Connect with us

Published

on

Il Parlamento europeo ha approvato la nuova Direttiva sulla qualità dell’aria, imponendo limiti più stringenti rispetto a quelli proposti dalla Commissione. Con 363 voti a favore, 226 contro e 46 astensioni, gli europarlamentari hanno fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035 per diversi inquinanti, tra cui particolato (PM2.5, PM10), diossido di azoto, anidride carbonica, anidride solforosa e ozono.

La nuova Direttiva sulla qualità dell’aria approvata dal Pe recepisce in larga misura la versione varata dalla Envi (Commissione Ambiente dell’Europarlamento) che alza l’asticella rispetto alla proposta della Commissione.

In particolare, il testo della Commissione Ambiente individua un target finale di valori limite per i principali agenti inquinanti che si allinea a quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come spiega lo stesso europarlamento nel testo ufficiale della Direttiva sulla qualità dell’aria: “Nel settembre 2021 l’Oms ha pubblicato nuovi orientamenti sulla qualità dell’aria, basati su una sintesi esaustiva dei riscontri scientifici in merito agli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute.

Le conclusioni di tali orientamenti sulla qualità dell’aria sottolineano in particolare l’importanza di ridurre le concentrazioni di inquinamento, mostrando che ciò comporterebbe chiari benefici per la salute pubblica e l’ambiente. La presente direttiva – afferma l’Europarlamento – tiene conto delle più recenti conoscenze scientifiche e della necessità di allineare pienamente le norme dell’Unione in materia di qualità dell’aria ai più recenti orientamenti dell’Oms sulla qualità dell’aria, nell’intento di conseguire gli obiettivi generali del piano d’azione per l’inquinamento zero”.

Ecco i nuovi limiti di concentrazione delle sostanze inquinanti secondo il testo approvato dal Parlamento Ue (fonte tabella: ambientenonsolo.com)

L’europarlamento afferma che i valori proposti dalla Commissione dovrebbero costituire un obiettivo intermedio, da raggiungere quanto prima e comunque entro il 2030 e spiega che “Il piano d’azione per l’inquinamento zero definisce inoltre una visione per il 2050, in cui l’inquinamento atmosferico è ridotto a livelli non più considerati nocivi per la salute e per gli ecosistemi naturali. A tal fine, si dovrebbe perseguire un approccio ambizioso alla definizione delle norme attuali e future dell’UE in materia di qualità dell’aria, stabilendo norme in materia di qualità dell’aria per il 2035, inclusi standard di qualità dell’aria intermedi per il 2030”. La nuova Direttiva sulla qualità dell’aria, così come approvata dal Pe, prevede un controllo periodico da parte delle istituzioni in modo da monitorare che la riduzione delle emissioni inquinanti sia costante.

Più punti di campionamento della qualità dell’aria

Il testo non si limita a prevedere limiti di concentrazione più stringenti, ma invita ad aumentare il numero di punti di campionamento della qualità dell’aria. Nelle aree urbane dovrebbe esserci almeno un super-sito di monitoraggio ogni 2 milioni di abitanti, utile a rappresentare l’esposizione della popolazione urbana generale. La Commissione aveva proposto un punto di campionamento ogni 10 milioni di abitanti. Inoltre, in luoghi in cui è probabile che si verifichino alte concentrazioni di particelle ultrafine, di carbone nero, di mercurio e di ammoniaca, il Parlamento vuole che ci sia un punto di campionamento ogni milione di abitanti. Ancora una volta, l’europarlamento alza l’asticella rispetto alla Commissione che, per le zone particolarmente esposte, aveva proposto un punto di campionamento ogni cinque milioni di abitanti e solo per le particelle ultrafine.

Secondo gli eurodeputati, inoltre, “La Commissione dovrebbe riesaminare periodicamente i dati scientifici relativi agli inquinanti, ai loro effetti sulla salute umana e sull’ambiente, alle disuguaglianze sanitarie, ai costi sanitari diretti e indiretti associati all’inquinamento atmosferico, ai costi ambientali e agli sviluppi comportamentali, fiscali e tecnologici. Sulla base di tale riesame, la Commissione dovrebbe valutare se le norme applicabili in materia di qualità dell’aria siano ancora adeguate a conseguire gli obiettivi della presente direttiva. Il primo riesame dovrebbe essere effettuato entro il 31.12.2028 per valutare se le norme in materia di qualità dell’aria debbano essere aggiornate sulla base delle più recenti informazioni scientifiche. La Commissione dovrebbe valutare periodicamente il contributo apportato dalla legislazione dell’Unione che stabilisce norme sulle emissioni per le fonti di inquinamento atmosferico al conseguimento delle norme in materia di qualità dell’aria stabilite dalla presente direttiva e, se necessario, proporre ulteriori misure dell’Unione”

Nuova direttiva sulla qualità dell’aria: maggiore protezione per i cittadini

Un aspetto particolarmente interessante del testo approvato dal Pe riguarda la trasparenza e la protezione dei cittadini europei. In primis, i deputati vogliono armonizzare gli indici di qualità dell’aria dei 27 Stati membri, attualmente frammentati e poco comprensibili. L’obiettivo è ottenere indici comparabili, chiari e disponibili al pubblico, con aggiornamenti orari in modo che i cittadini possano proteggersi durante gli alti livelli di inquinamento atmosferico prima che vengano raggiunte soglie di allarme obbligatorie.

In questo modo, il Parlamento propone un approccio molto concreto al problema dell’inquinamento dell’aria che, stando alle stime dell’Aea (Agenzia europea per l’ambiente) provoca 300.000 morti premature all’anno tra i cittadini europei.

Secondo quanto previsto nel testo emendato, gli enti dovranno fornire informazioni sui sintomi associati ai picchi di inquinamento atmosferico e sui rischi per la salute associati a ciascun inquinante, oltre a informazioni specifiche per i gruppi vulnerabili.

In caso di violazione delle nuove norme, gli europarlamentari propongono un diritto rafforzato al risarcimento.

Nello specifico, secondo il testo approvato dal Parlamento europeo, “gli Stati membri provvedono affinché le persone fisiche la cui salute subisce un danno a causa di una violazione della presente direttiva […] a causa di un’omissione, di una decisione, di un atto o del ritardo di una decisione o di un atto da parte delle autorità competenti abbiano diritto a un risarcimento a norma del presente articolo”. La nuova direttiva sulla qualità dell’aria prevede inoltre che gli Stati debbano autorizzare le organizzazioni non governative che promuovono la protezione della salute umana o dell’ambiente a rappresentare le persone fisiche e a intentare azioni collettive per ottenere un risarcimento.

Il diritto al risarcimento rafforzato, infine, si basa anche sulla presunzione di causalità: “Se una domanda di risarcimento è sostenuta da elementi di prova, compresi dati scientifici pertinenti, da cui si può presumere che la violazione di cui al paragrafo 1 abbia causato il danno subito da tale persona o abbia contribuito al suo verificarsi, si presume il nesso causale tra la violazione e il verificarsi del danno”, scrivono gli eurodeputati.

Gli Stati membri dovrebbero inoltre predisporre dei piani di emergenza nei casi in cui le concentrazioni superino i valori limite.

Infine, secondo le previsioni del Parlamento Ue, tutti gli Stati membri devono predisporre delle tabelle di marcia per la qualità dell’aria con azioni a breve e lungo termine per conformarsi ai nuovi valori limite.

Il processo legislativo continuerà con il pronunciamento del Consiglio Europeo, nel quale si esprimeranno i rappresentanti dei 27 governi degli Stati membri.

LE ULTIME NOTIZIE

Onu, aula semideserta per il discorso di Netanyahu: proteste e fischi
Decine di delegazioni lasciano la sala prima dell’intervento del premier israeliano all’Assemblea generale. Tra chi lascia l'aula anche rappresentanti europei...
Read More
Rapina banca Primavalle Roma, colpo da 180mila euro
Due uomini armati hanno fatto irruzione nella filiale Bpm di via Pietro Maffi, minacciando il personale e fuggendo con il...
Read More
Tajani: “Non voteremo per la conservazione immunità Ilaria Salis”
Il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani chiarisce la posizione sul caso dell’europarlamentare accusata in Ungheria Rifiuto alla...
Read More
Congress deadlocked, US government shutdown looms next Wednesday
Without an agreement on the spending bill, non-essential federal activities would be shut down: hundreds of thousands of workers suspended...
Read More
Meloni chiama la madre di Alberto Trentini cooperante italiano detenuto Venezuela
Il premier assicura massimo impegno governo per rilascio cooperante arrestato a novembre 2024 durante una missione umanitaria Il premier Giorgia...
Read More
James Comey indicted for obstruction of justice and making false statements
Former FBI Director James Comey, who led the investigation into Russian interference in the 2016 election, faces up to five...
Read More
Ambasciatore israeliano Peled: Global Sumud Flotilla è provocazione politica
Secondo Jonathan Peled, la missione non porta aiuti reali a Gaza, ma è organizzata da Hamas; l’Italia agisce correttamente convogliando...
Read More
Interferenze russe Moldova: Mosca tenta di influenzare le elezioni legislative
Le autorità denunciano tre nuove modalità di manipolazione: acquisto di voti, disinformazione online e reclutamento di provocatori locali Mosca: interferenze...
Read More


(AdnKronos)


Di Tendenza/Trending