Fdi su Strage Bologna-De Angelis: rispetto sentenze ma chiedere sua testa da “Comunisti”

Fdi: rispetto sentenze e ricerca verità, ma richiesta licenziamento tipico da mentalità “sovietica”
Il partito Fdi ha definito la sua linea interna riguardo al caso Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, coinvolto in una polemica per un post su Facebook in cui sembrava ‘assolvere’ i terroristi neri coinvolti nella strage di Bologna del 1980. Fdi sottolinea il rispetto delle sentenze e l’acclarato coinvolgimento dei neofascisti nella strage, ma critica la richiesta di licenziamento del giornalista come una mentalità “comunista” e “sovietica”.
Le scuse di Marcello De Angelis
Dopo la polemica, Marcello De Angelis ha espresso le sue scuse su Facebook, assicurando il massimo rispetto per la magistratura e le cariche istituzionali, compresa la presidenza della Repubblica.
La posizione di Fdi sulla ricerca della verità
Fdi sostiene che rispettare le sentenze non implica interrompere la ricerca della verità. Il partito ha citato le parole di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, che ha ribadito l’importanza di riconoscere la verità giudiziaria riguardo alla strage di Bologna e il coinvolgimento dei neofascisti.
La posizione del governatore del Lazio Francesco Rocca
Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha precisato che De Angelis ha parlato a titolo personale e non a nome della Regione. Ha anche sottolineato che il rispetto delle sentenze non esime dalla ricerca della verità, specialmente in una stagione segnata da interessi di servizi segreti, apparati deviati e mafia.
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(con fonte AdnKronos)
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