
Dazi Usa-Ue, settimana decisiva: Meloni e Giorgetti a Washington per trattare
Dopo il congelamento delle tariffe varate da Trump, Bruxelles avvia il negoziato con Washington. In campo anche l’Italia, ponte strategico nei rapporti transatlantici
Settimana decisiva per il futuro delle relazioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti. Dopo il congelamento per 90 giorni dei dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump, con tariffe del 20% sui prodotti europei, oggi a Washington prende il via il negoziato ufficiale. A rappresentare Bruxelles sarà il commissario al Commercio Maros Sefcovic, in un incontro cruciale con l’amministrazione americana.
“Vediamo come andranno i negoziati – ha dichiarato il portavoce della Commissione Ue, Olof Gill – ma tutte le opzioni restano sul tavolo se non ci saranno risultati concreti”.
Meloni giovedì da Trump, Vance atteso a Roma
Il confronto tra Bruxelles e Washington avrà un momento chiave giovedì 17 aprile, quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrerà Donald Trump nella capitale americana. Il giorno successivo, il suo vice J.D. Vance sarà ricevuto a Palazzo Chigi per proseguire il dialogo bilaterale.
Giorgetti: “Non solo dazi, serve una sintesi tra interessi”
A sottolineare la complessità del dossier è stato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha parlato a distanza durante un incontro della scuola politica della Lega. “Gli interessi nazionali spingono in direzioni diverse. Servirà un compromesso corretto”, ha detto. Giorgetti sarà a sua volta a Washington la prossima settimana per incontrare il segretario al Tesoro USA, Scott Bessent.
Un’Europa sotto pressione tra tariffe, monete e fiscalità
Oltre ai dazi, il confronto tocca temi più ampi. “C’è una questione aperta sulla tassazione internazionale – ha ricordato Giorgetti – come la global minimum tax, che l’amministrazione Trump ha accantonato, e la web tax, già attiva in Italia”.
Il ministro ha inoltre sollevato il tema del valore delle valute come forma di “dazio implicito” da non sottovalutare: “La politica monetaria della Fed e della Bce incide sulla competitività. Serve attenzione anche su questo”.
Un nuovo ordine economico globale?
“La fase attuale somiglia alle doglie di un parto: siamo di fronte alla nascita di un nuovo sistema globale”, ha affermato Giorgetti, sottolineando come le regole della globalizzazione siano ormai obsolete. “Il WTO è già morto da anni – ha aggiunto – e oggi si parla di ritorno al mercantilismo. Ma è chiaro che lo scossone partito dagli Stati Uniti ridisegnerà l’ordine economico mondiale”.
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(con fonte AdnKronos)
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