Approvato ddl per contrastare violenza sulle donne: ecco le misure
Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che prevede il rafforzamento delle misure contro la violenza sulle donne. Il ddl include misure cautelari come l’ammonimento, l’applicazione di braccialetti elettronici e l’obbligo di rispettare una distanza minima di 500 metri dalla vittima. Inoltre, sono state ampliate le fattispecie di reato per cui possono essere applicate tali misure precauzionali, tra cui il revenge porn e lo sfregio del viso con l’acido.
L’obiettivo principale del disegno di legge è la prevenzione, cercando di evitare che i “reati spia” possano sfociare in episodi più gravi. Il ddl prevede un’attenzione particolare per i recidivi, coloro che sono già stati destinatari di un ammonimento e ripetono la stessa condotta violenta.
Tra le disposizioni del ddl, si prevede un rafforzamento delle misure di ammonimento e informazione alle vittime. Le pene per reati come percosse, lesioni personali, violenza privata, minacce gravi, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio e danneggiamento sono aumentate nel caso in cui siano commessi nell’ambito di violenza domestica da soggetti già ammoniti, anche se la persona offesa è diversa da quella per cui è stato adottato l’ammonimento.
Il disegno di legge prevede anche la specializzazione dei pubblici ministeri nella trattazione dei processi in materia di violenza di genere e violenza domestica. In caso di omicidio, tentato omicidio o altri reati commessi contro coniugi, ex coniugi, partner di unioni civili, conviventi o persone con cui è stata o è presente una relazione affettiva, il procuratore della Repubblica valuterà immediatamente, entro 30 giorni dalla registrazione del reato, l’applicazione delle misure cautelari. Anche i giudici avranno termini stringenti per decidere sulle misure cautelari.
Il ddl introduce inoltre l’arresto in flagranza differita, consentendo l’utilizzo di video e foto come prove nei casi di maltrattamenti in famiglia o stalking. Il soggetto può essere considerato in stato di flagranza se il fatto emerge in modo inequivocabile da documentazione video o fotografica ottenuta legalmente da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, a condizione che l’arresto avvenga entro 48 ore e non oltre il tempo necessario per l’identificazione.
Infine, il disegno di legge prevede il rafforzamento delle misure cautelari e l’uso del braccialetto elettronico. Il braccialetto verrà applicato di norma, salvo diversa indicazione del magistrato, e con il consenso della persona interessata. Sarà prescritto di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla casa familiare e da altri luoghi frequentati dalla vittima, salvo necessità di lavoro. Il giudice potrà imporre limitazioni e, in caso di rifiuto dell’imputato, potrà applicare misure più severe insieme al divieto di avvicinamento.
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(con fonte AdnKronos)