ORE 22.15 – Apple annuncia lo stop della vendita dei propri prodotti alla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, accogliendo così l’appello che gli era stato rivolto nei giorni scorsi dal governo di Kiev. “Abbiamo fermato la vendita di tutti i prodotti in Russia” ha detto un portavoce di Apple ricordando che dalla scorsa settimana Apple Pay ed altri servizi erano stati limitati.ORE 22. 02 – Una serie di esplosioni sono state avvertite questa sera a poca distanza da Kiev. Lo riportano i corrispondenti della Cnn nella capitale ucraina.
ORE 21. 47 – “Sono animalista. Penso che tra Putin e qualsiasi animale ci sia un abisso e sicuramente quello atroce è lui. E ora sta pagando uno scotto enorme. Ci sono oligarchi che erano in vacanza in Europa che si sono visti i conti correnti bloccati e non possono più pagare nulla. La borsa di Mosca è chiusa da due giorni e il rublo ha perso oltre il 30%”. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio intervenendo a Di Martedì su La7 rispondendo a una domanda di Giovanni Floris che citando il proverbio “quando picchi il cane lasciati la porta della stalla aperta dietro” perché poi gli devi lasciare l’opportunità scapare chiedeva al ministro quale è l’occasione che viene data al presidente della Federazione russa Vladimir Putin.
ORE 21. 42 – “Credo che dobbiamo fare in modo che il conflitto non si estenda oltre l’Ucraina. Siamo in presenza di una gravissima aggressione russa, in spregio al diritto internazionale c’è stato un attacco ad uno stato sovrano, un fatto molto grave compiuto da Putin. Siamo in presenza di una invasione che è una minaccia vera rispetto all’architettura di sicurezza che era stata costruita”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini intervenendo a Porta a Porta su Rai 1.
ORE 21.37 – “Se l’Ue sarà compatta l’Italia non sarà in guerra”. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio intervenendo a Di Martedì su La7.
ORE 21.25 – Gli Stati Uniti restano in contatto regolare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky grazie a un telefonare satellitare sicuro che gli americani gli hanno fatto avere prima dell’inizio dell’invasione russa. Lo ha detto alla Cnn una fonte informata, secondo cui prima dell’attacco le comunicazioni avvenivano attraverso l’ambasciata americana a Kiev. Ma quando la rappresentanza è stata evacuata e il personale è stato trasferito a Leopoli, gli Stati Uniti hanno inviato un satellitare sicuro per le comunicazioni con Zelensky e uno simile per il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Secondo le fonti, ci sarebbe voluto qualche giorno per renderli operativi dal momento che le istruzioni erano in inglese e non in ucraino.
ORE 21.08 – Tra i 25 voti contrari alla Camera all’invio di armi, contenuto nella risoluzione di maggioranza, ci sono 2 deputati di Fi, Matteo Dall’Osso e Veronica Giannone, e 3 della Lega: Vito Comencini, Matteo Micheli e Elena Murelli. Come riportano i tabulati d’aula tra i no anche quello di Nicola Fratoianni di Leu. I restanti sono tutti deputati di Alternativa, Misto e della componente Manifesta.ORE 20.54 – E’ stato “neutralizzato” un commando di ceceni di Ramzan Kadyrov a cui era stato dato il compito “di liquidare fisicamente la leadership dell’Ucraina, compreso il presidente Zelensky”. E’ quanto riporta il sito del giornale Ukrayinska Pravda citando fonti dell’intelligence ucraina, che ricostruisce come ai primi di febbraio Vladimir Putin abbia dato al leader ceceno il compito di infiltrare le sue forze a Kiev per fare “il lavoro più sporco”.
ORE 20.37 – Sono stati 25 i voti contrari al punto 3 della risoluzione bipartisan sul conflitto in Ucraina, ovvero la parte relativa all’invio di mezzi militari a Kiev. Dodici invece gli astenuti. Tra i 25 voti contrari ci sono 2 deputati italiani di Fi, Matteo Dall’Osso e Veronica Giannone, e 3 della Lega: Vito Comencini, Matteo Micheli e Elena Murelli. Come riportano i tabulati d’aula tra i no anche quello di Nicola Fratoianni di Leu. I restanti sono tutti deputati di Alternativa, Misto e della componente Manifesta.
ORE 20.30 – Tra gli ospiti di Jill Biden al discorso sullo Stato dell’Unione, che Joe Biden pronuncerà questa notte al Congresso, ci sarà l’ambasciatrice ucraina a Washington, Okasana Markarova, a ribadire la solidarietà con il Paese sotto l’attacco e le bombe della Russia. La Casa Bianca ha reso noto la lista degli ospiti scelti dalla first lady per sedere nella sua tribuna, ognuno dei quali rappresenta “per la sua resilienza, innovazione, servizio e coraggio, i temi e le politiche che il presidente Biden affronterà nel suo discorso”, si legge in un comunicato.
ORE 20.29 – L’ex ministro degli Esteri russo Andrei Kozyrev incita alla ‘rivolta’ dei diplomatici del proprio Paese perché si dimettano per protesta contro la guerra in Ucraina. In un tweet ha scritto: “Chiedo a tutti i diplomatici russi di dimettersi per protesta. Cari diplomatici russi, voi siete dei professionisti e non dei propagandisti a buon mercato. Quando lavoravo al ministero degli Esteri ero orgoglioso dei miei colleghi. Adesso è semplicemente impossibile sostenere la sanguinosa guerra fratricida in Ucraina”. Kozyrev, che nei giorni scorsi aveva definito “giuste” le sanzioni europee e americane contro il suo successo Sergei Lavrov, ha guidato la diplomazia russa dal 1991 al 1996 sotto Boris Elstin presidente.
ORE 20.22 – “Per quanto riguarda la partecipazione congiunta e paritaria con Gazprom nel gasdotto Blue Stream, che collega la Russia alla Turchia”, Eni “intende procedere alla cessione della propria quota”. Ad affermarlo è un portavoce del gruppo energetico aggiungendo inoltre che “l’attuale presenza di Eni in Russia è marginale. Le joint venture in essere con Rosneft, legate a licenze esplorative nell’area artica, sono già congelate da anni, anche per le sanzioni internazionali imposte a partire dal 2014”.
ORE 20.19 – La Turchia non prevede di imporre sanzioni contro la Russia nella speranza di “tenere aperto” il canale del dialogo con Mosca. Lo ha detto il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “C’è bisogno di un attore che possa parlare con la Russia – ha sottolineato Ibrahim Kalin – Chi parla alla Russia se tutti buttano giù i ponti? Non stiamo pianificando un pacchetto di sanzioni per tenere questo canale aperto”.
ORE 20.13 – Via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione bipartisan sul conflitto in Ucraina con 520 voti favorevoli. La risoluzione è stata votata per parti, su alcune registrando l’unanimità ma su alcuni passaggi, come sul punto 3 relativo all’invio di mezzi militari, diversi voti contrari.
ORE 20.05 – “Non adotteremo nessuna misura economica perché vogliamo avere relazioni buone con tutti i governi del mondo e vogliamo poter parlare con tutte le parti in conflitto”. Così Andres Manuel Lopez Obrador si sfila ed annuncia che il Messico non imporrà sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.
ORE 19.55 – “Non si tratta di trascinare i Paesi della Nato in guerra. La verità è che tutti sono già stati trascinati da tempo in guerra e certo non dall’Ucraina, ma dalla Russia, è in corso una guerra in larga scala”. Così Volodymyr Zelenskiy, nell’intervista rilasciata a Cnn e Reuter, ha esortato la Nato ad imporre una ‘no fly zone’ per fermare le forze aeree della Russia.
ORE 19.54 – Nel colloquio telefonico avuto oggi, il presidente americano Joe Biden e ed il presidente ucrano Volodymyr Zelensky hanno parlato del “continuo sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina mentre si difende dall’aggressione russa” e dell”escalation degli attacchi a siti civili”. E’ quanto si legge in una nota della Casa Bianca, nella quale si ricorda l’assistenza di sicurezza, il sostegno economico e gli aiuti umanitari di Washington a Kiev. “I leader hanno discusso di come gli Stati Uniti, insieme a partner ed alleati, stanno lavorando per far pagare la responsabilità alla Russia, anche attraverso l’imposizione di sanzioni che stanno già avendo un impatto sull’economia russa”, prosegue la nota, secondo cui i due leader hanno discusso dell'”escalation di attacchi su siti usati dai civili in Ucraina, come il bombardamento vicino al memoriale dell’Olocausto Babyn Yar”.
ORE 19.45 – “E’ necessario almeno smettere di bombardare la popolazione, solo fermare i bombardamenti e poi sedersi al tavolo negoziale”. Così, nell’intervista rilasciata alla Cnn e alla Reuters dal bunker di Kiev dove è rifugiato, il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, appare porre delle condizioni per ulteriori negoziati con la Russia.
ORE 19.44 – Le trasmissioni di radio Eco di Mosca e di Dozhd Tv, le ultime due emittenti indipendenti ancora aperte, sono state oscurate. L’agenzia per il controllo delle comunicazioni, Roskomnadzor ha ordinato di “limitare l’accesso” alle trasmissioni dei due media accusati di diffondere “informazioni false in modo deliberato” sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
ORE 19.39 – Sono ripresi questa sera i pesanti bombardamenti di Kharkiv da parte delle forze militari russe. In particolare, è stata colpita la zona di una base aerea, dove è stata registrata una enorme esplosione.
ORE 19.32 – Le forze russe sono entrate nella città meridionale ucraina di Kherson, secondo quando rende noto il ministero dell’Interno di Kiev. Parlando alla televisione il consigliere del ministero, Vadym Denysenko, ha assicurato che le forze ucraine controllano ancora l’edificio dell’amministrazione cittadina.ORE 19.30 – “Pressoché tutti gli stati dell’Unione europea hanno deciso di fornire materiale e mezzi militari al governo di Kiev. Putin è riuscito la sua tradizionale politica, portando la Germania ad aumentare la spesa militare. Il nostro Paese si appresta a dare il proprio contributo in materia uomini, equipaggiamenti e materiale militare. Armi che è bene sottolineare, l’Ucraina userà per difendersi e per difendere i propri cittadini che sono stati aggrediti”. Lo ha detto il capogruppo di Fi alla Camera, Paolo Barelli, nella dichiarazione di voto a favore della risoluzione che approva l’operato del governo nella gestione del conflitto tra Russia e Ucraina.
ORE 19.20 – “Vedremo”, così ha risposto il Presidente dell’Ucraina, Volodymir Zelensky a Cnn, che gli chiedeva se la Russia era pronta a passi “cruciali” nei negoziati. “Ci sono passi cruciali che si possono fare ed è un momento molto importante. Se li fai, se la parte è pronta a farli, significa che sei pronto per la pace. Se non lo fai, allora significa solo che stiamo perdendo tempo”, ha spiegato.
ORE 19.10 – Telefonata di poco più di mezz’ora oggi tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ne dà notizia la Casa Bianca.
ORE 19.05 – Nord Stream 2 AG, la holding proprietaria del gasdotto Nord Stream 2, registrata in Svizzera, starebbe valutando la possibilità di dichiarare bancarotta. Lo riferisco fonti informate. Il suo azionista di riferimento, Gazprom, al momento non ha rilasciato dichiarazioni.
ORE 19.03 – L’Unione Europea sta lavorando ad un “quarto pacchetto di sanzioni” contro la Russia per l’aggressione all’Ucraina, che consisterà nell’uscita dal sistema interbancario Swift di “una lista di banche russe”, ancora in via di definizione. La misura avrebbe dovuto far parte del terzo pacchetto, ma occorre un po’ più di tempo per finalizzarla.
ORE 18.55 – Continua la corsa dei prezzi del gas. All’hub olandese Ttf il gas si attesta a 128,5 euro a megawattora, in crescita del 30,331%.
ORE 18.43 – Gli studios americani sospendono la distribuzione nei cinema in Russia di film americani in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte delle forze di Mosca. “Mentre assistiamo alla tragedia in corso in Ucraina, abbiamo deciso di sospendere la distribuzione nei cinema delle nostre prossime produzioni”, ha reso noto un portavoce della Paramout Pictures.
ORE 18.33 – Gli Stati Uniti hanno raccolto “indicazioni sul fatto che il morale di alcune unità militari russe stia precipitando”, rende noto una fonte della difesa citata da Cnn. “Non si aspettavano la resistenza che hanno trovato, per questo il loro morale ne ha risentito”, ha aggiunto la fonte, ricordando che “la maggior parte delle forze militari impiegata per l’invasione è composta da soldati di leva, molto giovani reclutati per il servizio militare. Non tutti sono addestrati e preparati bene per questa operazione o anche solo informati che sarebbero stati inviati in una operazione di combattimento”.
ORE 18.21 – Il Regno Unito ha varato altre sanzioni contro la Russia. Secondo quanto riferito dai media britannici, saranno congelate gli asset del Fondo russo per gli investimenti diretti, il fondo sovrano russo, e del suo ceo, Kirill Dmitriev.
ORE 18.16 – Il Festival di Cannes, che si svolgerà dal 17 al 28 maggio, non accoglierà nessuna delegazione russa. Lo ha deciso la direzione della kermesse cinematografica giunta alla 75esima edizione, precisando che fino a quando continuerà l’invasione dell’Ucraina non sarà accettata la presenza di qualsiasi organismo legato al governo russo. In una dichiarazione, la direzione del festival rivolge “un pensiero speciale per gli artisti e i professionisti del cinema ucraini, così come alle loro famiglie, le cui vite sono ora in pericolo”. Al tempo stesso apprezza “il coraggio di tutti coloro che in Russia hanno corso il rischio di protestare contro l’aggressione e l’invasione dell’Ucraina”.
ORE 18.11 – “Non c’è alternativa al dialogo e alla diplomazia. Ma la diplomazia è fatta di dialogo ma anche di forza”. Lo ha affermato il premier Mario Draghi, intervenendo in replica in Aula alla Camera dopo l’informativa urgente sul conflitto in Ucraina.
ORE 18.06 – Medici Senza Frontiere (Msf) è in azione per avviare una risposta d’emergenza in Ucraina e inviare team in Polonia, Moldavia, Ungheria, Romania e Slovacchia per valutare e rispondere ai bisogni umanitari delle persone in fuga ai confini. Le équipe di Msf – si legge in una nota -sono pronte ad intervenire anche in Russia e Bielorussia.
ORE 18.01 – La federazione ucraina del biathlon ha annunciato che l’ex nazionale juniores Yevhen Malyshev è deceduto nel conflitto in Ucraina. Il giovane ex biathleta aveva quasi 20 anni e svolgeva il servizio militare. Il ragazzo aveva disputato le ultime gare nel 2019-2020, annata in cui si è ritirato dalla disciplina. “Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze a familiari, amici e parenti”, si legge nella nota.ORE 17.56 – Confermando la volontà di “usare ogni strumento disponibile per limitare i problemi alle forniture energetiche globali provocati dalle azioni del presidente Putin”, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno deciso di rilasciare collettivamente 60 milioni di barili di greggio delle proprie riserve petrolifere. Lo rende noto la Casa Bianca, specificando che “il presidente Biden autorizzerà il dipartimento di Energia a rilasciare 30 milioni di barili delle riserve strategiche Usa”. E che la decisione è stata presa “dopo un’intesa e continua attività di coordinamento e consultazione del presidente Biden con i nostri alleati e partner, sostenuta dalla Commissione Europea”.
ORE 17.51 – I russi hanno lanciato oltre 400 missili dall’inizio dell’invasione in Ucraina. Lo riportano fonti del Pentagono, assicurando che gli ucraini hanno ancora dei sistemi di difesa missilistica che sono “funzionante, intatti ed attivi”. Inoltre ha aggiunto che la Russia non ha ancora ottenuto il predominio aereo dell’Ucraina. “Ci sono zone dove hanno più controllo di altre”, hanno spiegato.
ORE 17.46 – “Al mondo: che senso ha dire ‘mai più’ per 80 anni, se si tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 morti. La storia si ripete…”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendosi al raid contro la torre della televisione avvenuto a pochi metri dal memoriale di Babin Yar, dove si commemora l’uccisione di 33mila ebrei durante l’occupazione nazista del 1941.
ORE 17.41 – Il Premier britannico Boris Johnson, in una conferenza stampa a Tapa, in Estonia, ha paragonato i bombardamenti russi contro Kharkiv a quello che è accaduto a Sarajevo durante la guerra di Bosnia. I raid di Mosca contro la seconda città dell’Ucraina, ieri e oggi, ricordano gli attacchi contro Sarajevo da parte dei serbi negli anni Novanta, ha affermato il Premier sottolineando che tali bombardamenti uniscono il mondo contro la Russia. “mi ricorda, se vi ricordate i bombardamenti del mercato di Sarajevo da parte dei servi, il bombardamento di innocenti in Bosnia. Porta con se il senso di una atrocità commessa deliberatamente contro un centro abitato. La gente è nauseata da quello che accade e pensa che sia necessario prendere posizione contro l’aggressione russa e in sostegno degli ucraini”, ha dichiarato.
ORE 17.36 – “Le misure finanziarie contro la Russia decise da Stati Uniti e Unione europea dopo l’invasione dell’Ucraina stanno mettendo sotto notevole pressione il sistema finanziario e bancario russo”. E’ quanto ha detto spiega Angelo Baglioni, professore di Economia politica alla Facoltà di Scienze bancarie e finanziarie dell’Università Cattolica e direttore dell’Osservatorio Monetario dell’ateneo, contattato dall’Adnkronos. “Le capacità di reazione della Banca centrale russa sembrano molto limitate e il Paese è destinato a un credit crunch, con forti ripercussioni su imprese e cittadini. L’esclusione dal sistema Swift di alcune banche russe e il blocco delle riserve della Banca centrale sono “misure senza precedenti che hanno colto di sorpresa la Russia. La reazione dei Paesi Occidentali è stata molto compatta e dura”.
ORE 17.31 – Nel sesto giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, gli Stati Uniti continuano ad osservare “pesanti combattimenti a Kharviv e nell’area circostante”. Lo affermano fonti del Pentagono, sottolineando che l’area “rimane fortemente contesa” , anche se nel sud dell’Ucraina l’avanzata russa sembra avere più successo” nel muoversi lungo le due traiettorie che sta seguendo.
Riguardo poi alla situazione nelle singole località, per gli americani Kherson “è ancora molto contesa”, mentre le forze russe sono “ancora fuori Mariupol e non sono avanzate nella città”. Mentre invece si ritiene che abbiamo occupato Berdyansk e Melitopol, sulla costa del Mare di Azov.ORE 17.24 – Il ministero della Difesa ucraino ha confermato l’attacco alla torre della televisione di Kiev e spiegato che alcuni canali tv non trasmetteranno per un po’. Anche il ministero degli Interni ucraino via Telegram ha parlato di un attacco militare russo vicino alla torre della tv. Meno di 90 minuti prima dell’attacco il ministero della Difesa russo ha detto che avrebbe colpito la capitale ucraina invitando i cittadini ad andarsene.
ORE 17.19 – La Russia deve fermare i bombardamenti sulle città ucraine prima che possano iniziare colloqui sostanziali sul cessate il fuoco. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando da un compound del governo super blindato e ribadendo al richiesta ai Paesi della Nato di imporre a no fly zone sull’Ucraina per fermare gli aerei russi.
ORE 17.02 – Le mani alzate, sotto la pioggia, schierati di fronte ai militari russi ed i loro mezzi. Così un gruppo di civili ucraini a Melitopol ha cercato di fermare l’avanzata russa, come mostra un video pubblicato su Twitter, ripreso dal sito del Guardian. “Tornate a casa vostra, fascisti – scandiscano gli ucraini che si mettono anche fisicamente davanti ai mezzi dei russi – non abbiamo armi, tornate a casa vostra”. Nel video si vedono i soldati russi che, in risposta alla protesta, sparano dei colpi di aria.
ORE 16.48 – “Un impegno attivo da parte dei Paesi in Ucraina non è contemplato da parte di nessuno”, ha affermato il premier britannico Boris Johnson in visita alla base estone di Tapa, insieme al Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg e alla Premier estone, Kaja Kallas. “E’ chiaro che gli ucraini sono dalla parte del giusto in questo conflitto, ma abbiamo, nei nostri Paesi, regole su come condurre conflitti internazionali”, ha aggiunto. La Nato è una alleanza difensiva. Un eventuale impegno attivo da parte di un Paese alleato dovrebbe comunque seguire una serie di passi, dal Parlamento in avanti, ha affermato rispondendo alla domanda di chi gli chiedeva chiarimenti sulla partecipazione al conflitto di britannici.