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Il venerdì di preghiera, si tramuta immancabilmente in un giorno di protesta e i terroristi di Hamas approfittano per colpire il territorio israeliano nella parte sud del paese. Non sono mancati anche i tentativi di infiltrazione.

Un venerdì come tanti per Israele, che fronteggia di settimana in settimana gli attacchi di Hamas. Quest’oggi dopo la Moschea, si sono scatenate le proteste, con oltre 6000 persone, che si sono avvicinate minacciose ai confini tra Gaza e Israele, lanciando ogni cosa contro le barriere di sicurezza israeliane. Pneumatici bruciati, bombe molotov, ordigni rudimentali, con l’obiettivo di penetrare nel territorio dello Stato con la Stella di David, per compiere degli attacchi contro i civili. Un ragazzo ha infatti tentato l’ingresso oltre il confine della Striscia di Gaza, ed è stato ferito gravemente dalle forze dell’Idf.

All’imbrunire sono poi iniziati i lanci di razzi. Le sirene hanno iniziato a suonare a Sderot, Ivim, Nir Am, Or Haner ed Erez. Due di questi razzi, lanciati da Gaza, hanno colpito il territorio israeliano e uno di questi ha ferito una donna di 29 anni, mentre stava correndo verso il rifugio a Sderot. La donna è stata trasportata all’ospedale Barzilai di Ashkelon.
Altri attacchi sono stati neutralizzati dal sistema di difesa antimissile Iron Dome. Successivamente i carri armati di Israele hanno bombardato uno dei siti di Hamas da dove sono partiti i razzi.
Questa è la cronaca odierna di questo venerdì di protesta. La cronaca fotocopia di ogni venerdì di terrore che vivono gli israeliani del sud.

 

(con fonte btnews.online)

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