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Aggiornamento – Alla fine l’Alabama ha deciso ed il governatore di quello Stato, una donna, ha firmato il decreto che in pratica sancisce il divieto di abortire in qualunque caso (neppure in casi di violenza carnale e incesto si potrà abortire), dopo il voto dei senatori repubblicani (tutti uomini) che si sono espressi per il divieto assoluto. La governatrice si è detta soddisfatta del voto, ma ha anche dichiarato che la legge potrebbe non essere applicabile, visto che va in contrasto con la sentenza Roe contro Wade della Corte Suprema, che nel 1973 ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti. Le pene per i sanitari che non si atterranno a questa nuova normativa, arrivano fino a 99 anni di carcere. I conservatori sperano che vi sia l’avallo della Suprema Corte, ora che alcuni giudici sono stati designati da Donald Trump e quindi più inclini a questa operazione per riportare a tempi più oscuri, una normativa così delicata che incide profondamente nella vita delle donne, che usufruiscono di tale pratica con grandissima sofferenza interiore e mai a cuor leggero.

15 maggio – L’Alabama sta per licenziare una nuova legge che in pratica abolirà quasi totalmente la possibilità di praticare l’interruzione di gravidanza. Il Senato dello Stato americano ha infatti votato contro un emendamento che avrebbe consentito l’aborto nei casi di incesto e stupro, voto pilotato dalla maggioranza repubblicana con 25 voti contro 6. Ora praticamente la legge sta per arrivare al traguardo e qualora fosse licenziata così come è stata impostata, in pratica le interruzioni di gravidanza saranno possibili solo ed esclusivamente in gravi casi di pericolo per la salute della donna. Negli Usa, dal momento in cui sarà approvata questa legge, l’Alabama sarà lo Stato con la normativa, su tale delicata questione, più restrittiva di tutti gli Stati Uniti, tanto che i medici rischiano addirittura fino a 99 anni di carcere se non si atterranno alla eventuali nuove disposizioni.

 

15 MAGGIO

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