“Lavorare su governance per mettere a terra progetti sostenibili”
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“La pianificazione degli invasi multifunzionali, di cui l’Anbi è promotrice, è un primo passo concreto a fronte di un piano di adattamento climatico che ancora manca. A breve, invece, dobbiamo assolutamente partire con i cantieri, grazie anche al nuovo Codice degli appalti, per poter mettere in sicurezza tutti i territori”. Così Gabriella Chiellino, ceo di Imq e Ambiente Group, parlando dei temi dell’acqua, del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico alla II giornata, a Roma, dell’Assemblea annuale dell’Anbi.
“Non dimentichiamo – ha aggiunto l’esperta ambientale – che l’Italia ha caratteristiche anche molto diverse da regione a regione e di questo va tenuto conto perché i singoli territori non potrebbero ottenere gli stessi benefici con gli stessi interventi. Certo è che possiamo essere i migliori nell’emergenza, ma viene anche il dubbio che lo siamo perché continuiamo a essere i peggiori nella pianificazione delle opere. Bisogna fare e bisogna fare bene. Gli strumenti, i dati sono disponibili ovunque, ci sono e non mancano neppure i finanziamenti. Servono coordinamento e decisioni di governo”.
Chiellino ha partecipato all’incontro anche con un avatar di intelligenza artificiale, realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, che ha risposto, autonomamente, alla domanda sull’utilizzo dei dati e della necessità di elaborare modelli previsionali che permettano di pianificare in maniera corretta. “Un invaso polifunzionale – ha detto l’avatar – è progettato per svolgere più ruoli oltre all’accumulo di acqua. Oltre alla regolazione del flusso idrico può essere utilizzato per scopi come l’irrigazione, l’energia idroelettrica, il controllo delle inondazioni e la fornitura di acqua potabile. La sua versatilità offre diversi vantaggi per la sicurezza idraulica. Un invaso multifunzionale offre maggiore controllo sul flusso d’acqua riducendo il rischio di inondazioni. Regolando l’accumulo e il rilascio dell’acqua, l’invaso può limitare i danni alle comunità circostanti. In secondo luogo l’utilizzo di un invaso consente di ottimizzare l’uso di risorse disponibili”. E ancora: “L’efficacia di un invaso multifuzionale dipende da vari fattori: è fondamentale pianificare e gestire l’invaso per garantire operazioni sicure ed efficienti. Inoltre la collaborazione tra i gestori dell’invaso e le autorità locali coinvolte è fondamentale. E’ essenziale una pianificazione e una gestione adeguata per massimizzare i benefici offerti da un invaso multifunzionale”.
Infine, Gabriella Chiellino, ha concluso dicendo: “Come ha ben detto l’avatar, nelle questioni ambientali che sono particolarmente complesse, la questione più importante è quella della governance. Sulla sostenibilità c’è stato un forte impulso quando la finanza privata ha cominciato a dire che avrebbe investito prevalentemente in progetti sostenibili e si è cominciato a parlare di finanza sostenibile. Per questo diciamo che i finanziamenti non mancano. Ma ora serve un passo avanti. Ora che anche la finanza pubblica è allineata serve lavorare sulla ‘G’ dei famosi criteri Esg (Environmental cioè ambientale, Social cioè sociale e Governance cioè governo) ovvero sulla governance per mettere a terra tutti i progetti sostenibili che già abbiamo. E questo è affare del governo del Paese”.
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(AdnKronos)
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