Putin: la guerra nel Donbass potrebbe fermarsi se Ucraina si ritira
Il presidente russo afferma che il ritiro delle truppe ucraine dai territori occupati nel Donbass rappresenterebbe la condizione per sospendere l’offensiva
Vladimir Putin ha espresso un primo giudizio positivo sul piano elaborato dal presidente statunitense Donald Trump per porre fine al conflitto. “La federazione russa in generale è d’accordo che l’elenco dei punti degli Stati Uniti sull’Ucraina possa costituire la base per futuri accordi”, ha dichiarato durante una conferenza stampa a Bishek, sottolineando che “ogni parola del piano di pace per l’Ucraina deve essere discussa seriamente”. I negoziati con gli Usa ruotano attorno al riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e sul Donbass.
Condizione per sospendere i combattimenti
Putin alterna aperture e chiusure. “Se le truppe ucraine si ritirano dai territori che attualmente occupano, allora smetteremo di combattere. Se non si ritirano, useremo la forza”, ha detto, facendo riferimento specifico al Donbass. Questa dichiarazione ribadisce il ruolo centrale della regione nella strategia russa e indica che la guerra nel Donbass potrebbe fermarsi solo in caso di ritiro delle forze ucraine.
Impossibilità legale di accordi immediati
Il presidente russo ha aggiunto che, al momento, firmare accordi con la leadership ucraina è praticamente impossibile, poiché “per qualche ragione” Kiev non ha tenuto le elezioni presidenziali, compromettendo la legittimità di Volodymyr Zelensky. “La leadership ucraina ha commesso un errore fondamentale e strategico quando ha avuto paura di partecipare alle elezioni presidenziali”, ha sottolineato Putin.
Elezioni in Russia e prospettive ucraine
Putin ha evidenziato che, nonostante il conflitto armato, la Russia è riuscita a svolgere le elezioni. Secondo il leader del Cremlino, non appena saranno conclusi accordi di pace e cessati i combattimenti, la legge marziale imposta da Kiev dovrebbe essere revocata e indette nuove elezioni in Ucraina.
Incontri con la delegazione Usa
Il Cremlino ha confermato che la prossima settimana sono previsti incontri con una delegazione degli Stati Uniti, affidata all’inviato speciale Steve Witkoff. Putin ha anche lanciato un messaggio all’Europa: “Chi in Occidente parla di rischio di un attacco della Russia è un truffatore. Coloro che vogliono continuare a rubare soldi insieme a Kiev esortano a proseguire le ostilità fino all’ultimo ucraino”.
Aggiornamento sul fronte militare
Il presidente russo ha fornito una valutazione sull’andamento della guerra nel Donbass: “La dinamica positiva si mantiene in tutte le direzioni dell’operazione militare speciale e il ritmo dell’avanzata aumenta. È possibile il crollo del fronte ucraino nella direzione di Zaporizhzhia. Krasnoarmiysk e Dimitrov sono completamente circondate, Volchansk è quasi completamente nelle mani delle Forze Armate della Federazione Russa”.
Perdite ucraine e criticità
Secondo Putin, le forze armate ucraine hanno perso 47mila persone a ottobre, dati non confermati. La diserzione tra le truppe ucraine è molto alta, e Kiev fatica a compensare il divario tra reclute e perdite. Questi fattori contribuiscono a una situazione complessa sul campo, confermando la pressione costante sul fronte della guerra nel Donbass. Ma queste sono le considerazioni del leader del Cremlino.
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(con fonte AdnKronos)
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