Approvata la risoluzione Onu su Gaza, Trump e Israele esultano
La risoluzione Onu su Gaza passa con 13 voti favorevoli, Trump rivendica il successo
Donald Trump e Israele festeggiano il via libera alla risoluzione Onu su Gaza, approvata con 13 voti favorevoli e l’astensione di Russia e Cina. Il testo prevede l’istituzione di una forza internazionale nella Striscia sotto una supervisione politica guidata dallo stesso presidente Usa.
Nel suo post su Truth, Trump parla di “voto storico” e si congratula “con il mondo per l’incredibile voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che riconosce e approva il consiglio di pace”. Il presidente ringrazia uno per uno i Paesi membri del Consiglio – da Francia a Regno Unito fino ad Algeria e Corea del Sud – e cita anche i governi non presenti nell’organismo ma favorevoli all’iniziativa, come Qatar, Emirati Arabi Uniti e Turchia. “I membri del board of peace e altri annunci entusiasmanti – anticipa – saranno resi noti nelle prossime settimane”.
Israele: “Il piano Trump porterà pace e sicurezza”
Il premier israeliano applaude la risoluzione Onu su Gaza e afferma che il piano garantirà sicurezza e disarmo totale di Hamas. Nei messaggi ufficiali si sottolineano “coraggio dei soldati e sforzo diplomatico del presidente Trump” che hanno contribuito alla liberazione degli ostaggi.
Il governo israeliano lega l’accordo alla prospettiva di una maggiore integrazione regionale e all’estensione degli Accordi di Abramo. “Israele estende la mano in pace e prosperità a tutti i vicini, chiedendo loro di normalizzare i rapporti e unirsi contro Hamas”.
Autorità Palestinese: “Va applicata subito sul terreno”
L’Autorità Palestinese accoglie con “soddisfazione” l’esito del voto, ma chiede che la risoluzione Onu su Gaza venga applicata immediatamente per garantire sicurezza alla popolazione della Striscia, il ritiro completo delle truppe israeliane e la ripresa del processo politico basato sulla soluzione dei due Stati.
Ramallah dichiara piena disponibilità a collaborare con Washington, Paesi arabi, Ue e Nazioni Unite, e ribadisce l’impegno a governare Gaza nel quadro dell’unità territoriale palestinese.
Militari israeliani: “No alla vendita degli F-35 ai sauditi”
Sul fronte militare emerge un punto di frizione: secondo un documento rivelato dai media israeliani, l’esercito si oppone alla vendita di F-35 all’Arabia Saudita annunciata da Trump, temendo un indebolimento del vantaggio strategico israeliano.
Secondo le fonti, se Riad acquistasse i velivoli stealth, ci sarebbero ripercussioni sia sulle linee di produzione sia sull’esclusività del vantaggio tecnologico che Israele ritiene essenziale.
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(con fonte AdnKronos)
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