Meloni superstar anche per il Times: “L’Italia non è più un Paese da barzelletta”
Il quotidiano britannico elogia la premier: popolare, credibile e simbolo della rinascita italiana: “Prima leader seria da decenni”
Dopo la copertina su Time Magazine, arriva anche l’endorsement editoriale del Times di Londra. Nel suo ultimo editoriale, il quotidiano britannico descrive Giorgia Meloni come una figura “schietta” e “grintosa”, ma soprattutto come “la prima leader italiana eletta da decenni a fare una figura seria sulla scena internazionale”.
L’articolo, firmato dal giornalista Edward Lucas, sottolinea come la presidente del Consiglio goda di una popolarità interna senza paragoni tra i leader delle grandi democrazie europee.
“Italia più ricca del Regno Unito”
Secondo il Times, l’Italia offre oggi un quadro sorprendente: “i treni sono puntuali e puliti”, il sistema sanitario nazionale “spende meno del nostro, ma ottiene risultati migliori”, e gli italiani hanno un potere d’acquisto superiore e vivono più a lungo dei britannici.
Anche Milano e la Lombardia vengono citate come esempi di vitalità economica, con le Olimpiadi invernali del 2026 come ulteriore motore di sviluppo. E non mancano i riferimenti al boom immobiliare e all’attrattività fiscale per gli investitori stranieri: “soldi e persone si stanno trasferendo in Italia”, scrive Lucas.
Disciplina fiscale e legalità
Il quotidiano della galassia Murdoch evidenzia anche il giudizio positivo del Fondo Monetario Internazionale, che ha elogiato la disciplina fiscale del governo italiano, un elemento definito “non tradizionale”. Tra i segnali di cambiamento, viene citata l’introduzione del Codice fiscale Cin per gli affitti turistici, che consente di rendere trasparente un settore finora opaco.
Una coalizione solida verso il 2027
Per il Times, se l’attuale maggioranza resterà compatta fino al voto del dicembre 2027, Meloni potrebbe guidare il governo più longevo della Repubblica italiana. In un Paese dove la politica era vista come “una scelta tra pagliacci imbroglioni e tecnocrati inariditi”, la sua “grintosa storia personale” rappresenta una rottura ben accolta.
Il giornalista britannico sottolinea anche i legami tra Meloni e l’ex presidente americano Donald Trump, parlando di una “posizione vivacemente amichevole” nei suoi confronti.
Ombre e sfide ancora aperte
Il quadro non è però privo di criticità: la crescita economica resta debole, le disparità territoriali marcate, i cantieri pubblici troppo lenti e costosi. Lucas non ignora nemmeno le zone grigie tra finanza, Cina e mafia, e le preoccupazioni sul passato neofascista di Fratelli d’Italia. Ma il suo giudizio complessivo è chiaro: l’Italia si è rimessa in moto.
“Se l’Italia può riprendersi, perché non noi?”
La riflessione conclusiva del pezzo ha il sapore di un’autocritica britannica: “Il malessere italiano sembrava inevitabile: istituzioni screditate, debiti enormi, Nord e Sud divisi. Ma il pessimismo era eccessivo. Se l’Italia può riprendersi, perché non possiamo farlo noi?”
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(con fonte AdnKronos)
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