
Batterie sostenibili dai gusci di crostacei: svolta ecologica per l’energia pulita
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Una nuova tecnologia consente di trasformare la chitina presente nei gusci di crostacei in un elettrolita biodegradabile, offrendo una valida alternativa ecologica alle batterie agli ioni di litio
Questa interessante ricerca di ultima generazione dimostra come i crostacei, oltre ad impreziosire le nostre tavole come alimento, sono una preziosa risorsa grazie al contenuto dei loro gusci (il carapace) contenenti una sostanza chiamata chitina, che grazie alla nuova tecnologia troverebbe impiego nella composizione delle batterie generate per la fabbricazione di motori elettrici.
In un articolo pubblicato sulla rivista Matter, si riporta che gli scienziati hanno creato una batteria di zinco contenente un elettrolita biodegradabile proveniente dai gusci dei crostacei. Questo per sopperire ai grossi problemi ambientali che sono emersi con la costruzione delle prime batterie per motori elettrici al litio, a causa del problema dello smaltimento. Infatti i separatori in polipropilene e policarbonato utilizzati nelle batterie agli ioni litio, impiegano molti anni (50 – 100 anni) per degradarsi, con forte inquinamento ambientale. Un grosso handicap per le auto elettriche, che dopo un primo entusiasmo iniziale hanno subito un forte stop alla loro produzione.
La nuova batteria che immagazzinerebbe energia da fonti eoliche e solari su larga scala, utilizzerebbe un elettrolita gel fatto da materiale biologico il chitosano. Il chitosano è derivato dalla chitina (guscio-scheletro-carapace) dei crostacei (gamberi – granchi-aragoste-scampi, ecc…) comprese le penne dei calamari, che si ottiene dagli scarti che lasciamo sulle nostre tavole. Si tratta di un elettrolita biodegradabile, cioè circa i due terzi della batteria potrebbero scomporsi dai microbi: l’elettrolita chitosano si frantuma entro cinque mesi, lasciando il componente metallico zinco, anziché il litio, che potrebbe essere riciclato.
Le batterie allo zinco secondo i ricercatori sono più economiche e le componenti la batteria a base di zinco e chitosano ha una efficienza energetica del 99,7 % dopo 1000 cicli di batteria, il che la rende funzionale per immagazzinare l’energia generata dal vento e quella solare per il trasferimento alle reti elettriche. Questa interessante ricerca ci proietta nel futuro rispettandone l’ambiente con la quasi totale biodegradabilità nel segno della tanto evocata transizione ecologica.
Alfonso Piscopo
Dir. Veterinario asp Agrigento
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(con fonte AdnKronos)
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