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Aggiornamento – L’attentatore di Nizza è un tunisino di 21 anni, sbarcato a Lampedusa il 20 settembre e poi traferito a Bari nel centro accoglienza del capoluogo pugliese, il 9 ottobre dopo la quarantena. Da lì gli è stato consegnato un foglio di via per lasciare il paese, cosa che non ha fatto, anzi, ha passato la frontiera con la Francia e ieri ha ucciso decapitando tre persone nella cattedrale di Nizza. Il terrorista si chiama Aissaoui Bahrain.

Arrestato un uomo di 47 anni che pare abbia fornito appoggio a Aissaoui Bahrain. Secondo il ministro degli interni francese Aissaoui era arrivato alla stazione di Nizza poco prima di compiere la strage in cattedrale.

L’Italia chissà se finalmente la smetterà di far entrare senza alcun controllo chiunque arrivi passando illegalmente le nostre frontiere.

29 ottobre – Nizza: tre persone uccise di cui due decapitate in cattedrale. Attentatore ferito e arrestato

Ancora terrore in Francia. Sono almeno tre i morti nell’attacco compiuto oggi a Nizza, nella chiesa di Notre Dame della città della Costa Azzurra. Le vittime sono due donne e un uomo: di queste tre vittime, una è stata sgozzata e un’altra decapitata, almeno secondo le prime dichiarazioni che arrivano dagli inquirenti francesi.

Il corpo di una delle due donne è stato trovato all’interno della chiesa, l’altro all’esterno, dove sarebbe stata aggredita mentre cercava di difendersi scappando, per rifugiarsi in un bar situato nelle vicinanze.

La televisione francese Bfmtv, ha dichiarato che l’attentatore è stato ferito dalla polizia prima di essere arrestato ed è ora ricoverato in ospedale. Al momento non è stata rivelata l’identità dell’aggressore. Il presidente francese Emmanuel Macron, appresa la notizia, ha dichiarato che si recherà nel capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime, ed è atteso a Nizza a momenti.

L’attacco di oggi è avvenuto a pochi giorni dall’omicidio dell’insegnante Samuel Paty, che è stato decapitato a Parigi da un terrorista musulmano di 18 anni proveniente dal Pakistan: il professore era “reo” di aver utilizzato dei disegni con riprodotte alcune caricature di Maometto, durante un corso sulla libertà di espressione.

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