Libano in allerta massima dopo l’attacco al Golan
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Tensione crescente nella regione tra Libano e Israele; il Regno Unito avvisa i cittadini di lasciare il Paese
Il Libano si trova in uno stato di massima allerta dopo che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha promesso una risposta “dura” in seguito a un mortale attacco missilistico sulle alture del Golan, che ha provocato la morte di 12 bambini e adolescenti. “Lo Stato di Israele non può ignorare quanto accaduto. La nostra risposta arriverà e sarà dura”, ha dichiarato Netanyahu.
L’attacco ha colpito il centro abitato druso di Majdal Shams, e 16 giovani feriti sono ancora ricoverati in ospedale, sette dei quali versano in gravi condizioni, secondo quanto riportato dal Times of Israel.
Nel frattempo, continuano gli attacchi contro Israele: nella notte, almeno cinque razzi sono stati lanciati dal Libano, ma non hanno raggiunto il territorio israeliano. La sirena di allerta anti-razzo è scattata nel Kibbutz Hanita, vicino al confine libanese, senza che l’esercito israeliano o Hezbollah abbiano fornito dichiarazioni ufficiali.
Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, ha incontrato una delegazione di Hezbollah in un incontro definito “positivo” dalla tv satellitare al-Jazeera, nel contesto delle crescenti tensioni dopo l’attacco di sabato scorso.
Il Regno Unito ha sollecitato i suoi cittadini a lasciare il Libano, avvertendo che la situazione nella regione è in “rapida evoluzione” e che il personale diplomatico lavora incessantemente per garantire la sicurezza dei cittadini britannici. Si sconsigliano tutti i viaggi nel paese a causa dei rischi associati al conflitto in corso.
A Teheran, la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha incontrato il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e il segretario generale della Jihad Islamica palestinese, Ziyad Nakhaleh, durante la cerimonia di insediamento del presidente Masoud Pezeshkian.
In Siria, nella provincia di Daraa, siti militari sono stati bersaglio di attacchi missilistici notturni, presumibilmente attribuiti alle forze israeliane, senza che siano stati segnalati vittime o danni significativi. Il sito israeliano Ynet ha confermato queste operazioni, che non sono state riportate dall’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana.
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(con fonte AdnKronos)
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