Escalation tra Israele e Hezbollah: raid aerei e attacchi missilistici
Raid aerei israeliani contro Hezbollah in Libano seguiti da una massiccia rappresaglia con razzi e droni. Dichiarato lo stato di emergenza in Israele
Una nuova e grave escalation di tensione ha scosso il Medio Oriente oggi, domenica 25 agosto, con Israele e Libano nuovamente coinvolti in uno scontro armato. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno lanciato una serie di attacchi aerei nel sud del Libano, prendendo di mira obiettivi appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah, in quella che è stata definita un’operazione preventiva per scongiurare un attacco imminente contro i civili israeliani.
Il portavoce dell’IDF, Daniel Hagari, ha dichiarato che “decine di aerei da guerra” hanno partecipato all’attacco, descritto come un atto di autodifesa per eliminare minacce imminenti. Poco dopo l’attacco israeliano, Hezbollah ha risposto lanciando un massiccio attacco con razzi e droni verso il nord di Israele, facendo scattare le sirene dei raid aerei in molte città e villaggi.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato lo stato di emergenza di 48 ore in tutto il Paese, con rifugi pubblici aperti e nuove restrizioni imposte nelle aree settentrionali. L’aeroporto Ben-Gurion è stato temporaneamente chiuso come misura precauzionale.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha riunito il gabinetto di emergenza, affermando che Israele farà tutto il necessario per proteggere il Paese e rispondere agli attacchi. “Stamattina abbiamo rilevato i preparativi di Hezbollah per attaccare Israele,” ha dichiarato Netanyahu, sottolineando la necessità di un’azione proattiva per eliminare la minaccia.
L’escalation arriva in un contesto già altamente teso, con Hezbollah che ha lanciato più di 6.700 razzi e droni contro Israele dall’ottobre scorso, causando la morte di 26 civili e 19 soldati israeliani. Israele ha chiesto il disarmo e l’allontanamento di Hezbollah dal Libano meridionale, in linea con la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che pose fine alla Seconda guerra del Libano nel 2006. Tuttavia, la situazione rimane critica e le prossime ore saranno decisive per determinare se si riuscirà a evitare un ulteriore peggioramento del conflitto.
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(con fonte AdnKronos)
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