

“Abbiamo posto l’esigenza che si lavori a un cronoprogramma dettagliato nei temi e nei tempi, che dia una indicazione certa del lavoro che questo governo dovrà svolgere”, ha sottolineato il capo politico M5S Crimi, al termine delle consultazioni . “Un percorso – ha rimarcato il reggente grillino – che dovrà essere pubblicamente sottoscritto da tutte le forze politiche che intendono partecipare”. “Abbiamo ribadito che la scelta del presidente Conte come guida del governo è per noi indiscutibile, ha quindi aggiunto Crimi, sottolineando: “E’ su quella figura che riteniamo si possa ancora costruire un grande lavoro. Abbiamo chiesto di rappresentare alle altre forze politiche che siano accantonati i temi provocatori, utilizzati in alcuni casi in maniera strumentale, come la questione del Mes” e “abbiamo chiesto che vengano tolti questi temi dall’agenda e che ci si concentri questioni su cui c’è un sentire comune. Siamo pronti ad affrontare questa sfida con tutte le forze che hanno composto la maggioranza e a partire da loro dare al Paese un governo che sia operativo il più presto possibile”.



16.26 – “Di fronte alla durezza e ai pericoli della realtà, la proposta di un governo di salute pubblica, è stata quella che noi di Cambiamo abbiamo lanciato fin dall’inizio della crisi. Ci troviamo per questo perfettamente d’accordo con quanto affermato da Mara Carfagna. Oggi, dopo le consultazioni alle quali il centrodestra ha partecipato coraggiosamente unito, sul tavolo della crisi c’è un’altra proposta. Non è tempo perduto, però, che nel centrodestra si continui a riflettere su ciò che serve all’Italia, nel caso che l’esplorazione del presidente Fico non dovesse andare a buon fine”. Lo ha detto il senatore di Idea-Cambiamo, Gaetano Quagliariello, commentando, in una dichiarazione all’Adnkronos, le argomentazioni della vice presidente della Camera, Mara Carfagna, sull’opportunità offerta al centrodestra di impegnarsi congiuntamente per un governo di “salvezza nazionale” che dovrebbe essere affidato alla guida di Mario Draghi.

16.16 – “Se il Movimento 5 Stelle ieri avesse messo dei veti avrebbe ostacolato il presidente Conte. La sua figura invece può traghettare tutti noi fuori da questa crisi politica. Dobbiamo concentrarci sui due anni che restano a questa legislatura e partire dai punti programmatici e da un’agenda di governo: dobbiamo spendere i 209 miliardi del Recovery Fund e dall’altra parte servono misure di rilancio istituzionale, quindi con una legge elettorale e percorsi di riforma da condividere il più possibile con tutto l’arco parlamentare”. Così il capogruppo alla Camera Davide Crippa ai microfoni di SkyTg24

16.06 – “Non è mia competenza intervenire nel dibattito nazionale politico italiano che rispetto come quello di tutti gli altri paesi. La stabilità dell’Italia è la stabilità dell’Ue, come è il caso della Germania o della Francia o di altri paesi. Ci auguriamo che si trovi una soluzione in modo da poter affrontare insieme nella stabilità le grandi sfide per uscire dalla crisi sanitaria, mettere in opera il piano di rilancio che accompagnerà fortemente lo sviluppo dell’Italia, insomma le tante sfide davanti a noi”. Ad affermarlo è Michel Barnier, negoziatore capo europeo per l’uscita del Regno Unito dalla Ue, in un’intervista a Rai Radio1 a Caffè Europa condotto da Tiziana Di Simone.

16.01 – La delegazione M5S, composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo e vice capigruppo di Camera e Senato, è a Montecitorio per le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. Il colloquio è iniziato alle 16.


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15.39 – “Il Presidente Mattarella sta dimostrando, ancora una volta, saggezza ed equilibrio. Il presidente Fico ha davanti a sé un impegno di grande importanza e sa di poter contare sul convinto sostegno del Partito democratico, per portare a termine con successo il suo incarico esplorativo”. Lo afferma Andrea De Maria, deputato Pd e coordinatore dell’area politica ‘Fianco a Fianco’.

“Un nuovo patto di maggioranza di legislatura e il rilancio della azione di governo – aggiunge – sono priorità che il Pd aveva posto già prima della crisi e che ha ribadito il segretario Zingaretti nella sua relazione nell’ultima Direzione nazionale del Partito democratico, con il sostegno di tutto il nostro gruppo dirigente, che sta dimostrando grande unità in questi giorni critici per il Paese. Ora è il momento per tutte le forze politiche che sostenevano il governo prima della crisi di dimostrare serietà e responsabilità”.

15.38 – Questa mattina si è riunito il think tank dei parlamentari di “Parole Guerriere” per fare il punto sulla crisi di governo in atto. Le parole d’ordine emerse sono state: compattezza, identità e condivisione. “Le uscite irresponsabili – si legge in una nota – minano la forza del M5S nelle delicate trattative che sono in corso e che toccano da vicino il futuro dell’Italia in piena crisi sanitaria, sociale ed economica. La linea comune si basa sulla consapevolezza che compatti possiamo essere protagonisti nel nuovo Esecutivo per continuare a dare risposte ai cittadini. Esecutivo che dovrà nascere forte di un MoVimento 5 Stelle decisivo sui temi identitari che coincidono con le sei missioni del Recovery Plan”.

“Dobbiamo assicurare sostegno alle imprese in difficoltà che ancora aspettano adeguate risposte ad una tragedia come quella della pandemia che le ha messe in crisi. Una particolare attenzione andrà rivolta al Mezzogiorno d’Italia, del cui sviluppo abbiamo la responsabilità essendo stato trascurato negli investimenti. Ogni euro investito al Sud è un moltiplicatore di sviluppo per l’intero Paese. Persone con una chiara identità M5S dovranno rivestire ruoli chiave a garanzia del rispetto di questi propositi. Parole Guerriere è leale e coeso perché consapevole del ruolo che ha nella definizione della strategia del nuovo patto di legislatura. Il gruppo di parlamentari di Parole Guerriere si farà portavoce di queste istanze presso coloro i quali siederanno ai tavoli delle trattative di Governo in rappresentanza del M5S”.

15.34 – La delegazione del Partito Democratico che incontrerà il presidente Roberto Fico è composta dal segretario Nicola Zingaretti, dal vice segretario Andrea Orlando, dai capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, dalla presidente del partito Valentina Cuppi.

15.34 – “Fallita la caccia umiliante ai responsabili, la maggioranza si affida adesso al presidente Fico, inviato a esplorare se esistono ancora margini per ricucire lo strappo politico di Renzi. Quale che sarà la conclusione della crisi, è evidente che la frattura politica nel centrosinistra non potrà mai essere ricomposta se non a prezzo di ipocriti abbracci. Il fuoco continuerà a covare sotto la cenere, pronto a riesplodere alla prima occasione. Un esecutivo di ricostruzione e, aggiungo io, di riconciliazione nazionale è la sola strada per riportare il Paese sui binari del proprio futuro e riannodare i fili spezzati della solidarietà e della coesione sociale”. Lo dichiara Daniela Daniela Ruffino (Fi).

15.28 – La delegazione del Movimento 5 Stelle che alle ore 16 si recherà dal presidente della Camera Roberto Fico sarà composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo e vicecapogruppo di Camera e Senato. Lo rende noto il Movimento 5 Stelle.

15.16 – “Il quadro economico tratteggiato da Confindustria per il 2021 conferma le previsioni del Fondo Monetario, con il Pil in forte ribasso rispetto alle previsioni del governo e con i consumi frenati dall’incertezza che spinge anche le famiglie non colpite dalla crisi a rifugiarsi nel risparmio”. Lo scrive in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Il principale volano della ripresa consiste ora in una rapida somministrazione dei vaccini, e in prospettiva nel corretto impiego delle risorse del Next Generation Eu. Ma sia sul piano vaccinale che sul Recovery Plan il governo ha navigato nella nebbia, lasciando una pesantissima eredità che compromette in modo grave il futuro del Paese” conclude Bernini.

15.04 – “Ognuno in questa fase ha commesso errori. Chi per vanità, chi per orgoglio, chi per ingenuità. Per come sono fatto, per la mia esperienza, parole come ‘mai’ e ‘sempre’ vanno usate solo dopo averle provate tutte, dopo aver svolto ogni tentativo di mediazione. E non perché mi impicchi alle parole ma perché mi lego alla convinzione di poter trovare una via d’uscita. Ora partirà la solita lotta tra chi è più duro dell’altro, tra chi è più puro dell’altro ma tutto questo si consuma in parole sui social, in comunicati e veline che durano due ore, non di più. Partiamo da una maggioranza che ha commesso certamente errori, impossibile esserne esenti, a maggior ragione durante una pandemia. Diamole però una seconda possibilità, che la decisione sia rapida: discutiamo di quello che possiamo ottenere o meno ma chiudiamo la partita del Recovery plan e del Piano vaccini. Sono queste le nostre priorità”. E’ quanto scrive su Instagram il deputato M5S Sergio Battelli.

“Non mi piace chi sentenzia dai social senza sapere cosa vuol dire fare dalle scelte reali e non virtuali. Criticare è un diritto e un dovere di tutti, fatelo, ma uscire dalla crisi è un dovere morale che dobbiamo portare a termine a ogni costo. Se ci saremo riusciti lo sapremo fra pochi giorni. Fino all’ultimo ci proveremo, se non ci riusciremo il Capo dello Stato farà le sue scelte”, conclude il presidente della Commissione Politiche Ue di Montecitorio.

14.56 – “È stato dato al presidente della Camera Fico un mandato esplorativo. Lo aiuteremo a svolgere il suo lavoro con convinzione e responsabilità”. Lo afferma il leader del Partito democratico Nicola Zingaretti in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Il Pd ribadisce di indicare Conte come la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari. Egli ha ottenuto già la fiducia piena alla Camera dei deputati e un sostegno amplissimo al Senato”, afferma ancora. Il premier uscente, sottolinea Zingaretti in un post su Facebook, “ha lavorato con noi ed è in grado di garantire equilibrio e una immediata ripartenza. Occorre sviluppare in queste ore quel confronto programmatico richiesto da tutti e che noi ci auguriamo sia franco, approfondito e privo di strumentalità e di confusi diversivi e obiettivi politici”.

“Mantenere la dignità della politica – continua Zingaretti – è un tutt’uno con la ricostruzione di un governo ampio fondato su un programma vincolante e strategico. Se si perde la dignità della politica ogni obiettivo raggiunto nei fatti sarebbe vano”.

14.38 – “Già una crisi di governo in piena pandemia e campagna vaccinale è qualcosa di surreale ed incomprensibile agli occhi dei cittadini. E lo è ancor più una crisi in cui nessuno parla di proposte o contenuti, ma solo di numeri, veti, risentimenti, incarichi”. Lo afferma Enrico Costa, deputato di Azione. “Ma se da questa fase si uscisse con lo stesso premier e la stessa maggioranza e non con un governo più ampio, forte e solido, con personalità all’altezza, i protagonisti perderebbero ogni residua credibilità”, aggiunge Costa.

14.36 – “La minoranza del Paese, perché tale è l’accozzaglia Pd, Leu, Renzi, grillini, si è impossessata della crisi politica. La gestisce un suo esponente che fa l’esploratore, ricevendo soltanto, ovviamente, quelli che dovrebbero spartirsi il potere essendo, lo ribadisco, minoranza nel Paese e non più maggioranza assoluta al Senato. Una crisi privata, un affare riservato a chi non rappresenta la volontà degli italiani ma la occupazione del potere. Un rito raccapricciante che viene gestito con gravi complicità. Un’autentica vergogna”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

“E noi -aggiunge- dovremmo dialogare con questa gente che ha distrutto l’Italia, che non riesce nemmeno a vaccinare i cittadini e che gestisce in questo modo una crisi della politica e della democrazia? Che uno come Fico debba pensare al futuro dell’Italia è già raccapricciante di per sé. Gente senza arte né parte, venuta dal nulla dove presto sarà ricacciata dovrebbe pensare al futuro dell’Italia? Stiamo assistendo a uno spettacolo sconcertante. Al quale bisogna porre presto fine facendo prevalere la libertà e la democrazia”.

14.28 – “La grande sfida è come fare una politica che guardi a lungo termine e che sia capace di ascoltare al tempo stesso i bisogni reali e quotidiani delle persone”. E’ il messaggio del ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, nel suo articolato intervento al seminario “La professione politica”, organizzato da Fondazione Salvatore e Il Sabato delle Idee. “Coniugare la visione del futuro con la capacità” di dare risposte “al bisogno quotidiano è oggi” una sfida “ancora più difficile da affrontare per la grande velocità del cambiamento e dei processi” ha osservato Manfredi ricordando che c’è “la necessità di elaborare un pensiero rispetto ai problemi del mondo, in un tempo della comunicazione disintermediata dai social”. “Alla fine il dubbio che ognuno ha quando governa” è che “con i sondaggi, i social, l’inondazione di umori quotidiani, alla fine si condizionano le scelte e si spinge il decisore a scegliere più in base alla emotività e al consenso che in base” alle esigenze, dunque “come riuscire a coniugare” la necessità quotidiana della lunga visione “è la sfida” da affrontare, ha aggiunto Manfredi che ritiene “ideale pensare che abbiamo politici super competenti” ma sottolinea il suo “grande rispetto per la politica che ha un ruolo di mediazione che il tecnico non sempre ha”.

Il Ministro ha inoltre sottolineato l’esigenza di “competenza”. “Abbiamo bisogno di élite, di persone estremamente competenti, ma un’élite non autoreferenziale che ci ha fatto pagare prezzi troppo alti. Il limite della società non è solo la mancanza di competenza, ma di competenze diffuse fra i cittadini” che è “la migliore garanzia di una democrazia rappresentativa” ha detto ancora Manfredi.

14.16 – “Mi occuperò di alcuni temi in stretta collaborazione con il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, a partire dalla collaborazione con la Presidenza italiana per il G20 che quest’anno viene presieduta per la prima volta dall’Italia”. Ad affermarlo in un’intervista all’Adnkronos è Maurizio Martina, già ministro dell’Agricoltura e ex segretario reggente del Pd, nella sua nuova veste di special advisor della Fao, ovvero vice direttore generale aggiunto. “Il momento clou sarà a ottobre con il vertice dei capi di Stato e di Governo a Roma ma prima – spiega – ci saranno tanti incontri, anche varie ministeriali e, il tema grande che ci si pone, in questo momento, è di avere interlocutori nazionali di governo con i quali lavorare. Il tema della stabilità e della piena operatività del governo è fondamentale”.

“In un momento storico e decisivo come questo tra gestione dell’emergenza, Recovery Fund e responsabilità internazionali legate anche alla Presidenza G20 – aggiunge l’ex ministro dell’Agricoltura – è un tema molto importante e bisogna far presto tenendo conto che l’Italia ha una responsabilità grande quest’anno, proprio perché presiede per la prima volta nella storia il G20. Il mio augurio quindi è che si risolva presto e bene questa situazione”.

La scelta di abbandonare la scena politica non è stata semplice per Martina ma la passione resta. “Penso di poter dare ancora una mano, pur nel rispetto del nuovo incarico, – aggiunge Martina – nel solco dei valori di riferimento che ho sempre avuto”.

14.06 – “Il M5s stelle è compatto nel sostenere Giuseppe Conte. Oggi partiranno le consultazioni con il presidente Fico. Noi cerchiamo di concentrarci sui due anni che mancano alla fine della legislatura. I temi divisivi devono essere lasciati fuori. Pensiamo al Mes, che è uno strumento che viene continuamente sbandierato come essenziale, ma in Parlamento non c’è una maggioranza che lo possa votare. Per cui è un tema che rischia di ingessare la ripresa del dialogo”. Lo ha detto, parlando a Sky tg24, il capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa. “Partiamo dai punti programmatici, dall’agenda del governo e dalle cose che deve fare il governo, con patti chiari. Ci sono 209 mld da spendere del Recovery fund e ci servono misure per poterli spendere efficacemente. Ci servono anche misure per rilanciare le istituzioni, con la legge elettorale e un percorso di riforme importante, misure da condividere il più possibile con tutto l’arco parlamentare”.

Sulle divisioni all’interno del movimento, con senatori che minacciano di non voler votare una riedizione dell’alleanza con Renzi e con Alessandro Di Battista che avverte di essere pronto a lasciare i cinquestelle, Crippa ha concluso: “Il problema serio sarà quello di andare ai tavoli e uscire sconfitti. Noi invece siamo convinti che questo sarà un percorso costruttivo per il M5s”.

“Il MoVimento cinque stelle assicura che lavorerà accanto al Presidente Fico per gestire la delicata fase in cui ci troviamo. Vanno però eliminati i temi che dividono concentrandoci su quelli in comune”, aggiunge.

14.05 – “Il presidente Fico può farcela, come ha dimostrato quando da presidente della Vigilanza Rai nella passata legislatura riuscì a far approvare all’unanimità provvedimenti rivoluzionari come la Newsroom unica per i tg e le norme contro i conflitti d’interessi di agenti e conduttori”. Lo scrive su Twitter il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

14.00 – “La politica in questi tre anni di legislatura è cambiata. Ricordo quando i 5Stelle inneggiavano a Maduro o altre cose improponibili. Oggi la politica del ministro Di Maio è ineccepibile, nel solco dell’Alleanza Atlantica, dell’Europa, del multilateralismo. Quindi anche sul Mes possono cambiare”. Lo ha detto alla trasmissione “L’Ospite” su Sky tg24 il senatore centrista, Pier Ferdinando Casini.

13.40 – “Stanno riproponendo un governo fotocopia per non perdere le poltrone dopo aver aperto una crisi irresponsabile. Gli italiani meritano quanto prima un governo solido, coraggioso e capace di rispondere all’emergenza sanitaria, economica e sociale”. Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, in una dichiarazione al Tg2.

13.25 – “Quando si passerà alla formazione della squadra di governo credo che ci saranno problemi, perché ci sono molte aspirazioni. Non faccio nomi ma credo che alcune viti andranno rinserrate. Alcuni ministri vanno cambiati, altrimenti rischiamo di ritrovarci tra qualche settimana nella condizioni in cui siamo adesso”. Lo ha detto alla trasmissione “L’Ospite” su Sky tg24 il senatore centrista, Pier Ferdinando Casini.

13.10 – “La situazione politica dell’Italia”, con una crisi di Governo scoppiata in piena emergenza pandemica, “è davvero difficile da comprendersi soprattutto per una persona che vive all’estero da quasi 30 anni come il sottoscritto”. Confessa stupore per il clima di incertezza in cui si trova il suo Paese Guido Silvestri, virologo italiano docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, intervistato dall’Adnkronos Salute. “La mia grande speranza – spiega – è che questo stallo si risolva presto”. Ma non solo. Lo scienziato si augura anche “che il nuovo ministro della Salute, chiunque lei o lui sia, capisca che in una situazione emergenziale come questa, in aggiunta ai soliti importanti richiami alla prudenza e all’uso generoso delle restrizioni ai movimenti, è di importanza fondamentale per le istituzioni, Agenzia italiana del farmaco Aifa in primis, mettere il Paese nella posizione di usare nel modo più rapido ed efficace possibile le armi che la scienza ci offre per sconfiggere o comunque limitare la pandemia”. “Nel caso degli anticorpi monoclonali questo non è stato fatto – insiste Silvestri – e sarebbe bene che, invece di arrampicarsi sugli specchi per giustificare scelte e atteggiamenti sbagliati nel passato, chi di dovere si adoperasse per iniziare rapidamente la sperimentazione. Ripetiamo ancora una volta: meglio tardi che mai, e adesso muoviamoci davvero”.

13.01 – Se la crisi finisce così Renzi ne esce rafforzato, al di là dei suoi meriti. Le elezioni sono ogni 5 anni, quindi si vedrà come andranno a finire. Renzi è stato assistito dalla dea fortuna e la fortuna di Renzi è stato Conte, che si è messo a cercare i responsabili. Se Conte non fosse stato mal consigliato sui responsabili e non si fosse avventurato in questa ricerca frenetica, che lo ha ridicolizzato – vedi il caso Vitali – Renzi oggi sarebbe più debole e probabilmente avrebbe avuto molti più dissensi dentro Iv”. Lo ha detto alla trasmissione “L’Ospite” su Sky tg24 il senatore centrista, Pier Ferdinando Casini. “Invece in queste condizioni chi ha intronizzato Renzi è stato Conte. La mancata gestione intelligente della crisi ha rimesso Renzi al centro del villaggio, come ha efficacemente detto anni orsono l’allenatore della Roma, Rudi Garcia”, parlando della vittoria dei giallorossi in un derby contro la Lazio. “Se dopo aver perso 20 giorni in questa crisi, ricominciamo a discutere il giorno dopo e non ci sono idee chiare sul Mes, sul Recovery fund e così via, allora dopo il danno arriverà la beffa”, ha poi aggiunto Casini.

12.49 – “Le delegazioni potranno rilasciare dichiarazioni alla stampa nella Sala della Regina. In sala le presenze saranno contingentate a causa della emergenza sanitaria e, a tal fine, i giornalisti presenti potranno essere al massimo 18 per ciascuna fase delle consultazioni”. Si legge in una nota della Camera sulla consultazioni del presidente Roberto Fico che partiranno da oggi pomeriggio alle 16. “Di concerto con l’Associazione Stampa Parlamentare, si è scelto quindi di effettuare un sorteggio tra le testate che abbiano iscritti all’Associazione stessa. La copertura audiovisiva sarà garantita dalla Camera dei Deputati, attraverso le immagini messe a disposizione sulla webtv e sul canale satellitare. L’Ufficio stampa della Camera dei deputati, inoltre, fornirà a tutte le testate e a tutti gli operatori che ne faranno richiesta fotografie e riprese video delle delegazioni e metterà a disposizione questi materiali sui propri social network”.

12.48 – Le consultazioni con le forze politiche da parte del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, si svolgeranno a partire dalle ore 16 di oggi e secondo il seguente calendario. Si legge in una nota della Camera.

Sabato 30 gennaio:
Ore 16 – Gruppi Parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati;
ore 17.20 – Gruppi Parlamentari “Partito Democratico” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati;
ore 18.40 – Gruppi Parlamentari “Italia Viva – PSI” del Senato della Repubblica e “Italia Viva” della Camera dei deputati;
ore 20 – Gruppo Parlamentare “Liberi e Uguali” della Camera dei deputati.

Domenica 31 gennaio:
Ore 10 – Gruppo parlamentare “Europeisti – MAIE – Centro Democratico” del Senato della Repubblica;
ore 11.20 – Gruppo Parlamentare “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica;
ore 12.40 – Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei deputati limitatamente alle Componenti che fanno riferimento alla maggioranza: Centro Democratico- Italiani in Europa; Maie-Movimento associativo Italiani all’estero-Psi; Minoranze linguistiche;
ore 14 – Gruppo Parlamentare Misto del Senato della Repubblica limitatamente ai componenti che fanno riferimento alla maggioranza.

12.45 – “Se Conte persevera a sbagliare è diabolico e allora non riuscirà a fare il governo. Se smette di sbagliare allora riuscirà a fare il governo, e mi sembra che abbia già smesso di sbagliare, nel senso che ha finito questa caccia ridicola ai responsabili che ha mortificato il governo e ha anche mortificato quel mondo centrista, che è una cosa seria e che non può essere allineato a questa sorta di rincorsa frenetica”. Lo ha detto alla trasmissione “L’Ospite” su Sky tg24 il senatore centrista, Pier Ferdinando Casini.

12.41 – “Abbiamo chiesto una cesura vera rispetto al passato e un allargamento della maggioranza, superando il nostro veto sul M5S con la maggioranza ‘Ursula’. Ma un progetto di questo tipo bisogna agganciarlo a un volto e a una personalità nuova. Proseguire con Conte invece non segnerà la discontinuità necessaria e sarà un ulteriore favore alle destre: dopo un anno e mezzo di Conte bis la destra sovranista è molto più forte di prima e oggi poggia su due solidi pilastri”. Lo ha sottolineato il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova, intervenendo a una tavola rotonda organizzata da Alleanza civica.

12.40 – “Credo si vada verso un Conte Ter, con gli stessi attori e un campo simile, quindi il centrodestra unito resta all’opposizione. Al Paese però servono riforme e per questo siamo pronti a collaborare in Parlamento”. Lo afferma in un post sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

12.31 – Le consultazioni del presidente Roberto Fico inizieranno alle 16 di oggi con il Movimento 5 Stelle. Il calendario completo sarà inviato a breve.

12.13 – E’ stata convocata, a quanto si apprende, una riunione dei parlamentari Iv con Matteo Renzi stasera (via Zoom) alle 22 e 30, al termine della prima giornata di ‘esplorazione’ del presidente Roberto Fico.

12.08 – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quanto si apprende, ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per informarla sull’evoluzione della crisi.

12.02 – “L’incarico del @Quirinale al presidente di @Montecitorio è complicato e il tempo è poco. Mi auguro che il senso di responsabilità e la quotidiana tremenda contabilità consegnata dal Covid cancellino personalismi e tattiche di parte. Buon lavoro @Roberto_Fico ! #consultazioni”. Lo scrive Piero Fassino (Pd) su Twitter

11.52 – “Credo che gli elettori di Forza Italia, ma anche della Lega, non siano d’accordo con la scelta di congelare i voti e la forza parlamentare del centrodestra. Liberali e moderati possono ancora giocare un ruolo in questa crisi”. Lo scrive Mara Carfagna su Twitter.

11.10 “Ci sono molte crisi politiche in Europa in questo momento. Penso che tutto sia legato alla tensione che le pandemie creano sulle società”. Lo dichiara il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista pubblicata da ‘Repubblica’. “Esprimo il mio sostegno e la mia amicizia al presidente Mattarella, che ancora una volta avrà un ruolo molto importante nelle prossime ore e nei prossimi giorni per trovare un equilibrio politico”, continua Macron. “Penso continua – che il premier Conte abbia fatto bene a fare tutto il possibile per far funzionare il Recovery Fund. Spero sinceramente che la soluzione venga trovata presto e che l’Italia possa beneficiare del Recovery. So che il presidente Mattarella ha un reale desiderio che l’Italia benefici al più presto dei fondi europei. Questo è l’unico augurio che faccio, perché prima si risolve questa crisi politica, prima l’Italia potrà beneficiare della forza di questo piano di rilancio e rispondere così ai suoi problemi economici e sociali”.

10.48 – “La nostra discussione cade nel pieno della crisi di governo. Partiamo dunque da qui, mandando dal Congresso i nostri auguri di buon lavoro al presidente della Camera Roberto Fico per il lavoro importante che lo aspetta nei prossimi giorni. Giorni delicati per ricucire le fila di una maggioranza parlamentare”. Lo ha affermato, aprendo le assise del partito, il portavoce nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. “L’apertura di una crisi a freddo in questo momento – ha aggiunto – è stata una scelta pericolosa e irresponsabile. Lo abbiamo ribadito più volte ma questa affermazione non basta a spiegarne le ragioni e, dunque, a spiegare perché scegliamo di posizionarci a difesa di questa maggioranza e dello sforzo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di dar vita ad un nuovo governo in queste ore”.

10.47 – “Diciamo no alla brutta copia di questo Governo. Al Quirinale il centrodestra unito e compatto ha espresso la propria preoccupazione: l’Italia deve correre e ha bisogno di un esecutivo con le gambe forti e non di un governicchio”. Lo afferma il senatore e presidente Udc Antonio De Poli che ieri ha partecipato alle consultazioni al Quirinale, insieme ai rappresentanti della coalizione di centrodestra.

10.16 – “Per ogni evenienza, il ‘Rotondellum’ è pronto e si può votare in un’ora alla Camera. Lunedì presenterò formalmente il mio progetto di legge elettorale proporzionale. Si compone di un solo articolo: abolizione dei collegi uninominali. Per il resto rimane in vigore il ‘Rosatellum’, compreso lo sbarramento al tre per cento”. Lo annuncia Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione dc e vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera. “E’ il solo modo – aggiunge – per approvare la legge subito, senza estenuanti mediazioni e in modo da poterla utilizzare in eventuali elezioni immediate. Ho avuto molte interlocuzioni informali e ritengo di poter dire che ci sono i voti per approvare questa mini-riforma”.

10.03 – “Perché la crisi non si comprende? Perché oltre ad un declino della classe politica c’è un declino della fattura dei giornali e in generale dei media, Tv comprese”. Così su Twitter il giornalista, ex direttore del Tg1 e senatore Augusto Minzolini.

9.23 – “Andiamo per gradi. Intanto liberiamo il tavolo da tutte le criticità emerse in questi mesi e che la decisione delle nostre dimissioni ha consentito di far emergere alla luce del sole. E su quel tavolo costruiamo le ragioni del migliore punto di caduta nel solo interesse del Paese. Quanto abbiamo detto al Presidente Mattarella non è una frase fatta: non mettiamo e non accettiamo veti. Costruiamo le premesse per un forte patto di fine legislatura e individuiamo i nomi migliori per incarnarlo. Adesso facciamo lavorare con la serenità necessaria il presidente Fico. Certo, poter eventualmente contare, se ce ne fossero le condizioni, su una personalità autorevole, competente e di prestigio come l’ex presidente della Bce, dovrebbe essere una ottima notizia per tutti”. Lo dice Teresa Bellanova, di Italia viva, intervistata da ‘La Stampa’.

9.17 – “Tra un Conte ter e le elezioni sinceramente anche io scelgo il ritorno alle urne. Sottoscrivo pure io: meglio impiegare due mesi per riportare gli italiani a votare ma poi insediare un governo solido, capace di durare cinque anni, anziché assistere a questo accanimento terapeutico. Il centrodestra ha fatto bene in questo primo giro a preservare l’unità della coalizione e a ritrovare compattezza sul veto al Conte ter. Dopo, dato che le elezioni si allontanano, credo che il centrodestra compirebbe un grave errore col chiudersi, arroccarsi sull’Aventino”. Lo dice Mara Carfagna, deputata di Forza Italia e vicepresidente della Camera, intervistata da ‘La Repubblica’. “Il gesto di vero patriottismo sarebbe quello di proporre un governo col sostegno dei migliori, che poi è la soluzione nella quale si riconosce una parte consistente dell’elettorato di Forza Italia e Lega. Ma anche di Fratelli d’Italia, ne sono certa”. E “chi meglio di” Mario Draghi “potrebbe dar vita a un governo di ‘salvezza nazionale’?”.

8.49 – Per “il doveroso rispetto che si deve al Capo dello Stato se dovesse decidere di non sciogliere le Camere, sarebbe giusto valutare, certo, ma da me non c’è alcun cambio di linea. Non entrerò mai in un governo con Pd e M5S, perché credo che all’Italia serva un governo forte, coeso, scelto dagli italiani col loro voto. Ho letto e sentito sfumature diverse, ma confido e spero che il centrodestra resti compatto”. Lo dice Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Le valutazioni – aggiunge – le faremo con serenità quando arriverà il momento di farle, ma nessuno credo vorrà avventurarsi in percorsi che non fanno bene all’Italia. È già accaduto che alcune forze prendessero strade diverse, poi abbiamo faticosamente ricucito. Certo, la speranza è che non accada, perché poi è difficile ritrovare la compattezza perduta”.

8.34 – “Ritengo Renzi responsabile di una crisi inaccettabile in un momento grave come quello della pandemia che stiamo vivendo. Nei prossimi giorni valuterò se sarà il caso di continuare la mia battaglia per il cambiamento. Non escludo però che si diano altri scenari e dovrò valutarli con attenzione. Io vorrei rimanere a fare le mie battaglie in commissione Antimafia con Il Movimento. Spero che alcuni campanelli d’allarme possano condurre altri a nuovi scenari”. Lo dice il senatore M5S Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia, intervistato dal ‘Corriere della Sera’.


(AdnKronos)

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