Aumento tassi interesse: quali regioni italiane più colpite sui mutui variabili?
Le regioni più esposte agli aumenti secondo un’analisi di Facile.it – Mutui.it
L’aumento dei tassi di interesse sta avendo un impatto significativo sui mutui variabili degli italiani. Secondo un’analisi congiunta di Facile.it – Mutui.it, le regioni più esposte agli aumenti sono il Friuli-Venezia Giulia, con il 17,5% dei nuovi mutuatari che hanno scelto il variabile negli ultimi 18 mesi, seguito dall’Abruzzo (16,1%) e dall’Emilia-Romagna (15,9%). Queste regioni devono affrontare diverse difficoltà a causa dell’aumento dei tassi.
Calo delle erogazioni di mutui variabili e previsioni future
A livello nazionale, tra gennaio 2022 e giugno 2023, circa il 14,5% dei nuovi mutuatari ha optato per un mutuo a tasso variabile. Tuttavia, l’andamento mensile delle erogazioni rivela un costante calo negli ultimi 6 mesi. A giugno 2023, i mutui variabili rappresentavano meno del 10% del totale, rispetto al 33% registrato nell’ultimo trimestre del 2022, quando molti mutuatari hanno scelto questa formula a causa dei più convenienti indici Euribor rispetto agli Irs.
Ivano Cresto, managing director prodotti di finanziamento di Facile.it, spiega che l’erogazione di mutui a tasso variabile è destinata a diminuire ulteriormente. Considerando che tra la richiesta del mutuo e la stipula passano in media 4-5 mesi, i mutui variabili erogati nella prima parte del 2023 sono stati richiesti nel secondo semestre del 2022, quando la Bce aveva appena iniziato ad aumentare i tassi. Attualmente, la richiesta di mutui variabili è ai minimi, inferiore al 2% del totale, e l’effetto si farà sentire nei prossimi mesi.
Graduatoria regionale e percentuale di mutui variabili
Dopo il Friuli-Venezia Giulia, l’Abruzzo e l’Emilia-Romagna, il Piemonte si posiziona al quarto posto con il 15,2% dei mutuatari che hanno scelto un mutuo a tasso variabile negli ultimi 18 mesi, seguito dal Veneto con il 15,1%. Le regioni con la percentuale più bassa di mutui variabili sul totale sono la Campania al primo posto (12,6% dei mutuatari), seguita quasi a pari merito dal Lazio (13,2%) e dalla Sardegna (13,3%).
Caratteristiche dei mutui variabili
Analizzando l’identikit dei mutuatari a livello nazionale negli ultimi 18 mesi, si evince che l’importo medio erogato per un mutuo a tasso variabile è di poco più di 142.000 euro, richiesto per l’acquisto di un immobile il cui valore medio è di 192.000 euro. Coloro che hanno presentato domanda di finanziamento avevano poco più di 35 anni al momento della richiesta e hanno stipulato un piano di ammortamento di 26 anni e mezzo.
Secondo le simulazioni di Facile.it, coloro che hanno ottenuto un mutuo a tasso variabile a gennaio 2022 (142.000 euro da restituire in 25 anni) si troverebbero a pagare una rata di circa 816 euro, ossia il 60% in più rispetto all’iniziale rata di 514 euro, con un tasso (Tan) passato dallo 0,67% al 4,83%.
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(con fonte AdnKronos)
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