“Scarto plastico può diventare prodotto di valore”

Una barca a vela realizzata con materiale riciclato MyReplast – Trade mark di NextChem (Gruppo Maire Tecnimont). Questa è Beluga il cui prototipo è stato presentato a Milano in occasione del Fuorisalone. Un progetto Caracol in cui l’Additive Manufacturing, il riciclo e l’upcycling della plastica si incontrano con la vela per rivoluzionare i tradizionali processi produttivi.
“Con la nostra azienda abbiamo utilizzato prodotti di scarto trasformandoli in un prodotto tecnologicamente di qualità e utilizzabile nel mondo della vela – spiega Vincenzo Accurso, Chief Operating Officer di NextChem – Si tratta di un esempio tangibile e di successo nella trasformazione di prodotti scarto. L’attività tecnologica del nostro gruppo permette di produrre un polimero di plastica che da rifiuto diventa un polimero riciclato tramite un processo che si chiama upcycling”.
“La sfida che abbiamo colto insieme al nostro partner Caracol è stata doppia – prosegue Accurso – Non solo l’applicazione del materiale riciclato in cui abbiamo recuperato caratteristiche tecniche e fisiche per creare un’imbarcazione competitiva, ma anche quella di applicare questo materiale a una tecnologia di stampa 3D. Normalmente le barche vengono stampate in vetroresina con processi produttivi completamente differenti. Per questo mi piace osservare come oggi già concretamente possiamo passare da un rifiuto plastico a un prodotto di valore utilizzabile sul mercato”.
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