Connect with us

Published

on

Analizzare la situazione dell’inquinamento atmosferico in Italia e in particolar modo nel Bacino Padano. Con questo obiettivo si è svolto oggi a Milano un confronto tra imprese e istituzioni con l’ausilio dei tecnici, organizzato da Assogasliquidi-Federchimica.

Al centro dell’analisi il riscaldamento domestico e i trasporti. Innovhub ha messo a confronto le principali tipologie di impianti utilizzati per il riscaldamento domestico: la conclusione è che gli impianti a biomassa (legna e pellet) hanno emissioni di polveri sottili anche di due ordini di grandezza superiori rispetto agli impianti a gas. Anche per quelli alimentati a biomassa con la più elevata certificazione ambientale oggi disponibile, i valori emissivi in ambito domestico risultano ancora di gran lunga superiori a quelli legati all’utilizzo dei prodotti gassosi.

“A nostro avviso occorre invertire la rotta e rivedere alcune scelte – afferma Andrea Arzà presidente di Assogasliquidi-Federchimica – ed è per questo che ci rivolgiamo alla politica. Ci sono segnali, come ad esempio le criticità evidenziate in sede europea rispetto alla decisione categorica di puntare su di un’unica fonte a partire dal 2035, che ci dicono che il momento potrebbe essere favorevole per riconsiderare scelte sbagliate del passato, sia a livello locale che nazionale. In Italia da molti anni si incentivano fonti come le biomasse che sono tra le principali cause di emissioni di polveri sottili nel settore del riscaldamento, a scapito di alternative come i gas che hanno emissioni di polveri sottili prossime allo zero e, nelle loro versioni bio e rinnovabili, possono contribuire anche ad una consistente riduzione di emissioni di CO2. Noi chiediamo che le scelte vengano prese sulla base delle sole evidenze scientifiche”.

“Nel settore dei trasporti – ha evidenziato ancora Arzà – va poi considerato che il parco auto circolante risulta sempre più vetusto e difficile da svecchiare, soprattutto in relazione all’attuale crisi economica, che non consente alle famiglie di avere la disponibilità necessaria ad affrontare la spesa per l’acquisto di un’autovettura nuova. Questi dati dovrebbero far riflettere sull’esigenza di dare oggi un sostegno nel breve termine ai cittadini che hanno un’auto obsoleta e quindi fortemente inquinante anche dal punto di vista della qualità dell’aria e che invece, se incentivati, potrebbero decidere di convertire a gas la propria autovettura, con benefici diretti sull’ambiente e anche sul tessuto produttivo che costituisce un’eccellenza del nostro Made in Italy”.

LE ULTIME NOTIZIE

Parroco e tecnico rinviati a giudizio per morte del neonato a Bari
Parroco e tecnico accusati di omicidio colposo per la morte del neonato a Bari nella culla termica Il parroco Antonio...
Read More
Incidente Cristoforo Colombo: Silvia Piancazzo lascia la Terapia Intensiva 
Migliorano le condizioni di Silvia Piancazzo , la ragazza sopravvissuta allo scontro mortale del 24 ottobre a Roma Silvia Piancazzo...
Read More
Nuovo corpo di un ostaggio israeliano restituito a Gaza
Hamas consegna un altro ostaggio mentre crescono le tensioni in Cisgiordania Prosegue la tregua tra Israele e Hamas: nella serata...
Read More
Indagine Ue su Google per il declassamento dei siti degli editori
Indagine della Commissione Europea su Google per presunte violazioni del Digital Markets Act Bruxelles ha aperto un’indagine Ue su Google...
Read More
Marcianise, ragazzina di 12 anni muore cadendo dalla finestra a scuola
Ragazzina di 12 anni muore cadendo dalla finestra della scuola media Calcara di Marcianise: aperta un’inchiesta Tragedia questa mattina a...
Read More
Scioperi trasporti 14 novembre: aerei, treni e Tpl a rischio
Venerdì 14 novembre è prevista una giornata difficile per chi si sposta con aerei, treni e mezzi pubblici, con proteste...
Read More
Assegno unico universale 2026, aumenti in arrivo con la manovra
La manovra 2026 introduce un aumento medio di 10 euro mensili e nuovi criteri Isee per l’Assegno unico universale 2026,...
Read More
Trump valuta un attacco al Venezuela: secondo WP nel mirino basi e laboratori droga
Nel piano delineato da ex funzionari al Washington Post, l’attacco al Venezuela potrebbe colpire infrastrutture militari, piste clandestine e centri...
Read More


(AdnKronos)


Di Tendenza/Trending