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Esoterismo, società segrete e politica divengono un triangolo vitale per quella parte della nobiltà che ha come Mission la formazione di un’Europa unita nel nome di Saturno.

Sempre sul finire di quel secolo comparve un’altra organizzazione occultista: lo Hiéron du Val d’Or, una riedizione della Società Angelica e delle AA.

Fu fondata da un prete legato ai Conti di Chambord, Victor Devron, dal barone russo-spagnolo Alexis de Sarachaga e dal conte Etienne d’Alcantara e ancora una volta, adottò il polpo come simbolo.

Si dedicò allo studio del druidismo, della cabala e della lingua adamitica, alla tradizione di Atlantide, alla figura del serpente o dragone primordiale “dio mediatore, creatore e conservatore della vita” e tenterà di restaurare “la monarchia sacra”.

Anch’essa venererà alcune tombe sacre e alcuni dolmen celtici presenti in Linguadoca.

Atlantis fu la loro rivista ufficiale e, per molti studiosi, lo Hiéron fu un centro cabalistico misterioso nascosto dietro le parvenze di un gruppo cattolico, tanto che nel 1888 la curia romana scoraggiò molti ecclesiastici dal farne parte.

Nonostante ciò, lo Hiéron, otterrà l’appoggio di papa Leone XIII, l’ultimo dei papi ad essere socio dell’Arcadia per la quale, con lo pseudonimo di Neandro Ecateo, fu un notevole poeta in latino.

Tra gli aderenti allo Hiéron du Val d’Or spicca la nobile famiglia dei Chambord, imparentata con la casata d’Austria d’Este. Da notare che il conte di Chambord aveva avuto come precettore il marchese d’Hautpoul-Felines, il cui cugino era il generale e ministro Hautpoul de Beaufort, appartenente alle AA e alla Massoneria egizia, il quale si diede un gran daffare per portare al trono di Francia proprio il conte di Chambord.

Il marchese Chaumeil, riguardo gli obbiettivi dello Hiéron, ebbe a dichiarare nel 1980: “Una teocrazia nel cui ambito le nazioni non sarebbero state altro che province e i loro dirigenti non sarebbero stati altro che proconsoli al servizio di un governo mondiale”.

Per l’Europa in particolare, sarebbero stati gli Asburgo-Lorena ad essere la nuova dinastia di re-sacerdoti.

Tra il 1895 fino al 1917, infatti, poco prima e durante la Prima Guerra Mondiale, in Linguadoca c’erano strane riunioni che vedevano insieme sacerdoti e vescovi, come monsignor Billard, artisti come Emma Calvè, scrittori come Maurice LeBlanc (l’autore di Arsenio Lupin), politici come il ministro dei beni culturali Henry Charles Dujardin-Beaumetz, nobili come la marchesa du Bourg de Bozas, banchieri provenienti da Ungheria, Svizzera, Inghilterra e soprattutto dall’odiata Germania, personaggi di rango come l’Arciduca Giovanni Salvatore d’Asburgo e di Ungheria, cugino dell’Imperatore Francesco Giuseppe, che continueranno a farsi vedere in quei territori fino al 1916, a dispetto della guerra tra Francia ed Impero Austro-Ungarico.

Con ogni probabilità, si progettava un altro complotto per la pace, per un’Europa diversa, senza conflitti interni tra stati, tutta governata da una monarchia legittimata dalla sua antica discendenza.

Gli eventi andarono però in tutt’altra direzione.

Finita la Prima Guerra Mondiale in Germania nel 1918, e caduto l’imperatore, a Monaco, per opera del barone Rudolf Von Sebottendorf, già aderente alla società segreta tedesca neopagana Germanorden, viene fondata la Società Thule, in ricordo della leggendaria isola del Nord Europa simile alla greca Atlantide.

Alcuni miti fondatori di questa società esoterica ricordano quelli della Società Angelica, delle AA e dello Hiéron du Val d’Or: occultismo, paganesimo, tradizionalismo legato al sangue, ricerche araldiche di genealogie nobiliari, racconti del Graal, regno sotterraneo di Agarthi, culto degli antenati, pratiche magiche e simboli del Nord Europa e soprattutto l’avvento del grande monarca.

Tra gli aderenti spiccano la contessa Von Westarp, il principe Thurn und Taxis ed alcuni membri del partito dei lavoratori tedeschi che diventerà, in seguito, il partito nazional-socialista, tra cui Rudolf Hess già delfino di Hitler.

Con il partito nazista, questa società ebbe un rapporto di amore e odio.

Il suo fondatore, il già citato barone Von Sebottendorf, iniziato nel 1901 in una loggia massonica di rito egiziano, aveva sempre mostrato grande interesse per la religione tibetana ma anche per la cabala ebraica e il sempre presente movimento segreto dei Rosacroce.

Per questo motivo, per questa sua propensione esagerata verso l’occultismo, fu fatto arrestare dai nazisti e questo circolo venne sciolto ufficialmente nel 1925.

Nonostante ciò, ad interessarsi della zona della Linguadoca e soprattutto del lignaggio dei nobili di questa zona e delle leggende del Graal, in quegli stessi anni ci fu lo scrittore Otto Rahn, che fu un colonnello delle SS tedesche e che scomparve misteriosamente nel 1939 sui Pirenei in prossimità delle grotte del Sabhartes. Negli anni 40, dopo l’armistizio con la Francia, Himmler mandò una speciale squadra dell’Ahnebnerbe e dei servizi speciali delle SS a Montsegur, nella fortezza catara, per svolgere ricerche che tutt’oggi rimangono avvolte dal mistero.

Sempre dalla Germania erano arrivati precedentemente molti finanziamenti a Lenin e ai bolscevichi. L’insurrezione contro lo zar era finanziata direttamente dall’Imperatore tedesco che voleva l’uscita dell’esercito russo dalle ostilità. Parte di quei soldi erano arrivati anche al principe Eugenij Vladimirovic Lvov della dinastia Rurik il quale, dopo la rivoluzione del febbraio del 1917, aveva deposto lo zar Nicola II (che aveva abdicato), divenendo capo provvisorio dello stato russo.

Già sul finire del 1800, molti nobili russi legati a doppio filo alla Francia erano entrati in un movimento elitario ed occultista fondato da Nikolaj Fedorov che prese il nome di Cosmismo. Tra essi c’erano letterati, filosofi, scienziati, artisti: lo stesso milieu della Società Angelica.

Ancora una volta, si erigeva un monumento simbolico alla Scienza, che doveva cercare un rimedio alla morte. Da qui una dottrina magico-materialista che, in parte influenzò e poi si coniugò con la dottrina del marxismo-leninismo, almeno fino all’avvento di Stalin: la costruzione dell’uomo nuovo e di un’umanità immortale, lo sviluppo di una scienza in grado di vincere la morte e di far resuscitare i corpi, la ricerca di nuovi pianeti da colonizzare.

In Europa, intanto, il conte ungherese Richard Coudenhove-Kalergy fondava nel 1922 la Paneuropa. Ad essa aderivano politici di spicco come Winston Churchill (appartenente già alla massoneria e alla Golden Dawn), Leon Blum, Eduard Benes ma anche scienziati come Albert Einstein, matematici come Bernard Shaw, letterati come Paul Valery.

In essa ritornava prepotentemente l’idea di una Europa unita, di pace, senza guerre interne.

La casata degli Asburgo, che abbiamo trovato essere molto attiva in Linguadoca, ha dato un contributo fattivo allo sviluppo delle linee guida di questo think tank tanto che il principe d’Austria ed Ungheria Otto d’Asburgo, figlio dell’ex imperatrice Zita, è rimasto presidente onorario della stessa fino alla data della sua morte nel 2011.

Anche in questo caso, gli eventi presero un’altra piega e si arrivò alla Seconda Guerra Mondiale.

La nobiltà che in un primo momento, pur storcendo il naso, aveva dato il semaforo verde all’ascesa di Hitler, cominciò ad organizzarsi ai suoi danni.

Molti erano i congiurati di sangue blu che volevano riportare la pace in Europa.

Tra questi, il conte e diplomatico Albert Bernstorff, il conte Axel Von der Bussche, il conte Fritz Schulenburg detto “il ribelle conservatore” e capo della resistenza tedesca. Ed ancora Marion Donhoff della casata della Prussia orientale dei Junker, detta la “contessa rossa”, il conte Von Gersdorff, il conte Von Trott.

Questi nobili si misero a pensare a un’Europa diversa, unita, federale, pacifica e per preparare il terreno agli Stati Uniti d’Europa, organizzarono 61 attentati contro il Fuhrer della Germania nazional-socialista.

Fondarono anche il Kreisau, un circolo riservato di cultura neopagana, con a capo il conte Helmut Von Molkte, diplomatico e cugino del colonello e conte Claus Graf Von Stauffenberg, passato alla storia come l’ideatore, il 20 luglio del 1944, dell’Operazione Valchiria, che avrebbe dovuto sopprimere Hitler e tutto il regime nazista. L’Impresa fu, ahimè, fallimentare.

Il tema di un’Europa unita, pacifica, basata su tradizioni esoteriche, tornò prepotentemente in auge nel Secondo Dopoguerra.

A darci testimonianza di questo è infine Paolo Rumor, nipote di Mariano, cinque volte Presidente del Consiglio dei Ministri e figlio dell’avvocato Giacomo, già partigiano bianco e collaboratore di papa Paolo VI. Paolo Rumor ha raccontato che suo padre era a conoscenza dell’esistenza di una “struttura” antichissima in Europa chiamata “Ordine delle Ardenne o di Stenay”, invisibile, divisa in cellule (come le AA).

“Si maschera” come un polpo “dietro altre compagini associative, dinastiche e religiose”.

Essa ha visioni occultiste filo-egiziane e, in politica, si è impegnata a costruire un’Europa unita e di pace. Si diede un gran daffare negli anni Cinquanta del secolo scorso per costruire la CECA (Accordo carbone ed acciaio), l’Euratom (accordo sull’energia nucleare) e la CEE (la comunità economica europea, trattato di Roma del 1957)

Ci sarebbe poi una lettera di Maurice Schumann, fondatore del gollismo in Francia, indirizzata proprio all’avvocato Rumor, con la lista dei più importanti aderenti del passato a questa struttura, molti dei quali nobili e artisti come Salvador Dalì, per fare un esempio.

L’Avvocato Rumor tenne dapprima riunioni con questo gruppo a Vienna e nella Linguadoca ma poi abbandonò il campo. Come cattolico, non si sentiva a suo agio tra questi esponenti di potere che, a detta sua, si trovavano in molti ambienti, anche in Vaticano, dediti all’esoterismo, allo studio della prima civiltà di Atlantide, alla magia egiziana, alla discendenza dei cainiti e di certe famiglie nobiliari che, in passato, si sono sempre opposte all’assolutismo delle monarchie e all’oscurantismo teocratico.

Michele Allegri

 

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