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Maduro ha scelto di usare il pugno duro contro coloro che si oppongono al suo regime. Edgar Zambrano, vicepresidente dell’Assemblea nazionale, Assemblea che ricordiamo è controllata dall’opposizione venezuelana è stato portato con la forza nel carcere di El Helicoide, dai servizi di sicurezza venezuelani (Sebin). Zambrano era da poco uscito dalla sede di “Accion Democratica”, il suo partito, quando appena entrato nella sua vettura, è stato circondato dagli agenti del Sebin: rifiutatosi di scendere dal veicolo, è arrivato l’ordine dall’alto di utilizzare una gru per agganciare la sua auto e in queste condizioni è stato caricato su di un camion che lo ha tradotto, insieme alla sua vettura, direttamente nel carcere di Caracas, dove sono incarcerati anche tutti i prigionieri politici che “disturbano” la quiete del regime del delfino di Chavez. Ovviamente sale la tensione per questo atto che in molti, Stati Uniti e Europa compresi, vedono come una violazione della Costituzione del Paese, cercando di mettere così a tacere l’opposizione, che sta sempre più prendendo piede nel paese latino americano. Il Dipartimento di Stato americano ha avvertito Maduro che tale gesto non resterà impunito e che se Zambano non verrà immediatamente liberato, “Ci saranno gravi conseguenze”.

 

 

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