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Più o meno quarantacinque giorni dopo il concepimento, quindi probabilmente ancora in una fase in cui la donna neppure sa di essere in gravidanza… Da quel momento in poi non sarà più possibile, per legge, procedere ad una eventuale interruzione della stessa. E’ questa la nuova legge varata dallo Stato della Louisiana, che finisce così per uniformarsi ad altri Stati americani ultraconservatori che stanno attuando tutte queste misure restrittive contro l’aborto. Con 79 voti a favore e 23 contrari è diventata legge in modo definitivo la misura che vieta l’aborto oltre la sesta settimana. Una misura, come dicevamo, che in pratica non permette in alcun modo di procedere con alcuna interruzione di gravidanza, visto che in 45 quasi nessuna donna si rende conto se è in gravidanza o meno. Così la Louisiana si allinea con Kentucky, Georgia, Mississippi e Ohio. Oggetto di cause e ricorsi, queste nuove leggi non sono ancora in vigore, ma è palese che c’è una netta inversione di tendenza, che sta tentando di costringere il gentil sesso a tornare indietro nel tempo, costringendole a cercare soluzioni clandestine, quando è già così complessa e delicata la decisione di procedere, oltre che dolorosa per le donne, con un attacco violento ai diritti di quest’ultime.

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