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La Turchia lancerà una campagna militare nel nord della Siria per “spazzare via” la milizia curda, che Ankara  considera come terroristi. La notizia dell’avvio dell’offensiva, è stata data dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Il Presidente turco ha ripetutamente minacciato negli ultimi 18 mesi di iniziare questa offensiva contro la milizia curda YPG, che però è appoggiata dagli Stati Uniti e quindi ha vanificato le intenzioni del “sultano” turco. Difficilmente però gli states daranno “disco verde” allo scomodo alleato turco, visto che proprio l’amministrazione americana ha creato in quella zona una “zona sicura”, per evitare che Ankara potesse intervenire contro l’YPG, che ha dato una grossa mano ai soldati a stelle e strisce nel debellare e ripulire la presenza dei miliziani dello Stato islamico nell’area. E’ stato proprio Donald Trump a ordinare la creazione della “zona sicura” di 30 chilometri lungo il confine dopo che Erdogan aveva minacciato di entrare in Siria in quella zona nello scorso dicembre. Movimenti di truppe turche al confine con la Siria si segnalano nelle ultime settimane con estrema frequenza, il che lascia pensare che i soldati di Erdogan, si preparino per l’«invasione», ma dovranno fare i conti con Washington, con cui i rapporti si sono raffreddati a tal punto che la Turchia ha ordinato materiale bellico ai russi, “tradendo” il partner principale dell’alleanza atlantica. Come sempre in Medio Oriente, la pace è un utopia, da qualunque punto di vista la si guardi.

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