
Una riforma storica: Roma Capitale tra gli enti fondanti della Repubblica
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Approvato in Consiglio dei ministri il disegno di legge costituzionale: Roma entra nell’articolo 114 della Carta come ente “di genere proprio”
Con il via libera del Consiglio dei ministri, Roma Capitale entra ufficialmente nel cuore della Costituzione. Il disegno di legge costituzionale, composto da due articoli, modifica l’articolo 114 della Carta, includendo espressamente Roma tra gli enti costitutivi della Repubblica, insieme a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato. Un riconoscimento formale e sostanziale che attribuisce alla Capitale d’Italia un’identità giuridica autonoma e poteri legislativi su materie chiave per la vita urbana.
Meloni: “Investire su Roma è investire sul futuro dell’Italia”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha celebrato l’approvazione con un videomessaggio: “Roma non è una città come le altre, è la Città Eterna, la Capitale del cristianesimo e del Mediterraneo. Oggi restituiamo a Roma il valore che la storia le riconosce”. La riforma prevede che Roma eserciti poteri legislativi in settori fondamentali: urbanistica, trasporto pubblico locale, commercio, turismo, beni culturali, edilizia, servizi sociali e politiche culturali. Inoltre, una legge ordinaria definirà il nuovo ruolo dei Municipi, garantendo un decentramento amministrativo coerente con la nuova autonomia.
Tajani: “Riconosciuto il ruolo unico della Capitale”
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito l’approvazione “il compimento di una storica battaglia del Presidente Berlusconi, di Forza Italia e mia personale”. Tajani ha sottolineato che la riforma equipara Roma alle grandi capitali mondiali, da Londra a Washington, che godono di uno status speciale. “Roma è il centro della Cristianità, ospita il Vaticano, le istituzioni italiane e numerose organizzazioni internazionali: tutto ciò comporta oneri straordinari e richiede strumenti di governo adeguati”.
I contenuti del disegno di legge
La riforma stabilisce che Roma Capitale è un ente autonomo dotato di propri statuti, poteri e funzioni. Potrà legiferare su materie specifiche tra cui trasporto locale, polizia amministrativa, turismo, cultura, commercio, edilizia pubblica e organizzazione amministrativa. Una legge dello Stato, approvata a maggioranza assoluta, disciplinerà l’ordinamento e l’autonomia amministrativa e finanziaria della Capitale, in linea con l’articolo 119 della Costituzione.
L’articolo 2 del ddl regola la fase transitoria: i nuovi poteri entreranno in vigore dopo le prime elezioni dell’Assemblea capitolina successive alla riforma. Le leggi regionali continueranno ad applicarsi fino all’adozione delle leggi capitoline. Roma sarà soggetta alle stesse norme costituzionali applicate alle Regioni: autonomia finanziaria, sussidiarietà, potere sostitutivo del governo e controllo della Corte Costituzionale.
Lega e Fratelli d’Italia: “Roma torna a correre”
Soddisfazione anche da parte della Lega. I consiglieri capitolini Santori e Politi, insieme ai dirigenti Valeriani e Penna, hanno evidenziato che i poteri speciali per Roma sono in linea con la visione autonomista del partito. “Con il nuovo articolo 114 si potrà legiferare su temi fondamentali per la qualità della vita dei cittadini”, si legge in una nota.
Il segretario della Lega Lazio Davide Bordoni ha parlato di “dignità restituita a Roma” grazie all’intervento del governo, del ministro Salvini e del centrodestra, “che stanno facendo per la città quello che non si era mai visto prima”.
Mollicone (FdI): “Roma non sarà più un’eccezione in Europa”
Per Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, la riforma pone fine a una lunga anomalia: “Roma era l’unica grande capitale europea senza status speciale. Ora il suo ruolo politico e istituzionale sarà finalmente riconosciuto anche dalla Costituzione”. L’onorevole ha ricordato l’impegno condiviso con Giorgia Meloni fin dalle scorse legislature e ha lodato il lavoro del senatore Andrea De Priamo.
“Roma potrà affrontare le sfide del presente e del futuro con strumenti adeguati”, ha concluso Mollicone, riferendosi a settori come mobilità, sicurezza, cultura e grandi eventi.
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(con fonte AdnKronos)
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