Cosa succede al mutuo in caso di fallimento della banca?

Il mutuo è un importante impegno finanziario che richiede una gestione attenta. Tuttavia, l’instabilità di alcune banche come Silicon Valley Bank, Signature Bank, First Republic Bank e Credit Suisse ha sollevato preoccupazioni riguardo ai mutui e al loro futuro. In caso di fallimento di una banca, cosa accadrebbe al mutuo e ai risparmi?
In passato, in caso di default di una banca, la Banca d’Italia interveniva e il mutuatario diventava debitore dello Stato. Con l’entrata in vigore del decreto “salva banche”, l’ipotesi di commissariamento e liquidazione della banca da parte del tribunale è diventata un’opzione estrema.
Di solito, se una banca sta attraversando difficoltà finanziarie, viene acquisita da un nuovo gruppo bancario e i mutuatari continuano a pagare il mutuo secondo le condizioni precedentemente stabilite. Se questo non dovesse accadere, il tribunale interviene per recuperare i crediti dai clienti e il mutuatario deve rispettare il precedente piano di ammortamento e il debito non verrà annullato. In ogni caso, il mutuatario può approfittare della situazione per rinegoziare il mutuo presso il nuovo istituto o richiedere la portabilità del mutuo attraverso la surroga.
Se il mutuatario sta già avendo difficoltà a pagare le rate del mutuo e la banca fallisce, la situazione diventa più complessa. Tuttavia, se una banca acquista la banca fallita, potrebbe valutare i crediti deteriorati o inesigibili a un valore inferiore a quello nominale. In questo caso, il mutuatario potrebbe negoziare con la nuova banca un accordo a saldo e stralcio per estinguere il debito.
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(con fonte AdnKronos)
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