Connect with us

Published

on

Nonostante i progressi, l’accordo tra Israele e Hamas rimane in bilico. Le questioni irrisolte e le tensioni politiche interne potrebbero far deragliare i negoziati

Nonostante l’ottimismo dei mediatori, l’atteso accordo di tregua tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi detenuti dall’organizzazione dal 7 ottobre non è ancora stato raggiunto. L’incertezza di Hamas, che non ha ancora fornito una risposta definitiva all’ultima proposta, ha rallentato i negoziati al Cairo. Questa incertezza ha spinto Israele a decidere di non inviare la sua delegazione in Egitto fino a quando non riceverà una risposta ufficiale.

Nonostante i mediatori abbiano parlato di “progressi significativi” durante la giornata, Hamas ha sottolineato attraverso varie dichiarazioni alla stampa che la questione centrale dei negoziati è l’“insistenza” del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che Israele entri a Rafah, indipendentemente da un potenziale accordo. Questo è l’“elemento chiave” in discussione nei colloqui del Cairo, secondo il portavoce di Hamas Osama Hamdan.

Hamas, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe comunque pronto a rilasciare 33 ostaggi israeliani durante la prima fase dell’accordo con Israele. Tuttavia, Israele ha ribadito che “non accetterà in alcuna circostanza la fine della guerra come parte di un accordo per il rilascio dei nostri ostaggi”.

Anche il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha discusso per la prima volta la proposta di accordo attraverso i suoi rappresentanti, affermando che si tratta dell’offerta più vicina alle richieste dell’organizzazione islamista. Secondo il Wall Street Journal, Sinwar ha sollevato diversi avvertimenti e i mediatori arabi hanno affermato che Hamas dovrebbe presentare “presto” una controproposta.

Nel frattempo, il governo israeliano è diviso sui negoziati e, in particolare, sull’annunciata operazione a Rafah. Il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir ha minacciato di lasciare il governo se non verranno rispettate le promesse fatte dal primo ministro.

L’ultima proposta di accordo prevede una prima fase di durata fino a 40 giorni durante la quale 33 ostaggi tenuti a Gaza verrebbero rilasciati e l’Idf si ritirerebbe da parte della Striscia. Durante la seconda fase, che si estenderebbe per altri 42 giorni, verrebbero rilasciati tutti gli altri ostaggi ancora in vita e le parti si accorderebbero sulle condizioni per un ritorno alla calma a Gaza.

Nel quadro dell’intesa è previsto anche il rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi. La fonte di Hamas citata da Channel 12 ha parlato di “compromessi raggiunti” sul numero di detenuti da rilasciare in cambio della liberazione di ciascun ostaggio. La notizia riportata ieri dal Times of Israel seguiva l’annuncio di Hamas che nella tarda serata di venerdì aveva reso noto che una sua delegazione si sarebbe recata al Cairo “determinata a raggiungere un accordo tale da soddisfare le richieste palestinesi”.

LE ULTIME NOTIZIE

Parroco e tecnico rinviati a giudizio per morte del neonato a Bari
Parroco e tecnico accusati di omicidio colposo per la morte del neonato a Bari nella culla termica Il parroco Antonio...
Read More
Incidente Cristoforo Colombo: Silvia Piancazzo lascia la Terapia Intensiva 
Migliorano le condizioni di Silvia Piancazzo , la ragazza sopravvissuta allo scontro mortale del 24 ottobre a Roma Silvia Piancazzo...
Read More
Nuovo corpo di un ostaggio israeliano restituito a Gaza
Hamas consegna un altro ostaggio mentre crescono le tensioni in Cisgiordania Prosegue la tregua tra Israele e Hamas: nella serata...
Read More
Indagine Ue su Google per il declassamento dei siti degli editori
Indagine della Commissione Europea su Google per presunte violazioni del Digital Markets Act Bruxelles ha aperto un’indagine Ue su Google...
Read More
Marcianise, ragazzina di 12 anni muore cadendo dalla finestra a scuola
Ragazzina di 12 anni muore cadendo dalla finestra della scuola media Calcara di Marcianise: aperta un’inchiesta Tragedia questa mattina a...
Read More
Scioperi trasporti 14 novembre: aerei, treni e Tpl a rischio
Venerdì 14 novembre è prevista una giornata difficile per chi si sposta con aerei, treni e mezzi pubblici, con proteste...
Read More
Assegno unico universale 2026, aumenti in arrivo con la manovra
La manovra 2026 introduce un aumento medio di 10 euro mensili e nuovi criteri Isee per l’Assegno unico universale 2026,...
Read More
Trump valuta un attacco al Venezuela: secondo WP nel mirino basi e laboratori droga
Nel piano delineato da ex funzionari al Washington Post, l’attacco al Venezuela potrebbe colpire infrastrutture militari, piste clandestine e centri...
Read More

(con fonte AdnKronos)

Di Tendenza/Trending