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Nella spesa media che le famiglie italiane devono affrontare ogni anno, è la casa a ricoprire il ruolo più importante. Tra il mutuo, le bollette, le tasse ed eventuali interventi di manutenzione, l’importo totale da destinare alla casa arriva a pesare non poco. A parità di condizioni e caratteristiche dell’immobile, però, ci sono alcune differenze che dipendono dalla propria posizione geografica. 

La spesa media degli italiani e le differenze in base alle regioni

La casa rappresenta la maggiore voce di spesa per le famiglie italiane: ogni mese, infatti, vengono spesi circa 942 euro per il mantenimento dell’abitazione, ossia 11.304 euro all’anno. Oltre a voci di spesa come il mutuo e l’affitto, la graduatoria vede un’altra fonte di costo importante come le bollette di gas, energia elettrica e acqua.

Una famiglia spende infatti circa 1.200 euro all’anno per coprire le spese relative alle forniture di energia: è il gas la voce che impatta di più, con una media di ben 762 euro annui, mentre il costo della luce si ferma a 417 euro circa. Non sorprende dunque sapere che, secondo un’indagine condotta da mUp Research, sono ben 17 milioni gli italiani che quest’anno andranno alla ricerca di tariffe più convenienti; per risparmiare, dunque, è bene valutare attentamente le offerte di luce e gas di fornitori come Acea, ad esempio, in modo da tagliare questi costi in bolletta.

Per quanto concerne le differenze in base alla regione d’appartenenza, invece, è bene sapere che al Nord Italia le famiglie pagano in media il 20% in più rispetto a quelle del Sud e delle Isole. Prendendo in considerazione le singole città, però, è Roma a trovarsi in cima alla classifica di quelle più costose, con ben 1.219 euro al mese.

Attenzione ai consumi in casa

Se è vero che non è possibile limitare alcune spese fisse, in quanto non dipendono direttamente dalle abitudini di chi vive in casa, c’è da dire che altre voci di spesa possono essere tagliate grazie a qualche piccola accortezza.

In ottica di risparmio, infatti, è importante fare sempre estrema attenzione ai consumi, cercando di correggere quelle abitudini sbagliate che portano (spesso inconsapevolmente) a far lievitare i costi in bolletta. Parliamo dell’uso smodato di dispositivi come il condizionatore d’aria, ad esempio, o dell’abitudine di lasciare accese le luci anche quando non ve n’è bisogno. Attenzione infine anche a quei piccoli sprechi quotidiani di cui non ci rendiamo conto, come gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici lasciati in standby anche di notte.

 

(AS)

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