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Aggiornamento – Chiuso il primo giorni di consultazioni alla Camera per il Presidente incarico Mario Draghi.

Domani si inizia alle 11 con il Gruppo Per le autonomie (Svp – Patt, UV) del Senato.
Alle 11.45-12.30 Gruppo Liberi e Uguali della Camera e componente Liberi e Uguali del Gruppo Misto del Senato.
Alle 12.45-13.45 Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva-PSI del Senato.
Alle 15-16 Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato.
Alle 16.15-17.15 Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato.
E chiude alle 17.30-18.30 Gruppi Forza Italia – Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia- Berlusconi Presidente – Udc del Senato.

Ecco la timeline di tutti gli interventi e delle dichiarazioni che si sono succedute nel corso della giornata di oggi 4 febbraio, aggiornate in tempo reale

Mario Draghi al Quirinale (foto di Francesco Ammendola – quirinale.it)

Mario Draghi, dopo l’incarico conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prepara le consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche, che dovrebbero iniziare nel pomeriggio in uno studio di Montecitorio e potrebbero durare un paio di giorni. Mattarella non ha posto limiti temporali al tentativo di Draghi di formare un governo, anche perché entrambi hanno convenuto sulla complessità della situazione e sul fatto che la strada da percorrere al momento appare in salita.


—— TIMELINE ——


22.04 – A quanto si apprende, Beppe Grillo sta arrivando a Roma. Il garante del M5S sarà nella Capitale nelle prossime ore.

21.55 – “L’Italia avrà un nuovo Governo. Lo guiderà Mario Draghi. E questo ci dà un senso di tranquillità e di fiducia che già dalle prime ore sta producendo risultati sui mercati internazionali ma anche nelle istituzioni del nostro Paese. A tutti quelli che si chiedevano che senso ha questa crisi, chiedo di guardare questa foto. Qui – nella foto di Mario Draghi che parla al Quirinale – c’è la risposta al “Perché la crisi?””. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

21.49 – “Il centrodestra sopravviverà a mille intemperie… Certo, non capisco la posizione di Salvini quando dice ‘Draghi scelga tra Lega e M5S’. Ma perché, il Pd va bene? La Boldrini e Leu vanno bene? Qualcosa mi sfugge, glielo chiederò quando lo sento”. Così Giorgia Meloni, leader di Fdi, ospite di ‘Porta a Porta’ su Rai Uno.

21.46 – “Abbiamo un governo in cui la golden share ce l’ha Giuseppe Conte col M5S. Non è tutto oro quello che luccica. Quando ti ritrovi Conte a capo del 30% dei parlamentari M5S che hanno la golden share del tuo governo… Povero autorevolissimo Mario Draghi”. Lo ha detto a ‘Porta a Porta’ Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.

21.38 – “Non credo che il vincitore” della crisi di governo “sia Renzi. Se lui vuole, glielo facciamo credere”. Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, in collegamento con lo speciale Tg3.

21.34 – Dal M5S “mi sembra siano venute in queste ore delle aperture importanti, che sono essenziali. Per far partire un governo il M5S, che ha un terzo dei voti in Parlamento, è essenziale”. Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, in collegamento con lo speciale Tg3.

21.31 – “Draghi ha bisogno di una maggioranza larga e credibile, che non abbia al suo interno contraddizioni insanabili, collocata saldamente in Europa”. Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, in collegamento con lo speciale Tg3.

21.24 – “Renzi può rivendicare solo il casino di aver aperto questa crisi al buio, ma senza la nostra presa di responsabilità in queste ore la situazione avrebbe rischiato di precipitare”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Sono molto ottimista che si faccia presto un governo per questo Paese. Da zero a dieci, direi che c’è una probabilità di 8 o anche 9”. “Io ministro? Ne parleremo con il presidente Draghi e con il mio partito ma faccio il presidente di Regione e faccio già grande fatica così”.20.08 – ”Ho chiesto al professor Draghi un pieno sostegno al rilancio dell’economia, sull’impronta che ha portato avanti da presidente della Bce”. Stefano Benigni, ‘totiano’ della prima ora, classe ’87, è il più giovane dei parlamentari alle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Il deputato bergamasco Benigni, che faceva parte dell’ampia delegazione di ‘Idea-Cambiamo’, dice all’Adnkronos di aver sollecitato l’ex presidente della Bce sul tema dei giovani e il loro futuro di fronte a una crisi economica e pandemica senza precedenti.

“L’augurio -sottolinea Benigni- è che Draghi possa dare ai giovani la possibilità di guardare al futuro con speranza e fiducia. Se riusciremo a raggiungere questo obiettivo, migliorando la qualità della vita del nostro Paese, allora avremmo raggiunto il risultato sperato”.

20.07 – “Non metto in discussione la serietà di Draghi, ma la serietà di quelli che stanno andando con lui al governo. Matteo Renzi non lo considero un genio, ma uno che gioca a poker con la vita della gente”. Così Giorgia Meloni, leader di Fdi, ospite di ‘Porta a Porta’.

20.06 – Il premier incaricato Mario Draghi disegna il governo che dovrebbe nascere nei prossimi giorni, domani e sabato ha altri due giorni per sondare le forze politiche e capire come comporre la squadra. Che tuttavia, dovrebbe avere al suo interno non solo tecnici ma anche ministri con la casacca di partito, “uno per ogni forza politica, al massimo due per i partiti maggiori”, riferiscono fonti beninformate all’Adnkronos, mentre il rebus delle forze politiche che lo sosterranno non è ancora sciolto.

19.35 – “Spazio per me assolutamente no, sono molto divisivo. Sono stato oggetto di una campagna di fake news in queste settimane, ma ho fatto questa battaglia perché ci credevo. No, non sono della partita”. Lo dice Matteo Renzi al Tg3.

19.33 – “Una alleanza larga dà credibilità e stabilità al governo, parlerebbe al mondo e alle persone. Gli italiani si aspettano un governo di alto livello che risolva problemi. Io sono fiducioso. Dipenderà dal professor Draghi. Noi ci siamo”. Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al Tg3.

“Al traino di chi?” dice poi a chi gli chiede se i Dem siano ‘al traino’ dei Cinque Stelle. “Il Pd è finalmente una forza unita che sta creando le condizioni per garantire un buon governo, presente in tutto il territorio, che ha ripreso a vincere le elezioni e per molti la certezza di una forza politica seria. Non siamo subalterni a nessuno”. Quanto all’alleanza con M5S e Leu, osserva: “Quello che sta accadendo è che si sta costruendo un campo competitivo e utile all’Italia”.

19.28 – ”Draghi è una figura di altissimo profilo, una risorsa, una grande opportunità per il Paese” ha detto Maurizio Lupi, presidente di ‘Noi con l’Italia’, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi a Montecitorio. “Il percorso” che Draghi ”ha intrapreso è corretto, anche per il merito. In questa prima fase ci sarà un ascolto e una presentazione da parte sua e poi un secondo giro con cui si entrerà nel merito e sarà lui a porre le questioni e la sintesi del programma per confrontarci”. ”Il governo Draghi deve essere un governo di discontinuità, non una fotocopia di quello precedente” sottolinea. “Abbiamo ribadito a Draghi che se questa legislatura andrà avanti nei prossimi due anni sarà fondamentale non perdere tempo e fare subito almeno quelle minime riforme che garantiscano stabilità al sistema”.

19.14 – ‘Ci auguriamo che questo governo Draghi possa partire con la base parlamentare più vasta e plurale possibile” ha detto Giovanni Toti, leader di ‘Cambiamo’, al termine delle consultazioni alla Camera con il premier incaricato, auspicando che l’esecutivo” nuovo “non sia una riedizione del precedente” e venga fatto “con le migliori energie del Paese”. “No al Conte bis con qualcosa di appiccicato qua e là” aggiunge. ”Auspico che tutto il centrodestra sostenga Draghi e che Draghi ponga le condizioni perché questo possa avvenire”.


19.04 – “Il profilo di Mario Draghi rappresenta l’Italia migliore, certamente adeguato all’emergenza che il paese sta attraversando. Le forze parlamentari, a partire da quelle che componevano l’ex maggioranza, devono essere propositive e responsabili. E per questo auspico un esecutivo con una chiara matrice politica europeista e riformista. Quanto al Pd, non ho riscontrato timidezze ma, appunto, senso di responsabilità. all’appello del capo dello Stato abbiamo risposto dopo un minuto, senza incertezze. In questo quadro così confuso e per certi versi drammatico, il Pd non può certo permettersi timidezze”. Lo dice il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci in un’intervista al Foglio.it.

18.57 – ”Draghi è una figura di altissimo profilo, una risorsa, una grande opportunità per il Paese”. Lo ha detto Maurizio Lupi, presidente di ‘Noi con l’Italia’, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi a Montecitorio.

18.52 – ”Ho chiesto a Draghi di riaprire i musei il sabato e la domenica. Mi è sembrato attento”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi a Montecitorio.

18.44 – “Io nel totoministri? Figurarsi, non ho mai neanche vinto al totocalcio”. Giancarlo Giorgetti, mentre si concede un caffè di fronte alla Camera, con il segretario Matteo Salvini, risponde così a chi gli chiede se il suo nome possa essere tra i papabili per l’esecutivo Draghi. “Io – avverte – non debbo convincere nessuno, facciamo dei ragionamenti e poi traiamo le conclusioni”.


DICHIARAZIONI MINORANZE LINGUISTICHE GRUPPO MISTO CAMERA


18.31 – “Il 5 settembre 2019 ho giurato di essere fedele alla Repubblica. In questi mesi, tra i più difficili della nostra storia nazionale, mi sono battuto, nel solco della Costituzione, per ridurre disuguaglianze, liberare potenzialità, rimuovere ostacoli, colmare divari. Ho provato a servire le istituzioni con disciplina e onore”. Lo scrive su Facebook il ministro per il Sud Peppe Provenzano.

18.22 – “Il Partito Democratico lavora alla nascita di un esecutivo di chiaro stampo europeista”. Lo scrive in un post su Facebook la viceministra all’Istruzione, Anna Ascani. “Il Presidente Draghi – aggiunge – è una figura di profilo altissimo e potrà aiutare l’Italia a uscire da questa crisi e dal caos che essa ha generato”. “Grazie al Presidente Mattarella – conclude – abbiamo la possibilità di consegnare al Paese un Governo che avrà come priorità la gestione della pandemia, delle difficoltà economiche e sociali, del lavoro, dell’educazione e degli investimenti per il futuro e le giovani generazioni”.

18.14 – “Non risponderò nemmeno sotto tortura. Posso solo confermare che con Mario Draghi ci conosciamo dalla primavera del 1983, quando lui venne a collaborare al ministero del Tesoro e io ero a capo della segreteria tecnica del ministro Goria”. Lo ha detto il deputato di Centro democratico, Bruno Tabacci, alla sala della Regina a Montecitorio al termine del colloquio per la formazione del governo con il presidente incaricato, Mario Draghi, rispondendo a una domanda se questa conoscenza di lunga data con il presidente incaricato, possa favorire un suo incarico nel prossimo governo.

18.02 – “Penso che il tentativo di Draghi andrà in porto e sono anche convinto che la sua saggezza lo porterà a considerare un mix intelligente e attento a radicare il governo e la maggioranza parlamentare, che mi auguro sia ampia. E poi degli innesti di natura tecnica. Credo che Draghi sia nella condizione di farlo e che le prossime ore dimostreranno che quello in corso non è un semplice tentativo ma la risposta responsabile che il presidente Mattarella ci ha chiesto di assumere”. Lo ha detto il deputato di Centro democratico, Bruno Tabacci, alla sala della Regina a Montecitorio al termine del colloquio per la formazione del governo con il presidente incaricato, Mario Draghi.

17.55 – “Sarebbe molto importante che tutte le forze dell’alleanza partecipassero convinte a questa nuova alleanza, aperte anche a forze liberali: questo darebbe forza e credibilità al governo agli occhi del mondo”. Lo dice il segretario Nicola Zingaretti alla Direzione Pd.

“Lavoriamo per un governo di chiaro stampo europeista, per una rapida approvazione del next generation Eu, per la riforma fiscale, della giustizia, alla promozione di nuove politiche attive per il lavoro e da una legge elettorale nuova”.

17.51 – “Domani il senatore Antonio De Poli, alle ore 17.30, farà parte della delegazione Fi-Udc che siederà al tavolo delle Consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Siamo convinti che il Professore sia una personalità di alto profilo e autorevole. Porremo con forza sul tavolo i nostri temi: aiuti alle imprese, sostegno alla famiglia; rafforzare la sanità pubblica e dare maggiore attenzione al sociale, in modo particolare al mondo della disabilità e agli anziani. Avremo un atteggiamento di apertura e di ascolto senza schemi pregiudizialmente costituiti. Gli italiani sono stremati dalla crisi. L’Italia ha bisogno di un Governo con le gambe solide”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa nazionale Udc.

17.44 – “L’appello del presidente della Repubblica, così coraggioso e per molti aspetti inatteso che è la conseguenza di questa crisi che ci ha tolto il respiro e la pazienza. Ho ancora negli occhi quelle 20 ore trascorse per tentare di mettere insieme un documento e invece non siano nemmeno riusciti a sottoscrivere un verbale di quello che ci eravamo detti. E’ chiaro che la frustata arrivata dalla presidenza delle Repubblica con la proposta di Mario Draghi interpella tutte le forze politiche, che se ne devono assumere le responsabilità”. Lo ha detto il deputato di Centro democratico, Bruno Tabacci, alla sala della Regina a Montecitorio al termine del colloquio per la formazione del governo con il presidente incaricato, Mario Draghi.

17.39 – “Al presidente Draghi non abbiamo posto alcuna condizione, perché non vogliamo metterci nel ridicolo. Siamo consapevoli che la svolta può essere importante, confidiamo in questo e siamo usciti dall’incontro che ce la possiamo fare e che il Paese può andare verso una svolta”. Lo ha detto il deputato di Centro democratico, Bruno Tabacci, alla sala della Regina a Montecitorio al termine del colloquio per la formazione del governo con il presidente incaricato, Mario Draghi.

17.35 – “Siamo disponibili a partecipare a questa esperienza di governo”. Lo ha dichiarato Ricardo Merlo, rappresentante del gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico del Senato, dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. “Il governo Draghi deve essere un governo politico”, ha proseguito Merlo definendo “incoraggianti” le parole pronunciate dal presidente Conte oggi pomeriggio.

DICHIARAZIONE GRUPPO Europeisti Maie Cen. Dem Senato


17.26 – “Si è aperta una fase del tutto nuova. La personalità di Draghi è di assoluta forza e grande valore. Può essere la soluzione per portare l’Italia fuori dalla situazione caotica e dal rischio di paralisi determinato dalla crisi”. Lo ha detto il segretario Nicola Zingaretti alla Direzione del Pd. “Credo il Pd debba contribuire al successo di questo tentativo e offrire i propri contenuti e il proprio contributo”.

17.22 – “La figura di Draghi è una garanzia straordinaria. Penso cosa saranno i prossimi consigli europei quando si cercherà di capire cosa pensa Mario Draghi e non Macron o cosa pensa Merkel. Questo dal punto di vista per il nostro Paese è oggettivamente un salto di qualità”. Lo ha detto il deputato di Centro democratico, Bruno Tabacci, alla sala della Regina a Montecitorio al termine del colloquio per la formazione del governo con il presidente incaricato, Mario Draghi.


17.16 – “Draghi dovrà scegliere tra la Lega e Grillo, tra la patrimoniale e il taglio delle tasse”. Lo dice Matteo Salvini, al termine della segreteria del partito, incontrando i giornalisti con Giancarlo Giorgetti. Per il leader della Lega si deve andare a sentire cosa dirà Draghi. “gli interessi di partito, per la Lega vengono dopo gli interessi del paese”.

17.03 – “Da presidente della più grande regione d’Italia, ma credo di poter parlare anche a nome dei colleghi del Mezzogiorno, dico che abbiamo bisogno di un governo che sia attento all’esigenza di abbattere il dualismo che ancora persiste nel sistema Italia”. A dirlo, intervistato da Tgcom24, è stato il governatore siciliano Nello Musumeci.

16.57 – “È irrinunciabile portare le nostre richieste a Mario Draghi, ascoltarlo e poi decidere di conseguenza. Lo dobbiamo agli italiani, che soffrono e quindi aspettano segnali politici. In caso contrario, saremmo per partito preso fuori dal processo di rilancio del Paese. Soprattutto non avremmo peso politico rispetto alla destinazione delle risorse del Recovery Fund, che in larga parte si basa sulla transizione ecologica, cioè uno dei nostri cavalli di battaglia”. Lo dichiara all’Adnkronos il deputato Paolo Parentela, del Movimento 5 Stelle.

16.52 – ”Grazie a te, presidente @GiuseppeConteIT per il grande lavoro che hai svolto. Sono d’accordo: non bisogna disperdere il patrimonio che la coalizione Leu-Pd-5s ha costruito. Ora più che mai va messo al servizio del Paese”. Lo scrive su Twitter Pietro Grasso (Leu).

16.52 – Valerio Staffelli consegna il Tapiro d’oro a Rocco Casalino, portavoce del premier uscente Giuseppe Conte. Intercettato a Roma, Casalino smentisce ai microfoni di Striscia di aver telefonato ai vertici del M5S chiedendo di votare contro un governo guidato da Mario Draghi: “Ho ricevuto 300 chiamate, ma non rispondo a nessuno”. Inoltre, precisa che il libro ‘Il portavoce’, che ripercorre la sua vita, uscirà il 16 febbraio e promette: “Mai al Grande Fratello Vip”.

16.52 – ”Sarà Berlusconi a guidare la delegazione di Forza Italia alle consultazioni”. Lo ha detto il numero due di Fi, Antonio Tajani, parlando a Speciale tg1, sulla Rai.

16.47 – Si è messo al telefono ieri sera e ha proseguito fino a questa mattina. Chiamando parlamentari, ministri uscenti ma anche sindaci: si vocifera che tra i contatti siano finite anche Virginia Raggi e Chiara Appendino, nonché volti storici del Movimento come Max Bugani. Beppe Grillo sposa la stessa linea adottata nel 2019, quando portò il M5S al sodalizio con il Pd. Dopo aver detto, martedì scorso, agli ormai ex ministri che lo avevano sentito, ‘mai con Draghi, avanti con Conte’, ieri ha capito che il Movimento era in un vicolo cieco, assistendo, da lontano, a un’assemblea congiunta trasformata in uno sfogatoio. E così il garante ha deciso di cambiare gioco, anche per “rispetto del Colle”.

Ha chiamato tutti, definendo “una grande opportunità” -riportano diverse voci del Movimento- quella di tornare al governo, anche se a guidarlo non ci sarà più Giuseppe Conte ma l’ex numero uno della Bce. Ma la condizione sine qua non è che quello di Draghi sia un esecutivo politico, con il M5S che ne indossa qualche maglia. Da qui le chiamate a Giuseppe Conte, ragionando con lui su quel ruolo di ‘federatore’ della coalizione che dovrà guidare la sfida al centrodestra alla prossima tornata elettorale. Da qui, il ‘predellino’ del premier uscente, con tanto di tavolino di cristallo in piazza Colonna.

Un’inversione a U, quella di Grillo, su cui nelle prossime ore, dovrà cercare di ricompattarsi il Movimento. Perché se i ‘big’ sembrano convinti sulla linea del governo Draghi, e se Conte ha aperto la strada e cercato di sgomberare ostacoli, è anche vero che le truppe parlamentari non sono affatto convinte, mentre monta la rabbia per il cambio di linea deciso, anche stavolta, da pochi, in barba all’uno vale uno. Una linea che tra l’altro sarebbe osteggiato da un altro big che tuttavia è fuori dai Palazzi: Alessandro Di Battista.

Certo è che la posizione delle forze politiche, indicata trasversalmente, sembra suggerire a Draghi la strada di un governo con innesti politici, sul ‘modello Ciampi’. E sembrerebbe questa la via che sembra prevalere: un governo tecnico con ministri di area, uno massimo 2 per ogni forza di maggioranza.

16.46 – ”Mario Draghi, che è bravissimo e quindi è meglio ci potesse capitare, ha la fortuna di poter arrivare in un momento in cui l’economia deve essere sostenuta con della spesa aggiuntiva. La possiamo fare perché l’Europa ci da questa possibilità”. Lo afferma l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenendo a Radio1 in vivavoce.

16.44 – “Finalmente un presidente del consiglio incaricato che conosce l’economia italiana, oltre che la realtà del Nordest. Ben venga il governo Draghi”. E quanto dichiara Roberto Caon, deputato di Forza Italia. “Il compito che spetta all’ex governatore della Bce – prosegue Caon – è molto impegnativo. Arriviamo da quasi due anni di caos, con l’economia che soffre e con risposte, da parte del governo uscente, totalmente inadeguate, tra bonus inutili e il ricorso compulsivo ai dpcm. Mario Draghi, nel suo breve discorso dopo l’incontro con il presidente della Repubblica ha già chiarito le priorità. Tra queste, un uso intelligente ed efficace del Recovery Fund. Mi auguro che l’esecutivo che si presenterà in parlamento abbia una forte identità liberale, che sappia porsi come obiettivo la crescita economica e la salvaguardia del tessuto industriale, con particolare attenzione al mondo produttivo e alla infrastrutture di cui esso ha bisogno”.

16.43 – “Le consultazioni? Il centrodestra va diviso, nel senso ogni partito per conto proprio. D’altra parte alle consultazioni normalmente vanno i partiti singoli, è una prassi. Quando andrà Fratelli d’Italia? Credo che andranno nella mattinata di domani”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Guido Crosetto.

Si è fatto il suo nome come ministro del futuro esecutivo Draghi. Lei cosa risponde? “L’ho letto da tutte le parti, ma è una ipotesi priva di senso. E se anche mi chiedessero di fare il ministro dell’Economia direi di no, perché non sono all’altezza. E sono stufo di avere persone non all’altezza che credono di essere in grado di fare qualunque cosa. Io – ha scherzato Crosetto a Rai Radio1 – al massimo posso fare le guide per i ristoranti…”.

16.39 – “Il presidente incaricato Draghi ci ha esaurientemente esposto la sua idea di operatività. Ambiente, scuola, sanità. Mi hanno colpito due elementi espressi dal presidente incaricato: spendere con saggezza gli aiuti che ci arrivano dall’Europa, quindi non deludere i partner europei che si sono fatti carico di quest’onere, e investire sul futuro”. Così il deputato Antonio Tasso, rappresentante della componente del Misto Maie-Psi alla Camera, dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.

“Cogliamo con grande apprezzamento l’appello del Capo dello Stato e anche le parole del premier dimissionario Conte”, ha proseguito Tasso, dichiarando “l’appoggio del Maie-Psi al presidente incaricato Mario Draghi”. “Il governo abbia una forte connotazione politica, si abbia anche una attenzione per i nostri connazionali all’estero”, le richieste avanzate dal Maie. “Chiediamo un governo autorevole che rispetti le scadenze del Recovery Plan e del piano vaccini. Il Capo dello Stato ci ha chiesto responsabilità e a quell’appello non saremo indifferenti”, le parole del segretario nazionale Psi Enzo Maraio.

16.37 – “Grazie al Presidente Giuseppe Conte per le sue parole di responsabilità e generosità. Proseguire in un impegno comune è un dovere per chi ama il paese e le sue istituzioni”. Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

16.34 – ”Non ha certo avuto bisogno di presentazioni: l’ex presidente della Bce. Solo aver fatto il nome del fautore del “whatever it takes” ha generato euforia immediata sui mercati e fatto scendere vicino a quota 100 lo spread Btp Bund. In definitiva facendo invertire la dinamica del Pil. Tutto questo, se il governo si formerà in tempi stretti, genererà un effetto di rotolamento positivo che potrà ridare slancio alle azioni degli imprenditori e dunque agli affari delle pmi. Lo dice Franco Carlo Papa, Fondatore dello Studio Papa e Past President di Aiaf, Associazione Italiana degli Analisti Finanziari.

”Super Mario Draghi è salito al Colle con il solito stile asciutto e deciso che lo ha contraddistinto come presidente della Bce: ha accettato l’incarico di formare un governo con un discorso durato qualche minuto e improntato alla concretezza. È stato un tripudio: dal Wall Street al New York Times, a Le Monde, al Financial Times, la stampa internazionale si è unica al coro di chi salutava il salvatore della Patria. Piazza Affari ha chiuso la giornata dell’annuncio in rialzo di oltre il 2% in controtendenza rispetto alle altre Borse europee (solo Francoforte ha chiuso in positivo in una giornata piatta per Parigi e Londra)”.

Anche lo spread Btp-Bund, ”indice ormai standard per misurare il rischio Paese, ha toccato un minimo a 105 punti base. La reazione euforica dei mercati fa ben sperare per i destini delle pmi italiane Una reazione che era piuttosto scontata e che è stata già ampiamente dibattuta: la levatura di Draghi è nota in ambito internazionale e così il suo pensiero. È un italiano eccellente che mancava sulla scena governativa italiana da decenni. Di più: un italiano che si è fatto valere in ambito europeo nel momento in cui a rischio era la stessa Unione e la sua moneta e che il suo “whatever it takes” ha già consegnato alla storia”.

Secondo l’analista ”Avere come presidente del Consiglio, per quanto di un governo di emergenza, un profilo di questa levatura internazionale rappresenta una prima assoluta. Ma basterà a risollevare i destini delle imprese italiane così pesantemente bastonate dalle conseguenze della pandemia? Troppo presto per cantare vittoria: la formazione del governo è ancora soggetta alle bizze dei partiti e molto poi dipenderà da cosa verrà fatto in concreto, una volta che Draghi prenderà effettivamente le redini. L’unica certezza è che la competenza, l’esperienza e la capacità politica che esprime il nuovo premier in pectore sono elementi che di per sé aiutano a negoziare a livello europeo, a ottenere l’ok della Commissione su un Recovery plan compliant”.

Il nuovo governo secondo Papa ”avrà tre nodi da sciogliere: contenimento della pandemia, piano vaccinale e rilancio delle imprese. Ci siamo concentrati in questi mesi sull’andamento del Pil per descrivere la crisi che è ancora lungi dall’essere superata. Il 2020 si chiude per l’Italia con un calo superiore al 9% e stime sul 2021 ribassate al 3% numeri pesanti senza dubbio, in un contesto in cui è necessario fare debito per poter ripartire. Una situazione che crea un cortocircuito: perché rende più negativo quel rapporto debito/Pil che da sempre ci crea problemi. Il tema della fiducia Ma la dinamica del Pil dipende da un altro valore chiave di cui tener conto: l’indicatore della fiducia”.

16.30 – “Da Giuseppe Conte una lezione di stile istituzionale e di lungimiranza politica. Il MoVimento 5 Stelle saprà, ancora una volta, pensare esclusivamente al bene del Paese”. Così su Facebook il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

16.27 – “Ringrazio il presidente Conte per il grande lavoro fatto per il Paese in una fase difficilissima e per il senso di responsabilità istituzionale che ha confermato anche oggi, dimostrando di essere sideralmente al di sopra di chi per bassi interessi ha impedito al suo governo di proseguire nell’opera di rinnovamento del Paese”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

“Conte si conferma punto di equilibrio e di sintesi dell’alleanza che ha sostenuto il suo governo e che ha oggi il dovere di seguire le sue indicazioni: continuare a costruire una coalizione politica con un progetto unitario in grado di guidare, rinnovare e rendere più moderno e più giusto questo Paese”, conclude la presidente De Petris.

16.26 – “Chi ha cultura istituzionale, cultura politica, cultura di centro non può non dare sostegno ad un governo guidato dal prof. Draghi che rappresenta al massimo livello la solidarietà europea che è la condizione per il rilancio dell’Italia”. Lo sottolinea all’Adnkronos Giuseppe Gargani, aggiungendo: “la ‘Federazione Popolare dei Democratici Cristiani’ che ho l’onore di presiedere e che sta dando vita ad un nuovo soggetto politico comprensivo di tutte le componenti di ‘centro’, dà fiducia piena al ‘governo del Presidente’ indicato dal Presidente della Repubblica che non ha una formula precostruita ma una prospettiva politica per le scelte che dovrà compiere e per superare i due populismi antipolitici e antieuropei che avevano vinto alle elezioni del 2018”.

16.20 – “Oggi Giuseppe Conte ha confermato ancora una volta l’alto senso delle istituzioni che ha sempre ispirato le sue azioni e le sue scelte alla guida del governo. A lui va la nostra gratitudine! Come ho già detto ieri in assemblea, in questi anni il MoVimento 5 Stelle ha iniziato un percorso politico al fianco di Conte che, certamente, non si interrompe adesso, con la fine dell’esperienza di governo”. Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia uscente Alfonso Bonafede.

“Ora il MoVimento 5 Stelle, con lo stesso senso delle istituzioni, in un momento così delicato per tutti gli italiani, parteciperà costruttivamente, a testa alta e con coerenza rispetto ai valori di sempre, alle consultazioni del neo-incaricato Presidente Draghi”, conclude.

16.08 – “Il governo Draghi per aver un’ampia base parlamentare deve essere di scopo. Così può affrontare le emergenze indicate dal presidente Mattarella e arrivare a elezioni a settembre. Mi permetto un consiglio non richiesto al Pd: attenzione a spingere il M5s verso una ‘maggioranza Ursula’ per un governo di legislatura. Attenzione alla reductio ad unum (il Pd) del pluralismo dell’alleanza M5S-Pd-Leu”. È quanto scrive il deputato di Leu, Stefano Fassina, in un intervento su Huffington Post.

16.00 – Adesso a colloquio con Mario Draghi le delegazioni di MAIE – Movimento associativo italiani all’estero – PSI (Componente Gruppo Misto Camera)


15.59 – “Dalla delegazione di Azione e Più Europa un sostegno ampio e convinto al tentativo” del presidente incaricato Mario Draghi. “Nell’auspicio per il Paese che questo tentativo riesca positivamente”. Lo ha detto Emma Bonino in rappresentanza delle componenti Azione, +Europa, Radicali dei gruppi misti di Camera e Senato.

15.52 – “Ho molto apprezzato le parole di @GiuseppeConteIT . Segno di serietà e responsabilità verso il Paese”. Lo scrive su Twitter Lorenzo Guerini.

15.32 – Con l’arrivo alla Camera della delegazione di +Europa, Azione e dei Radicali italiani hanno preso il via le consultazioni di Mario Draghi. Con il presidente emerito ci sono Carlo Calenda, Matteo Richetti, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, Riccardo Magi.

15.21 – “Nessuno mi venga a fare oggi il paragone tra la fase del governo Monti e quella di adesso del governo Draghi: allora eravamo in una fase in cui bisognava tagliare; e tagliare pesantemente. Oggi siamo in una fase in cui ci sono a disposizione risorse che l’Italia non ha mai visto nel corso dell’intera storia del suo dopoguerra”. E’ quanto avverte Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia-Romagna, intervenendo al programma ‘Ore 14’ su Rai2. “Chi paragona le due vicende, quella di Monti e quella di Draghi, dovrebbe prima studiare bene i diversi momenti storici in cui sono avvenute – afferma Bonaccini – Poi, per chiunque di noi, il giudizio vale in base a quello che fai o saprai fare: è impossibile immaginare e decretare già come andrà e quanto capace sarà un nuovo, eventuale governo, anche se guidato da una personalità autorevole e stimata come Mario Draghi”.

15.13 – “Da Conte parole importanti e utili , una lezione a molti che smonta una campagna strumentale e ingenerosa che va avanti da mesi. Soprattutto un gesto politico che se adeguatamente colto avrà conseguenze politiche rilevanti in futuro. Grazie Presidente Conte”. Lo scrive su Twitter Andrea Orlando.

15.11 – “Ringrazio il Presidente Conte per lo straordinario lavoro di questi anni, durante i quali ho avuto l’onore di servire il Paese al suo fianco ottenendo risultati importanti per il bene dei cittadini. Condivido pienamente le sue parole che coincidono con la volontà espressa dal MoVimento 5 Stelle di dare al Paese un Governo politico, che abbia al centro lo sviluppo sostenibile”. Lo dichiara il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio uscente, Riccardo Fraccaro.

15.07 -“Serve una squadra di governo di grande qualità”. Politica o tecnica? “Alla fine, le decisioni sono sempre politiche, anche se prese da parte di ministri tecnici”. E’ quanto sottolinea Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia-Romagna, intervenendo al programma ‘Ore 14’ su Rai2. Per Bonaccini, “l’equilibrio migliore potrebbe essere determinato da una squadra fatta da personalità politiche e da tecnici, o meglio da professionisti che nella loro vita hanno dimostrato, nei ruoli che hanno ricoperto, di essere capaci e all’altezza del ruolo al quale venivano chiamati. A partire, ovviamente, dalla figura straordinariamente importante e stimata a livello internazionale come Mario Draghi”. Quanto, ad esempio, al Recovery Plan, “che fosse da correggere, ne ero convinto prima e continuo a esserne convinto oggi: deve essere corretto a partire dal fatto che le Regioni sono state coinvolte pochissimo”, lamenta il presidente della Conferenza delle Regioni.

15.06 – Questo il calendario delle consultazioni del presidente incaricato Mario Draghi. Si parte oggi alle ore 15.30-16 con Azione – + Europa – Radicali italiani (Componente Gruppo Misto Camera) + Europa – Azione (Componente Gruppo Misto Senato). Alle 16-16.30 MAIE – Movimento associativo italiani all’estero – PSI (Componente Gruppo Misto Camera). Alle 16.30-17 Centro Democratico – Italiani in Europa (Componente Gruppo Misto Camera). Alle 17-17.30 Gruppo Europeisti – MAIE- Centro Democratico del Senato. Alle 17.30-18 Gruppo Misto della Camera – Minoranze linguistiche. Chiude alle 18 -18.30 Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di centro (Componente Gruppo Misto Camera) Idea e Cambiamo (Componente Gruppo Misto Senato). Domani si comincia alle Venerdì 5 ore 11-11.30 con Gruppo Per le autonomie (SVP – PATT, UV) del Senato. Alle 1.45-12.30 Gruppo Liberi e Uguali della Camera e componente Liberi e Uguali del Gruppo Misto del Senato. Alle 12.45-13.45 Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva-PSI del Senato. Alle 15-16 Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato. Alle 16.15-17.15 Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato. E chiude alle 17.30-18.30 Gruppi Forza Italia – Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia- Berlusconi Presidente – UDC del Senato. Sabato il presidente Draghi chiuderà il giro di consultazione con i Gruppi Lega-Salvini Premier della Camera e Lega-Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione del Senatore alle ore 11-12 ed infine alle 12.15 – 13.15 Gruppi MoVimento 5 Stelle della Camera e del Senato.

15.04 – Il centrodestra andrà in ordine sparso dal premier incaricato Mario Draghi. Il calendario ufficiale delle consultazioni parla chiaro e ufficializza la spaccatura: oggi alle 18 sono attesi a Montecitorio i ‘centristi’ ‘Noi con l’Italia di Maurizio Lupi con i totiani di ‘Idea’ e ‘Cambiamo’. Domani, alle 15, sarà la volta di Fratelli d’Italia, mentre tra le 17.30 e le 18.30 sono previsti i rappresentanti di Fi. Sabato mattina, alle 11-12 sarà ricevuta la Lega.

15.01 – Cgil, Cisl Uil dichiarano “la loro disponibilità fin da subito ad incontrare il Presidente incaricato Draghi per esternare le loro preoccupazione e le proposte del sindacato peraltro già illustrate al precedente Governo”. E’ quanto si legge in una nota unitaria a firma dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Landini, Furlan e Bombardieri. I sindacati infatti, esprimono ” le loro preoccupazioni per la situazione di emergenza sanitaria, sociale, occupazionale ed economica del paese che rischia di aggravarsi nelle prossime settimane quando scadrà il blocco dei licenziamenti e la cassa covid”. Per questo, conclude la nota, “valutano molto positivamente che il Presidente incaricato Mario Draghi abbia ieri affermato di voler aprire un confronto di merito anche con le parti sociali”.

15.00 – Dobbiamo essere sicuri che il governo Draghi non vada a stringere la mano a Maduro o ai gilet gialli… Lo avrebbe detto Antonio Tajani, numero due di Fi, nel suo intervento alla riunione del gruppo azzurro alla Camera per fare il punto sull’attuale situazione politica.

14.57 – “Sono stato aggredito in maniera odiosa sulle reti sociali perché ho avuto il coraggio di dire che questo governo non era il migliore del mondo”. Risponde così Matteo Renzi, leader di Iv ad una domanda di ‘Le Monde’ sulle critiche ricevute da parte di diversi ex alleati del Pd e alle contestazioni sul viaggio in Arabia Saudita. “Con tanti morti, le scuole chiuse e questa crisi economica, credo che non si possano dire queste cose. Quanto al mio recente viaggio in Arabia Saudita, sono pronto a discutere con chi lo desidera del loro progetto Vision 2030, che è molto interessante e potrebbe essere anche positivo nel settore molto critico dei diritti umani. Sono prontissimo a parlare delle conferenza che tengo, ma la crisi non si è giocata su questo. Si è giocata sul futuro dell’Italia. Non su quello dell’Arabia Saudita”.

14.56 – “Le parole di Giuseppe Conte sono sagge e generose. Il Movimento 5 Stelle farà tesoro del suo appello, consapevole che su ambiente, giustizia sociale, digitale, rilancio dell’economia e riforme istituzionali l’Italia e l’Europa hanno bisogno delle nostre idee e della nostra forza. A differenza di altri che tramano sempre nell’ombra, noi saremo sempre responsabili, leali e trasparenti e staremo sempre dalla parte dei cittadini”. Lo dice Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.

14.55 – “Chi pensa a elezioni domani mattina, lo fa solo per interessi personali, interessi legittimi ma che sono di parte. Penso, invece, che gli interessi di parte debbano essere messi di lato, per pensare agli interessi generali del Paese e degli italiani”. E’ la posizione che ribadisce Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia-Romagna, intervenendo al programma ‘Ore 14’ su Rai2. Bonaccini auspica “la nascita di un governo guidato da Mario Draghi, che abbia una qualità e profili che possano garantire all’Italia di ritornare a correre; e non ho dubbi che li avrà. Basta vedere come hanno già reagito i mercati, il che vuol dire che la caratura di Draghi è davvero apprezzata ovunque, nel mondo”.

14.51 – “Come sempre, il presidente Conte ha mostrato stile e senso delle istituzioni. Una bella lezione per chi lo credeva morto politicamente e una risorsa per il MoVimento 5 Stelle. Serve un esecutivo politico e bisogna lavorare a un’alleanza per lo sviluppo sostenibile”. Lo dice Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle, all’Adnkronos.

ECCO LE DICHIARAZIONI DI CONTE

14.47 – A quanto si apprende il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi incontrerà sabato il leader della Lega Matteo Salvini.

14.41 – “Chiunque ami davvero questo paese ha ragione di auspicare il pieno successo del tentativo di Mario Draghi, la persona giusta per affrontare questi tempi terribili”. Lo scrive su Twitter Walter Veltroni.

14.40 – Ammesso che il governo guidato da Mario Draghi sia politico e non tecnico, il premier uscente Giuseppe Conte sarebbe comunque orientato a non entrare in squadra. Ma restare fuori, guida per il M5S e per la coalizione che dovrà sfidare il centrodestra, Pd-Leu-M5S. Tenendo fede, dunque, a quanto anticipato ieri a diversi ministri grillini uscenti. Per lui, racconta chi lo ha sentito nelle ultime ore, potrebbe esserci un ruolo di ‘garante’ di un eventuale esecutivo Draghi, sulla scia di quanto fatto dal segretario dem Nicola Zingaretti nel Conte due. Intanto decisivo, per ricompattare un Movimento profondamente diviso, potrebbe essere l’endorsment di Conte a un governo guidato dall’ex numero 1 della Bce: “In queste ore qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione del nuovo governo, evidentemente non mi conosce o è in malafede: i sabotatori vanno cercati altrove. Ho sempre lavorato e lavorerò per il bene del paese e perché si possa formare un nuovo governo per risolvere le urgenze sul piano sanitario, economico e sociale”, le parole di Conte, che tuttavia auspica la nascita di un governo politico e non tecnico.

14.39 – “Dal discorso del ‘predellino’ al discorso del ‘tavolino’. Cambiano i tempi…. raramente in meglio”. A scriverlo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Twitter, commentando la conferenza stampa di Giuseppe Conte.

14.35 – “Mario Draghi è un uomo estremamente competente, un grandissimo lavoratore e, soprattutto, è affidabile. Da italiano, ha salvato l’Euro. Da europeo, salverà l’Italia”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un’intervista a ‘Le Monde’. “Lo sognavo da tempo – risponde poi Renzi alla domanda se avesse puntato su Draghi fin dall’inizio della crisi – ma lui è uscito allo scoperto solo nelle ultime ore, per rispetto verso le istituzioni. Io credo che lui stesso avesse tracciato la via poco meno di un anno fa, in un contributo al Financial Times. Il suo programma era chiaro, ma è sempre stato attento a non interferire”.

14.27 – “Sono contento che si stiano creando le condizioni migliori per poter interloquire al meglio e senza pregiudizi con Draghi al fine di formare un governo politico, nel solco della responsabilità indicata dal Presidente della Repubblica. Alle sue parole, il M5S risponde come è nel suo stile fin dagli albori: con il contributo di idee, che sono sempre per noi prioritarie rispetto ai nomi. Una forte presenza politica nell’assetto di governo, sollecitata anche da Giuseppe Conte, potrà garantirci sulla prosecuzione del lavoro sin qui svolto su quei temi. Le parole di apertura di Conte ci confortano e rafforzano la convinzione che tutti desideriamo in primis il bene del Paese e degli italiani. A lui diciamo ‘grazie’ per il lavoro sin qui svolto assieme e per il suo contributo in questo momento difficile”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, esponente del M5S.

14.23 – “Visione, generosità e sensibilità istituzionale nelle parole di Giuseppe Conte. Il suo impegno diretto rafforza la prospettiva di una alleanza politica nata con l’esperienza del suo governo”. Lo scrive Dario Franceschini su twitter.

14.18 – “Ormai tutti in Europa vedono l’Italia come splendido esempio democratico. C’e un parlamento come altrove ma chi vince un seggio ne e’ proprietario e può affittarlo, senza il vincolo del mandato elettorale dei paesi stupidi. Quindi ci sono sempre i voti per governanti non eletti”. Lo scrive in un tweet il politologo Usa Edward Luttwak.

14.17 – “Mario Draghi è un uomo estremamente competente, un grandissimo lavoratore e, soprattutto, è affidabile. Da italiano, ha salvato l’Euro. Da europeo, salverà l’Italia”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un’intervista a ‘Le Monde’. “Lo sognavo da tempo – risponde poi Renzi alla domanda se avesse puntato su Draghi fin dall’inizio della crisi – ma lui è uscito allo scoperto solo nelle ultime ore, per rispetto verso le istituzioni. Io credo che lui stesso avesse tracciato la via poco meno di un anno fa, in un contributo al Financial Times. Il suo programma era chiaro, ma è sempre stato attento a non interferire”.

14.16 – “Da Giuseppe Conte una bella lezione di stile e di serietà”. Lo scrive su Twitter Pier Luigi Bersani.

14.15 – Matteo Salvini ha appena convocato la segreteria politica della Lega. Appuntamento, in presenza o in collegamento, alle 15.

14.14 – “Un discorso politico sintetico ma denso di significati. Sereno, nobilmente costruttivo, in grado di mantenere e rafforzare la prospettiva unitaria del campo democratico. Ora ci sono tutte le condizioni per far nascere il nuovo governo, forte e politico, attorno al Presidente incaricato Mario Draghi. Noi ci saremo. Con le nostre idee, le nostre proposte e i nostri valori”. Lo dice Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, commentando le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte.

14.13 – “Grazie Giuseppe Conte per quanto fatto al servizio del Paese. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per costruire un’Italia più forte e più giusta”. Lo scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook.

14.12 – “Mi rivolgo agli amici dei 5 Stelle: io ci sono e ci sarò. Come pure dico agli amici del Pd e di Leu: noi dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme perché il nostro progetto politico, che ho sintetizzato come alleanza per lo sviluppo sostenibile, continui. E’ un progetto forte, concreto, che aveva già iniziato a dare buoni frutti. Dobbiamo continuare a perseguirlo perché offre una prospettiva reale di modernizzazione del nostro Paese nel segno della transizione energetica, digitale e dell’inclusione sociale”. Lo dice Giuseppe Conte in una dichiarazione fuori palazzo Chigi.

14.09 – “Ringrazio profondamente Giuseppe Conte per le sue parole, per la responsabilità istituzionale mostrata ancora una volta, in un momento di grande difficoltà per il Paese. Condivido pienamente la necessità di un forte impulso politico nel governo che andrà a formarsi. Il MoVimento gli è riconoscente e continuerà ad essere protagonista anche grazie a lui”. Così Luigi Di Maio in una nota.

14.08 – Bisogna appoggiare il governo Draghi senza se e senza ma.. Mara Carfagna prende la parola alla riunione (ancora in corso) del gruppo di Forza Italia alla Camera. La vicepresidente della Camera, che da tempo non partecipava all’assemblea dei deputati, ribadisce che in questo momento delicato per il Paese serve un governo forte e autorevole guidato a una personalità di alto profilo come l’ex presidente della Bce. Ieri Carfagna ha lavorato tutto il giorno, raccontano i suoi fedelissimi, per portare Fi su questa posizione. E l’endorsement di oggi di Silvio Berlusconi pro ‘Super Mario’ va nella direzione giusta, auspicata dalla vicepresidente della Camera. Sembra quindi scongiurato il rischio di scissioni. Si era parlato nelle ultime ore della tentazione della Carfagna di strappare, insieme un nutrito gruppo di parlamentari, qualora Fi avesse optato per un ‘no’ a Draghi, seguendo così la linea indicata dal fronte sovranista Salvini-Meloni.

14.06 – “In queste ore qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione di un nuovo governo, evidentemente non mi conosce o non parla in buona fede: i sabotatori cerchiamoli da un’altra parte”. Lo dice Giuseppe Conte in una dichiarazione fuori palazzo Chigi.

14.05 – “La spocchia e la doppia morale di certa sinistra restano intollerabili. Chi è sempre stato dalla parte sbagliata che dà lezioni a chi è sempre stato dalla parte giusta. Chi perde da anni tutte le elezioni che spiega agli italiani perché avrebbero sbagliato a votare. Chi si appella all’unità nazionale, ma vuol decidere chi può farne parte. Francamente intollerabile”. Così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook, commentando le dichiarazioni di Laura Boldrini e la risposta di Matteo Salvini.

14.02 – “Auspico un governo politico che sia solido e abbia sufficiente coesione per operare quelle scelte politiche, eminentemente politiche perché le urgenze del Paese richiedono scelte politiche non possono essere affidate a squadre di tecniche”. Lo dice Giuseppe Conte in una dichiarazione fuori palazzo Chigi.

14.01 – ”Un governo di garanzia e stabilità ha bisogno della maggioranza assoluta delle Camere. E questa legislatura non nasce con questi presupposti. Dopo l’esito delle ultime politiche del 2018 bisognava andare a votare: non è accaduto e ora ci troviamo in questa situazione. Sono però convinta che il premier incaricato Draghi saprà trovare la giusta sintesi, riuscendo a comporre un esecutivo che abbia sia personalità di spicco e sia anche espressione di tutte le forze politiche più responsabili”. L’ex azzurra Maria Rosaria Rossi, senatrice di ‘Europeisti’, il gruppo dei ‘responsabili’ pro Conte a palazzo Madama, è convinta che Mario Draghi riuscirà a formare un governo e lei è pronta a sostenerlo. Rossi lancia un ”appello a tutti i colleghi che siedono in Parlamento”: ”Una volta per tutte dobbiamo stare tutti uniti, mettere da parte le ambizioni personali e buttare alle spalle rancori e pregiudizi per il bene del Paese per sostenere un governo forte, coeso e autorevole, che possa dare tutte le risposte utili ai cittadini in un momento così delicato, nel bel mezzo di un’emergenza pandemica senza precedenti. Dovevamo farlo prima con Conte, facciamolo oggi con Draghi…”. Rossi auspica che Giuseppe Conte entri nella squadra di Draghi a palazzo Chigi: ”Conte non ha l’ambzione di farsi un partito, ma credo che debba far parte del prossimo governo, perchè ha avviato un trattativa in Europa e ha il dovere di continuarla dando il suo prezioso contributo”.

13.54 – Si è trasformata in una sorta di girone dantesco l’annunciata dichiarazione del presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte, davanti a Palazzo Chigi. Previsto per le 13,30 il punto stampa di Conte è slittato un po’ perché in piazza si sono radunati un centinaio tra giornalisti, fotografi e operatori tv, oltre alla piccola folla di curiosi che si è assiepata intorno all’area dove staziona la stampa e i media. Personale di palazzo Chigi e gli agenti della Polizia hanno cercato di regolare gli spazi ma è evidente che, a vista d’occhio, sono saltate tutte le norme del distanziamento e dei divieti di assembramento. E’ stato anche portato in piazza un tavolo dove sono stati sistemati microfoni e registratori, in modo che giornalisti e troupe possano rimanere a distanza di sicurezza da Conte. Non sono mancati momenti di tensione e sono volati anche insulti tra giornalisti, fotografi, cameraman e addetti alle troupe.

13.49 – Dopo i tanti sforzi fatti e l’autorevolezza guadagnata in Europa penso che anche il Movimento 5stelle non rinuncerà a contribuire a sostenere l’impegno del presidente incaricato Mario Draghi”. Lo afferma il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. “Sono certo – continua – che la responsabilità prevarrà e le osservazioni del presidente della Repubblica saranno tenute nel debito conto dalle forze politiche europeiste. Una stagione elettorale e di instabilità politica sarebbe disastrosa per gli italiani”. “Il legame fra Italia e Unione Europea è tornato nel binario giusto ed è fondamentale venga rafforzato con il contributo della forza politica di maggioranza relativa in Parlamento. Ci aspettano tante battaglie, per combattere il disagio sociale, per una economia sostenibile, per l’equità e l’uso del Recovery. Non possiamo permetterci di sprecare le opportunità che ci vengono offerte per operare un forte cambiamento”, conclude Sassoli.

13.44 – “‘Nonostante sia la generazione meglio istruita di sempre, i giovani stanno pagando un prezzo troppo alto per la crisi. Per evitare di creare una ‘generazione perduta’ dobbiamo agire in fretta (…) Privare un giovane del proprio futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza’. Rileggendo oggi le parole pronunciate ad agosto, durante il meeting di Rimini, dal Presidente incaricato Mario Draghi, si ricava la reale percezione della statura, della lungimiranza, dello spessore di questa straordinaria figura”. Lo scrive il capogruppo Iv al Senato, Davide Faraone, su Fb. “Oltre la sua storia, oltre il suo curriculum, la verità è che ci troviamo al cospetto di un uomo che per levatura, carisma e cultura appartiene alla categoria dei giganti della Repubblica. Dopo aver ricevuto l’incarico dall’altro ‘gigante’ contemporaneo, ovvero il Presidente Mattarella, da oggi Mario Draghi si appresta a consultare le forze politiche e le parti sociali per mettere in campo un governo all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte: ‘vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani dei cittadini, rilanciare il Paese, spendere bene le risorse del Next Generation Eu'”.

13.41 – La Direzione del Pd è stata convocata oggi alle 17. Si apprende da fonti parlamentari dem.

13.33 – “Certo, in questi giorni ho sentito più volte Salvini ma non vi dico che cosa ci siamo detti”. Così ha risposto il presidente del Veneto Luca Zaia a chi gli chiedeva se aveva sentito il leader della Lega sull’incarico al professor Mario Draghi. “Credo che Salvini abbia dimostrato senso di responsabilità: andrà a sentire il programma che presenterà il presidente incaricato e da parte sua chiederà lumi su quanto si potrà fare sulla ripresa economica, sulle pensioni. Di certo la Lega non andrà a chiedere posti”, ha sottolineato Zaia. “Certo è che finita la luna di miele, per chiunque andrà al governo non sarà una passeggiata”.

13.28 – ”Non ho dubbi che il presidente Berlusconi appoggerà il prossimo governo. Ancora una volta anteporrà a tutto e tutti il bene del Paese perché in questo momento cosi’ delicato della legislatura c’è bisogno di un governo forte e autorevole, con l’appoggio di tutti”. Così l’ex azzurra Maria Rosaria Rossi, senatrice di ‘Europeisti’, il gruppo dei ‘responsabili’ pro Conte a palazzo Madama, commenta con l’Adnkronos l’endorsement di Silvio Berlusconi a un eventuale governo Draghi.

13.21 – E se nella squadra di governo di Mario Draghi spuntasse un incarico per Giuseppe Conte? “Io sogno Ibrahimovic, se poi il governo deve essere fatto di Bonafede, Azzolina o Speranza allora parliamo di niente”. Così Matteo Salvini intercettato dai cronisti a due passi da Montecitorio.

13.13 – “Vorrei vedere Salvini e i dirigenti della Lega che parlano con gli imprenditori e con tutto quel mondo produttivo del Nord e dicono no a Draghi, che dicono ‘facciamo campagna elettorale 2 o 3 mesi e state zitti!’ A me pare assurdo. A tutti quelli che hanno la puzza sotto il naso, io dico: il naso ve lo pulite dopo, ma l’alternativa qual è? Due o tre mesi di campagna elettorale, lasciando morire di fame e di malattia il Paese. Vi pare possibile?”. Lo ha detto Antonio Di Pietro, ospite all”Aria che tira’ su La7.

13.06 – Il premier uscente, Giuseppe Conte, rilascerà dichiarazioni alla stampa alle ore 13.30 (circa).

13.06 – Mentre sono ore decisive per il nuovo governo, con le consultazioni al via oggi, il premier incaricato Mario Draghi – almeno per ora – non potrà attivare alcuna pagina al sito web con il suo nome (www.mariodraghi.it). Il dominio, infatti, risulta già ‘occupato’, essendo stato acquisito da una società con sede a Cipro, il 2 febbraio del 2014. A quanto risulta all’AdnKronos, la proprietà del dominio ‘omonimo’ dell’ex presidente della Bce, è della Macrosten Ltd, con sede al Strovolos, a Cipro, al 77 di Strovolou Avenue.

Si tratta di una società che aveva già registrato, negli anni, altri domini, come La5.it, topcrime.it, italia2.it, poi al centro di una battaglia legale per l’assegnazione.

13.05 – Con la scelta di un governo guidato da una figura istituzionale e di rilievo da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è nato anche il movimento apartitico ed aperto a tutti ‘Studenti per Mario Draghi’, dall’idea di due giovani universitari: Kevin Pimpinella e Chiara Di Giacinto. “E’ necessario ridare voce ai giovani, noi siamo il futuro, ma vogliamo incidere sul presente. Oggi il Presidente Mario Draghi rappresenta la reale svolta per il nostro grande Paese. Crediamo fortemente che grazie al suo Altissimo contributo, si possa oggi cambiare il presente e progettare il futuro. E’ giusto che oggi noi giovani possiamo fare azione, contribuire ad un futuro che ci appartiene. Basta restare fermi e vivere di speranze! Servono mezzi per costruire e non incentivi per restare fermi. E’ necessario avere coraggio (se perdi il coraggio, hai perso tutto)'”, spiegano i due promotori.

“L’Unione Europea mette a disposizione risorse importanti ed abbiamo l’onere, ma soprattutto la responsabilità, di fare tanto per la nostra Italia, lacerata dalla pandemia ma pronta a rialzarsi e a rinascere sotto il segno dell’uomo del whatever it takes – ricordano – Mai come ora è importante fare delle scelte, proporre delle idee e cercare di cambiare per migliorarsi. E giunto il momento di offrire una speranza, di avanzare proposte cariche di una visione e di un orizzonte. L’Italia ha bisogno di un programma sul quale basare il proprio futuro, ed il Presidente Draghi, grazie alla sua esperienza ed al suo alto profilo, sarà in grado di garantire a tutti lo svolgimento del programma stesso – sottolineano – I risultati dell’improvvisazione di diverse classi politiche nate spesso da un voto di ci chiamano ad affrontare una grande sfida che non può non vederci protagonisti”.

“Siamo giovani che si mettono in gioco, ragazzi e ragazze che credono in un percorso di rilancio nell’interesse delle nuove generazioni del nostro paese. E con Mario Draghi ce la faremo.” ‘Ora è il momento della saggezza nella scelta del futuro che vogliamo costruire. Ai giovani bisogna dare di più: i sussidi finiranno e resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà dio scelta e il loro reddito futuro”, sottolineano Kein Pimpinella e Chiara Di Giacinto ricordano le parole di Mario Draghi al meeting di Rimini, lo scorso agosto.

13.04 – ‘Super Mario’ incassa anche l’endorsement di Silvio Berlusconi. In video conferenza con i vertici di Forza Italia il Cav rompe gli indugi e decide di parlare del premier incaricato, spiegando che un governo Draghi va nella direzione da lui auspicata da settimane, ovvero il ‘governo dei migliori’. “La scelta del presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo -assicura- va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unità sostanziale delle migliori energie del Paese…”. Di fronte a un centrodestra spaccato sul voto a un esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce, Berlusconi manda un messaggio preciso anche agli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che sembrano ancora orientati per il voto anticipato, almeno a parole.

Il presidente di Forza Italia, gioca d’anticipo, e un pò come fece sul Mes e sullo scostamento di bilancio, prova a ‘trascinare’ Lega e Fdi verso Draghi per un governo di unità nazionale con tutti dentro per il bene del Paese alle prese con una emergenza economica e sanitaria causa Covid senza precedenti. L’unità della coalizione, sia chiaro, spiegano fonti azzurre, resta, però, una priorità ma l’ex premier ne approfitta per ricordare all’attuale leader dell’opposizione Salvini, che il momento è molto delicato e deve prevalere il buon senso. Un modo anche per rimarcare le differenze tra Fi, partito moderato e responsabile, e il fronte sovranista. ”Un’antica stima -ci tiene a sottolineare il leader azzurro- mi lega a Draghi, che fu il nostro governo a nominare governatore della Banca d’Italia e ad indicare, superando le resistenze di alcuni partner europei, alla guida della Bce”.

Da qui l’appello agli azzurri di ”guardare” “senza alcun pregiudizio al tentativo del presidente incaricato, al quale proporremo – nella naturale prosecuzione di un atteggiamento responsabile che contraddistingue l’azione di Forza Italia – idee e contenuti”. Berlusconi pone i suoi ‘paletti’ sulla futura squadra di palazzo Chigi e sulla sua agenda: ”Ho parlato di ‘governo dei migliori’ ed è ovvio attendersi una squadra di governo di profilo adeguato all’enorme impegno che l’esecutivo avrà di fronte e che rappresenti davvero le migliori energie del Paese e ci aspettiamo ovviamente anche un programma all’altezza delle esigenze e delle aspettative della Nazione, su temi cruciali come il piano vaccinale, il Recovery Fund, i ristori, il fisco, la burocrazia, la giustizia”.

13.03 – ”Ammiro molto la Meloni, è una donna coerente e molto coraggiosa e a differenza degli altri che iniziano ad inchinarsi e a baciare il c… è rimasta ferma sulla sua posizione. Anche io sono dell’idea che bisogna dare voce al popolo. In questo momento la cosa più naturale sarebbe quella di andare alle elezioni perché altri paesi, come ad esempio il Portogallo, anche con il Coronavirus, sono andati a votare”. E’ quanto sottolinea all’Adnkronos Iva Zanicchi sulla posizione che dovrebbe avere il centrodestra: appoggiare Draghi o andare alle elezioni.

”Nulla da dire su Draghi -tiene a precisare- Ho una grande stima di lui. E’ una figura eccellente e di cui andare fieri. Certamente non avrà vita facile perché non sarà semplice mettere insieme tutta questa ‘accozzaglia’ -dice scoppiando in una risata- non so come farà, non lo invidio davvero!”. Anche se a favore delle elezioni la Zanicchi però chiarisce: “Capisco anche il momento e come dice il nostro presidente della Repubblica ‘diamo fiducia a Draghi’, io gli auguro davvero di farcela perché lo stimo molto”.

12.59 – La Lega è disponibile e interessata a discutere di tasse, grandi opere, difesa dei confini, aiuti concreti per famiglie e imprese. Da fonti di via Bellerio, mentre si attendono le convocazioni di Mario Draghi per le sue consultazioni, trapela la linea del partito.

Non è possibile ipotizzare alcun confronto se arrivano insulti – si ricorda – con riferimento alla recente dichiarazione di Laura Boldrini, valorizzata sui social di Salvini né – per quanto ci riguarda – è immaginabile una riedizione del governo Conte con gli stessi ministri e un premier diverso.

12.59 – Via alle consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con i rappresentanti dei partiti e spazio al dibattito: sarà un governo tecnico o politico? “Mi sembra stia emergendo una linea mediana. Mi lasci però dire in premessa che è tecnicamente impropria oltre che ellittica la dizione governo tecnico”. A parlare è il costituzionalista Gino Scaccia che conversando con l’Adnkronos rileva: “immagino che i partiti vorranno essere convolti nel governo dell’ex presidente della Bce, e non solo nella funzione di ‘schiaccia-bottoni’ che ratificano decisioni altrui. Credo anzi che lo stesso Draghi saggiamente voglia chiedere un’attiva presenza politica per non essere accusato di aver ‘commissariato’ la democrazia rappresentativa”.

“Tutti gli esecutivi – spiega – devono godere della fiducia delle Camere ed hanno bisogno del sostegno di una base parlamentare, assicurata dai gruppi politici che compongono il Parlamento. In questo senso anche governi presuntamente tecnici poggiano su una maggioranza politica”. Dunque definiamo l’espressione governo tecnico: “E’ un governo – risponde il professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’università di Teramo e docente alla Luiss – nel quale la rappresentanza di politici di professione è ridotta, come ad esempio nel governo Ciampi, emerso dalle macerie di tangentopoli nel 1992, in cui furono reclutati professori di grande prestigio che non avevano pregresse esperienze politiche. E’ tipicamente un esecutivo di scopo, di transizione in cui le personalità politiche più eminenti preferiscono non esporsi direttamente, pur non facendo mancare il loro sostegno al governo”.

Secondo il costituzionalista, “oggi, come nel 2011 con Monti, c’è bisogno di mettere mano con decisione a problemi di inefficienza da lungo tempo irrisolti per poter impiegare al meglio la pioggia di miliardi che l’Europa ci ha elargito. Saranno necessarie scelte coraggiose per modernizzare i meccanismi decisionali e il sistema economico e questo potrà provocare reazioni corporative e scontento in diversi segmenti dell’elettorato. Credo che Draghi sia stato scelto da Mattarella perché lo ritiene capace di raccogliere la sfida, assorbendo e superando queste resistenze senza preoccupazioni elettoralistiche”.

In questo quadro dunque “la classe politica finirà per assecondare l’ex presidente della Bce per non essere esclusa dalla gestione delle risorse del Next generation EU, ma lo farà senza perdere l’anima, senza snaturarsi, senza consegnarsi a un governo di soli tecnici. D’altro canto – osserva Scaccia – l’autorevolezza di un Governo si gioca certo sulla qualità professionale (e dunque tecnica) dei ministri, ma anche sulla forza politica assicurata dal coinvolgimento diretto nell’esecutivo degli esponenti più autorevoli dei partiti”. Quello attuale si delinea dunque come un contesto esente da formule declinate “per un governo di professori e banchieri, o al contrario per un esecutivo tutto politico con il solo Draghi in rappresentanza della componente tecnica; piuttosto si intravede un governo a composizione mista”.

12.53 – Il M5S ha “il dovere di ascoltare Mario Draghi”. Così il ministro degli Esteri uscente, Luigi Di Maio, in una nota sul nuovo premier incaricato nel giorno delle prime consultazioni dopo l’incarico conferito a Draghi dal presidente della Repubblica Mattarella, che Di Maio ringrazia. Nella “fragile cornice” attuale, il Movimento 5 Stelle ha “il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno”, si legge nella nota, in cui il ministro spiega: “Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. È legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo. Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese. Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio”.

12.47 – “Il Pd sta lavorando per un governo politico marcatamente europeista. Per l’Italia è l’ultima occasione ed anche per questa legislatura. Credo che se sia chiaro a tutti il messaggio autorevole del Capo dello Stato: dopo Draghi c’è spazio solo per un governo elettorale e poi per le elezioni. Draghi è la migliore personalità del Paese e un’occasione straordinaria per l’Italia”. Lo dice il vice capogruppo Pd in Senato Gianni Pittella.

12.46 – “Ieri in assemblea abbiamo avuto un confronto molto costruttivo. Con grande senso di responsabilità abbiamo messo da parte le posizioni pregiudiziali. La parola chiave è ‘confronto’. Oggi, nel giorno delle consultazioni, parliamo di temi cari al M5s. Se dalle consultazioni con il Presidente incaricato emergeranno le priorità di completare il piano vaccini, sconfiggere il covid19 e far dunque ripartire l’economia, e se fosse pronunciata una parola chiara contraria alla direzione del Mes, a favore del mantenimento e miglioramento del reddito di cittadinanza, così come se le politiche del Recovery Plan coincideranno con investimenti in sanità, con la digitalizzazione, la riconversione industriale in senso green e una maggiore attenzione alla scuola e alla formazione, per noi sarà un grande passo in avanti”. Lo afferma Dalila Nesci, deputata del M5s, animatrice del think tank Parole Guerriere.

“Il M5s ha sempre messo le idee prima dei nomi e se questi temi potranno essere garantiti da una presenza politica forte nell’Esecutivo, allora siamo convinti che staremmo imboccando la strada giusta per il bene del nostro Paese, in un momento drammatico come questo”, conclude Nesci.

12.44 – Se c’è voglia di un paese cha apre, vive, fa sport o va a teatro, bene, se qualcuno, invece vuole, a sinistra, la riedizione del governo Conte, cambiando Conte con Draghi, allora no”. Così Matteo Salvini, entrando alla Camera. “Draghi ci ascolterà, prima di dare un giudizio voglio capire che idea ha, non parlo di ministri o posti”, conclude il leader della Lega.

12.43 – “La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unità sostanziale delle migliori energie del Paese. Un’antica stima mi lega a Mario Draghi, che fu il nostro governo a nominare Governatore della Banca d’Italia e ad indicare, superando le resistenze di alcuni partner europei, alla guida della BCE”. Lo dichiara Silvio Berlusconi in una nota diffusa al termine di una video conferenza con il vice presidente Fi Antonio Tajani, e le capigruppo Annamaria Bernini e Mariastella Gelmini.

12.36 – “Giorgia Meloni si è fatta carico di mantenere l’unità del centrodestra, proponendo una soluzione intermedia: votare tutti l’astensione” all’eventuale governo Draghi “che ci consenta di votare a favore di tutti i provvedimenti che siano per il bene dell’Italia e votare contro se dicono che rimane il reddito di cittadinanza così com’è… Questo ci consente mantenere un’opposizione patriottica, o una posizione patriottica”. Lo ha detto il vice presidente del Senato Ignazio La Russa (Fdi) intervistato da ‘L’aria che tira’ su La7.

12.27 – “Sbarrare le porte al presidente incaricato Mario Draghi senza nemmeno ascoltare è un errore, visti anche gli errori commessi in passato nel chiudere istantaneamente delle posizioni. In questa fase delicata non possiamo sbagliare”. Lo ha detto il deputato del M5s e presidente della Commissione per le Politiche Ue, Sergio Battelli.

12.18 – “Non riesco a immaginare un governo Draghi che nasca senza l’appoggio di chi rappresenta in Parlamento e nella società i valori liberali, garantisti, patriottici ed europeisti. Lo penso io e me lo stanno ripetendo tante persone che incontro o che mi scrivono in questi giorni”. Lo scrive su Facebook Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

12.14 – La sola ipotesi che Mario Draghi possa ricoprire il ruolo di premier ha portato “un miglioramento della Reputazione dell’Italia di 16 punti percentuali. Un dato che si trasforma in capitale economico contante, grazie alla fiducia di mercati e istituzioni”. A sottolinearlo Reputation Rating, in base all’analisi realizzata attraverso l’algoritmo brevettato che ne pesa e misura le dimensioni, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.

A sole 24 ore dai primi dati rilevati, l’algoritmo ha rilevato un incremento della Reputazione dell’Italia pari a circa 16 punti percentuali, considerando anche la cattiva situazione di partenza causata dalla crisi politica in corso nelle scorse settimane, che ha inciso in negativo in termini di fiducia nei confronti del nostro Paese.

Andando ad analizzare l’incremento nello specifico, per quanto concerne i Driver che determinano il valore della Reputazione, Leadership e, soprattutto, Performance, intese in senso finanziario, sono tra i più rilevanti. In particolare, la Reputazione dell’Italia in termini di Performance finanziaria è schizzata alle stelle, registrando un +32%, grazie alla fiducia internazionale nei confronti di una figura come quella di Mario Draghi, tra le prime che affiorano in mente in termini di affidabilità negli investimenti.

A pensarlo, e dunque sul fronte degli Stakeholder, sono per lo più Cittadini, come rilevato dalla Sentiment Analysis in rete degli utenti, che analizza blog post, social e forum, che evidenzia un Sentiment positivo del 71% attorno alle keyword connesse a Draghi Premier. Ottimo riscontro anche da parte di Investitori e Istituzioni Internazionali, che esprimono una piena fiducia nella figura di Draghi, che si riflette anche sul mercato, con il forte rialzo di Piazza Affari e lo Spread che vira in giù a quota 100.

Ancora, positive le menzioni derivanti da analisi e report Unicredit, Equita, BofA, Citi e Banca Akros, che hanno partecipato come importanti data-entry nella stima generale di incremento Reputazionale da parte del Reputation Rating.

“Infine, non cresce la Reputazione dell’Italia registrando le performance delle menzioni da parte di importanti Stakeholder come Ministri e Politici interni, impegnati in dibattiti autoreferenziali, provando la netta crisi della politica attuale” conclude la nota.

12.10 – “In questo passaggio storico che abbiamo davanti, i Democratici hanno il dovere di rispondere all’appello del presidente Mattarella e tentare di seguire la strada da lui tracciata, con il massimo sforzo comune, con responsabilità e coraggio. Lo dobbiamo fare anche guardando al futuro. Abbiamo anche l’occasione di rilanciare invece il più alto senso dei valori repubblicani e l’idea stessa della politica fondata sull’etica della responsabilità, come il più alto servizio alla Repubblica”. Lo dichiara Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

“In nome dell’interesse generale e non di quelli di parte o personali. E in questo percorso, abbiamo la straordinaria opportunità di travasare sul piano dei contenuti e dell’azione politica l’agenda riformista che è propria della nostra cultura, per ammodernare il Paese e rispondere ai bisogni della popolazione, e delle sue fasce più fragili e più esposte ai colpi della pandemia. Tentennamenti, tatticismi e bizantinismi non possono stare in campo”, conclude Borghi.

12.09 – “Siamo al lavoro per costruire una maggioranza che non può che partire dal merito delle questioni. Non esistono governi neutri, ecco perché auspichiamo un governo politico e siamo impegnati a dare il nostro contributo per una maggioranza ampia, europeista e antisovranista con un programma molto chiaro che recepisca gli assi portanti del Recovery plan: coesione sociale, transizione ecologica, parità di genere e grandi investimenti sulla ricerca. Si tratta di contenuti dirimenti, così come consideriamo priorità le politiche attive del lavoro e la difesa del reddito dei cittadini più in difficoltà.” Lo ha detto la vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando, intervenendo a Studio24.

12.02 – “Un giudizio nel merito lo daremo quando e se ci sarà un governo e una maggioranza; in quel caso ascolteremo da Draghi quali saranno le ricette ai problemi del Paese. Per noi l’emergenza è il lavoro, la proroga del blocco dei licenziamenti, gli ammortizzatori sociali ma valuteremo nel merito”. Così il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri, dai microfoni di Rainwes24 giudica la scelta di Mario Draghi per formare il nuovo governo.

“Governi tecnici non ci sono; ogni governo che ha bisogno del Parlamento e quindi tutto diventa politico. Ci aspettiamo una risposta alle milioni di persone che rischiano il lavoro, agli anziani per il piano vaccini che sia degno di questo nome e all’utilizzo delle risorse Ue: su tutto questo di tecnico non c’è nulla, sono tutte decisioni politiche. Decidere di intervenire sulle diseguaglianze è una scelta politica, verificheremo”, conclude elencando i temi sui cui il sindacato si attende interventi precisi:attenzione al lavoro, alle diseguaglianze sociali, alla sanità, agli investimenti, e da subito la proroga del blocco dei licenziamento e quella della cassa integrazione “da finanziare con il Sure”, conclude.

11.59 – “L’alleanza tra M5s, Pd e LeU è stata l’asse portante del governo Conte che raggiunto risultati importanti in un contesto di difficoltà assolutamente straordinarie e senza precedenti. E’ fondamentale, quindi, che questa alleanza sia rafforzata e rilanciata in una prospettiva strategica e anche nella fase assai complicata che stiamo vivendo. L’Italia ha bisogno di un governo che possa proseguire nel solco delle tante buone cose fatte per gestire l’emergenza sanitaria e quella economica, oltre a gestire al meglio i fondi europei del Recovery fund”. Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.

11.52 – “Ma dopo che negli ultimi tre anni ci siamo beccati Toninelli e la Azzolina, il reddito di cittadinanza e i banchi a rotelle, ora che arriva Draghi c’è anche chi fa il difficile? Dai su, diamoci una mossa, che l’Italia ha bisogno di decisioni! E dopo tante scelte sbagliate, magari stavolta una la azzecchiamo”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

11.49 – “La crisi di governo, che ha portato il presidente Mattarella a conferire l’incarico al professor Mario Draghi, ha dimostrato plasticamente il fallimento della teoria sostenuta dal M5s per cui ‘uno vale uno’. Torna così il tempo della competenza, della serietà e dell’autorevolezza a livello internazionale: la politica, i partiti, il Parlamento dovranno farsi trovare pronti”. Lo ha detto Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, intervenendo ad “Omnibus”, su La7.

“La ritengo una grande opportunità, per il Paese e per la nostra area valoriale e programmatica. Questo non toglie che giustamente Forza Italia voglia ascoltare il progetto che il presidente Draghi ha in mente, per poter così valutare la direzione politica che intende perseguire per portare il Paese fuori dalla crisi. Lavoriamo non per astenerci ma per prenderci le responsabilità, come abbiamo sempre fatto”, ha concludo Cattaneo.

11.46 – “Mario Draghi, il Presidente del Consiglio incaricato, è una grande personalità, riconosciuta in tutto il mondo, che il Partito Democratico deve ascoltare con molta attenzione, cercando in tutti i modi di sostenerne lo sforzo di formare il nuovo governo”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il senatore Pd Alan Ferrari, segretario d’aula. “Draghi non è “Monti – precisa- perché i tratti della sua storia personale ricordano più Ciampi; secondo, perché l’Italia, stavolta, non è in pre-dissesto, anzi”.

“Ora, ci sono 200 miliardi di euro di investimenti da attuare con il Recovery Plan. Ri-sottolineare l’importanza del Governo Conte significa, per me, continuare a dare valore politico alla coalizione PD, Cinque Stelle e Leu. Coalizione che non può smarrire il suo valore e che deve, insieme, provare a spingere il governo Draghi verso una ‘dimensione politica’. Perché dare una dimensione politica al governo Draghi significa più equità sociale, più lavoro, più sostenibilita “.

Per Ferrari “il Governo Draghi, già per gli ovvi valori europeisti incarnati dallo stesso ex presidente della BCE, deve essere l’opportunità per un’Italia che prova a disegnare il suo futuro nel mondo globale con un sentimento di sviluppo della democrazia liberale dentro un quadro pienamente europeista e anti-sovranista. Prospettiva naturale anche per forze moderate, a partire da Forza Italia”.

11.39 – “Questa crisi di governo che ha portato il presidente Mattarella a conferire l’incarico al professor Mario Draghi ha dimostrato plasticamente il fallimento della teoria sostenuta dal Movimento 5 stelle per cui ‘uno vale uno’. Torna così il tempo della competenza, della serietà e dell’autorevolezza a livello internazionale: la politica, i partiti, il Parlamento dovranno farsi trovare pronti. La ritengo una grande opportunità, per il Paese e per la nostra area valoriale e programmatica. Questo non toglie che giustamente Forza Italia voglia ascoltare il progetto che il presidente Draghi ha in mente, per poter così valutare la direzione politica che intende perseguire per portare il Paese fuori dalla crisi. Lavoriamo non per astenerci ma per prenderci le responsabilità, come abbiamo sempre fatto”. Lo ha detto Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, intervenendo ad “Omnibus”, su la7.

11.24 – “Per mettere il Presidente incaricato in condizione di fare whatever it takes per la salvezza dell’Italia in questa parte finale della legislatura mi auguro che possa emergere una solida maggioranza per un Governo in grado di affrontare la campagna vaccinale, di elaborare un piano per il Next Generation Eu con un mix ambizioso di investimenti e di riforme e di governare i drammatici effetti economici del Covid”. Lo scrive Emma Bonino in un articolo su Linkiesta.

“Più Europa sarà impegnata in questa sfida per un’Italia europea al fianco di Mario Draghi. E sono convinta che nel sostegno a questo Governo possa anche definirsi un comune progetto politico-elettorale tra forze liberal-democratiche, europeiste, riformatrici ed ecologiste. L’Italia ne ha bisogno, almeno quanto ha bisogno dell’esperienza e della competenza di Mario Draghi”, conclude Bonino.

11.23 – “Sulla fiducia e sulla stima che non solo Forza Italia ma tutto il Paese, tutta Europa, ha per Mario Draghi non ho dubbi. Più volte Forza Italia si è richiamata al presidente della Repubblica, affidandosi alla sua saggezza. La scelta di Mattarella va nella direzione della concretezza, del realismo e dell’urgenza di dare risposte rapide ai tanti problemi da affrontare a partire dalle risorse del Recovery. Oggi partono le consultazioni, noi con il centrodestra – vedremo se andremo insieme o meno – ascolteremo con grande attenzione il programma di Draghi”. Lo ha detto Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, intervenendo a “Dentro la notizia”, su Italia7.

“Io credo che Draghi meriti la fiducia del più ampio spettro possibile di forze politiche. Il mio sogno è che si possa dar vita ad un governo con tutte le forze politiche, con dentro tutti i segretari dei partiti che lo sostengono, per fare un percorso condiviso sui problemi che Draghi già ieri ha elencato con grande precisione. Credo sia una opportunità. Oggi non è il momento di ragionare nella logica del consenso di ciascun partito, la realtà impone un sacrificio a tutti. Mettiamoci a lavorare insieme davanti a questa occasione per il Paese”.

“Non è facile mettere d’accordo rigoristi ed espansionisti, governi di sinistra e di destra, falchi e colombe. Draghi alla BCE ci è riuscito e i fatti gli hanno dato ragione. Spero che tutti i partiti abbiano la sensibilità di capire che per fare una politica espansiva di centinaia di miliardi di euro, serve qualcuno che l’abbia fatta e la sappia fare. Sui 200 miliardi del Recovery Plan non si gioca il consenso dei partiti ma il futuro dell’Italia”, conclude

11.22 – “Il Pd non può che avere una priorità, sostenere Draghi. E poi lavorare a una alleanza larga”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella all’Aria che tira, su La7, aggiungendo: “Sono contrario a elezioni. La stragrande maggioranza del Pd ha molto chiaro questo, le elezioni sono una sciagura”.

11.17 – Il premier incaricato Mario Draghi è da poco arrivato alla Camera dei deputati. Oggi è previsto l’avvio delle consultazioni.

11.11 – La ricerca da parte di Mario Draghi di un sostegno parlamentare al suo governo “lascia a Salvini una scelta dolorosa”. Lo scrive il Financial Times in un articolo dedicato all’evolversi della crisi politica italiana. “Il sostegno dei populisti italiani potrebbe rivelarsi cruciale per le chance dell’ex capo della Bce di formare un nuovo governo”, scrive ancora il quotidiano finanziario della City, che analizza l’importanza del sostegno parlamentare di Movimento 5 Stelle e Lega al tentativo del premier incaricato. “Salvini sembra tendere di sua volontà una mano verso Draghi, ma in realtà è costretto”, afferma Gianluca Passarelli, docente di Scienze Politiche alla Sapienza di Roma, intervistato dal Ft. Per Passarelli, “Salvini fatica a tenere insieme il suo partito, perché i presidenti di regione non lo seguono, mentre il mondo delle imprese vuole un governo Draghi”. “Viste le lacerazioni nel Movimento 5 Stelle, la decisione di Salvini sarà decisiva per le chance di Draghi”, sottolinea ancora il quotidiano, per il quale “se Salvini deciderà di sostenere Draghi, il leader della Lega avrebbe la possibilità di ricostruire per il suo partito una credibilità economica che è stata danneggiata dai suoi attacchi al ‘bunker di Bruxelles’ e dalle apparizioni insieme a Marine Le Pen, la leader del Rassemblement National francese”.

11.10 – “In queste ore non ho rilasciato nessuna intervista nè dato dichiarazioni alla stampa, quindi ogni virgolettato che mi viene attribuito non è in alcun modo riconducibile al mio pensiero”. Lo dichiara Rocco Casalino portavoce del Presidente del Consiglio.

11.06 – “Ci vorrebbero dei maghi, ma il convento passa Draghi, che salvò l’euro e l’Europa, mò vediamo se fa scopa, se lui gioca il Settebello o continua sto macello, però servono dei fatti per siglare dei veri patti”. E’ l’apertura di credito in versi molto ‘romani’ effettuata dal senatore Fi Maurizio Gasparri, in diretta su Rainews24, che ha dedicato uno dei suoi ormai consueti componimenti lirico-politici al premier incaricato Mario Draghi.

10.51 – “Io mi aspetto un governo autorevole con il quale potere dialogare, un governo capace di sapere ascoltare e condividere le esigenze della mia terra”. A parlare, in una intervista all’Adnkronos, è il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che commenta così l’incarico del Capo dello Stato all’ex Presidente della Bce Mario Draghi, che ha accettato con riserva. “In particolare – dice ancora il governatore Musumeci – penso alla necessità di un confronto senza pregiudizi sulle infrastrutture strategiche di cui la Sicilia ha estremo bisogno per diventare competitiva nel bacino mediterraneo”. E aggiunge: “Mi aspetto un governo che sappia dare finalmente seguito alla richiesta avanzata da noi due anni fa circa la nomina di un commissario straordinario che, in deroga alle norme ordinarie, possa mettere in condizioni di essere utilizzabili alcune centinaia di chilometri di strade provinciali”.

“Mi auguro ci sia un governo al quale possiamo chiedere di dare centralità alla Sicilia nei prossimi progetti comunitari focalizzati sul drammatico tema della desertificazione, della siccità e del degrado ambientale- aggiunge ancora il Presidente della Regione siciliana – Che questo governo sia tecnico, o politico, o un po’ l’uno e un po’ l’altro, oggi appare marginale”. “L’ho già detto e non ho difficoltà a ripeterlo che ad un governo in crisi preferiamo una crisi di governo, presupposto necessario per chiamare gli italiani alle urne”, ribadisce. E alla domanda se in questo momento è il casodi andare al voto, Musumeci replica: “Dipende. In questo momento c’è bisogno di un governo autorevole e capace di governare”.

Per Nello Musumeci “oggi non servirebbe un governo fragile e debole e per giunta delegittimato dalle forze politiche, guai se fosse così”. Il rischio c’è? “Da quello che si sente e si legge, nelle ultime ore, sembrerebbe scontato il disimpegno di alcuni gruppi parlamentari – aggiunge – In casi come questo l’interesse di parte deve sapere cedere il passo ai superiori interessi della nazione”. E alla domanda su qual è il suo giudizio sul governo Conte, Musumeci così risponde all’Adnkronos: “Sarei ingeneroso se non dicessi che la condotta del Presidente Conte nei confronti del Presidente della Regione, sia stata assolutamente rispettosa del ruolo istituzionale e attenta alle nostre sollecitazioni”. Ma aggiunge subito dopo: “Non sempre, non per tutto. E credo di non dire una bestemmia quando dico che spesso il premier Conte ha dovuto subire pressioni non solo romane ma anche siciliane, in obbedienza alla legge del tanto peggio tanto meglio”.

10.39 – “Sono stato contattato da alcuni colleghi M5S, ora si tratta di fare il salto e avere il coraggio”. Così Emilio Carelli, ospite di Omnibus su La7, risponde a chi gli chiede se ci sono pentastellati pronti a seguirlo. “Sono pochi, alcune unità, stiamo parlando”. Secondo l’ex pentastellato, legarsi al nome di Conte in questa crisi politica è stato un errore: “Politicamente il risultato è stato negativo. Sarebbe stato un non errore se avessimo portato a casa un governo politico con alleanza politica fra i tre-quattro partiti che c’erano. Se il risultato per portare a casa un nuovo governo era sacrificare Conte – ha spiegato ancora – probabilmente, col senno di poi, dobbiamo dire che forse si doveva cedere su quel punto, e sul fatto di mettere condizioni su alcuni ministri come Bonafede. A mio parere, anche quello è stato un errore”. “Spero che Draghi faccia come Ciampi, si scelga politici di livello”, ha poi aggiunto Carelli sul possibile governo Draghi. “La strada – avverte – mi pare in salita”.

10.38 – “Oggi il Presidente incaricato Mario Draghi inizia le consultazioni delle forze politiche e sociali. Il Pd non farà mancare il suo contributo di idee e proposte per fermare la pandemia e far ripartire il Paese nel segno della sostenibilità e delle riforme”. Lo scrive su Twitter la vice ministra degli Esteri Marina Sereni.

10.33 – “È un momento difficile, lo è per la politica ma lo è ancora di più per il nostro Paese che non può più aspettare. La strada maestra da perseguire è indicata dalle parole del Presidente della Repubblica”. Così il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo.

10.20 – “Mario Draghi gode dell’affetto e della stima di tutti e si è visto che al Quirinale con il Presidente della Repubblica praticamente era tutto un ‘caro Mario’ e un ‘caro Sergio’… Il problema è che lui è davvero l’ultima spiaggia, perché poi restano solo le elezioni”. Lo dice all’Adnkronos Massimiliano Cencelli, autore dell’omonimo Manuale sui criteri per la distribuzione degli incarichi di governo e sottogoverno.

A lui, dunque, pare evidente che il calibro di difficoltà dell’incarico di Draghi nella formazione del nuovo esecutivo varia a seconda di quale opzione prevarrà nell’alternativa tra governo tecnico e governo tecnico-politico, o politico tout court: “Un conto è un governo tecnico rispetto al quale lui potrà selezionare, individuare e proporre i ministri in base a un preciso mandato del Capo dello Stato, e allora non dovrà praticamente rendere conto a nessuno dei leader politici”.

“Un altro conto è un governo politico, chiamato, tra l’altro, a dover rispondere a cento situazioni politiche diverse, e per il quale, invece, il confronto con i partiti sarà essenziale. Qual è la soluzione migliore? Ai posteri l’ardua sentenza… Certo è che, se prevarrà l’opzione del governo politico, allora, sì, anche superMario dovrà far ricorso al Manuale”. Al Manuale Cencelli, per l’appunto.

10.16 – “È evidente che, senza l’appoggio del M5S a Draghi, un’alleanza futura sarebbe più difficile ma noi contiamo sul fatto che, a partire dall’esperienza del governo Conte, si è costruito un rapporto e un percorso che anche il Movimento Cinque Stelle considererebbe sbagliato interrompere”. Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd, a Uno Mattina.

“Ora siamo impegnati a costruire una posizione comune per dare una maggioranza larga al nuovo governo, sapendo che i problemi sono tanti ma che oggi quello che deve prevalere, così come ha prevalso in questi mesi, è la responsabilità nei confronti del Paese in un momento difficilissimo -ha spiegato Mirabelli-. Credo che alle elezioni si possa sempre andare e ci si possa sempre scivolare. Credo, però, che il Presidente della Repubblica abbia spiegato benissimo perché, in questa fase, perdere quattro o cinque mesi, mentre abbiamo bisogno di fare la campagna vaccinale, affrontare il tema della pandemia, decidere come utilizzare i soldi del Recovery Fund, sarebbe una follia che il Paese non si può permettere”.

“Di fronte a questo appello credo che tutte le forze politiche dovranno riflettere. Noi lo faremo insieme a chi ha condiviso con noi un’esperienza di governo, che ha avuto limiti ma ha affrontato bene un’emergenza”, ha concluso.

10.03 – “Il ministero della Sanità va avanti, però è normale che vi sia un rallentamento. Si potrebbero fare molte più cose, ma siamo rallentati a causa di questa crisi ingiusta e inopportuna in un momento come questo”. Lo ha affermato il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri (M5S), alla trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus. “Quando accade una crisi come questa che stiamo vivendo – ha precisato – è inevitabile che ci sia un rallentamento, anche legato alla concentrazione, perché hai anche altri problemi da risolvere”.

“L’Italia – ha osservato Suleri – è come un malato in questo momento e sarebbe necessario che tutti lavorassimo uniti per accudirlo. Invece qualcuno in questa situazione ha deciso di staccarsi”.

9.58 – “Una cosa abbiamo sempre ripetuto, che non avremmo dato vita a governi con i sovranisti, questo significa lavorare per garantire al tentativo di Draghi una maggioranza parlamentare ampia con un’assunzione di responsabilità da parte dell’alleanza che abbiamo coltivato con 5S e Leu”. Lo dice Gianni Cuperlo a la Stampa.

“Ripeto, la nostra parte siamo pronti a farla nella chiarezza di una vocazione europeista e di un’ampia maggioranza in Parlamento per la quale siamo impegnati. Se poi questo scenario si rivelasse impossibile la strada più logica diverrebbe quella di un governo a termine per portare il paese al voto entro l’estate. Un esito che non abbiamo voluto né cercato ma che gli eventi potrebbero determinare”, sottolinea il dirigente del Pd.

9.56 – “Direi a Draghi di conservare un Governo politico, perché in questo momento” all’Italia “serve un Governo politico. La volontà popolare è espressa dai soggetti che sono stati eletti in Parlamento, come il sottoscritto. La democrazia è questa. Poi è chiaro che adesso iniziano le consultazioni, si ascolta e si valuta, ma rimaniamo uniti nella richiesta di un Governo politico”. Lo ha dichiarato il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri (M5S), alla trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.

9.51 – “L’arrivo di Mario Draghi è stato un meteorite che chiama la politica alle proprie responsabilità. Da parte di Forza Italia c’è disponibilità totale ad ascoltare una personalità autorevole e competente come l’ex presidente della Bce che il presidente Berlusconi chiamò e volle a ruoli di grande responsabilità. Bisogna vedere adesso quale sarà il suo programma, le idee e i progetti che metterà sul tavolo delle consultazioni. In altre parole si dovrà verificare qual è la visione di Paese che ha in mente per portarlo in salvo dalle secche di una crisi dovuta anche per l’incapacità di un governo fallimentare. Una cosa è certa, serve un esecutivo capace e coeso. Lo impongono i tempi che viviamo”. Lo dichiara Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, a Radio Anch’io.

9.27 – “In queste ore stiamo proponendo anche a Leu e al M5S di sostenere il governo. Draghi potrebbe già avere una maggioranza che lo sostiene, è quella che in Europa ha eletto Ursula von der Leyen. Una maggioranza europeista con la grande responsabilità di scrivere un Recovery per l’Italia dei prossimi anni e rivolto alle prossime generazioni”. Lo dice il capogruppo Pd a palazzo Madama Andrea Marcucci al ‘Messaggero’.

“Io faccio riferimento a un’esperienza che vissi come giovanissimo deputato nel 1993. Parlo del governo Ciampi, un esecutivo che gestì un’altra fase eccezionale della nostra storia nazionale. Quello fu un governo presieduto da una personalità notevole come il futuro capo dello Stato, ma con ministri e sottosegretari espressione di partiti. Inutile che le ricordi che Ciampi e Draghi nei loro percorsi di carriera hanno tratti molto simili. Spero che Draghi segua quel modello”, ha detto Marcucci a ‘Qn’.

“Sul tema elezioni mi bastano le parole del Capo dello Stato. La penso come lui. L’Italia non può permettersi un turno elettorale in queste condizioni”, ha aggiunto.

9.09 – “Considero impraticabile sommare i nostri voti a quelli della destra nazionalista di Salvini e Meloni. Perché con i razzisti proprio no: c’è un limite a tutto”. Lo dice Nicola Fratoianni a ‘Repubblica’.

Il no a Draghi non è ancora deciso? “Non l’abbiamo ancora detto. Non credo che esistano governi tecnici o neutri, perché ogni governo è politico”, replica il segretario di SI che poi spiega: “Dipende dalla maggioranza che lo sosterrà. Considero impraticabile sommare i nostri voti alla destra nazionalista di Salvini e Meloni. Perché con i razzisti proprio no: c’è un limite a tutto. E poi ci saranno da valutare i contenuti, il programma”.

“Se il governo che nasce continuerà nella difesa di chi è più debole e prorogherà il blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione, il sostegno al reddito, gli investimenti nella sanità pubblica, è un conto. Se il governo a cui si lavora vuole il Ponte sullo Stretto, la flat tax ed è il governo di chi considera l’Arabia Saudita il nuovo Rinascimento, è tutt’altro e non ci piace”, sottolinea Fratoianni.

9.01 – “Il mio partito, ancora qualche giorno fa nell’intervista di Berlusconi al Corriere della Sera, ha chiesto un governo di unità nazionale con le migliori risorse del Paese: le parole di Mattarella e la scelta di Draghi vanno proprio in questa direzione. Non possiamo chiamarci fuori”. Lo dice Renato Brunetta al ‘Corriere della sera’.

“Dobbiamo confrontarci con Draghi senza indecisioni e tentennamenti: ascolteremo quello che avrà da dirci e diremo quello che pensiamo serva al Paese. Per cominciare, non un governo sul modello Monti: grazie, abbiamo già dato. Deve essere un governo dei migliori, composto dalla migliore classe politica, parlamentare o meno ma politica perché il voto che si dà è politico”, sottolinea l’esponente dei FI.

Su una divisione del centrodestra, Brunetta dice: “Già è successo che Salvini andasse al governo con il M5S mentre noi eravamo all’opposizione, e FI disse sì all’esecutivo Letta e la Lega no. Abbiamo continuato ad essere uniti e a vincere. Ma ora è il momento di presentarsi uniti e ascoltare quello che Draghi ci dirà. Senza restare a guardare mangiando popcorn, che a me neanche piacciono…”.

09.00 – “Nessuna forza in Parlamento ha interesse a mettersi di traverso in questa fase, significherebbe andare contro il Paese”. Se Draghi ce la farà, anche i Cinquestelle “troveranno il modo di digerirlo. Stiamo parlando di un partito con una rappresentanza del tutto abusiva. Non hanno più quel 32 per cento che li ha portati in Parlamento, se arrivano al 15 è già grasso che cola”. Lo dice in un’intervista a Repubblica Rino Formica, socialista e più volte ministro, ricordando che Draghi fu nominato direttore generale del Tesoro, “quando io ero ministro delle Finanze nel governo Andreotti del 1990. Lo scelse Guido Carli. Se può durare, dipende per quanto tempo durerà lo stato di necessità che i partiti hanno l’obbligo di sostenere per fare fronte alla pandemia e al Recovery. Ce la farà fino al 3 agosto, quando scoccherà il semestre bianco. Il Presidente della Repubblica non potrà più sciogliere le Camere e la vita di Draghi diventerà impossibile”.

Perché Mattarella ha scelto proprio lui? “È il garante della nostra credibilità internazionale – risponde Formica – Lei ne vede altri in giro? Io no. La nostra crisi interna rischiava d’infettare anche gli altri Paesi. Le sorgenti del ribellismo e delle disgregazioni populiste si annidano ovunque. Draghi rassicura, e offre garanzie sull’uso dei fondi”. “Un ministero pesante a Conte? “No -afferma – lascerei fuori i protagonisti dei veleni, i sacerdoti del salvo intese. E Renzi resta un guastatore. A scopone è l’uomo dello spariglio, non potrebbe mai dare le carte, alla lunga non costruisce nulla, perché la sua passione per la demolizione prevale. Ha voluto pure Conte e poi l’ha fatto cadere”.

“Il Pd era convinto di assorbire i populisti – prosegue Formica – ma era un errore figlio della vecchia spocchia dei comunisti e della sinistra dc. I democristiani erano convinti che la Balena bianca avrebbe ingoiato tutto, invece i grillini li hanno contaminati portandoli in un luogo deserto”. Draghi è come Monti? “Per niente -risponde Formica – Monti è un professore che conosce solo i libri che ha studiato, e il libro che ha scritto. Draghi la dottrina, ma anche la pratica. Quello che ha fatto alla Bce è stata raffinatissima politica. Per Monti il debito è sempre un male, Draghi invece distingue tra debito buono e cattivo”. Quello che nascerà è un governo di i tregua istituzionale”. Nell’ultimo mese “è andato in scena un dramma interno al sistema politico che Cossiga aveva già lucidamente denunciato nel messaggio alle Camere del giugno 1991”. I problemi di 30 anni fa “sono ancora tutti sul tappeto. Si è cercato di cambiare le leggi elettorali e di avvicendare i partiti e i leader, ma si sono ignorate le ragioni interne della crisi. Siamo eternamente nelle mani degli ascari, come ai tempi di Giolitti: almeno quelli erano più dignitosi dei responsabili che avrebbero dovuto salvare Conte”.

8.57 – “Il nostro obiettivo era semplicemente dar vita a un governo migliore di quello uscente. Credo che ci siamo riusciti e che nessuno possa più far polemica sull’opportunità della crisi. Abbiamo fin dall’inizio espresso a Mattarella la nostra disponibilità a sostenere un governo nato da una sua eventuale iniziativa. E a maggior ragione con l’incarico a Draghi pensiamo sia la cosa giusta”. Così, al Messaggero, Maria Elena Boschi, che spiega come “su tutti i punti che avevamo posto negli ultimi mesi, piano vaccini, fondi per la sanità con il Mes, riforma della giustizia, tav ci siamo sentiti dire di no. Più davamo disponibilità, più trovavamo muri”.

Quanto alla proposta che io non facessi il ministro ine Conte ter, “la verità è che ho fatto un passo indietro io, d’accordo con Matteo Renzi – racconta la presidente dei deputati renziani – Non avevo e non ho mai chiesto nulla. Dato che il mio nome rischiava di essere usato come pretesto da qualcuno, ho preferito togliere alibi. Del resto questo era stato lo stile anche di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto. Ma evidentemente non di Azzolina, Bonafede e di altri”.

“Mi pare prematuro sapere cosa faranno FI e Lega – dice ancora la Boschi – Di sicuro sono in forte difficoltà a dire no all’appello di Mattarella e a una figura come Mario Draghi in un simile momento. Ciò detto, il governo che nascerà sarà un governo istituzionale per rispondere ai bisogni del Paese, non una nuova coalizione politica. C’è un allarme per la situazione della pandemia e per l’utilizzo delle risorse europee: utilizziamo questo periodo per lavorare nell’interesse dell’Italia, non per costruire nuovi poli”.

Riguardo la fine dell’alleanza fra Pd e Iv, la Boschi afferma che “in molte regioni e comuni stiamo governando insieme, a cominciare da Firenze e la Toscana. Non credo che i sindaci vorranno rompere le coalizioni solo perché lo chiede Goffredo Bettini. Più che le future alleanze elettorali, mi preoccupa che ci sia presto un governo capace di varare un piano vaccini, riaprire le scuole, spendere bene i 200 miliardi del Recovery e bloccare l’emorragia di posti di lavoro”.

E’ possibile cambiare in corsa il ministro della Sanità in piena pandemia? Conte avrà un ruolo nel prossimo governo? “Non sta a me dirlo – risponde la Boschi – Valuteranno Mattarella e Draghi. Roberto Speranza è un amico, ma se si cambia il presidente del Consiglio penso si debba lasciare al nuovo incaricato ampia libertà di valutazione anche sulla squadra. Lo stesso discorso vale anche per il ruolo e le ambizioni personali di Giuseppe Conte. Definire Mario Draghi un’occasione persa – conclude – sarebbe ridicolo e offensivo per lui e per Mattarella che lo ha indicato: Draghi è un orgoglio del Paese. Sicuramente ci sarebbero stati nomi di donne di alto profilo capaci di svolgere questo ruolo, ma penso che per l’esperienza maturata in Europa in questi anni e la competenza economico-finanziaria, oltre che per sensibilità politica, Fraghi sia un nome eccellente. E sono convinta che presto arriverà anche il momento per una donna alla guida del governo”.

8.56 – “Io penso che dobbiamo partire dal rapporto tra Pd, 5 Stelle e Leu, perché è un rapporto politico importante. È stato importante per il governo Conte, lo sarà per il governo Draghi. Non solo, sarà importante per le prossime elezioni amministrative e per le future elezioni politiche. Infatti mi aspetto una saggia conversione dei Cinque Stelle a favore di Draghi”. Lo dice Luigi Zanda al ‘Corriere della sera’.

“Bisogna aspettare per capire bene il posizionamento di ogni partito, aspettiamo le consultazioni di Draghi. Io penso che il governo nascerà con una maggioranza consistente”, spiega il senatore del Pd.

“Draghi, lo si è già visto dalle sue dichiarazioni al Quirinale, cambierà il linguaggio della politica. Noi dovremo adeguarci alla sua chiarezza e alla sua precisione. Ha un modo di esporre che è molto lontano dai nostri discorsi spesso molto bizantini”, sottolinea ancora Zanda.

8.33 – La legislatura durerà fino al 2023. Quanto al capo dello Stato deciderà il Parlamento tra un anno. Ora preoccupiamoci di dare la fiducia al governo e lasciamolo partire per la sua navigazione”. Lo dice Matteo Renzi a ‘Repubblica’.

Il Recovery va riscritto? “Fossi il premier io lo farei. Una buona squadra scrive il Recovery in tre giorni. Quello che è importante è evitare di spendere i soldi in micro-mance come quelle di molte misure della Legge di Bilancio e avere una visione strategica chiara”, dice Renzi che poi torna alle ore della crisi: “Ho vissuto con molto dolore l’aggressione mediatica di queste settimane: l’odio e il pregiudizio non mi avevano mai fatto male come stavolta, devo confessarlo. Ma il fatto che a Palazzo Chigi stia per arrivare Draghi ci rinfranca per tutte le polemiche. Molti finalmente capiscono perché abbiamo fatto la crisi. Nonostante tutto, sì, ne valeva la pena”.

Ora ministri tecnici o politici? “Non ho la minima idea. Non tocca a me deciderlo. Deciderà Draghi. Io voterò la fiducia sia con ministri solo tecnici che con ministri politici”, replica Renzi. E Conte ministro? “Dopo aver passato un mese a discutere di Conte premier, spero che non perdiamo un altro mese a capire quale ministero chiede”, dice il leader di Iv, e su un suo ruolo nel nuovo esecutivo sentenzia: “”Non sono della partita, sono troppo divisivo”.

8.12 – Mario Draghi, dopo l’incarico conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prepara le consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche, che dovrebbero iniziare nel pomeriggio in uno studio di Montecitorio e potrebbero durare un paio di giorni. Mattarella non ha posto limiti temporali al tentativo di Draghi di formare un governo, anche perché entrambi hanno convenuto sulla complessità della situazione e sul fatto che la strada da percorrere al momento appare in salita.

7.27 – “La Lega ascolterà quel che verrà proposto. Poi valuterà e infine deciderà il da farsi. Dopo un confronto con tutto il centrodestra, ovvio. Con una premessa: le elezioni sarebbero per noi la soluzione migliore per dare un governo davvero stabile e duraturo al Paese”. Così a Repubblica il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, che afferma che “noi non abbiamo pregiudiziali. Essendoci in campo un nome di alto profilo come quello dell’ex presidente della Bce Mario Draghi, riteniamo corretto quantomeno ascoltare le proposte che ha da avanzare. Prenderemo una decisione solo dopo averlo incontrato”.

“Abbiamo un nostro pacchetto di proposte che verranno sottoposte al presidente incaricato – annuncia il senatore leghista – abbassamento delle tasse, sospensione del codice degli appalti, un piano vaccinale serio, la ripartenza delle scuole in sicurezza e delle attività economiche, il no alla patrimoniale, alla riforma delle pensioni e all’aumento dell’Imu. Sono i grandi temi che secondo noi devono essere preliminarmente al centro di qualsiasi confronto. Ecco, vogliamo capire cosa ne pensa Mario Draghi”.

“Se si tratta di un governo tecnico stile Monti – prosegue Romeo – che propone al Paese lacrime e sangue, la Lega non siede nemmeno al tavolo a parlare. La situazione è talmente drammatica che non si può pensare di infierire oltre, i cittadini hanno bisogno di fiducia, di certezze e di aiuti. E, come loro, tutto il mondo imprenditoriale. Certo è – precisa – che se si chiede il sostegno al Parlamento, è chiaro che la politica deve poter svolgere il suo ruolo, non può abdicare a dei tecnici. Prima di prendere le decisioni, ripeto, ascolteremo e ci confronteremo con tutto il centrodestra. Essere uniti ci ha consentito di stoppare il Conte ter. Bisogna tenere compatto il centrodestra anche in questo frangente importante”.

Centrodestra unito alle consultazioni con Draghi? “Penso che questo sia lo spirito che Matteo Salvini intende portare avanti – risponde – I leader dei partiti decideranno il da farsi, vogliamo capire l’orizzonte temporale di questo governo, prima di poter pensare a formule varie. Noi insistiamo sul fatto che il modo migliore per esprimere un governo sia passare attraverso il voto degli elettori. Si è votato per regionali e si voterà per le comunali in primavera. Si potrebbe votare anche per le politiche. Per noi resta la soluzione più logica. Tutti noi siamo d’accordo sul ritorno alle urne. Però, di fronte a questo appello del capo dello Stato, è chiaro che si debba ragionare. Ma non c’è alcuna divisione, la Lega è unita. Dopo di che, dentro i partiti è normale che si facciano dei ragionamenti. Poi però la scelta sarà unitaria. Dividere la Lega è un sogno di tanti, resterà tale”.

7.20 – ”Draghi? Ha le qualità che da tempo auspicavo in un politico: una persona seria, competente, autorevole ed efficace”. Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria, lo spiega in un’intervista a ‘La Stampa’.

”Ammiravo Draghi anche in tempi non sospetti -spiega Bonomi- Ad agosto, poco dopo la mia elezione, sono andato al meeting di Rimini ad ascoltarlo. Pensavo che avrei trovato in sala buona parte dei rappresentanti del sistema politico ed economico italiano. C’ero solo io. Ho sempre considerato Mario Draghi un patrimonio del nostro Paese”.

 

(AdnKronos)

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