
Trump minaccia dazi del 100% sulle Barbie: scontro con Mattel, ma esenzioni per le auto di lusso
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Il presidente Usa propone tariffe punitive sui giocattoli, mentre agevola l’import di veicoli extra-lusso britannici
Dazi del 100% sulle Barbie: è la proposta choc avanzata dal presidente Usa Donald Trump, destinata a colpire duramente la Mattel, azienda leader nel settore dei giocattoli. L’annuncio è arrivato durante la presentazione dell’accordo commerciale con il Regno Unito, dove invece è prevista un’esenzione tariffaria per l’importazione di auto di lusso, tra cui Rolls-Royce, Bentley e Jaguar.
Secondo la Cnn, mentre Trump propone un tetto simbolico al numero di Barbie che i bambini americani dovrebbero possedere, l’intesa con Londra riduce i dazi sulle prime 100.000 auto britanniche importate ogni anno al 10%, lasciando al 25% le tariffe sui veicoli aggiuntivi. “Non chiederò mai di costruire una Rolls-Royce qui. È un’auto speciale, prodotta in numero limitato”, ha affermato il presidente dallo Studio Ovale.
Nel corso dello stesso evento, Trump ha però attaccato duramente l’amministratore delegato di Mattel, Ynon Kreiz, dopo che quest’ultimo aveva spiegato che produrre giocattoli in America renderebbe i prezzi inaccessibili per i consumatori. La risposta del presidente è stata netta: “Applicheremo un dazio del 100% sui suoi giocattoli e non ne venderà nemmeno uno negli Stati Uniti, che sono il loro mercato principale. Non vorrei averlo come dirigente troppo a lungo”.
I dati diffusi da S&P Global Mobility e dal Dipartimento del Commercio americano mostrano che il Regno Unito ha esportato negli USA circa 90.000 auto nel 2024, per un valore complessivo di 12,3 miliardi di dollari, con un prezzo medio per veicolo superiore ai 135.000 dollari.
L’accordo, secondo molti osservatori, avvantaggia i produttori di fascia alta e lascia fuori i beni di consumo più popolari. “Trump ha reso più economico importare auto che pochi americani possono permettersi, mantenendo invece le barriere su prodotti di largo consumo”, osserva la Cnn.
Il Ceo di Mattel, intanto, ha ribadito alla Cnbc che l’azienda non intende spostare la produzione negli Stati Uniti, confermando che l’imposizione di dazi potrebbe far lievitare sensibilmente il costo dei giocattoli. Una mossa che – come sottolinea la stampa americana – rischia di colpire proprio le famiglie statunitensi, rendendo meno accessibili prodotti come Barbie e Hot Wheels.
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(con fonte AdnKronos)
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