Connect with us

Published

on

Nei cinquant’anni passati dalla legge 1158 del dicembre 1971 – con cui si autorizzava la creazione di una società a capitale pubblico, concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stabile viario e ferroviario fra Calabria e Sicilia – il progetto del Ponte sullo Stretto ha dovuto affrontare un numero incredibile di oppositori e di obiezioni tecniche, finanziarie e ambientali (persino sugli eventuali danni ai pesci derivanti dall’ombra proiettata dalla struttura). Inevitabile per un’opera senza precedenti, che vedrebbe la realizzazione del ponte a campata unica più lungo al mondo (3.300 metri), e che andrebbe a modificare permanentemente non solo un paesaggio ma anche il sistema economico e sociale delle regioni coinvolte.

L’idea di collegare Calabria e Sicilia risale ai tempi dei romani, ma è solo sotto i Borboni, per l’esattezza con Ferdinando II, che prende corpo l’ipotesi di realizzare un ponte che scavalchi lo Stretto, progetto giudicato fattibile ma insostenibile per le casse del Regno delle Due Sicilie. Da allora, una serie infinita di studi e ipotesi anche un po’ peregrine (come quella di collegare le due regioni con un istmo artificiale, lasciando un piccolo passaggio per le navi): ma è solo con il concorso internazionale di idee del 1969 che si muove un passo concreto verso la realizzazione dell’opera

Dei 143 progetti presentati, sei vincono il primo premio ex aequo. Fra questi, anche quello di un tunnel a mezz’acqua ancorato al fondo mediante cavi in acciaio, idea riproposta in tempi recenti. Gli altri cinque sono tutti progetti di ponti, strallati o sospesi, a una o più campate. Ma è il ponte sospeso a campata unica che si afferma come ipotesi più fattibile, dopo che nel 1979 il governo Cossiga approva la costituzione della società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. che nascerà ufficialmente nel 1981.

Dopo una prima ipotesi sottoposta nel 1986, viene presentato sei anni dopo il progetto preliminare definitivo, con relazioni tecniche, previsioni di spesa, tempi di esecuzione, e la valutazione d’impatto ambientale, quindi nel 1997 l’approvazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Da li’ in poi una serie di stop and go, soprattutto legati alla politica, con tanto di appalti assegnati e decaduti, opere propedeutiche realizzate, penali pagate e società in liquidazione.

Un saliscendi che sembrava aver messo il Ponte sullo Stretto fra le opere ‘congelate’ fino a un primo rilancio nel 2016 con il premier Renzi che ripropone l’idea come soluzione per “togliere la Calabria dall’isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina”, quindi, più di recente, a giugno 2020, con le parole di Giuseppe Conte che annuncia l’intenzione di valutare il progetto “senza pregiudizi”. Oggi, infine, l’accelerazione legata alla definizione del Recovery Plan e al focus di Bruxelles su opere che rafforzino la produttività in maniera strutturale e sostenibile.

Allo stato attuale, il progetto più completo – che riprende in larga parte l’impostazione di quello degli anni Novanta, rispondendo a tutte le obiezioni sopraggiunte – è quello di WeBuild. Un’opera immediatamente cantierabile e realizzabile in pochi anni, a costo quasi zero per lo Stato, visto che l’esborso di 8,56 miliardi di euro sarebbe a carico dei privati. Peraltro l’opera – per la quale si stima una vita utile di 200 anni – garantirebbe nuove entrate erariali nel solo periodo di costruzione per circa 8 miliardi, di cui 7,1 da contributi e imposte.

Secondo alcuni studi tra cui quello dell’Università Bocconi, la realizzazione del ponte porterebbe a un incremento dello 0,2% del Pil nazionale mentre nei 30 anni di gestione l’indotto stimolato ed attivato dalla nuova infrastruttura potrebbe garantire poi maggiori entrate erariali per 107 miliardi che, dedotti 5,3 miliardi di misure di defiscalizzazione, porterebbero il beneficio netto dello Stato a quota 101 miliardi.

Sul fronte operativo l’opera registrerebbe un flusso annuo di 6 milioni di veicoli e di 60 mila treni andando a completare il tracciato della rete TEN “Corridoio Scandinavia – Mediterraneo”, che passando per Napoli, Gioia Tauro, Messina, Siracusa e Palermo unisce il Mediterraneo alla Scandinavia.

La realizzazione di questo progetto rappresenterebbe evidentemente una sfida ingegneristica senza precedenti, visto che batterebbe ogni record per ponte a unica campata (3.300 metri contro i 1.990 dell’Akashi Bridge in Giappone), per altezza delle torri (399 metri contro i 297 metri dell’Akashi) e per larghezza dell’impalcato (61 metri contro i 41 del Tsing Ma Bridge di Hong Kong).

La realizzazione richiederebbe 1,5 milioni di tonnellate di cemento, 376.000 tonnellate di acciaio per il ponte sospeso e di altre 425.000 tonnellate di acciaio per le altre opere necessarie. A sorreggere le 6 corsie per autoveicoli esterne e i 2 binari ferroviari posti all’interno, giganteschi fili di acciaio lunghi 5.320 metri da un diametro di 120 cm ciascuno.

Sul fronte finanziario, durante i 30 anni di gestione in concessione lo Stato continuerebbe a pagare il “Contributo di continuità territoriale” (per un totale di 2.039 milioni di euro) già oggi erogato per il traghettamento dello Stretto e al termine della concessione potrebbe riscattare l’infrastruttura, pagando un valore residuo stimato in 3.658 milioni e eventualmente riaffidandone la gestione con una gara, oppure, prorogare la concessione in essere senza pagare alcun prezzo di riscatto.

Quanto all’impatto occupazionale è stimato in 118 mila assunzioni totali, di cui 11 mila dirette e 107 mila nell’indotto con un fattore di moltiplicatore dell’occupazione pari a 18,9 (cioè ogni milione di euro investito attiva 18,9 occupati equivalenti a tempo pieno).

(AdnKronos)

LE ULTIME NOTIZIE

Scritte antisemite Roma: frasi d’odio sul Lungotevere e altri luoghi ebraici


Nuove scritte antisemite Roma tra Lungotevere degli Anguillara e strutture ebraiche Nuove scritte antisemite Roma sono state individuate sul Lungotevere...
Read More
Scritte antisemite Roma: frasi d’odio sul Lungotevere e altri luoghi ebraici

Alluvioni Sud Est Asiatico: oltre 1.100 morti tra Indonesia e Sri Lanka


Bilancio drammatico delle alluvioni Sud Est Asiatico tra frane, dispersi e villaggi isolati Le alluvioni Sud Est Asiatico, alimentate da...
Read More
Alluvioni Sud Est Asiatico: oltre 1.100 morti tra Indonesia e Sri Lanka

Inchiesta Collegio d’Europa, fermata anche Federica Mogherini


Operazione dell’Eppo sull’inchiesta Collegio d’Europa per presunta frode Ue L’inchiesta Collegio d’Europa ha portato oggi al fermo di tre persone...
Read More
Inchiesta Collegio d’Europa, fermata anche Federica Mogherini

Meteo Italia, inizio dicembre con piogge e temporali fuori stagione


Il meteo Italia annuncia perturbazioni atlantiche al Centro-Sud con forti piogge e temporali, ma temperature più miti del previsto Il...
Read More
Meteo Italia, inizio dicembre con piogge e temporali fuori stagione

Elezioni Honduras, parità tecnica e accuse di interferenze nello spoglio


Tensione sulle elezioni Honduras dopo lo stop agli aggiornamenti ufficiali Le elezioni Honduras restano appese a un margine sottilissimo: appena...
Read More
Elezioni Honduras, parità tecnica e accuse di interferenze nello spoglio

Rapine minorili a Milano, arrestate tre ragazze dopo aggressioni violente


Nuovi dettagli sulle rapine minorili a Milano tra Piazza XXIV Maggio e Darsena Le rapine minorili a Milano tornano al...
Read More
Rapine minorili a Milano, arrestate tre ragazze dopo aggressioni violente

Mosca, nuovi colloqui di pace in Ucraina con l’inviato di Trump


I colloqui di pace in Ucraina entrano in una fase decisiva tra Mosca, Usa ed Europa I colloqui di pace...
Read More
Mosca, nuovi colloqui di pace in Ucraina con l’inviato di Trump

Venezuela, l’ultimatum di Trump a Maduro apre una crisi esplosiva


L’ultimatum di Trump a Maduro accende nuovi timori di escalation L’ultimatum di Trump a Maduro mantiene il Venezuela in una...
Read More
Venezuela, l’ultimatum di Trump a Maduro apre una crisi esplosiva

Di Tendenza/Trending