Micro e Nanoplastiche trovate nelle placche aterosclerotiche: Rischio Cardiovascolare Raddoppiato

Uno studio italiano, pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’, rivela la presenza di micro e nanoplastiche nelle placche aterosclerotiche, depositi di grasso nelle arterie, aumentando il rischio di infarti, ictus e mortalità. Le placche contenenti plastica sono anche più infiammate della norma, rendendole più fragili e suscettibili a rotture.
Lo studio, coordinato da ricercatori dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha analizzato placche aterosclerotiche di 257 pazienti, evidenziando la presenza di microplastiche a base di polietilene (Pe) e polivinilcloruro (Pvc). Nei pazienti con placche “inquinate” da plastica, il rischio di eventi cardiovascolari è risultato almeno raddoppiato rispetto a quelli con placche senza plastica.
L’effetto infiammatorio delle micro e nanoplastiche potrebbe contribuire all’instabilità delle placche, aumentando il rischio di rottura e formazione di trombi. Le micro e nanoplastiche sono state rilevate in vari tessuti umani, tra cui placenta, latte materno e fegato. Gli esperti sottolineano la necessità di ridurre l’esposizione a plastiche e di sostenere azioni globali per limitare la produzione di plastica.
Lo studio italiano solleva importanti interrogativi sulla relazione tra l’esposizione alle micro e nanoplastiche e il rischio cardiovascolare, suggerendo la necessità di ulteriori indagini e azioni preventive.
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(con fonte AdnKronos)
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