
Netanyahu vola a Washington per incontrare Trump
Il premier israeliano discuterà con il presidente degli Stati Uniti su Gaza, gli ostaggi e la strategia contro l’Iran
Benjamin Netanyahu parte oggi, domenica 2 febbraio, per Washington, dove martedì incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il vertice tra i due leader avrà come temi principali la guerra a Gaza, la liberazione degli ostaggi e il contrasto all’Iran. Si tratta del primo incontro ufficiale tra Trump e un leader straniero da quando è tornato alla Casa Bianca, un segnale della centralità dell’alleanza tra Israele e Stati Uniti.
Netanyahu: “Le nostre decisioni stanno ridisegnando il Medio Oriente”
Prima di imbarcarsi sull’aereo di Stato ‘Ala di Sion’, Netanyahu ha sottolineato l’importanza della collaborazione con Trump. Secondo il premier israeliano, le scelte fatte durante il conflitto hanno già modificato gli equilibri della regione e un’intesa con gli Stati Uniti potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione di Israele.
“Affronteremo questioni cruciali: la vittoria su Hamas, il rilascio di tutti i nostri ostaggi e il contrasto all’asse terroristico iraniano, che minaccia non solo Israele, ma tutto il Medio Oriente e il mondo intero”, ha dichiarato Netanyahu.
I negoziati sugli ostaggi e il cessate il fuoco
Lunedì, prima di vedere Trump, Netanyahu avvierà a Washington i colloqui per la seconda fase dell’accordo sugli ostaggi. Il premier ha già parlato con l’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, con cui ha concordato l’inizio delle trattative.
Ieri, Israele ha accolto la liberazione di tre ostaggi israeliani e cinque thailandesi da parte di Hamas. Tuttavia, Netanyahu ha avvertito che qualsiasi futuro rilascio dovrà avvenire senza minacce o rischi per gli ostaggi, come accaduto con il gruppo liberato giovedì scorso, tra ali di militanti e a rischio incolumità per gli ostaggi.
Possibile ripresa delle operazioni militari a Gaza
Mentre Netanyahu si prepara all’incontro con Trump, emergono indiscrezioni su una possibile ripresa delle operazioni militari su larga scala a Gaza. Secondo l’emittente israeliana Channel 13, il premier ha chiesto ai vertici dell’Idf di preparare nuovi piani operativi. La decisione sembra indicare una linea dura, nonostante le trattative in corso per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.
Cambio ai vertici dell’esercito israeliano
Nel frattempo, Eyal Zamir è stato nominato nuovo capo di stato maggiore delle Forze di Difesa Israeliane (Idf), prendendo il posto di Herzi Halevi, che si dimetterà il 6 marzo. Zamir, 59 anni, era considerato il candidato favorito e dovrà ora gestire le operazioni militari in un momento di alta tensione.
Ron Dermer possibile nuovo capo dei negoziati
Un altro cambiamento potrebbe riguardare il team negoziale israeliano. Netanyahu sta valutando la nomina del ministro degli Affari strategici, Ron Dermer, come capo della delegazione per i colloqui con Hamas. Secondo Channel 12, l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, avrebbe espresso una preferenza per Dermer, ritenendo più efficace un profilo diplomatico rispetto ai responsabili della sicurezza attualmente impegnati nei negoziati.
Il premier israeliano deciderà nei prossimi giorni se inviare una delegazione in Qatar per ulteriori trattative. Tuttavia, il suo ufficio ha smentito queste indiscrezioni, affermando che le decisioni finali saranno prese solo dopo il suo ritorno da Washington.
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(con fonte AdnKronos)
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