
Dal 18 ottobre rischio stop per tutti gli autovelox in Italia
Il Codacons denuncia: “Manca il decreto attuativo, caos inevitabile”
Dal prossimo 18 ottobre gli autovelox installati sulle strade italiane potrebbero essere spenti. A lanciare l’allarme è il Codacons, che punta il dito contro ritardi e complicazioni burocratiche legate al Decreto Infrastrutture. Il provvedimento, pensato per aumentare la trasparenza sull’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità, impone a Comuni, Province e Regioni di censire e comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) la localizzazione, i dati tecnici, la conformità, il modello e l’omologazione di ogni apparecchio. Senza questa comunicazione, gli autovelox non potranno essere utilizzati.
Il nodo del decreto attuativo
Il problema, sottolinea il Codacons, è che gli enti locali non possono ancora adempiere all’obbligo perché manca il modulo digitale previsto dal decreto attuativo del Mit, da emanare entro il 19 agosto. Dopo la pubblicazione del modulo, gli enti avranno 60 giorni per trasmettere i dati: chi non lo farà dovrà spegnere gli apparecchi. In assenza del decreto, dal 18 ottobre scatterebbe lo stop generalizzato.
Un caos lungo 16 mesi
La situazione si inserisce in un contesto già problematico: ad aprile 2024 la Cassazione ha dichiarato nulle le multe emesse da apparecchi approvati ma non omologati. Secondo i dati diffusi, quasi il 60% degli autovelox fissi e oltre il 67% di quelli mobili non sono omologati e sono stati approvati prima del 2017, rendendoli contestabili. Il rischio, avverte l’associazione, è una valanga di ricorsi da parte degli automobilisti multati, soprattutto nel periodo estivo.
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(con fonte AdnKronos)
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