Contrasti nell’esecutivo israeliano sull’assetto post-conflitto a Gaza
Netanyahu e Gallant si scontrano sulle strategie future per la Striscia di Gaza dopo il conflitto in corso
Nell’ambito del governo israeliano emergono divergenze significative circa il destino della Striscia di Gaza una volta terminato il conflitto con Hamas. Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha chiaramente espresso la sua contrarietà all’idea di stabilire un controllo civile o militare israeliano nel territorio di Gaza al termine del ritiro di Hamas.
Questa posizione ha immediatamente scatenato reazioni contrastanti, tra cui quelle del primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza come prerequisito fondamentale per qualsiasi discussione sul futuro governo della regione.
Le tensioni all’interno del governo si sono ulteriormente acuite con le critiche provenienti dall’opposizione, guidata da Yair Lapid, che ha messo in discussione la coesione e l’efficacia dell’esecutivo in una fase così delicata.
Nel frattempo, Hamas ha rifiutato categoricamente qualsiasi soluzione che escludesse il suo coinvolgimento nel processo decisionale, accusando Israele di essere responsabile per l’attuale stallo nei negoziati. Tel Aviv, mentre intensifica le operazioni militari a Rafah, sta contemporaneamente cercando un dialogo con l’Egitto per risolvere la crisi in corso.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
World22 ore agoCorea del Sud, allarme hacking telecamere Ip: quattro arresti
-
Primo Piano20 ore agoVenezuela, l’ultimatum di Trump a Maduro apre una crisi esplosiva
-
News20 ore agoRapine minorili a Milano, arrestate tre ragazze dopo aggressioni violente
-
Meteo20 ore agoMeteo Italia, inizio dicembre con piogge e temporali fuori stagione


