Pesce in scatola sott’olio: un alleato contro il tumore al colon-retto
Una ricerca italiana conferma che il consumo regolare di pesce in scatola può ridurre il rischio di insorgenza di tumori
È risaputo che gli alimenti hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie. Lo è il pesce in scatola sott’olio, che alla pari del pesce fresco riducono il rischio di patologie. Mangiare il pesce in scatola fa bene alla salute ma può prevenire l’insorgenza di tumori al colon retto.
Da una ricerca del giugno 2022 dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, e dell’Italian Institute for Planetary Health (liph), è stato preso in esame il consumo di pesce in scatola separato dal pesce fresco. In sintesi il risultato è stato che i soggetti che hanno consumato almeno due porzioni di pesce in scatola conservato sott’ olio a settimana del peso di 80 gr a scatola, hanno visto ridurre il rischio di tumore al colon retto.
In una dieta sana ed equilibrata è necessario introdurre quindi anche il pesce in scatola. La poca conoscenza dei cibi in scatola faceva supporre il contrario, grazie a questa ricerca il pesce in scatola risulta essere un alimento salutare poiché è poco processato, cotto a vapore, pulito prima della cottura, e messo sott’olio, inscatolato senza conservanti (occhio all’etichetta). Si tratta di un prodotto alimentare facilmente reperibile dal consumatore presso i punti vendita grazie alla sua praticità e accessibilità economica.
La ricerca tutta italiana, si è basata su due studi caso-controllo che grazie al sostegno della fondazione Airc, sono stati condotti tra il 1992 e il 2010 in zone diverse dell’Italia, per un totale di 2419 pazienti con diagnosi di tumore al colon – retto e 4723 controlli non affetti dal tumore. La riduzione del rischio di insorgenza rimane confermata anche nel caso che il tumore del colon e quello del retto vengano presi in considerazione separatamente. Tra le possibili soluzioni spiegabili, si pensa ai benefici che potrebbero essere collegati alla presenza nel pesce di acidi grassi Omega-3 e ad altri nutrienti che il pesce possiede.
Alfonso Piscopo
Dir. Veterinario asp Agrigento
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