
Champions League, Dinamo-Milan 0-4: rossoneri secondi nel girone
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Il Milan si impone d’autorità sul campo della Dinamo Zagabria per 4-0, grazie ai gol di Gabbia, Leao, Giroud su calcio di rigore e all’autorete di Ljubicic, e sale al secondo posto del gruppo E di Champions League con 7 punti dietro al Chelsea con 10, e davanti al Salisburgo fermo a 6 dopo il ko con i londinesi. Per la sfida Pioli sceglie un attacco a trazione anteriore, con Rebic, De Ketelaere e Leao alle spalle di Giroud, mentre Cacic conferma le previsioni della vigilia e schiera lo stesso schieramento dell’andata, con Petkovic-Orsic coppia offensiva; Moharrami e Ljubicic sulle corsie esterne.
La partita
Primo tempo equilibrato con un buon avvio della Dinamo Zagabria che crea un paio di occasioni, con una conclusione di Ljubicic larga e un destro dal limite a giro di Ivanusec che Tatarusanu respinge con i guantoni. Poi i rossoneri hanno conquistato campo, impegnando il portiere con Giroud prima del gol del vantaggio al 39′ firmato da Gabbia di testa su calcio di punizione di Tonali.
La ripresa inizia subito nel segno dei rossoneri e al 50′ arriva il raddoppio: Hernandez appoggia per Leao, mancata triangolazione, ma il portoghese vince il contrasto con Sutalo e batte Livakovic da due passi. Poi tocca a Giroud che al 53′ di testa impegna il portiere avversario e al 59′ cala il tris rossonero su calcio di rigore assegnato per un fallo di Ljubicic su Tonali. Dopo un tiro al volo ancora del francese su assist di Leao, arriva il poker della squadra di Pioli.
Al 69′ ennesimo strappo di Leao che supera l’avversario, entra in area e serve Giroud, che manca la sfera ma propizia l’autorete di Ljubicic per il 4-0. Nel finale ancora Milan pericoloso, all’82’ Pobega batte Livakovic ma Origi era in posizione di offside e la rete viene annullata. Mentre all’84’ assist di Rebic per Krunic che solo davanti a Livakovic spreca. Infine all’88’ Milan vicino ancora alla manita: Origi difende la sfera e lancia Rebic verso l’area, diagonale sinistro del croato fuori di poco.
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(AdnKronos)
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